Andare con le Pay puo' cambiarti?

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Tollerabile se capita una volta, se alla decima ancora ti fai i castelli mentali c'è qualche problema.
Se il “no” è chiaro, forte e deciso penso che possa capire anche la più ostinata.
Se il “no” non assume queste caratteristiche solo per poter arrivare alla decima trombata, forse l’”errore” dei castelli in aria è comprensibile.
Poi boh, non so di chi si parla.
 
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donchisciotte909

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Esattamente. Si soddisfa semplicemente una necessità sessuale. Secondo me è invece pericoloso quando in un rapporto a pagamento si vogliono cercare più significati di quelli che ha una sborrata.
Ancora più pericoloso quando tutto ciò assurge a medicina, pensiero e stile di vita.
Di quale giovamento parli non lo so e sarei curioso di saperlo. Sarei anche curioso di conoscere le “condizioni di partenza” di coloro che hanno tratto tutto ‘sto giovamento.
Allora, sono pienamente d'accordo sul fatto che non sia necessaria una filosofia di vita (o di fica) per andare a Pay. Sono oltretutto d'accordo col fatto che si debba cercare la soddisfazione di una necessità sessuale, nulla più. Il giovamento di cui parlo è quello, cioè soddisfare una necessità sessuale con una bella donna. Per qualcuno avere sesso fatto bene e garantito è tanta roba.
 
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Se parliamo di scopate occasionali, è fuori di dubbio che andare a pay sia la carta vincente, a patto che una persona se lo possa permettere. La mentalità stupida che frega ancora troppi uomini, è credere di potersi permettere di farsi grandi scopate a gratis, quando nella storia non è mai esistito per nessun uomo scopare gratis. Al massimo puoi giudicare il comportamento libertino e promiscuo, ma dare del caso umano a chi decide di pagare per viversi una libertà sessuale illimitata mi sembra vivere completamente fuori dal mondo e non conoscere affatto come funzionano i rapporti uomo/donna.
 
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Io sono "andato con le pay" principalmente per due motivi: in primis per curiosità. Era una fantasia che avevo da un po' e che volevo provare a realizzare. Diciamo che il mio immaginario era un po' in stile "Tonight's Girlfriend". Ovviamente ero cosciente del fatto che la realtà non fosse proprio così ma la mia fantasia era un po' quella.
Il secondo motivo era che volevo realizzare un'altra mia fantasia: fare sesso con una MILF, una donna almeno 10 anni più grande di me, possibilmente anche di più. Non mi era mai capitato e non vedevo un'opportunità del genere all'orizzonte.

Come mi hanno cambiato queste esperienze? Mi hanno dato, in minima parte, una maggior consapevolezza di cosa sia realmente questo mondo ma, in maniera più rilevante per quanto riguarda la mia vita personale, mi hanno dato più sicurezza in quelle occasioni in cui mi è successivamente capitato di approcciarmi a donne più grandi, sulle quali prima magari avrei solamente fantasticato, vedendole come qualcosa di lontano, mentre con le quali ora mi relaziono senza alcuna paranoia in più rispetto all'approccio con una coetanea.
Prima questa cosa sarebbe stata abbastanza impensabile per me. Prima non ci avrei mai provato con una quarantenne, ora non mi faccio problemi al riguardo (non che capiti tutti i giorni eh, anzi, rimane cosa piuttosto rara).
Diciamo che mi ha sbloccato sotto questo aspetto quindi. La cosa ha anche dato i suoi frutti e spero ne dia altri in futuro.

Dunque sono contento di essermi buttato nell'andare a pagamento con le due signore in questione, non tanto per le esperienze in se, quanto per quelle che mi hanno permesso di vivere successivamente, cose che altrimenti credo non sarebbero mai accadute.

Come avrebbero potuto cambiarmi? Avrei potuto cominciare a frequentare pay in maniera regolare. Forse sarebbe diventata un'abitudine, forse un hobby che avrebbe assorbito una parte più o meno significativa del mio tempo libero, difficile dire quanto. Multipli fattori o sliding doors hanno fatto sì che questo non succedesse, per ora. Non so se accadrà in futuro.
Se in quel momento avessi continuato in maniera assidua questo avrebbe potuto influire sulla mia vita sociale e relazionale? Forse.

Come credo sarebbe corretto viverla (nel mio caso specifico) se decidessi di riprendere o continuare seriamente la cosa? Credo che il modo migliore di approcciarmi a questa attività sarebbe di classificarla come "sega costosa".
Della serie x volte al mese, o a settimana, anziché indulgere in attività di autoerotismo, potrei sostituire la fantasia o il supporto audio-visivo (volgarmente detto porno) e la frizione della mia mano con una persona in carne ed ossa da toccare e da cui essere toccato, da penetrare e della quale sentire il calore corporeo, l'odore e il respiro. Ma senza aspettarmi nulla di più di quello che normalmente mi aspetto da una sega. Una banalissima "booty call" in assenza della disponibilità della stessa, perché non è che tutti hanno la lista pronta costantemente, anzi, credo sia cosa rara.
Zero coinvolgimento mentale od emotivo in quell'oretta/due ore di attività. Questo senza escludere che una chimica reale potrebbe anche scaturire, ma partendo dal presupposto che non dovrebbe essere quella che sto cercando nell'incontro, come non la cerco in una sega.

In questo modo gli incontri pay rimarrebbero comunque nettamente distinti nella finalità rispetto a quello che può crearsi con una ragazza che invece conosco, con cui si crea quella fase in cui cerchi di capire se l'interesse è reciproco, quella tensione che poi eventualmente sfocia anche nel sesso, occasionalmente in qualcosa di più.
Queste sono cose che credo che il rapporto "pay-cliente" non possano e non debbano dare e alle quali personalmente non sarei mai disposto a rinunciare.

Credo che sia un grande errore, specialmente per persone giovani, rifugiarsi in questo mondo, rimpiazzando in toto una vita sociale, sessuale e relazionale con quelle che qui vengono definite "free".
Credo che sia dannoso rinunciare alla possibilità di avere un rapporto, profondo o superficiale che sia, con una ragazza, perché "tanto posso aprire bakeca, EF o simili ed essere ad una chiamata e qualche banconota di distanza da una scopata".
Rinunciare a priori, non sforzarsi e soprattutto non mettersi in gioco secondo me porta a perdersi dei bei pezzi di vita. A chi applica questo comportamento auguro di non vivere in futuro nel rimpianto.
 
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Vado a pagamento, di rado ma ci vado.
All'età che mi ritrovo cmq. ho accumulato qualche decina di incontri...
Mi ha cambiato la vita? Forse la domanda è mal posta, ma quando ero giovane io stesso pensavo che l'andare con una prostituta mi restituisse al mondo diverso, cambiato...
Ad oggi, mi sento di dire che l'esperienza accumulata negli anni mi ha reso più sereno e disteso innanzitutto con me stesso per via di certi miei complessi di inferiorità retaggio di adolescenza e immaturità. Con l'altro sesso, nelle relazioni free, mi relaziono più tranquillamente pensando che in caso di rifiuto, semplicemente pagando posso godere di un corpo femminile più attraente e addirittura più godibile proprio in termini di prestazioni.
Non mi sento di dire che faccio della necessità di avere rapporti sessuali una virtù...
Ho fatto, o almeno credo, pace con la coscienza che andare a prostitute significhi approfittare di soggetti femminili deboli, deboli in quanto costretti da povertà e/o una certa forma di schiavitù, mi basta sapere che mi comporto educatamente, con attenzione e rispetto, sempre. Inoltre me la godo e mi preoccupo di far star bene o almeno metter a proprio agio la professionista di turno.
In definitiva direi che l'andare a pagamento mi ha cambiato per il fatto che non sono un grande corteggiatore, mi spazientisco in fretta e se non si crea a breve una complicità con la donna free che potrebbe piacermi... poco mi impegno perchè tanto so che pagando c'è chi mi apre le gambe.
 
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Certo che se per alcuni l’interazione con una donna si limita a pago ficco e saluto, perfino l’abisso dopo aver guardato si girerebbe schifato.
Ecco, uno dei rischi dell’andare a puttane è quello di diventare così.
lo dici come se fosse una scelta, loL
non sempre dipende da te come ti relazionerai con la lei di turno
e pensa che uno dei rischi di NON andarci invece è di diventare uno psicopatico che non scopa mai
 
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lo dici come se fosse una scelta, loL
non sempre dipende da te come ti relazionerai con la lei di turno
e pensa che uno dei rischi di NON andarci invece è di diventare uno psicopatico che non scopa mai
Ma infatti fa benissimo ad andarci in questi casi e ci sarebbero dei cambiamenti tangibili: dalle seghe alle trombate.
Diciamo però che il rifiuto può essere ogni tanto una buona occasione per fare anche un po’ di autoanalisi, salvo poi correre il più veloce possibile tra le cosce di qualche mignotta.
 
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esatto autoanalisi sul fatto che guadagno ancora troppo poco e devo perdere tempo con le free 🤣🤣🤣🤣😜😜
Ecco, mi sembra una buona spinta a migliorarsi.
Potresti anche ridurre tutte le spese in modo da lasciare più margine per le troie. Mi sembra una scelta intelligente o perlomeno in linea con le tue necessità.
 
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In effetti mi son reso conto che per divertirmi bene con le pay, meno di 400-600 euro al mese non posso spenderci.

Spesa che peraltro risulta più economica rispetto un mio conoscente che vive in USA, manager di buon livello, dove tutte le fighe con cui è stato fidanzato, gli portavano via una spesa media di 1000 dollari e passa al mese.
 
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In questo modo gli incontri pay rimarrebbero comunque nettamente distinti nella finalità rispetto a quello che può crearsi con una ragazza che invece conosco, con cui si crea quella fase in cui cerchi di capire se l'interesse è reciproco, quella tensione che poi eventualmente sfocia anche nel sesso, occasionalmente in qualcosa di più.
Queste sono cose che credo che il rapporto "pay-cliente" non possano e non debbano dare e alle quali personalmente non sarei mai disposto a rinunciare.

Credo che sia un grande errore, specialmente per persone giovani, rifugiarsi in questo mondo, rimpiazzando in toto una vita sociale, sessuale e relazionale con quelle che qui vengono definite "free".
Credo che sia dannoso rinunciare alla possibilità di avere un rapporto, profondo o superficiale che sia, con una ragazza, perché "tanto posso aprire bakeca, EF o simili ed essere ad una chiamata e qualche banconota di distanza da una scopata".
Rinunciare a priori, non sforzarsi e soprattutto non mettersi in gioco secondo me porta a perdersi dei bei pezzi di vita. A chi applica questo comportamento auguro di non vivere in futuro nel rimpianto.

Penso di condividere il ragionamento citato, ma non è così semplice per tutti.... non sempre si ha 'fortuna' con le 'free'(non è un termine che amo particolarmente ma pace). Senza voler l'incel di turno, penso sia abbastanza facile notare come al giorno d'oggi stia diventando sempre più difficile interagire con l'altro sesso come sarebbe potuto succedere qualche anno fa ; i motivi sono tanti e legati all'evoluzione della società (in meglio per alcuni aspetti, in peggio per altri).

Io personalmente per esempio ci ho anche provato, quello che 'ricavato' è stata una breve relazione finita perchè lei mi tradiva (colta sul fatto da me). Poi app di incontri, siti, iniziative varie.. niente, è tutto troppo finto per quanto mi riguarda o forse le aspettative sono troppo alte.

Per tornare al tema del 3ad invece, posso dire che le esperienze avute in questo mondo hanno perlomeno cambiato la percezione che avevo dello stesso. Tutto è molto diverso da come me lo immaginavo.. ci sono alcune realtà e situazioni che difficilmente avrei immaginato appartenere a questa sfera.

Ho imparato anche qualcosa su me stesso.. in particolare che sono meno introverso di quanto pensassi.
 
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Cari Colleghi, ho letto questo interessante thread e dico la mia, che forse vi può interessare perché sono vecchio (67 anni) e quindi di esperienza ne ho parecchia.
Da giovane, ero una bel ragazzo e scopavo gratis senza alcun problema tranne i problemi che inevitabilmente si trascina sempre dietro un rapporto erotico e/o sentimentale (a volte tanti). A pay andavo di tanto in tanto, e le usavo come puro surrogato quando l'ormone impazzava e non avevo voglia di farmi una sega: problemi zero, esperienza zero: cambiamento zero.
Poi mi sono sposato (tardi, a quasi quarant'anni). Stavo bene con la moglie, e cercavo di evitare catastrofi, quindi le mettevo zero o quasi zero corna, diciamo 0,7: giusto qualche pay quando ero in viaggio e ne avevo voglia: problemi zero, esperienza zero: cambiamento zero.
Poi sono rimasto vedovo. Avevo 55 anni. Non avevo nessunissima voglia di risposarmi, mi è andata bene una volta, meglio non tentare la fortuna mi sono detto. Ho ricominciato a scopare in giro, gratis (lavoro in un ambiente, lo spettacolo, dove non è difficile) ma non mi bastava.
Mi sono messo a frequentare più assiduamente le pay, e ho cominciato a conoscerle meglio. In un paio di casi, ho incontrato donne che mi sono piaciute parecchio, con le quali ho stretto un rapporto anche di amicizia e di complicità (a me piace quando si parla un po' di tutto, a ruota libera, a letto). Le scopate pay random non mi hanno soddisfatto mai, qualche volta bella ragazza e bella scopata ma soddisfazione reale pochina pochina, se non c'è rapporto personale mi diverto poco, mi manca qualcosa che almeno dopo finisce per essere più importante del resto. Problemi zero, esperienza qualcosina, cambiamento: entusiasmo passeggero per la varietà della merce a disposizione, tipo bambino goloso scatenato nella pasticceria. Poi però passa, a volte viene anche il mal di pancia.
Poi mi sono messo a frequentare in esclusiva le noprof, questa categoria sfuggente delle pay che sono pay ma non si identificano interamente con il lavoro che fanno (sì, è una cosa soggettiva ma nei rapporti umani, anche erotici, la soggettività conta eccome).
Qui devo dire che ho trovato notevoli soddisfazioni. In due - tre occasioni, la relazione erotica è stata reciproca, molto profonda e duratura. Problemi nessuno, esperienza tanta, perché l'intimità con una donna che si prostituisce ma non si identifica con la prostituzione ti fa entrare nel profondo dei suoi desideri, paure, vergogne, eccitazioni, e se ricambi si raggiunge una vera intimità. Cambiamento: non trovo più quasi nessuna differenza tra pay e gratuite, tranne una: che con queste (ripeto: QUESTE) pay si può stabilire una sincerità reciproca totale, perché l'aspetto peggiore, il lato di lei che più la fa vergognare, tu lo conosci già, e viceversa: e fin da subito. Un rapporto erotico intimo, e interamente sincero, dà una profonda soddisfazione.
 
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Ho fatto, o almeno credo, pace con la coscienza che andare a prostitute significhi approfittare di soggetti femminili deboli, deboli in quanto costretti da povertà e/o una certa forma di schiavitù, mi basta sapere che mi comporto educatamente, con attenzione e rispetto, sempre. Inoltre me la godo e mi preoccupo di far star bene o almeno metter a proprio agio la professionista di turno.
Alcune possono essere sfruttate, vedi quelle che purtroppo hanno un'agenzia alle spalle che si pappa il 50% del compenso, ma bada che in verità sono soggetti molto più forti delle "donne" normali, e penso più forti di ogni uomo che possiamo incontrare, loro per denaro si fanno scopare da chicchessia e a volte lo fanno pure sorridendo per 5 6 o anche più persone al giorno.
Solo per questo andrebbero RISPETTATE oltre che AMMIRATE perchè hanno due palle grosse così..!
Io mi pongo sempre nel migliore dei modi, ma molte di loro mi raccontano di cafoni sporchi e puzzolenti che "pretendono" solo perchè pagano.

Detto ciò non potete sentenziare di netto sul fatto che porti o meno cambiamenti, siamo tutti differenti e reagiamo in modo differente.
Che sia giusto o sbagliato, che sia una panacea o una droga, che faccia bene o faccia male io non lo so, è da poco che frequento il mondo balordo e prima non ero molto social, anzi è da qualche anno che mi sono proprio escluso dalla vita sociale, quindi in questo le prostitute non mi hanno cambiato o peggiorato la situazione.

Di sicuro se prima avevo poca voglia di frequentare persone noiose adesso ne ho ancora meno, perchè invece di perdere tempo con la classica serata tipo aperitivo e compagnia (di persone a cui di me non frega un cazzo ma servo per "contorno") con esborso di tot euro pe rpoi tornare a casa a mani vuote, preferisco farmi i cazzi miei e organizzarmi una bella oretta o magari due con una delle mie preferite. Sarà finto ma come ho scritto in altri post, è la cosa più vicina a ciò di cui ho bisogno.

Cari Colleghi, ho letto questo interessante thread e dico la mia, che forse vi può interessare perché sono vecchio (67 anni) e quindi di esperienza ne ho parecchia.
Da giovane, ero una bel ragazzo e scopavo gratis senza alcun problema tranne i problemi che inevitabilmente si trascina sempre dietro un rapporto erotico e/o sentimentale (a volte tanti). A pay andavo di tanto in tanto, e le usavo come puro surrogato quando l'ormone impazzava e non avevo voglia di farmi una sega: problemi zero, esperienza zero: cambiamento zero.
Poi mi sono sposato (tardi, a quasi quarant'anni). Stavo bene con la moglie, e cercavo di evitare catastrofi, quindi le mettevo zero o quasi zero corna, diciamo 0,7: giusto qualche pay quando ero in viaggio e ne avevo voglia: problemi zero, esperienza zero: cambiamento zero.
Poi sono rimasto vedovo. Avevo 55 anni. Non avevo nessunissima voglia di risposarmi, mi è andata bene una volta, meglio non tentare la fortuna mi sono detto. Ho ricominciato a scopare in giro, gratis (lavoro in un ambiente, lo spettacolo, dove non è difficile) ma non mi bastava.
Mi sono messo a frequentare più assiduamente le pay, e ho cominciato a conoscerle meglio. In un paio di casi, ho incontrato donne che mi sono piaciute parecchio, con le quali ho stretto un rapporto anche di amicizia e di complicità (a me piace quando si parla un po' di tutto, a ruota libera, a letto). Le scopate pay random non mi hanno soddisfatto mai, qualche volta bella ragazza e bella scopata ma soddisfazione reale pochina pochina, se non c'è rapporto personale mi diverto poco, mi manca qualcosa che almeno dopo finisce per essere più importante del resto. Problemi zero, esperienza qualcosina, cambiamento: entusiasmo passeggero per la varietà della merce a disposizione, tipo bambino goloso scatenato nella pasticceria. Poi però passa, a volte viene anche il mal di pancia.
Poi mi sono messo a frequentare in esclusiva le noprof, questa categoria sfuggente delle pay che sono pay ma non si identificano interamente con il lavoro che fanno (sì, è una cosa soggettiva ma nei rapporti umani, anche erotici, la soggettività conta eccome).
Qui devo dire che ho trovato notevoli soddisfazioni. In due - tre occasioni, la relazione erotica è stata reciproca, molto profonda e duratura. Problemi nessuno, esperienza tanta, perché l'intimità con una donna che si prostituisce ma non si identifica con la prostituzione ti fa entrare nel profondo dei suoi desideri, paure, vergogne, eccitazioni, e se ricambi si raggiunge una vera intimità. Cambiamento: non trovo più quasi nessuna differenza tra pay e gratuite, tranne una: che con queste (ripeto: QUESTE) pay si può stabilire una sincerità reciproca totale, perché l'aspetto peggiore, il lato di lei che più la fa vergognare, tu lo conosci già, e viceversa: e fin da subito. Un rapporto erotico intimo, e interamente sincero, dà una profonda soddisfazione.
Ti ammiro molto, mi dispiace per la tragedia che hai vissuto, incontrare la donna giusta e perderla per forza di causa maggiore non è comprensibile.
E per il resto ti invidio un po' perchè riuscire a stabilire quel rapporto è una cosa parecchio bella.
Nel mio caso ho "solo" sfiorato un dopo con alcune pay, mi hanno chiesto di fermarmi un po' a chiacchierare mentre ci facevamo comunque delle coccole, sembravano essere sinceramente interessate a conoscermi meglio. Purtroppo non so quanto possa essere "vero" e importante come interesse da parte loro, se cercano altro o se era solo per riempire un po' di tempo con una persona piacevole...
 
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il fatto d'essersi scopato modelle da copertina a pagamento non da loro il coraggio a puntare ad un target ritenuto da essi stessi inarrivabile nel vita reale.
Mmmm non sono d'accordo. In certi termini quello che pensi di essere, se lo credi davvero, può avere influenza su come vieni percepito....
Alle volte il confine è labile.
 
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Alla fin fine comunque è difficile poter dare a questa domanda una vera risposta, il mondo dei punter è così trasversale che ci sono esperienze troppo variegate per stabilire un trend comune.
Però leggere i post è estremamente interessante e fa riflettere su molti aspetti anche della propria vita, anche oltre il sesso in sé..
 
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Derek Zoolander

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Io sono felicemente sposato. Quindi, probabilmente, il mio punto di vista è differente. Aver iniziato prima certe frequentazioni forse mi avrebbe messo al riparo da certe delusioni, i classici due di picche. Nel senso che non me la sarei presa più di tanto. In altri casi probabilmente avrei osato di più. Non sono mai stato timido, non è mai stato per me un problema corteggiare una donna. Quello che noto, oggi, dopo pochissime frequentazione di loft girl, è che in ogni caso sono molto più disinvolto con l'altro sesso. Ancora più di prima. Quel che mi è parso di capire, inoltre, è che questa disinvoltura non dispiace affatto al gentil sesso. Se faccio un complimento sincero a una collega, ad un'amica, anche alla commessa del supermercato che conosco appena, vedo che viene apprezzato. Vabbè, per loro sono "innocuo" e sanno che non vi è un doppio fine. Sono semplicemente complimenti sinceri, che però fino a qualche mese fa non avrei fatto per semplice pudore.
Non è stato un cambiamento epocale. Mi chiedo, però, se questa maggior disinvoltura, questa maggiore sicurezza in me stesso, questo essere più disinibito, non avrebbe potuto aiutarmi in passato nei rapporti con l'altro sesso.
Peccato, ormai è andata. Mi sarebbe piaciuto scoprirlo.
Però questo è il mio punto di vista, che deriva dal mio passato, dalle mie esperienze, dal mio carattere, dal mio modo di stare al mondo.
 
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Mmmm non sono d'accordo. In certi termini quello che pensi di essere, se lo credi davvero, può avere influenza su come vieni percepito....
Alle volte il confine è labile.
Si certo, si può ingannare la percezione che gli altri hanno di noi stessi, il che nell'attimo prima dell'approccio è sicuramente una condizione positiva, salvo poi implodere quando arriva il corteggiamento vero e proprio o, anche semplicemente, al primo sguardo semi-schifato della lei che si sente superiore.
Ovvio che il discorso non vale per tutti, c'è chi realmente ne esce così tanto arricchito dai rapporti mercenari che beneficia di una reale disinvoltura anche nella vita quotidiana.
Cosa fondamentale rimane saper affrontare e distinguere ovvero accettare le differenti dinamiche del fantastico mondo a pagamento e l'imprevedibilità di ciò che si affronta nel mondo vissuto.
 
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rimini
esatto autoanalisi sul fatto che guadagno ancora troppo poco e devo perdere tempo con le free 🤣🤣🤣🤣😜😜

Sto pensando ad una scena, quella di un uomo che incontra una donna ancora piacente, che lui ha molto ed invano corteggiato quando erano ragazzi.

Inquadratura a piombo di lui che vede lei per caso, non vorrebbe fermarsi ma lei gli si para davanti con una cordialità quasi forzata.

L'inquadratura passa a piano americano.
Si scambiano qualche frase.
Lui è quasi seccato, annoiato.
Lei è stupita, perché abituata ad incontrare sempre chi si genuflette al suo passaggio.

Stacco su un dettaglio della via dove si incontrano, campo largo sulla gente che passa.

Primo piano di lei, che gli chiede altezzosa che fa nella vita.
Primo piano di lui , che replica secco:
"Ora guadagno troppo per perdere tempo dietro ad una come te."
Poi l'inquadratura si allarga di nuovo e segue lui di spalle mentre si allontana fumando verso un capo della via.
Lei resta ammutolita nell'inquadratura, che li comprende entrambi in campo largo andando all'indietro, verso l'altro capo della via ed allontanandosi da entrambi.

(Sono ahimè sicuro che oggi non troverei un solo produttore disposto a lasciare la scena nel film.)
 
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Sto pensando ad una scena, quella di un uomo che incontra una donna ancora piacente, che lui ha molto ed invano corteggiato quando erano ragazzi.

Inquadratura a piombo di lui che vede lei per caso, non vorrebbe fermarsi ma lei gli si para davanti con una cordialità quasi forzata.

L'inquadratura passa a piano americano.
Si scambiano qualche frase.
Lui è quasi seccato, annoiato.
Lei è stupita, perché abituata ad incontrare sempre chi si genuflette al suo passaggio.

Stacco su un dettaglio della via dove si incontrano, campo largo sulla gente che passa.

Primo piano di lei, che gli chiede altezzosa che fa nella vita.
Primo piano di lui , che replica secco:
"Ora guadagno troppo per perdere tempo dietro ad una come te."
Poi l'inquadratura si allarga di nuovo e segue lui di spalle mentre si allontana fumando verso un capo della via.
Lei resta ammutolita nell'inquadratura, che li comprende entrambi in campo largo andando all'indietro, verso l'altro capo della via ed allontanandosi da entrambi.
Questo è l'esempio di come ci si toglie finalmente la famosa pietruzza dalle scarpe ?
Liberatorio....
(Sono ahimè sicuro che oggi non troverei un solo produttore disposto a lasciare la scena nel film.)
Stai scherzando vero? Al cinema una scena del genere opportunamente contestualizzata ha la sua forza ....
 
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