Condivido il tuo pensiero di fondo, ma credo sia anche una questione di opportunità.Uno dei problemi più grossi oggi è la scarsità di reperire nuove ragazze. Nei bordelli girano sempre le solite facce, solo più stanche, più vecchie e più tirate sul centesimo. Ragazze che negli anni hanno magari messo su famiglia (ma non con un milionario, sia chiaro) e ora sono lì più per sopravvivere che per offrire qualcosa buono.
E quando arrivano le nuove? Beh, le nuove hanno meno fame, meno vocazione, meno spinta. Non vengono più da realtà disperate. Anche in Romania ormai si vive bene, i soldi non mancano, e la povertà vera non la conoscono più. Non vendono il corpo per fame, ma per capriccio. Il che significa: meno impegno, meno coinvolgimento, più freddezza.
Le italiane che scelgono questo lavoro invece lo vivono in modo diverso. Non sono macchine da guerra, non sono fabbriche di camere, ma almeno un minimo devono apprezzarti come persona per lavorare bene. Non lo fanno per mangiare, ma per viziarsi, divertirsi, viaggiare. Cercano fortuna, evitano i lavori pesanti e il cartellino. E ci sta. Ma la differenza si sente.
Prendete Lola, ad esempio: giovane, carina, ha provato e si è stufata. Come molti italiani. Perché? Perché noi italiani, quando non ci va di lavorare, semplicemente non lavoriamo. Non abbiamo quel demone dentro che ti fa sgobbare a ogni costo. Non siamo cresciuti con la fame. E quindi anche loro, quando il gioco non vale la candela, mollano.
Ie nuove leve non hanno più né fame né fuoco. Così restano solo le veterane con il contacalorie in testa e l'entusiasmo sotto i tacchi. E l’esperienza, per noi clienti, si fa sempre più piatta...
Ormai c'è Onlyfans in cui si guadagna comunque tanto senza essere sfiorate da nessuno, con un impegno a livello fisico molto più ridotto di una camera.
Conseguenza anche del fatto che è cambiata la domanda. Ora ai ragazzetti interessa di più l'approccio virtuale, figlio dei tempi che corrono, piuttosto che fisico.