Non riuscirò a pubblicare questa rece con la solita tempestività con cui ho pubblicato le scorse volte. Il forum comunque è una droga e pur non avendo modo di accedervi con la stessa frequenza con cui vi accedevo una volta, per il momento mi limito a scrivere questa rece in word sapendo che riuscirò a pubblicarla solo in seguito. C’è chi si fuma un pacchetto e mezzo di sigarette al giorno, c’è chi si beve 1 litro, 1 litro e mezzo di vino al giorno ed invece c’è chi, come noi, a tutto ciò preferisce qualche bella avventura con le mignotte ed anche il piacere di condividere tali esperienze erotiche con altri colleghi. Questa rece dovrebbe anche aiutarmi un po’ a distrarmi da qualche preoccupazione lavorativa che oggi, sul finire della giornata, è riuscita ad emergere e ad impensierirmi un poco.
Scrivere dovrebbe aiutare a dimenticare, a concentrarsi su altro, in questo caso su qualcosa di piacevole e ludico. A volte da bambino quando litigavo con i miei genitori mi rifugiavo in un mondo di fantasie e pensieri al quale avevo accesso solo io e lo stesso succedeva, a quell’età, quando andavo a scuola pur detestandola: mi obbligavano ad andarci ed io, un po’ per dispetto ed un po’ per autodifesa, mi rifugiavo in un mondo mio pensando a tuttaltro. Ne è passato di tempo ma la strategia è rimasta piuttosto simile, anziché continuare a guastarmi l’umore e a riempirmi di preoccupazioni preferisco pensare alle belle mignotte con cui ho passato il mio tempo.
Bene, passiamo al sodo.
Questa volta la brigata bolognese era composta da me, novellino e wonderpunter; alabai e solo whore non erano presenti seppur con motivazioni diverse.
Arriviamo al locale verso 12:30 circa, giusto il tempo di dire due cazzate in macchina per creare un po’ di clima e ammazzare il tempo ed in un batter d’occhio siamo dentro il locale. Come al solito a quell’orario il locale è semi vuoto:poca figa e pochi clienti. Durante la colazione addocchio una moretta con la carnagione chiara, i capelli lunghi lisci e qualche meches bionda che mangia sola soletta: i miei pensieri vanno ad una ragazza che tempo addietro stava con un tale di mia conoscenza, la somiglianza tra le due è notevole e la cosa mi ingrifa parecchio soprattutto perché la ragazza che conoscevo dal vivo era piuttosto arrapante. L'analogia tra le due mi ha incuriosito fin da subito e non nascondo che una parte di me ha cercato una sorta di rivincita immaginaria; all’epoca non mi ero scopato la ragazza ma nonostante questo la voglia è rimasta, tant’è che ancora mi capita di sognarla. Cieliegina sulla torta, il buon google amico di happyfish mi dice di essersela trombata poco tempo fa e ne parla piuttosto bene: il tavolo era apparecchiato di tutto punto, bisognava solo sedersi e mangiare. La vedo sui divanetti in fondo alla sala con una amica e mi siedo dietro di lei fingendo di capitare lì per caso. Tempo 2-3 minuti e si gira, due battute e la porto in disparte.
MELISSA ovvero “la sosia”
Dice di essere di spagnola (mi pare Malaga), mora con i capelli lisci lunghi, carnagione chiara, indossando i tacchi non sembra bassa, magra in tutto il corpo, tette naturali non enormi e il culotto che sporge rispetto al corpo magro. Mi avverte che non bacia con la lingua, io cerco di farle fare un’eccezione per me e lei all’apparenza accetta. In camera si comporta bene, ci sbaciucchiamo anche se purtroppo non rispetta i patti per quanto riguarda lo slinguazzamento. Fk a parte, la sosia della mia vecchia conoscenza fa tutto quel che deve fare, succhia bene, smanetta e rimane complice e simpatica per tutto il tempo. Non ricordo i dettagli della scopata sinceramente, ricordo che sopra di me si sa muovere e ricordo il rumore del suo culotto che sbatte. Cambiamo diverse posizioni e finiamo con lei che viene sopra di dandomi le spalle e massaggiandomi i coglioni.
MELISSA a parer mio merita la promozione; peccato per l’Fk negato perché altrimenti sarebbe stata davvero una rivincita con i fiocchi.
Reduce dall’esperienza con la sosia gironzolo un po’ per il locale ammazzando il tempo assieme ai compagni bolognesi, a Favola, ad HappyFish e ad una nuova conoscenza:Audi Rossa ( qui la presentazione
viewtopic.php?f=63&t=56512&p=514675#p514675 ). Questo simpatico giovine, a suo dire per la prima volta all’ANDIAMO, sembrava un po’ impaurito e spiazzato da cotanta gnocca esibita senza tanti fronzoli. Scavando scavando viene fuori che costui ha vissuto per più di un anno in Thailandia: ma come, un puttaniere abituato alla Thailandia si lascia intimorire dalle fanciulle dell’ANDIAMO? Dopo qualche chiacchera lo vedo tranquillizzato e così anche il buon Audi Rossa pare aver trovato la sua dimensione.
La scorsa volta mi avevano parlato molto bene di
KAMILLA ed era rimasta in me parecchia curiosità. Faccio fatica a riconoscerla perché ha cambiato capigliatura: la ricordavo mora con la coda di cavallo mentre ora ha i capelli un po’ più corti con le meches bionde.
KAMILLA indossa una gonna tutta luccicante, è magra e piuttosto esile, carnagione non chiarissima, poche tette. La vedo da sola al banco e mi avvicino:
-Sei libera?
-Certo, vuoi qualcosa da bere?
In un batter d’occhio si crea sintonia, le prendo le mani e gioco un po’ con lei, qualche battuta qua e là finchè non scopro che è Moldava. A quel punto mi viene in mente la mitica Rebecca Magra Rumeno Moldava e mi sembra per giunta di riconoscere il medesimo accento. Si fa sentire un po’ di nostalgia ma per fortuna
KAMILLA è una degna sostituta. Mi avevano parlato precedentemente talmente bene di lei che non le chiedo nulla su cosa fa e non fa e dopo poco siamo in camera.
KAMILLA ovvero “la meglio gioventù”
In camera con lei sto da dio, la sua giovane età e il suo aspetto da liceale mi fanno tornare giovane e in un batter d’occhio mi trovo a sbaciucchiarla e ad accarezzarla con l’entusiasmo di un adolescente o meglio, se volete, di un 30enne che ama vestire i panni dell’adolescente.
KAMILLA mi guarda, sorride, mi segue, entra nel personaggio e sa stare al gioco. La bacio come si fa quando si è felici di aver con sè qualcosa di attraente e prezioso e non mi curo troppo di alcune note negative che nonostante tutto affiorano a tratti: l’fk non c’è anche se mi dicono dalla regia che quando ti conosce diventa più elastica sotto questo punto di vista e, altro difetto, mi accorgo che in talune posizioni
KAMILLA cerca di attutire i colpi di minchia che sferro; ad esempio quando siamo a missionaria e le sollevo entrambe le gambe, mi chiede di sollevargliene solo una oppure in altre posizioni mi accorgo che, quando il colpo arriva a destinazione, lei lo accompagna col corpo scivolando un po’ all’indietro. Questa strategia mi fa venire in mente la tattica che Muhammad Ali usò contro George Foreman: Alì si faceva colpire ma, con l’aiuto delle corde, accompagnava i pugni di Foreman con il corpo subendone meno l’impatto. Insomma, divagazione pugilistiche a parte, devo dire che per il resto
KAMILLA è magnifica: scherza, ride, si fa girare e rigirare come tu vuoi.
Bacia in bocca purtroppo senza infilare la lingua, succhia senza, 69 di cui ricordo ancora il suo piccolo culetto davanti al mio viso e poi scopiamo in diverse posizioni.
Nel mezzo della scopata la fermo e le chiedo “quanti anni hai?”, lei rimane un attimo spaesata ma passa oltre. La giro a pecora, a pancia in giù e finisco così.
A chiavata terminata mi chiede:
- Perchè mi hai chiesto quanti anni ho?
- Perchè mi sembri giovane, rispondo io
KAMILLA risponde dicendomi che ha circa una 20ina di anni ma sinceramente giunto fin lì non mi interessava più un granchè. Finita questa esperienza pseudo adolescenziale ritorno in carreggiata e scendo.
A quel punto ciò che serve è una mangiata per ricaricarci di calorie ed affrontare il resto della giornata a suon di trombate. Dopo vari idromassaggi, saune ect decido di fare un giretto per vedere se capita qualcosa di valido per le mani.
Mi sdraio su un divanetto dal lato opposto rispetto alla piscina e dopo un po’ vedo avvicinarsi una strafiga bionda che sorride e si sdraia di fianco a me. Un po’ incerto sul dafarsi mi lascio tentare da questa bionda con i capelli mossi e il viso dolcissimo.
Le bionde sono belle da vedere ma non mi fanno smuovere gli ormoni,nonostante questo decido ugualmente di sfidare la sorte e salgo con lei.
ANGELINA ovvero, “la maledizione delle bionde”
ANGELINA è slovacca, bionda, piuttosto alta, fisico non esile ma davvero ben fatto, occhi castani (se ben ricordo).
Salgo con lei in camera e mi chiede dopo poco di farle un massaggio perchè è reduce da un viaggio in pullman massacrante. Un po’ titubante accetto con il timore che sia l’inizio di una fregatura ma dopo un po’ lei mi rassicura dicendo che non avrebbe considerato il tempo del massaggio ai fini del conto da saldare. Mi lascio tranquillizzare e le massaggio bene bene il collo per un po’ di tempo. Finita la seduta di fisioterapia mi inizia a succhiare l’uccello ma una serie di fattori non facilitano l’impresa: in camera a suo dire non funziona bene la luce, lei non concede FK ed inoltre inizia ad apparire all’orizzonte la maledizione delle bionde. Dopo un po’ di tentativi andati a vuoto iniziamo a scopare ma ormai è difficile raddrizzare l’impresa, oltretutto la ragazza durante la trombata non si fa nemmeno sollevare entrambe le gambe nella missionaria; insomma le cose non prendono la piega giusta. Decido di terminare facendomi segare e sbocchinare perchè il mio compare fa i capricci ed
ANGELINA non è la puttana giusta per me.
Giunto fin qui mi convinco sempre di più che è meglio sperimentare le novità verso l’inizio della giornata e poi passare a ragazze di comprovata affidabilità man mano che il tempo passa.
Indeciso sul dafarsi per concludere degnamente la giornata cerco di fare il punto della situazione per scegliere in modo oculato l’ultima girl con la quale sollazzarmi: la tra le papabili ci sono Morena ed Ela ma proprio di lì a poco Novellino e Wonder Punter decantano le lodi di
XENA e così mi lascio convincere.
XENA ovvero “la guerriera della camera da letto”
Mora, carnagione chiara, occhi azzurri ma non capisco se sono suoi originali o ha le lenti.
XENA non è esile ma nemmeno grassa, piuttosto alta, di viso sinceramente non è bellissima e non ha una pelle molto giovane ma dato che i due compari sostengono sia una vera guerriera del cazzo, mi lascio convincere. Ci spupazziamo sui divanetti un po’ e saliamo. Premetto che ero stanco e probabilmente l’esperienza deludente conslusa con
ANGELINA non mi aveva messo dell’umore giusto. In camera
XENA mantiene le aspettative che avevo, si fa baciare come preferisci, succhia cazzo e coglioni, si fa sditalinare, davvero una guerriera della minchia.
Purtroppo io fatico ad ingranare e quindi facciamo parecchio petting, 69, durante il quale devo dire che la ragazza è davvero combattiva e volenterosa. Dopo un po’ di tentativi vanificati riesco a infilzarla a pecora e la colpisco finchè non vengo.
XENA merita di essere scopata a pile completamente cariche perchè è una ragazza che può dare soddisfazioni.
E così si conclude anche questa giornata all’ANDIAMO in seguito alla quale però sono emersi in me alcuni dubbi. E’ più di un anno ormai che concentro la mia attività di punter andando all’ANDIAMO una volta ogni mese e mezzo/ due circa. Avventurarsi in quest’impresa significa, ogni volta, sostenere un viaggio di 4 ore, spendere soldi per benzina, autostrada ed entrata nel locale: prima ancora di avere sfiorato una girl spendo più di 100 euro e mi faccio 4 ore di viaggio. Mi sono accorto che tutto ciò crea in me delle aspettative elevate e, qualora queste non vengano soddisfatte pienamente, il mio umore ne risente. Dopo un esborso di tempo e di denaro simile la mia persona vuole scopare il più possibile e vuole farlo anche bene per compensare tutto il resto. E’ pretenzioso aspettarsi di fare 4 scopate con 4 ragazze diverse nella stessa giornata e per giunta pretendere di farle pure al massimo; questo può succedere se la combinazione delle ragazze scelte è la migliore possibile e se la mia persona reagisce in modo ottimale ma, ovviamente, non è scontato. Dopo un anno e più di vita punteristca organizzata in questa maniera mi sono chiesto se non è forse il caso di ritornare a bazzicare qualche loft e magari valutare il da farsi. La loft ha il vantaggio di essere molto più gestibile: si paga , si tromba e si va a casa. Non c’è un viaggio da fare, non c’è l’entrata nel locale da pagare, le aspettative ovviamente sono minori e qualora dovesse andare storto qualcosa non è la fine del mondo perchè una esperienza sub-ottimale può capitare a chiunque e la rimessa economica è limitata. Inoltre la loft ha il vantaggio potere essere vistata molto più spesso rispetto alla frequenza con cui faccio i viaggi verso l’ANDIAMO perchè costa meno ed è vicino a portata di mano.
Con questo non voglio dare l’addio all’ANDIAMO perchè comunque è un locale dove passo del tempo in modo piacevole ma ho voglia di iniziare a guardarmi attorno perchè mi sono concentrato a lungo su questo FKK e dopotutto il bello della vita da punter è anche quello di poter cambiare e variare ogni volta che lo si desidera.