Verso fine luglio mi trovavo a TS per lavoro ed ho deciso di fare una verifica della situazione oltre confine, zona Skofije per la precisione.
Salto a piè pari il locale vicino alla farmacia per mancanza assoluta di privacy e mi dirigo giù per la stradina.
Per curiosità vado fino in fondo: al Medicina Alternativa c'è un cartello con scritto "chiuso per ferie" :-( ma sappiamo che purtroppo non è quello il motivo.
Torno indietro ed entro nell'altro locale.
C'è una milfona tettuta di nome Elena e con tratti somatici russi o ucraini che mi accoglie con l'entusiasmo di una sportellista delle poste ed alla quale rivolgo la mia usuale richiesta, ovvero "massaggio e pompino". Risponde 50 caro e mi fa segno di avviarmi verso la stanzina con lettino per massaggi che conosco per precedenti frequentazioni del locale.
Chiedo e ottengo di potermi fare una doccia e quando rientro in stanza la trovo già con le tettone scoperte in attesa.
Dopo un breve ed inesistente massaggio alla schiena mi giro e le dico che ne ho abbastanza di carezze e che può iniziare a fare sul serio.
Il pompino non è eccelso e si aiuta molto con la mano, inoltre si ritira in fondo al lettino tenendosi abbastanza fuori portata dalle mie mani che vorrebbero accarezzare tutta quella meraviglia della natura.
Un po' infastidito e annoiato mi sono messo a pensare a mia zia anziana che da tanto tempo non passavo a trovare, al commercialista che non mi aveva ancora mandato i conti con le tasse da pagare fino a quando si è accorta che il tempo passava inutilmente ed ha capito che forse una sua maggior collaborazione e coinvolgimento avrebbe sbloccato la situazione e accelerato i tempi e quindi si è messa in piedi a fianco al lettino lasciando campo libero alle mie mani.
Volendo usufruire a pieno di tanta abbondanza dopo un po' ho chiesto ed ottenuto una spagnola e sono giunto a destinazione accompagnato da suoi mugolii di circostanza.
In sintesi fredda e distaccata: la materia prima ci sarebbe ma non si applica. Peccato.