Ritorno al Cocò dopo tanto tempo. Ambiente ordinato, bagni puliti all'inizio, poi il passaggio di qualche avventore ineducato lascia il segno. Personale tranquillo e cordiale. Musica inascoltabile all'inizio, poi accettabile. In generale noto molte addette all'intrattenimento visibilmente sovrappeso, cellulite qua e la, canotti di salvataggio, tatuaggi senza un senso logico. Mi approccia una finto-bionda secca secca con almeno 50 primavere scolpite sul volto. Voce stridula, conversazione opprimente. La liquido in pochi istanti. Arriva un donnone tatuatone fisicone che chiede di sedersi vicino a me. Impresentabile. Rispedita al mittente in poche battute. Poco dopo invece mi rivolge la parola una moretta non proprio strepitosa ma sicuramente di altro livello rispetto alle precedenti. Cristina. Aspetto orientaleggiante. La conversazione è più fluida, dice di essere colombiana, ecc. Rifiuto però il drink propostomi, anche perché stavo ammirando una bambolina bionda giovane giovane che però sarà impegnata tutto il tempo. Successivamente realizzo che Cristina è la "madrina" della serata. Cristina Miller vien dal mare vattelapesca. Boh? In realtà pornostar. Ammetto di non essere un esperto cineasta del settore. Passa una perla mora, splendida, fisico da velina, giovane, Corpo atletico. Si dirige verso un cliente, catturata per lungo tempo. Mi rilasso. Noto poco movimento verso i privè. Mentre decido che è ora di andar via, una sorta di segretaria dopolavorista tenta di farsi pagare un drink. Viso che mostra diverse primavere, o meglio inverni, fisico da dimenticare, atteggiamento insofferente. Passo e chiudo (la serata).
Affronto il freddo della notte veneziana. Non tornerò, almeno a breve.