Come contrattare con una escort?

La pay che non e' chiara al telefono, sui dati che compila nel suo profilo e nemmeno poi dal vivo difetta di un semplice motivo: NON NE HA VOGLIA e quel mestiere in definitiva non fa per lei, ma...dov'e' l'ipocrisia di fondo in tutto questo da parte di lei, tenendo presente i corretti ragionamenti fatti sopra da alcuni utenti sul essere chiari entrambi? (tu mi dai tot io ti pago tot). Come nel free le donne se ne approfittano dei zerbini per tornaconto personale, attuando scorretteze di vario tipo e dando per scontate molte cose essendo appunto donne (le classiche profumiere che te la fanno forse solo annusare), anche nel pay esiste questa figura approfittatrice, canzonatrice che in caso di trattativa sfavorevole per lei che fa'? Ragiona? Non ci perde la faccia? Ma nooo..si incazza pretendendo di aver ragione anche quando ha palesemente torto ma sa di avere un certo potere sul punter debole di carattere. L'unica sarebbe che nessuno andasse da queste pay cosi' da farle capire asuon di euro non incassati che le persone che pagano devono ricevere cio' per cui hanno pagato. Altrimenti si cambia lavoro o si sposa un milionario che ti mantiene per tutta la vita. Alla faccia dell'indipendenza..
 
E già, una la smolla a 100/200 a botta a cani e porci....poi si stufa, esce di casa, incontra un milionario e lo sposa:D (magari pure bello e giovine).....a sto punto io smetto di pagare x una ciulata 200 cucuzze, esco di casa, prendo un volo x NY e mi faccio sposare da Scarlett Jhoansson.....e poi venne la marmotta a confezionare la cioccolata
 
Si anche a me, da quando son nato mi han sempre raccontanto che può accadere di tutto in questo mondo (non ho mai compreso se in bene o in male a dirla tutta)....pure che potevo diventare astronauta o giocare a tennis come il King Roger Federer......poi invece mi sono ritrovato con una marmotta:ROFLMAO::ROFLMAO:
 
Sono d'accordo con @olmo30. Trattare non è un delitto, anche per via del fatto che parliamo di un lavoro non legalizzato. Anzi talvolta è quasi doveroso.

Tutte quelle pay che hanno 50+ anni e che chiedono le stesse tariffe di ragazzotte di 20+anni, e quando glielo si fa notare si incazzano pure? Ne vogliamo discutere? Non possono pensare che tutti siano disposti a comprare un'auto usata allo stesso prezzo della nuova. Si diano una regolata, e si comportino da prostitute oneste e coerenti.
 
case_chiuse_light.jpg
 
Sono d'accordo con @olmo30. Trattare non è un delitto, anche per via del fatto che parliamo di un lavoro non legalizzato. Anzi talvolta è quasi doveroso.

Tutte quelle pay che hanno 50+ anni e che chiedono le stesse tariffe di ragazzotte di 20+anni, e quando glielo si fa notare si incazzano pure? Ne vogliamo discutere? Non possono pensare che tutti siano disposti a comprare un'auto usata allo stesso prezzo della nuova. Si diano una regolata, e si comportino da prostitute oneste e coerenti.

Messa giù così forse è un po' troppo generalista....

Se si cerca solo e soltanto la 20enne allora magari ci può anche stare, ma se uno si intrattiene indifferentemente con 20enni e/o 50enni non sono cosi sicuro che convenga stare a sindacare troppo sul rate rapportato all'età.... almeno io la vedo cosi.
Se esteticamente è una bella donna, è a ridosso dei 50 e mi fa divertire io sono anche disposto a pagare quanto pagherei una 20enne.... dipende sempre dal contesto generale.

Non è tanto il discorso dell'auto usata al prezzo dell'auto nuova, ma QUALE auto usata e QUALE auto nuova....

Io ad esempio se dovessi scegliere tra una Ferrari Daytona spider e una Bugatti nuova (quindi circa lo stesso prezzo) sceglierei la Daytona senza dubbio.
 
Argomento spinoso al limite del regolamento e del politically correct. Se da una parte l’età non è parametro che stabilisce il rate (prendi quelli come me che prediligono donne mature creando quindi un loro target specifico e quindi un loro mercato) d’altra parte è anche vero che alcune fornitrici, spesso italiane, propongono tariffe significativamente più alte rispetto a colleghe più giovani e magari straniere. Ora non è che le pay non lo sappiano, consultano sicuramente le tariffe altrui, ma intraprendono comunque questa politica commerciale. Solitamente i casi sono due e possono essere sinergici.​
  1. la pay ritiene di avere una certa reputazione, vanta o millanta innate ed eccezionali arti amatorie, se dovesse attribuirsi un valore non basterebbero i numeri razionali, talvolta sceglie location che hanno una certa incidenza o anche no e si mette ad esercitare nella casa di quel fesso che aspetta nella camera a fianco che chiama “amico”, ha lo specchio storto che la riflette particolarmente slanciata e bella ecc.​
  2. la pay mira al cernione e se ne sbatte dei pesci piccoli, rivolgendosi così ad un pubblico sicuramente ridotto in valore assoluto ma abbiente e altospendente. In pratica taglia fuori il cliente medio, quello che nemmeno rompe il cazzo ma che cerca divertimento ad un prezzo in linea con il resto dell’offerta. Politica che accetto serenamente ma che trovo discutibile considerando il fatto che poi stanno sempre a lamentarsi in privato che si lavora poco, mentre in pubblico ostentano gonfie vele.​
 
Ultima modifica:
Basandoci sulla letteratura del forum, ma anche sulle opinioni espresse in questo 3d, potremmo concludere che gli ideali di punter e pay siano antitetici.

L'ideale del punter è scaricarsi con una pay che lo guardi con occhi sognanti, viene al solo toccarle la patonza, e riconoscente magari gli faccia fare un giro gratis.

L'ideale di una pay è un pollo che la guardi con occhi sognanti, e riconoscente si faccia spennare; insomma, uno che si accontenti di niente, paghi senza discutere la tariffa più alta, e magari lasci un congruo supplemento. Non mi capacito, ma da quanto ho letto sopra, pare che anche dei punter la pensino come queste pay.

Forse in medio stat virtus? Che la pay espleti correttamente la sua mansione, pagata con una giusta mercede. E che il punter non si faccia strane illusioni, e paghi quella giusta mercede.

Qual'è la giusta mercede? Quella equilibrata e perciò da non discutere proposta dalla pay; o magari quella che avranno concordato insieme. Discutere, concordare, non è violare un tabu sacerrimo.
E comunque, in medio stat virtus, che lei non sopravvaluti, che lui non sottovaluti.
 
Ultima modifica:
Qual'è la giusta mercede?

La discussione verte sul capire se sia lecito contrattare o meno con una pay e in che termini sia possibile farlo.

Cerchiamo di non sforare nel discutere dei compensi altrimenti rischiamo la chiusura del thread.

Lasciamo il concetto di "giusta mercede" in astratto, come la X di una equazione.

Non stiamo cercando la soluzione della equazione, stiamo facendo uno studio di funzioni su come identificare, in generale, il codominio comune alle funzioni Punter(x) e Pay(x), o se e' possible evidenziare dei parametri di Pay(x) per far convergere l'asintoto di Pay(x) verso l'asintoto di Punter(x)
 
Vado in un market con un amica. Banco del pesce, spigole se non ricordo male a 28€ al kg.
Amica imbufalita. Quello è pesce d'allevamento, non mi prenda in giro.
Portato via a 20 al kg.
Stessa cosa capitata a me in pizzeria.
Posto turistico, pizza al prosciutto crudo con una fetta scarsa come presa per il culo. Fatto presente al titolare e pagata quanto una margherita.
Chi dice che non è il caso di trattare forse non ha mai visto una donna subire una presa per il culo dall'ultimo commerciante.

Visto che ci siamo vorrei delucidazioni in merito ad un argomento. Capitolo top escort.
Ho letto, forse in questa stessa discussione, che in alcuni casi la cifra dovrebbe essere circa 300€ intrattabili. Buon per loro.
Ma, mi chiedo, chi e cosa determina la qualifica di Top Escort?
La tariffa? Se stessa? O dei parametri oggettivi?
In sintesi dovrei aspettarmi, in quanto a bellezza, prestazioni e servizi, sei volte tanto una marchetta da 50€ o su per giù.

Leggo invece di ragazzotte russe succhiasperma, appena uscite dall'adolescenza e belle come il sole che chiedono la metà.
Per farla breve, tornando al discorso ristoranti sono in grado di riconoscere le differenze tra un ristorante stellato e una trattoria.
Invece per quanto riguarda top escort o presunta tale e loft normale, il divario è ugualmente così marcato?
Bah... a me sembrano qualifiche auto attribuite. Come se uno si qualificasse top punter. In base a quale parametro? Il numero delle pay? La qualità? La capacità di spesa?
Mi sembrano cose poco serie onestamente.
Quindi a mio parere, la trattativa è lecita per definizione. Questo non vuol dire che sia sempre giustificata.
 
Ultima modifica:
Ho letto, forse in questa stessa discussione, che in alcuni casi la cifra dovrebbe essere circa 300€ intrattabili. Buon per loro.
Ma, mi chiedo, chi e cosa determina la qualifica di Top Escort?

ottima domanda ! me lo sono chiesto spesso anch'io.. sono propenso a ritenere che la qualifica di "top escort" sia per così dire autoreferenziale :) ovvero, loro se la affibbiano e noi, se ci andiamo alle loro esose condizioni, gliela riconosciamo :) probabilmente la "chiara fama" aiuta (è noto che vi sono alcune trecentine, di norma non di primissimo pelo, tuttora sulla cresta dell'onda e che godono- o godrebbero secondo la vox populi e/o loro stesse- di grande fama fra i punter)
 
Quanto mi fa incazzare sentirmi dire: “... amore, facciamo una cosa tranquilla e fatta bene”. ? Mediamente è preludio ad una grande sola. Ormai saluto e vado oltre. Inutile discutere
 
@oblomov mi sei simpatico anche perchè porti il nome di uno dei più grandiosi romanzi della letteratura classica russa....un libro capolavoro senza eguali, che non teme il Tempo.
 
Ecco, ragazzi, il tema del thread è "Come contrattare con una escort", non come si propongono al telefono e quello che vi dicono durante la telefonata di contatto. Argomenti già trattati e sviscerati, così come quello del rate, d'altra parte.

Dopo l'avviso di moderazione, una mia personale riflessione... Non tratto e non ho trattato mai. Ma mica perchè ne abbia da buttare, anzi. L'equazione per me è semplice: posso spendere quello che mi chiedi? Se si, ci si incontra. Se no, ognuno a casa sua e amici come prima.
Il quanto posso spendere può dipendere dai periodi di vacche magre o grasse, oppure dalle aspettative che ho da un incontro. E anche quelle possono variare in base a tanti fattori che, essendo personali, sono difficilmente adattabili a tutti.

Se una persona venisse da me, mi chiedesse quanto è il mio onorario per una determinata prestazione e provasse a dirmi "Da un altro spenderei meno" gli risponderei "Bene, vada dall'altro". Sei venuto da me perchè lo sai già quanto costa l'altro e vuoi mercanteggiare? Non c'è trippa per gatti, andersen.

Se è già un mio cliente e devo fornire un servizio diverso dall'ordinario, se ne può parlare, anche lì dipende da tanti fattori, e la fidelizzazione del cliente a volte può anche richiedere che qualcosa venga fatta "pro bono".
 
Credo che da qualsiasi angolazione si guardi l'argomento, difficilmente si arriverà ad una sintesi.
Si parla di trattativa perché tramite rèclame o richiamo pubblicitario, nel nostro caso annuncio, qualcuno ci invita a prendere in visione una proposta commerciale, solitamente evidenziando pregi ed omettendo difetti. Quando va bene.
In alcuni casi disarcionandoci perfino dal divano. E già qua...
Nel caso in cui le aspettative siano disattese, le parti possono percorrere due strade: salutarsi o dialogare. A mio parere nessuna delle due decisioni è biasimabile.
Sono abbastanza sicuro che ognuno di noi ad esempio, sia che abbia venduto sia che abbia comprato un immobile, si sia trovato davanti a dinamiche simili.
Ma gli esempi possono essere molteplici come abbiamo visto, sia in caso di trattativa, sia in caso di arrivederci.
Sul piano teorico quindi siamo in una posizione di indifferenza.
Sul piano pratico invece ci possiamo chiedere se sia conveniente trattare con una prostituta ed eventualmente come e quando.
La stessa domanda possiamo porcela per quanto riguarda l'esempio del ristorante, cioè se sia meglio fare eventuali rimostranze poco prima che il cuoco ci prepari dal profondo dei bronchi la nostra pietanza o al momento del conto.
 
La stessa domanda possiamo porcela per quanto riguarda l'esempio del ristorante, cioè se sia meglio fare eventuali rimostranze poco prima che il cuoco ci prepari dal profondo dei bronchi la nostra pietanza o al momento del conto.

E' il limite del pargone. Al ristorante acquisisci il diritto di critica del prodotto/servizio dopo averne usufruito. In pratica al ristorante paghi dopo aver consumato.
Nel nostro caso invece quasi sempre paghi prima e il diritto di critica lo acquisisci solo scrivendo una rece e mai riavendo, se non in rari ed eclatanti casi, il maltolto.
 
È vero. Ma criticabile, e per questo oggetto di trattativa, non è solamente il servizio nella sua esecuzione.
In sostanza tutto ciò che differisce da quanto proposto anteriormente.
In questo magari l'esempio trova attinenza.
La critica, cioè l'attribuzione di un valore diverso da quello della controparte, può avere ripercussioni sia in ristorante sia in un loft.
 
Indietro
Alto