Come contrattare con una escort?

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Mercanteggiatore è una parola inflazionata dalle puttane respinte. E dico puttane, che è un termine che non uso mai perché al pari di mercanteggiatore è un termine teso a screditare e offendere. Perché se da un lato esistono individui prevaricatori, miserabili e inopportuni, capita anche la fattispecie della pay che si rifugia dietro questa accusa quando in qualche maniera si sente respinta o ferita nell’orgoglio. Negli anni sono stato additato come putrido, vecchio, maleducato, maleodorante, frocio, stronzo e a volte anche mercanteggiatore. È successo sempre quando qualcosa è andata storta o quando abbia salutato, ringraziato e sia passato oltre. La prima volta lei era arrogante e frettolosa al telefono, mi chiese perché avessi glissato l’offerta e le dissi che i suoi extra per ogni cazzo cozzavano con la top experience che millantava. Quindi fui tacciato come mercanteggiatore. Per come la vedo io c’è poco da mercanteggiare dopo aver detto “grazie non mi interessa”, ma vebbé. L’ultima volta una sbadata che doveva fissarmi appuntamento alle 12, penso’ bene di vedere prima la giornata come le andava, mi scrisse alle 15 “vediamoci alle 16”, a me avevano iniziato a girare i coglioni già alle 14 e le dissi che con queste premesse era meglio se me ne stavo a casa. Anche in quel caso fui mercanteggiatore. Perché poi? Boh!​
“Mercanteggiatore”, inteso nell’accezione negativa, è quello che cerca ciò che a Napoli chiamiamo “le scuse del cattivo pagatore”. Pretesti insomma. Uno che chiama una escort per la prima volta, lei ha le tariffe belle esposte nella scheda escort forum, e chiede uno sconto. Oppure uno che si presenta e fa “ma nella foto eri castana ora sei bionda” e pretende di pagare di meno dopo che la tipa ha speso pure i soldi per farsi il colore.​
Per il resto esistono una miriade di casi in cui si instaura una sorta di trattativa che si può ritenere più o meno legittima.​
Un tempo le otr la sparavano alta di proposito perché sapevano che il cliente avrebbe trattato a prescindere. Era abitudine consolidata. Ora non saprei perché non lo faccio da anni.​
I rapporti di fidelizzazione spesso muoiono per un difetto di comunicazione. Non ne so niente ma mi è stato raccontato qualcosa. Il cliente può dare inputs ma mai chiedere esplicitamente. Poi sta alla pay venire in contro o fare orecchie da mercante. È come quando vuoi una carezza ma non la chiedi altrimenti sa di artificioso. Se invece è spontanea diventa cibo per il tuo ego.​
Tempo fa ho adottato tutti gli stratagemmi previsti dalla psicologia inversa al solo fine di sodomizzare un’operatrice che non concede lato b. Beh, anche quello è una sorta di mercanteggiare.​
In un negozio, la trattativa talvolta è legittima in altri casi squalificante e inappropriata.​
Rispondere al quesito del thread non può prescindere la situazione in cui si contratta e il fine della contrattazione.​
 
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Non mi metto a mercanteggiare.
Anche perché il miglior risparmio l'avrò alla volta seguente: se la ragazza si è comportata male o mi ha sottratto tempo, non mi vedrà mai più.
 
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submale
submale ha commentato
Però Marchese, proprio lei che ha frequentazioni più o meno assidue con intrattenitrici, parentesi che talvolta esulano persino il normale rapporto cliente/fornitrice, prolungandosi in tempi indefiniti, e considerando il fatto che l’oggetto della trattativa è proprio il tempo, insomma proprio lei come fa a dire che non mercanteggia? Una contrattazione non deve necessariamente essere esplicita come non necessariamente bisogna guardarla nell’accezione di “bancarella del torrone” e immagino che se lei si limitasse sempre a calare le braghe, eiaculare e salutare, tutto quanto menzionato poc’anzi non sarebbe possibile. Potrebbe essere che il suo naturale modo di porsi sia in qualche modo la messa in opera di un’implicita trattativa? Per me anche tornare con frequenza dalla stessa passeggiatrice è la messa in atto di una sorta di trattativa. Così come porsi nel migliore dei modi, fare domande, tentare di approfondire, intrattenersi con telefonate e/o corrispondenza, manifestare interesse per le vicissitudini e per la sorte di una professionista. Non sono anche queste attività tacitamente tese a raggiungere uno status “particolare”?​
 
Lafayette
Lafayette ha commentato


Vedete, caro amico, in realtà applico le stesse condotte che applico con qualsivoglia donna, se essa mi sembra gradevole: dunque ci parlo precisando " ma solo se ciò non comporta una perdita di tempo per te, cara"; se la invito a cena o a vedere una mostra o uno spettacolo teatrale o cinematografico chiarisco " ovviamente se non hai altro da fare, cara"; se mando un messaggio è solo per un saluto dopo un rapporto gradevole o per chiedere come sta, ma senza mai ripetere il saluto o la domanda più volte.
Per qualche misterioso motivo, tale comportamento viene inteso talvolta esattamente come spero venga inteso: ossia come una manifestazione di interesse pacato e tranquillo, non volto all'ottenimento di qualche vantaggio o sconto.
Tale fatto costituisce la base per un rapporto di buona conoscenza, se non addirittura di amicizia, che prescinde dunque dall'interesse economico.
Ora, è bene che io ripeta una precisazione che ho già evidenziato in altri thread: tale fatto accade o è accaduto solo poche volte, con escort che evidentemente gradivano e gradiscono una situazione del genere.
Non è affatto la regola, né deve esserlo: non provo un interesse ad approfondire la conoscenza con tutte le escort del mondo,anzi: non provo affatto un interesse ad approfondire la conoscenza con tutte le donne del mondo, escort o non escort che siano.
E non credo affatto che tutte le donne del mondo , escort o non escort che siano, vogliano diventare mie amiche o conoscenti: anche perché non ne vale proprio la pena, ve lo assicuro.
Sicché non mi sembra si possa parlare di contrattazione; ma se voi preferite chiamarla così, caro amico, fate pure.
Sono qua per imparare.
:hi:
 
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submale
submale ha commentato
In realtà con questa mia sorta di travisamento ho ottenuto ben due perle Marchese. Prendo nota di quanto ha ha scritto in corsivo e interiorizzo il concetto espresso. Non me ne voglia a male se lo farò mio in futuro. Buona serata!​
 
Greyn
Greyn ha commentato
Mi trovo molto d'accordo col Marchese La Fayette. Raggiungere un livello di "status" particolare, grazie alla propria indole, al proprio spontaneo relazionarsi in un modo diverso rispetto al vengo-trombo-pago-fanculo-bruttaputtana , e nel mezzo tutte le sfumature tra i due poli, non credo si possa definire mercanteggiare. E' un modo di porsi che, come nel mio caso, è naturale. Peraltro lo adotto solo con chi mi intriga oltre che per la figa anche per la testa. Ce ne sono come mi insegnate voi, esperti Maestri.
Traggo piacere quando alla fine dell'incontro con chi mi piace oltre il solosesso, mi si definisce gentleman perchè ho la prova che mi considerino parte di quella cerchia di clienti di cui apprezzano il tipo di approccio.
 
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Ci torno su perché è un tema interessante. Per impostare il ragionamento va premesso che la merce che viene venduta e comprata NON è una merce, lo diventa solo se lo vogliamo noi. Non è una spigola, non è una bicicletta,non è una pizza margherita e non è neanche una figa: è la persona che ci sta attaccata, alla figa, e dunque NON è una merce a meno che non ritorni di moda lo schiavismo vero e proprio, o la prostituzione sacra.
Sembra una cazzata, ma non lo è, se ci ragioniamo bene. Non essendo una merce, quel che le ragazze vendono e noi compriamo, lo scambio corretto non sarebbe monetario: scambiare piacere per piacere sì, scambiare piacere per soldi, bé, qui si apre il meraviglioso mondo della prostituzione e gli straordinari equivoci, confusioni, curiosità che ci presenta.
Se tanto le ragazze quanto il cliente non avessero il retropensiero che il piacere non si vende, la contrattazione dipenderebbe esclusivamente dagli usi e costumi commerciali del luogo. Chi frequenti i mercati orientali o africani sa che se il cliente non contratta sul prezzo, anche per ore se l'acquisto non è minimo, è il venditore per primo che ci resta male, perché l'acquirente a prezzo fisso gli rovina un millenario teatrino che nobilita l'atto della compravendita, che in quelle culture è un rituale. Una volta, comprando un tappeto a Teheran, sono stato invitato a cena con la famiglia del venditore, ho ascoltato suonare la figlia pianista, sono stato informato di antiche vicende della stirpe, e dopo circa cinque ore di intrattenimento finalmente abbiamo trovato il prezzo giusto.
Ora, non contrattare mai sul prezzo è un uso occidentale modernissimo: al supermarket non si contratta, e neanche si scambiano due parole con la cassiera se non prendi tu l'iniziativa. Non si contratta al bordello perché è un'impresa commerciale (moderna).
Perché dunque non contrattare con la venditrice di piacere? Be', anzitutto perché se contratti, porti in primissimo piano l'aspetto che mette più o meno lievemente a disagio sia la venditrice sia l'acquirente: la compravendita di quel che non andrebbe venduto e comprato. La venditrice chiede la "tariffa", come se fosse l'Agenzia delle Entrate ed esistesse un prezziario ufficiale della figa. Il compratore, che vorrebbe ottenere piacere senza dover pensare che lo paga, caccia il conquibus proprio "per non pensarci più".
Per contrattare senza rovinare l'atmosfera bisogna o conoscersi bene ed essere entrambi spiritosi, oppure non provare il minimo disagio di fronte alla situazione "compravendita piacere" (di nuovo entrambi).
Se queste due condizioni non si verificano, la ragazza si offende e si innervosisce, e il cliente fa una magra figura, si risente, si innervosisce lui pure, insomma ci si garantisce una scopata di merda.
In breve: contrattare è un'arte, come dare piacere. Purtroppo, dalle nostre parti pare sia un'arte perduta...
 
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submale
submale ha commentato
Qualcuno dice che contrattare sul prezzo sia già di per sé dimostrazione di voler poi pagare. Preoccupa chi invece non tenta di spuntare sconti, quello rischia di bidonare l’artigiano, il manovale, ecc. Ma ciò non penso sia applicabile al meretricio.​
 
ciccinabuona
ciccinabuona ha commentato
Forse no. Mi diceva un giorno il mio dentista che i chiodi li piantano sempre quelli che fanno gli splendidi e non chiedono "Quanto costa l'impianto"?
 
Power
Power ha commentato
Intendi i conti da pagare? No perche' parlare di chiodi e viti con i dentisti si rischia di confondere le parti
 
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Ci torno su perché è un tema interessante. Per impostare il ragionamento va premesso che la merce che viene venduta e comprata NON è una merce, lo diventa solo se lo vogliamo noi. Non è una spigola, non è una bicicletta,non è una pizza margherita e non è neanche una figa: è la persona che ci sta attaccata, alla figa, e dunque NON è una merce a meno che non ritorni di moda lo schiavismo vero e proprio, o la prostituzione sacra.
Sembra una cazzata, ma non lo è, se ci ragioniamo bene. Non essendo una merce, quel che le ragazze vendono e noi compriamo, lo scambio corretto non sarebbe monetario: scambiare piacere per piacere sì, scambiare piacere per soldi, bé, qui si apre il meraviglioso mondo della prostituzione e gli straordinari equivoci, confusioni, curiosità che ci presenta.
Se tanto le ragazze quanto il cliente non avessero il retropensiero che il piacere non si vende, la contrattazione dipenderebbe esclusivamente dagli usi e costumi commerciali del luogo. Chi frequenti i mercati orientali o africani sa che se il cliente non contratta sul prezzo, anche per ore se l'acquisto non è minimo, è il venditore per primo che ci resta male, perché l'acquirente a prezzo fisso gli rovina un millenario teatrino che nobilita l'atto della compravendita, che in quelle culture è un rituale. Una volta, comprando un tappeto a Teheran, sono stato invitato a cena con la famiglia del venditore, ho ascoltato suonare la figlia pianista, sono stato informato di antiche vicende della stirpe, e dopo circa cinque ore di intrattenimento finalmente abbiamo trovato il prezzo giusto.
Ora, non contrattare mai sul prezzo è un uso occidentale modernissimo: al supermarket non si contratta, e neanche si scambiano due parole con la cassiera se non prendi tu l'iniziativa. Non si contratta al bordello perché è un'impresa commerciale (moderna).
Perché dunque non contrattare con la venditrice di piacere? Be', anzitutto perché se contratti, porti in primissimo piano l'aspetto che mette più o meno lievemente a disagio sia la venditrice sia l'acquirente: la compravendita di quel che non andrebbe venduto e comprato. La venditrice chiede la "tariffa", come se fosse l'Agenzia delle Entrate ed esistesse un prezziario ufficiale della figa. Il compratore, che vorrebbe ottenere piacere senza dover pensare che lo paga, caccia il conquibus proprio "per non pensarci più".
Per contrattare senza rovinare l'atmosfera bisogna o conoscersi bene ed essere entrambi spiritosi, oppure non provare il minimo disagio di fronte alla situazione "compravendita piacere" (di nuovo entrambi).
Se queste due condizioni non si verificano, la ragazza si offende e si innervosisce, e il cliente fa una magra figura, si risente, si innervosisce lui pure, insomma ci si garantisce una scopata di merda.
In breve: contrattare è un'arte, come dare piacere. Purtroppo, dalle nostre parti pare sia un'arte perduta...
Esattamente. Dare piacere e’ un’arte. E in quanto arte può essere venduta come un servizio a pagamento, e senza specifici tariffari. Un quadro di una artista sconosciuta può essere venduto ad un prezzo di mercato? O è la disegnatrice che stabilisce una cifra ritenendola piu o meno congrua?
Direi che la contrattazione non ci sta, poiché fino a che il prodotto o il servizio non lo si conosce, difficile mercanteggiare..
poi una volta che il servizio è reso, e se ne è testata la qualità o meno, sarà precisa scelta del fruitore se quanto ricevuto corrispondeva o meno al valore corrisposto.
Poi si potrebbe stabilire snche un tariffario Per prestazione , gioventù, taglia di seno, caratteristiche fisiche.
Ma quando poi ci si sposta su predisposizione, indole, atteggiamento e porcaggine, piuttosto che capacità oggettive, tecnica, ancor più capacità espressive , carattere,,,
Diventa impossibile, troppo soggettivo.
Quindi sta nella donnina darsi un valore di mercato. Nel cliente rimanere o meno soddisfatto, per poi tornare o no. Questa è l’unica variabile...
Perché non mercanteggiare:
1 perché non ci sono tariffari prestabiliti ma solo presupposizioni dovute ad esperienze soggettive
2 c’è di mezzo il giudizio della persona con la quale si mercanteggia, Seppur prettamente fisico
3 prepara il terreno a contrasti. E qui il contrasto inficia il risultato del servizio prestato.
Giochiamo in altre maniere please.
 
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Per contrattare senza rovinare l'atmosfera bisogna o conoscersi bene ed essere entrambi spiritosi...
Qualche giorno fa, trattativa estenuante. Lei mi fa: “ti pago io però te poi fai tutto quello che voglio”. Io che d’altro canto tendo a voler preservare strenuamente il mio status di cliente, ribadivo che col cazzo che mi ci sarei prestato ed è cominciato tutto un botta e risposta “pago io!”, ”no ti pago io!”, ”ok ma per una volta lascia pagare me!”, ”ma neanche per sogno”ecc. Insomma anche queste so trattative dopo tutto.​

Un’altra volta cercavo di convincere una signorina che la sodomia avrebbe risolto i suoi problemi di stitichezza e che sarebbe stato un atto che avrei fatto per il suo bene e nel suo interesse ma questo è tipico, lei non era stitica e oltre un dito non riuscii ad infilarci. Al dito però non si oppose, anzi si bagnò oscenamente.​

Ad un’altra proposi di pagarle il rate e di scalare 50 euro per ogni volta che avesse goduto. Bastava dirmi di sì e non fingere, ma non accettò la proposta.​

Giorni fa, entro nel loft, metto una piotta discretamente sotto al telecomando, botte da orbi su tutti i fronti e una volta sfravecati e inservibili, social time e commiato. Lei affettuosamente mi saluta accarezzando il pacco e le dico “mollalo altrimenti tiro fuori un’altra piotta e si torna in camera”. Lei manco l’aveva vista la piotta sotto al telecomando. Lì comincia la trattativa: mi dice “guarda ti do io cento euro purché sparisci”. Autostima a terra chiedo di motivare di una simile offesa. “Perché mi fa troppo male il culo!”. Autostima di nuovo a mille e da barzotto a marmoreo. Stavo per prendere l’altra piotta ma lei diceva sul serio e due secondi dopo ero fuori dalle balle, a cazzo dritto in mezzo alla strada. Insomma non tutte le trattative riescono con il buco ma alcune accarezzano l’ego. [Non invento nulla, soprattutto se riguarda esercenti che hanno facoltà di leggere.../wanking]​
 
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Curvy
Curvy ha commentato
????? me fai mori...

Quando dici certe cose ridò di gusto perché cmq so cose dette goliardicamente...

Ma queste frasi

Ad un’altra proposi di pagarle il rate e di scalare 50 euro per ogni volta che avesse goduto. Bastava dirmi di sì e non fingere, ma non accettò la proposta.

Con varie varianti del tipo...se vieni nn ti pago..etc etc..
In parecchi le dicono convinti e seriamente..

E secondo voi una come dovrebbe reagire..?!?!?
?????
 
submale
submale ha commentato
@Curvy no aspé ? non facciamo confusione. Io non sono quello “sono bello sono figo ergo te me la dovresti dare gratis”. Quelli per me dovrebbero crepare di pallite. Io pago ringrazio e vedo di non scassare il cazzo. Quelle che ho elencato sono (come hai detto) scenette goliardiche, fanno parte di quel teatro dell’amplesso a pagamento. Ironia spicciola.
 
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Esattamente. Dare piacere e’ un’arte. E in quanto arte può essere venduta come un servizio a pagamento, e senza specifici tariffari. Un quadro di una artista sconosciuta può essere venduto ad un prezzo di mercato? O è la disegnatrice che stabilisce una cifra ritenendola piu o meno congrua?
Direi che la contrattazione non ci sta, poiché fino a che il prodotto o il servizio non lo si conosce, difficile mercanteggiare..
poi una volta che il servizio è reso, e se ne è testata la qualità o meno, sarà precisa scelta del fruitore se quanto ricevuto corrispondeva o meno al valore corrisposto.
Poi si potrebbe stabilire snche un tariffario Per prestazione , gioventù, taglia di seno, caratteristiche fisiche.
Ma quando poi ci si sposta su predisposizione, indole, atteggiamento e porcaggine, piuttosto che capacità oggettive, tecnica, ancor più capacità espressive , carattere,,,
Diventa impossibile, troppo soggettivo.
Quindi sta nella donnina darsi un valore di mercato. Nel cliente rimanere o meno soddisfatto, per poi tornare o no. Questa è l’unica variabile...
Perché non mercanteggiare:
1 perché non ci sono tariffari prestabiliti ma solo presupposizioni dovute ad esperienze soggettive
2 c’è di mezzo il giudizio della persona con la quale si mercanteggia, Seppur prettamente fisico
3 prepara il terreno a contrasti. E qui il contrasto inficia il risultato del servizio prestato.
Giochiamo in altre maniere please.
Aggiungerei un punto 4
4) se non ti piacciono i prezzi di una certa escort

( O puoi /vuoi permetterti solo determinate cifre )

Una volta sentito il prezzo ringraziare e andare oltre

Soprattutto se googlando il numero della tipa escono fior fior di recensioni dove vengono esposti i prezzi...

Magari sbaglio io..ma io personalmente mi irrito...??
 
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ciccinabuona
ciccinabuona ha commentato
ma certo. ci si può divertire a contrattare solo se ci si conosce, e bene, dunque se si può scherzare, o essere completamente sinceri senza problemi.
 
submale
submale ha commentato
@ciccinabuona permettimi di dissentire, in certi frangenti non si è mai completamente sinceri per quanto ha espresso @oblomov nel post appena successivo. Queste secondo me sono dinamiche solitamente legate alla fidelizzazione, cioè il cliente che esprime inputs in merito alle proprie aspirazioni e la pay che concede (per quanto possibile e per quanto possa esserle conveniente) o fa finta di non sentire.​
 
ciccinabuona
ciccinabuona ha commentato
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Ovunque si contratta, se non lo si fa è per una forma di pudore, ipocrita come solo il pudore può essere in certi casi.
Perché si preferisce evitare di dare una certa impressione a favore di un'altra impressione, perché si sceglie il meno peggio.
Perché trattare davanti ad una donna ci sminuisce ai loro occhi e noi dobbiamo per forza rappresentare noi stessi nel migliore dei modi. Magari ingoiando di tutto e sperando in chissà quale gratifica. In ogni caso, ogni decisione che esclude la trattativa è sinonimo di eleganza. Ovviamente nell'attribuzione di questo certificato di eleganza prostituta e cliente ragionano pro domo sua. Quella trova elegante chi accetta senza fiatare la tariffa da lei imposta, quell'altro quando gira i tacchi e dignitosamente se ne va.
Tutto è elegante fuorché mercanteggiare all'interno del mercato del sesso.
Eppure nei rapporti commerciali trattare è lecito sempre, d'altra parte lo facciamo tutti secondo le modalità e nei contesti accettati dalla nostra cultura. Non è detto però che trattare sia anche conveniente.
In ogni caso anche nel decidere di non trattare c'è sempre il calcolo di mezzo.
 
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Curvy
Curvy ha commentato
Io quando iniziano a rompere con le trattative..gli faccio l esempio della pizzeria...
Vai in pizzeria sai che nel portafoglio hai i soldi per la margherita e una coca ma ordini la capricciosa e una birra artigianale...
Alla cassa cosa dici...?
Io lo trovo facile come concetto...
Io non vado dalla mia parrucchiera o dalla mia estetista prenoto e mi faccio fare tot servizi(sapendone il costo) e poi prima di iniziare o dopo a servizio usufruito me ne esco con meno soldi..
Se al momento del conto in un esercizio pubblico te ne esci con la questione.."ho solo questi nel portafoglio" sono leggittimati a chiamare la polizia... proprio perché i prezzi li hanno esposti..
E uno si presuppone sappia quanto ha nel portafoglio al momento di usufruire dei servizi o al momento dell' ordine
 
U'ciannèbell
U'ciannèbell ha commentato
I titolari di qualsiasi esercizio pubblico sono leggittimati a chiamare le forze dell'ordine, in quanto lauti contribuenti
 
LaBonnie
LaBonnie ha commentato
e quindi se mai ci si incontrasse per un servizio di tipo commerciale avremo due scelte, o ipocritamente brillare di eleganza o giocare la fine arte del mercanteggiare per un tempo indefinito solo per il gusto di farlo..
 
oblomov
oblomov ha commentato
Invece un mio conoscente quando ha cambiato auto e ha estorto un ribasso di qualche migliaio di euro alla concessionaria Audi è passato per un gran figo.
Dipende, ovviamente.
Io ho provato a fare un discorso coerente parlando di annuncio pubblicitario, omissione dei difetti e richiesta incongrua.
Da qui può nascere una trattativa, esattamente come nel mercato immobiliare. Quando vai a vedere un immobile che rispetto all'annuncio mostra qualche differenza che non giustifica la richiesta iniziale.
Può essere che entrambe le parti abbiano interesse a concludere l'affare venendosi incontro.
Ovviamente se dietro di me c'è la fila di potenziali clienti per visionare l'immobile ogni discorso sulla trattativa lascia il tempo che trova.
Nel nostro caso, trattandosi di un servizio oltre ad esserci divergenze sul prezzo del servizio stesso potrebbero essercene pure sulla modalità in cui il cliente volesse usufruirne.

È il mercato, nessuno ha mai detto che fosse un posto elegante. Anzi.
 
B
Biggerdick ha commentato

Bhe malchevada se la pizza è bruciacchiata e la birra è fredda per non parlare del servizio puoi sempre venire a casa mia a dare lo straccio e farmi la lavatrice:LOL:
 
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saró strano ma per me andare a escort non è come comprare il pesce al mercato.
vorrei due chili di cozze 20 mazzancolle e 4 orate quanto fa? 40 euro? per quaranta mettici 4 calamari e affare fatto!
io vorrei che quella che mi limona lo faccia con un minimo di serenità e non perché siamo a fine settimana e dovendo pagare l’affitto è costretta a leccarmi le palle ad un prezzo scontato.
Se devo deve fare un rapporto concordato tipo 10 minuti di bj+4 di caw girl + 8 di pecos e cim quanto fa? 82? ok togli 2 minuti di pecos e chiudiamo a 70!!
io piuttosto vado a mangiare una pizza con gli amici.
 
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saró strano ma per me andare a escort non è come comprare il pesce al mercato.
vorrei due chili di cozze 20 mazzancolle e 4 orate quanto fa? 40 euro? per quaranta mettici 4 calamari e affare fatto!
io vorrei che quella che mi limona lo faccia con un minimo di serenità e non perché siamo a fine settimana e dovendo pagare l’affitto è costretta a leccarmi le palle ad un prezzo scontato.
Se devo deve fare un rapporto concordato tipo 10 minuti di bj+4 di caw girl + 8 di pecos e cim quanto fa? 82? ok togli 2 minuti di pecos e chiudiamo a 70!!
io piuttosto vado a mangiare una pizza con gli amici.
Abbiamo riportato diversi esempi che si allontanano enormemente dalla fattispecie da te raccontata.
Il tuo è un esempio limite che però, a onor del vero, puoi vedere pubblicato sul profilo di sedicenti top escort in un noto portale.
Ovviamente quando la trattativa è al rialzo a botte di 100€ appare molto più elegante.
 
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Io trovo di un elegante assoluto quando tutto si svolge perfettamente, quando il piacere diventa un dialogo fluido, quando c’è intesa. E chi va via esce sorridendo e così anche tu, conscia che quel che ha pagato è stato Il prezzo di un bel momento:
Poi mi sta bene giocare a far i commercianti in modo divertente se serve a creare più intesa.
Ma è sempre piu difficile sopperire alle mancanze di chi ha deluso “commercialmente“. E la trattativa al ribasso è la risultante di diverse scottature (e conseguente cinismo)
La soluzione? Sane divertenti e leggere .....mangiate di buona pizza.?
Sesso no, che non è aria???
 
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tresjolie
tresjolie ha commentato
Cara signora Labonnie se la pizza è buona...
se è una buongustaia ??
se la mangia tutta...
e con gusto...



e se il caso lo vuole
:download::moil:...si lecca pure i baffi..

...???...
... enchanté ? ...
 
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il cliente.... sempre a contrattare... (3d aperto da una girl)
 
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Secondo me c'è una distorsione cognitiva che ci porta ad identificare la trattativa come una richiesta di sconto. In realtà non è cosi, sono due cose ben distinte. Lo sconto è la richiesta di un ribasso spesso ingiustificato, la trattativa invece si fonda su motivazioni più o meno valide.
Personalmente non sono a favore della trattativa sempre e comunque, spero si sia capito, ma ci sono dei casi in cui ha ragione di esistere e rappresenta una opzione come un’altra. Ad esempio quando ci si trova davanti ad una situazione difforme rispetto alla proposta pubblicitaria. Ma ci sono altri motivi per cui si potrebbe imbastire una trattativa.
Come detto un venditore spesso cerca di puntare al massimo guadagno e tenta ad esempio di vendere l'auto col maggior numero di optional. Magari invece all’acquirente interessano solamente due optional.
Così con le pay, sebbene questo aspetto commerciale così crudo immagino possa risultare sgradevole o poco elegante come si usa dire. Ma appartiene più alla dimensione psicologica (e/o commerciale) piuttosto che a quella etica.
A me ad esempio è capitato di manifestare interesse esclusivamente per un determinato servizio, che per ovvie ragioni di eleganza non citerò nemmeno sotto tortura.
Alcune volte, quando evidentemente entrambi non abbiamo voluto rinunciare all’incontro, la tariffa è stata adeguata alle mie richieste attraverso una simpatica ed eccitante trattativa, altre volte invece no e ho dovuto pagare e sorbirmi servizi che non mi interessavano o di cui non ho nemmeno usufruito. Oppure ci siamo salutati e buona così.
Che poi vorrei vedere tutta questa puzza sotto il naso dove finisce davanti a trattative diverse.
Volete che non ci siano richieste bizzarre e pagate fior di quattrini magari da qualche riccone strafatto di bamba?
Volete che nel jet set ragazze bellissime non abbiano soddisfatto le cose più assurde dopo trattative nemmeno tanto complicate?
Credete che si siano messe lo scrupolo se fosse elegante o meno una richiesta fuori menù se adeguatamente ricompensata?
 
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In questo caso la trattativa assume tutta un’altra connotazione. Si chiama accordo, acquisizione di informazioni da ambo le parti, si tratta di informazioni atte a stabilire se i servizi offerti sono quelli richiesti.
Mi sono state mosse proposte improbabili quanto assurde. Con offerta di pagamenti elevati. Ma anche il contrario.
In questo caso contrattare ha senso, perché si basa sulla condizione di eccezionalità rispetto a quelli che sono servizi di base offerti.
Accettare o meno è lecito quanto proporre.
N.b. Mentre scrivo, sto solleticando i piedi con una piuma ad Oblomov.
 
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oblomov
oblomov ha commentato
I piedi di chi? ?
 
LaBonnie
LaBonnie ha commentato

per fortuna esiste l’opzione modifica.
Comunque... sono tra le altre cose... molto curiosa. Continuo con la piuma..
Ma se fosse troppo lieve potremmo provare con cubetti di ghiaccio ai fianchetti.. ??
 
oblomov
oblomov ha commentato
Fuochino!
 
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Concordo, ma stava passando il messaggio che parlare di soldi con una escort fosse poco elegante, sicuramente molto meno che accettare o rifiutare integralmente le richieste della pay, possano pure essere più o meno assurde. In subordine fa capolino, quasi subliminalmente, il secondo messaggio, cioè che più il livello della escort è percepito come alto, minore è lo spazio per la trattativa.
Conclusione: eleganti o meno, si accettano solamente trattative al rialzo!
 
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sul lago
manifestare interesse esclusivamente per un determinato servizio, che per ovvie ragioni di eleganza non citerò nemmeno sotto tortura.
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Pupi, visto l'andazzo manifestare certe preferenze, potrebbe ritorcersi contro in sede di trattativa.
:pleasantry:
 
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PUPIPAOLO
PUPIPAOLO ha commentato
ma difatti e' un segreto , la tua preferenza , che vorrei rimanesse SOLO tra me e te ....:dance4:
 
PUPIPAOLO
PUPIPAOLO ha commentato
perche' quella faccina triste Signorina Bonnie ?
 
oblomov
oblomov ha commentato
Mi sento al sicuro.
:drinks:
 
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oblomov
oblomov ha commentato
Mi è andata di lusso!
D'altra parte la correttezza di Pupi non è mai stata in discussione.
 
PUPIPAOLO
PUPIPAOLO ha commentato
potrei aprire un 3d ad ok intitolato " le passioni del giovane Oblo "
sarebbe in realta' monotematico temo .... ma potrebbe rivelarsi interessante :lol:
 
LaBonnie
LaBonnie ha commentato
Magari scritto solo da terze persone .. senza neppure diritto di replica ???
 
tresjolie
tresjolie ha commentato
Secondo il mio personalissimo parere il sesso e' una forma di comunicazione tra individui che in ambito di meretricio assume altre valenze...di fatto sempre e comunque a discapito del punter di turno. Ci si deve chiedere la escort perche' si concede ed allo stesso modo porre il quesito del perche' il punter sta' cercando una (di solito) perfetta sconosciuta per appagare le sue pulsioni. A mio avviso le variabili sono molte....ma l unica cosa che rende il tutto unico e' la donna nella sua volonta' di farsi coinvolgere nell'amplesso...(l'aspetto economico e' irrilevante solo in queste circostanze rare ma sublimi)... circostanze rare ma che capitano...ma di solito solo ed unicamente nel mondo reale...dopo "un certo sguardo" reciproco... e dipende dal ceto della donna...se sa cogliere...e coglie bene le sfumature...in quel caso le coglie fino in fondo e fino all ultima goccia. Di fatti e' un quid...una variabile sul tema...che nulla ha a che vedere con la contrattazione...e men che meno con il senplice sesso...Si chiama PASSIONE. Se c'e' passione nelle cose della vita che si sceglie di fare ..c'e' anche soddisfazione ed appagamento. Questo e' il quid delle escort fuoriserie....lo fanno per passione... e l'uccello lo vorrebbero avere sempre al calduccio tra le cosce. (Donne da sposare quelle..di questa schiatta...altro che!!)...spero di non essere uscito off topic... ma ho detto la mia.
Au revoir.
 
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submale
submale ha commentato
Non ho capito in base a cosa donne di ceto diverso ingoiano o meno.
 
B
Biggerdick ha commentato

Parli di esperienze vissute o sussurrate alla luna?
 
oblomov
oblomov ha commentato
Dovrebbero metterlo nel loro prezziario: passione +50.
 
LaBonnie
LaBonnie ha commentato
Ooooooooh. Parole SANTE.
 
tresjolie
tresjolie ha commentato
in base al ceto (e cultura) comprendono o meno i messaggi...l'ingoio è un comun denominatore di tutte...se gradiscono..poi non sputano...anzi...ne bevono finchè ce n'è.
 
submale
submale ha commentato
Quindi in base all’estrazione culturale sono capaci o meno di cogliere frasi a effetto, battute e doppi sensi e quindi rispondono al richiamo dell’uccello migratore. Ok, ora mi è tutto chiaro...​
In merito all’ingoio, ma non è pericoloso?​
 
Power
Power ha commentato
Solo se va inaspettatamento di traverso.
Citofonare Heimlich
 
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Parli di esperienze vissute o sussurrate alla luna?
Nella vita da punter (io seppure mi ritengo pivellino in merito..).ne ho gia' conosciute un po'...e...la passione in quello che fanno se la scorgi nei loro modi fa sempre la differenza...e poi ognuno di noi ha vita vissute alle spalle e credimi non tutte le escort o otr sono zoccole...poiche' di no pay troione ( che sono, e loro sono il mio hobby e la mia vera passione) ne ho conosciute un bel po'...e fidati non vivono sulla luna. ?? p.s. Loro si sacerdotesse dell'uccello...ed in quel caso non ci sono tariffe che contino.
 
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Comunque, a questo punto non so che idea possa essersi fatta il novizio autore del thread.
A me questo mondo affascina e diverte anche perché riesco a coglierne il lato grottesco e forse ad estremizzarlo, ma questa è una mia caratteristica, credo un difetto.
Il lato grottesco lo colgo e mi fa sorridere ad esempio quando si indugia sul concetto di eleganza in un contesto del genere, come a voler mettere il rossetto ad un maiale. Eppure a quanto pare è un requisito ricercatissimo, porco sì ma elegante.
A proposito di eleganza, bisognerebbe magari trovare dentro se stessi la loro identica faccia di tolla e proporsi in maniera simile a quella in cui si pubblicizzano alcune escort.
Capita spesso infatti di vedere raffinatissimi menù con il prezziario dei servizi.
A me francamente è una cosa che eccita. L'ho sempre detto che pagare mi eccita, trovo eccitante proprio la compravendita, l'attribuzione di un valore economico ad un servizio sessuale eseguito con una specifica parte del corpo e la libertà di usufruirne con la stessa voluttà consumistica di qualsiasi altro bene o servizio. Quando poi le cose assumono un aspetto così grottesco e dettagliato come appunto un prezziario, cioè quando l'aspetto commerciale è portato all'eccesso e pretende di entrare a gamba tesa dentro l'incontro, mi sento particolarmente perverso forse perché, magari sbagliando, vedo perversione pure in chi si propone così.
Ad esempio questo famigerato prezziario, cioè il menù di una escort, mi piacerebbe sfogliarlo proprio davanti a lei e con la medesima faccia di bronzo di chi lo scrive, cioè priva della minima decenza, mettermi lì a leggerlo come se fossi realmente all'interno dell'esempio del ristorante.
Tutto con la dovuta eleganza, ovvio.
- Bene, vediamo cosa abbiamo oggi. Mah... Vorrei provare i pompini ai quattro formaggi e l'inculata alla cacciatora.
- Mi spiace, inculata alla cacciatora oggi non l'abbiamo.
- Vabbe' allora cambiamo completamente. Anale ai ferri, grazie. Mi raccomando, al sangue!
- Come antipasto?
- Niente, grazie.
Oppure, sempre a titolo di provocazione, immagino di voler spizzicare al volo qualcosa di sfizioso, senza avere l'intenzione di spendere un occhio della testa.
Per farmi trovare bello pronto, sedermi al tavolo e ordinare, mi masturbo velocissimo dietro la porta del ristorante, suono ed entro già duro come il marmo.
Per una volta vorrei essere anche io come tanti recensori che hanno erezioni fulminanti appena varcata la soglia o appena vista la tipa: non un secondo prima, non un secondo dopo. E in ogni caso sempre di marmo si tratta, non sia mai.
Quindi varcata la porta armato di meravigliosa erezione, elimino tutti i preliminari e vado dritto al sodo, economizzando pure sul tempo e sulle parole: "Culo, grazie."
A leggere il menù dovrei grattare una cifra relativamente bassa per il solo ed esclusivo rapporto anale.
Infatti vedo spesso scritto, in elegantissimi caratteri rossi, anale +50 o +100 e io solo quello ordinerei.
Come singola prestazione, mica come aggiunta.
Secondo la logica che sottende la presenza di un prezziario, credo sia una cosa che si possa fare e che sia comunemente chiamata trattativa.
 
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tresjolie
tresjolie ha commentato
Al di la' del fatto di essere un pivellino nel mondo punter (so di esserlo)...comprendo il senso del suo resoconto della inversosimiglianza del menu tariffe..di molte signorine del sesso. Comprendo anche la sua perversione nel compiacersi dei vari servizi con apposita etichetta/prezzo...io avrei un idea differente anche delle escort...che considero come donne con cui scambiarsi piacere...piu che prenderne a tariffa certa un lombo di coscia o una pompa con risucchio. Io preferisco il rispetto reciproco e l'improvvisazione dell'annusarsi e scambiarsi umori... Ognuno ha il suo approccio. Il mio e' "umanistico"....meno nazi...x intenderci con tutto il rispetto x la macelleria sessuale (intendo corpo e relativi specifici servizi abbinati) alla quale si compiace ed allude.
Io seppur pivello...poeta del coito...
Con tutto il rispetto per gli ingenti capitali da lei investiti negli anni....
ad ognuno il suo...approccio.
???
 
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oblomov
oblomov ha commentato

Non è certo un approccio, mica vado a chiedere "A quanto lo fai oggi il culo?"
Sono gli aspetti, tra i tanti, che trovo eccitanti e che metto in luce.
Ce ne sono molti altri ma la mia sessualità in questo contesto si alimenta principalmente così.
 
tresjolie
tresjolie ha commentato

....ad ognuno le sue perversioni...
Che dire?...per me l'eccitazione viene dalla goduria e compiacimento scorto in attimi di piacere sfuggiti alla escort che scelgo di esplorare...La scoperta ed esplorazione del corpo di turno ma soprattutto lo scambio reciproco e' il mio unico compiacimento...con le donne che incontro. Poi le tariffe dipendono dalle loro eaigenze di vita...ma se hanno passione in quel che fanno..lo scambio avvenuto fa passare in secondo piano pure il tabulario tariffe. Fidati...mi e' successo...So' soddisfazioni da maschio Alfa...ma me le tengo. ?...ad ognuno il suo.... gusto.
 
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oblomov
oblomov ha commentato
Forse perché pensi che certe perversioni siano prerogative tutte maschili, appartengano solamente al cliente.
Quando scoprirai, e ti capiterà ne sono sicuro, che quel lato perverso può appartenere anche all'altra parte ed emergere in modalità per te fino a quel momento ignote, potresti apprezzare anche un nuovo piacere, ovviamente vissuto anche quello in condivisione con la escort di turno.
 
tresjolie
tresjolie ha commentato
Per ora mi accontento delle mie perversioni... al momento limitate (si)
...ma risultato del mio approccio all'altro sesso.
Vedremo...la vita riserva sempre sorprese.
 
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