L'aumento dei prezzi non paga nel tempo...in tutti i settori...anche nel mondo Pay...la maggioranza di loro hanno come clientela il semplice operaio che calcola perfettamente cosa ha disponibile mese mese per i suoi chiamiamoli vizi del piacere...sono tante e torneranno ad essere tante, c'è molta concorrenza tra di loro...non penso sia una strategia intelligente
In parte sono d'accordo, ma d'altro canto, se ci pensi, qualora gli aumenti di prezzo per certi beni di consumo (sebbene non vitali) dovessero consolidarsi (ciò a cui accenavamo riguardo ai ritocchi al rialzo attuati da parrucchieri, bar, ristoranti e forse in futuro da altre categorie di commercio), diventerebbe fatale che questi si riversino a catena su tutto il resto dell'economia (se devo pagare di più un taglio di capelli o un caffè, allora, per potermeli ancora permettere senza perderci troppo, faccio pagare di più anche i servizi che produco nel mio settore; e quindi chi compra i servizi che fornisco nel mio settore fa pagare di più i suoi, e così via...).
Chi ci rimette più di tutti? Ovviamente il lavoratore a stipendio fisso, l'operaio che fa i suoi accurati calcolini mensili a cui ti riferivi nel tuo messaggio, o l'impiegato (che sia nel settore pubblico o privato) che vede contrarsi il potere d'acquisto del suo stipendio. Queste categorie non possono certo rivalersi "alzando anche loro i prezzi". È per questo che sostenevo che alcuni potrebbero finire per ritrovarsi parzialmente tagliati fuori dal mercato delle prostituzione, che rinforzerebbe il suo status di "bene di lusso".
Aggiungici tutti i liberi professionisti o gli imprenditori nei settori rovinati da questa crisi, i neo-disoccupati nei medesimi, e tutte le forme di lavoro precario azzerate dal lock-down, e la platea di quelli che possono permettersi di andare a troie ne risulta falcidiata. Per questo avevo concluso che forse le lavoratrici, avendo di fatto a disposizione un bacino più ristretto di potenziali utenti, potrebbero puntare decisamente su quel tipo (minoritario) di clientela che ancora può permettersi di non farsi problemi di prezzo pur di concedersi una scopata e dunque, invece che cercare di guadagnare "sul numero di clienti", potrebbero scegliere di dedicarsi a meno incontri, ma meglio remunerati.
Però posso benissimo sbagliarmi: come le mignottelle dei forum di settore esplorati da submale (ma toglimi una curiosità, submale: sei così poliglotta da poterli leggere in lingua originale o ti arrangi con qualche programma di traduzione automatica?) non sono certo un esperto di macroeconomia (né, del resto, di microeconomia, aggiungerei), quindi le mie non sono che congetture ipotetiche e elucubrazioni in libertà.
Spero vivamente di sbagliarmi del tutto e che il mercato del meretricio non subisca eccessivi scossoni, tornando invece ad una sorta di "normalità" pre-Covid nel giro di qualche mese.