Discussione Community regolamentate vs. caos social: chi ha paura dei lurker con i pantaloni abbassati?

Leggo di una influencer con profilo OF che avrebbe pagato per fare rimuovere foto e post che la riguardavano. Ma questa come pensava di fare followers… con gli inserti domenicali su Famiglia Cristiana?
 
Sono nella vostra medesima situazione, ero su quel sito per avere contatti/info su ragazze semi influencer che facevano le escort. Per altro mai scritto pubblicamente ma nei messaggi privati della piattaforma.
Forse mi è capitato di fare 2/3 commenti su qualche foto ma nulla di esagerato. Esempio nella scena di nudo di un thread su una attrice ho chiesto a che film si riferisse.
Ora sono un po’ più tranquillo ma vi assicuro che ho passato dei giorni in cui sono stato davvero male.
Mi da fastidio essere associato a persone che pubblicavano video e foto di mogli o fidanzate, senza il loro consenso.
Per altro la sfortuna è che fossi iscritto sul sito solo da qualche mese, poteva andare succedere questo caos prima ?
Comunque anche io penso di non fare nulla e di non richiedere la cancellazione .
Se non hai fatto nulla come dici (messaggi del tutto privi di profilo illegale), devi stare tranquillo. Certo che, e vale anche per me, il fastidio di ritrovarsi, anche se per fortuna senza aver mai messo commenti inappropriati o immagini, in mezzo a questa situazione è deprimente.
Io, ripeto, più che altro frequentavo solo le pagine delle vip (direi esclusivamente da almeno tre anni, prima qualche volta vedevo la pagina di omegle e chatroulette) e nemmeno immaginavo che ci fosse un profilo di llegalità (certo, da verificare) così preoccupante.
Oltretutto, anche i commenti, nemmeno li leggevo. Saltavo direttamente alle foto. Ovviamente una manciata di volte mi è capitato sotto occhio qualche commento colorito, ma a me interessava solo vedere le foto delle vip. Piuttosto che fare il follwer di una decina di vip si IG, facevo prima a fare un salto sul sito ogni tanto e me le ritrovavo tutte assieme.
 
Comunque anche io penso di non fare nulla e di non richiedere la cancellazione .
Infatti, secondo me proprio non conviene. Tra l'altro anche quella mail può essere controllata. Dall'altra parte può anche essere visto come la mossa di uno che sta scappando da qualcosa che ha combinato li. Ovviamente se uno non ha fatto nulla, e controllassero, non succederebbe nulla. Ma boh, parere personale. Preferirei non attirare l'attenzione su di me. Meglio non avere più contatti con quel sito.
 
Serviva
Sono nella vostra medesima situazione, ero su quel sito per avere contatti/info su ragazze semi influencer che facevano le escort. Per altro mai scritto pubblicamente ma nei messaggi privati della piattaforma.
Forse mi è capitato di fare 2/3 commenti su qualche foto ma nulla di esagerato. Esempio nella scena di nudo di un thread su una attrice ho chiesto a che film si riferisse.
Ora sono un po’ più tranquillo ma vi assicuro che ho passato dei giorni in cui sono stato davvero male.
Mi da fastidio essere associato a persone che pubblicavano video e foto di mogli o fidanzate, senza il loro consenso.
Per altro la sfortuna è che fossi iscritto sul sito solo da qualche mese, poteva andare succedere questo caos prima ?
Comunque anche io penso di non fare nulla e di non richiedere la cancellazione .
Sono del parere che al primo segnale di denuncia la stampa come al solito abbia scatenato l'inferno. I giornalisti sono partiti una settimana fa con l'annuncio del rastrellamento casa per casa da parte della polizia postale per andare a prendere ogni singolo utente iscritto su phica, mentre oggi a distanza di qualche giorno già i toni si sono "smorzati" e si parla di inchiodare i soli amministratori e su la mia di questa piattaforma e qualche utente che ha commesso reati gravi. Questo mi fa pensare che si sia quasi voluto fare rivivere lo stesso calvario che hanno provato le donne che si sono trovate su quel sito ad ogni singolo utente iscritto e attivo su quella piattaforma e credo che sia giusto.
Circa il futuro chi lo sa come potrà andare a finire. La cosa che fa riflettere è il fatto che a fare muovere la macchina della giustizia (secondo me) è che qualche furbacchione abbia toccato personalità del potere sia donne che uomini, ma può anche darsi che mi sbaglio.
 
Serviva

Sono del parere che al primo segnale di denuncia la stampa come al solito abbia scatenato l'inferno. I giornalisti sono partiti una settimana fa con l'annuncio del rastrellamento casa per casa da parte della polizia postale per andare a prendere ogni singolo utente iscritto su phica, mentre oggi a distanza di qualche giorno già i toni si sono "smorzati" e si parla di inchiodare i soli amministratori e su la mia di questa piattaforma e qualche utente che ha commesso reati gravi. Questo mi fa pensare che si sia quasi voluto fare rivivere lo stesso calvario che hanno provato le donne che si sono trovate su quel sito ad ogni singolo utente iscritto e attivo su quella piattaforma e credo che sia giusto.
Circa il futuro chi lo sa come potrà andare a finire. La cosa che fa riflettere è il fatto che a fare muovere la macchina della giustizia (secondo me) è che qualche furbacchione abbia toccato personalità del potere sia donne che uomini, ma può anche darsi che mi sbaglio.

La penso come te. Le notizie che leggiamo, secondo me, sono molto amplificate. Io non credo tanto nemmeno al fatto che ora centinaia e centinaia di donne si siano mosse a fare denuncia tutte insieme. Magari sbaglio.
Si sono mossi perché hanno toccato donne in politica. Tra l'altro scemo chi l'ha fatto. Altrimenti il forum sarebbe ancora lì.
Come finirà? Secondo me alla fine ci passeranno gli amministratori e qualche utente che ha scritto robe gravi. Poi ci sono le vittime, persone comuni, che denunceranno. Ma secondo me non saranno moltissime. Anche perché le procedure legali hanno un costo, non si sa quanto effettivamente diano di risarcimento danni, e forse in alcuni casi lasceranno perdere se quello che c'è scritto non è così grave. E sempre che lo abbiano scoperto, dato che il sito è chiuso e non tutte sapranno dell'esistenza dell'archivio online,che comunque non mostra tutto.
 
Tre personaggi in cerca di autore

I protagonisti:

Lui: PhicaMaster a.k.a. Boss Miao.
Lei: E.M. soubrettina (?) con apparizioni su Mediaset, creator Onlyfans, instagrammina da 1,9 milioni di follower.
L'altro: L.F. il fidanzato/marito/agente.

Comprimari: la Postale, un tot di siti sul genere YouPorn&Simili, un avvocato, altre creator. Più qualche milione di italiani e italiane (così non mi dicono che sono sessista) che guardano dal buco della serratura con vista sul muro del web.

Trama: ce l'ho in PDF, stavolta bagno il naso pure a Lafayette.
 
Serviva

Sono del parere che al primo segnale di denuncia la stampa come al solito abbia scatenato l'inferno. I giornalisti sono partiti una settimana fa con l'annuncio del rastrellamento casa per casa da parte della polizia postale per andare a prendere ogni singolo utente iscritto su phica, mentre oggi a distanza di qualche giorno già i toni si sono "smorzati" e si parla di inchiodare i soli amministratori e su la mia di questa piattaforma e qualche utente che ha commesso reati gravi. Questo mi fa pensare che si sia quasi voluto fare rivivere lo stesso calvario che hanno provato le donne che si sono trovate su quel sito ad ogni singolo utente iscritto e attivo su quella piattaforma e credo che sia giusto.
Circa il futuro chi lo sa come potrà andare a finire. La cosa che fa riflettere è il fatto che a fare muovere la macchina della giustizia (secondo me) è che qualche furbacchione abbia toccato personalità del potere sia donne che uomini, ma può anche darsi che mi sbaglio.
Essere iscritti non è un reato. Non è un sito pedopornografico.
 
La penso come te. Le notizie che leggiamo, secondo me, sono molto amplificate. Io non credo tanto nemmeno al fatto che ora centinaia e centinaia di donne si siano mosse a fare denuncia tutte insieme. Magari sbaglio.
Si sono mossi perché hanno toccato donne in politica. Tra l'altro scemo chi l'ha fatto. Altrimenti il forum sarebbe ancora lì.
Come finirà? Secondo me alla fine ci passeranno gli amministratori e qualche utente che ha scritto robe gravi. Poi ci sono le vittime, persone comuni, che denunceranno. Ma secondo me non saranno moltissime. Anche perché le procedure legali hanno un costo, non si sa quanto effettivamente diano di risarcimento danni, e forse in alcuni casi lasceranno perdere se quello che c'è scritto non è così grave. E sempre che lo abbiano scoperto, dato che il sito è chiuso e non tutte sapranno dell'esistenza dell'archivio online,che comunque non mostra tutto.
Le denunce credo siano "generiche" in gran parte. Vale a dire che gruppi di femministe, di politiche eccetera hanno denunciato il sito, ma non singoli utenti. Poi ci sono anche le donne che hanno denunciato singoli utenti ma sono poche. La denuncia generica ha portato alla chiusura del sito e porterà alle indagini sul gestore ovviamente. Sul resto ci vogliono querele soggettive sui singoli utenti, a meno che qualche utente non si sia messo a fare proseitismo di violenza.
L'archivio online l'ho visto ma, sbaglierò qualcosa io, ma non fa entrare nei vari thred dicendo che non ci sono. Sicuramente sono io che non so come si fa.
Ho però visto la home page, sulla quale come vi ho detto non passavo mai, e cavoli...ma i gestori lasciavano mettere roba presa di nascosto in quella maniera senza fare nulla? Incredibile.
 
Come promesso, ecco (mi dispiace per voi) un altro mio editoriale, sperando a distanza di quasi una settimana, di fare un po' di chiarezza sulla questione. Non tanto rispetto ai comportamenti, ma quanto alle reazioni dell'utente medio e ai suoi sentimenti.

Mettiamoci comodi, perché qua c’è bisogno di una chiacchierata lunga, di quelle che di solito si fanno al bar con un caffè corretto o, meglio ancora, con uno spritz bello carico. Perché sto vedendo gente nel panico, in preda a sensi di colpa manco avessero rubato la cassa della parrocchia, altri terrorizzati come se li stessero già aspettando i carabinieri sotto casa con le manette e persino quelli che si vedono già in gabbia a mangiare arance a spicchi. La verità? Siamo di fronte alla solita mancanza di consapevolezza generale. Quella cosa che, quando succede un casino mediatico, fa sì che il 90% delle persone non sappia distinguere tra scandalo vero e scandalo cucinato ad arte. Non ci metto solo il popolino, eh: ci finisce dentro pure mezza stampa, opinionisti da salotto, pseudo-femministe last minute e maschietti con la coscienza sporca che cercano disperatamente di “riabilitare la propria immagine” sputando veleno a destra e a manca. Uno spettacolo.

Partiamo dai nostri eroi preferiti: i giornalisti. Quelli che dovrebbero informarci, no? Quelli con la missione nobile della verità, la schiena dritta, l’etica professionale… e poi cosa fanno? Pubblicano dati personali di amministratori e gestori della piattaforma incriminata senza nemmeno citare la fonte. Capito? Nemmeno un link, una prova, un documento. Così, alla buona, tanto per buttare benzina sul fuoco. Se questo è giornalismo....
Ma si sa: lo scandalo vende. E se non c’è lo scandalo, lo si monta. “Non importa se è vero, basta che faccia scalpore.” È la regola numero uno delle redazioni odierne.

Non mi voglio spingere in dinamiche che risulterebbero provocatore, ma mi tocca spendere qualche parola. E qui mi ci fermo un attimo, perché la parte più divertente arriva adesso: le pseudofemministe dell’ultima ora. Quelle che fino a ieri parlavano di tutto fuorché di tutela dei diritti e oggi come per magia diventano opinioniste con il patentino della verità in tasca. La dinamica è sempre la stessa: parte un caso mediatico, loro fiutano l’occasione e zac, salgono sul carro. Una colata di frustrazione spacciata per battaglie sociali. Ma se vai a scavare, scopri che quello che interessa davvero non è la tutela della donna, ma il posto in prima fila nei talk show e i like sui social. E scusate se sono brutale, ma il femminismo vero è un’altra cosa. Qua si parla di marketing personale. Di rebranding. È come se improvvisamente ti riciclassi come “paladino dell’ecologia” solo perché hai comprato la borraccia di metallo su Amazon.

E dall’altra parte ci sono i maschi. Non tutti forse, ma quelli che ho incrociato in tv e sui social, fanno parte di una strana categoria: quelli che all’improvviso, toccati nell’orgoglio, dichiarano pubblicamente di sentirsi schifati di appartenere alla categoria “uomo”. Oh, attenzione: non perché abbiano fatto qualcosa di male, ma per lavarsi la coscienza. È la classica strategia del “se sputo abbastanza veleno sulla mia stessa categoria, magari passo per il buono della storia”. Tentativo patetico di revirgination, come lo chiamo io. Roba da manuale di ipocrisia politica e giornalistica.

Mi piacerebbe che qualcuno, in diretta televisiva, gli chiedesse: “Scusa bello, ma il tuo numero di telefono se lo googliamo su Numbuster o su quei forum rosa di cui non parlate mai, cosa salta fuori?” Sarebbe bello vederli sbiancare in tempo reale. Ecco, lì sì che ci divertiremmo.

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra. Duemila anni fa lo dicevano già, eppure la gente continua a non capirlo. Tutti pronti a puntare il dito, ma poi se guardiamo dentro il telefonino di ognuno di loro, non rimane nessuno con le mani pulite. E non parlo di grandi reati, ma di banalità quotidiane che oggi verrebbero spacciate per scandali. Servirebbe un Vittorio Feltri in vena di strapazzare tutti, senza peli sulla lingua, capace di riportare la gente alla realtà. Non per giustificare comportamenti deprecabili, ma per ricordare che certe dinamiche fanno parte della vita, della quotidianità. Non tutto è “crimine”, non tutto è “violenza”, non tutto è “trauma epocale”. Viviamo in un’epoca dove un apprezzamento diventa automaticamente un insulto. Una frase buttata lì viene trasformata in tentativo di diffamazione. Ormai qualsiasi interazione viene letta con la lente del sospetto, come se dietro a ogni parola ci fosse la volontà di distruggere qualcuno. Così si creano polveroni enormi per cose che tutti sanno, che tutti conoscono, che non sono la scoperta del secolo. Si prende un minestrone di fatti, lo si frulla, e lo si serve come scandalo nazionale. Ma la scoperta dell’acqua calda non dovrebbe essere trattata come se fosse la nuova teoria della relatività.

E già che ci siamo: perché nessuno ha il coraggio di parlare delle chat femminili? Quelle dove si commentano uomini, foto, situazioni in modi che se li scrivesse un uomo finirebbero in prima pagina come “offese sessiste”. Vi ricordate l’app TEA? Ne abbiamo parlato qualche post indietro. Ecco, lì dentro le ragazze si sono organizzate meglio dei maschietti. Ma chissà perché quello scandalo è già sparito dai radar. Evidentemente non faceva comodo a nessuno parlarne troppo. O ancora: app come Numbuster, nate per l’antispam telefonico, che vengono usate come veri e propri elenchi pubblici dove circolano contatti, numeri, perfino immagini. Tutto spacciato per tutela, ma che spesso diventa vendetta.

Se a farlo sono le escort o le signore che vogliono “avvisare”, va bene. Se a farlo è un gruppo di uomini, allora diventa mostruoso.

Altro grande classico: la demonizzazione dei social network. Quando serve, diventano il diavolo in persona, la causa di tutti i mali. Però, guarda caso, gli stessi articoli che denunciano i social hanno la sezione commenti piena di materiale che, per toni e contenuti, non è diverso da quello che si leggeva su certi siti “cattivi”. La differenza? Che se succede su Facebook o Instagram va bene, se succede in un forum indipendente no. Ipocrisia istituzionalizzata.

E poi, scusate, ma qua bisogna dirlo: dietro a queste piattaforme non c’era Satana in persona a orchestrare piani malefici. C’erano persone che nel 2005 hanno aperto un sito come se ne aprivano a migliaia. Niente piani segreti, niente complotti globali: solo un progetto partito piccolo che col tempo è cresciuto, ha macinato traffico, banner, affiliazioni, abbonamenti. Si chiama business, non cospirazione. Hanno cavalcato l’onda finché hanno potuto, senza magari avere la preparazione imprenditoriale necessaria. Perché gestire un sito UGC (User Generated Content) non è una passeggiata. Richiede infrastrutture, regole chiare, attenzione legale. Se non sei pronto, prima o poi la baracca ti esplode in mano. E infatti è successo. Ma non raccontiamoci frottole: il funneling, la profilazione, il passaggio da contenuto “soft” a contenuto più spinto per monetizzare… sono le stesse dinamiche che trovi su Instagram con la pubblicità mirata. Solo che se ti appare il prodotto visto un’ora prima su Amazon, nessuno si scandalizza. Quindi: non facciamo finta che siano scoperte sconvolgenti.

State sereni!

E qui arriviamo al punto centrale: state sereni. Nessuno vi viene a bussare alla porta perché avete guardato un contenuto o scritto un messaggio. Non funziona così. Le class action? Porteranno soldi e visibilità agli avvocati, non a voi. Le influencer? Guadagneranno pubblicità gratuita e follower. I giornalisti? Click, like, share e stipendi garantiti. Voi? Un po’ di ansia inutile e un sacco di tempo sprecato.

Ultimo punto, ma fondamentale: ci sono donne consenzienti che partecipano a certe dinamiche senza problemi e ci sono donne deboli che subiscono davvero. Quelle più deboli non parleranno mai, non finiranno nei talk show, non avranno voce. Eppure sarebbero loro a meritare tutela vera. Ma è più comodo concentrarsi su giornaliste, influencer, politiche e personaggi pubblici che sfruttano anche gli scandali negativi per trarne visibilità. Quella sì che è ipocrisia.

In conclusione, non giustifico comportamenti violenti o illegali, ma nemmeno mi faccio fregare dal teatrino dell’indignazione a comando. La verità è che qui c’è un mix di moralismo, business, ipocrisia e ansia sociale. E l’unica cosa che dovremmo fare è accendere il cervello, smettere di farci trascinare dal clamore e ricordarci che non tutto quello che brucia è incendio: a volte è solo fumo.
 
In questi giorni stanno dando notizia riguardo foto sul web, su Facebook, su un sito che si chiamava "phica", nei quali gli iscritti pubblicavano foto in atteggiamento intimo rubate alle mogli o compagne, persino alle figlie. C'è stata un'ondata di denunce e relativo intervento della postale, una serie di commenti, interviste ad alcune di queste donne. Questi uomini avranno conseguenze sul piano legale, ben gli sta.
Penso che il fatto che la rete consente un relativo anonimato (di facciata) non autorizza a far quel si vuole. Le situazioni sono tante, il fatto di essere un punter ritengo debba avere le sue regole, stabilite dalla legge, ma - udite udite - dovrebbe esserci anche una etica basata sul fatto che le donne sono PERSONE, con tutto ciò che ne consegue: rispetto, gentilezza, ecc.
Io disprezzo gli uomini che non sanno rispettare le donne. Andare con una donna pagando è uno scambio che, sembra, debba essere accompagnato dalla volgarità, ma io non mi comporto mai così, anche se talvolta trovo donne "furbe", più che altro mi chiedo cosa le abbia indotte a diventare così, quali uomini, quali situazioni.
Se un uomo persino nell'intimità della propria casa non sa comportarsi, beh che si rivolga a uno psicologo, si curi, o si affidi alle "cure" della polizia per farsi ridurre a più miti consigli.
Non nascondo il disagio, perché mi devo guardare dentro, scoprire se ci fosse anche in me una tendenza di questo tipo, ma per fortuna, no, non c'è. Non ho nulla a che vedere con questi qua.
 
Come promesso, ecco (mi dispiace per voi) un altro mio editoriale, sperando a distanza di quasi una settimana, di fare un po' di chiarezza sulla questione. Non tanto rispetto ai comportamenti, ma quanto alle reazioni dell'utente medio e ai suoi sentimenti.

(...)
Grazie mille!
 
Come promesso, ecco (mi dispiace per voi) un altro mio editoriale, sperando a distanza di quasi una settimana, di fare un po' di chiarezza sulla questione. Non tanto rispetto ai comportamenti, ma quanto alle reazioni dell'utente medio e ai suoi sentimentii...

Quella cosa che, quando succede un casino mediatico, fa sì che il 90% delle persone non sappia distinguere tra scandalo vero e scandalo cucinato ad arte. ....

State sereni!

E qui arriviamo al punto centrale: state sereni....

Condivido al 100%
Siamo il Paese del bigottismo vaticano, del Gattopardo (che tutto cambi perchè tutto resti uguale) delle femministe da rotocalco, della prostituzione consentita purchè non si veda, dei pavidi governi che non hanno il coraggio di essere determinati sui loro obiettivi non guardando in faccia nessuno perchè tutti "teniamo famiglia"; dei cattolicissimi ministri, senatori, vip e giornalisti sempre pronti ad alzare il ditino e che ad andare bene hanno due famiglie; del si fa ma non si dice, del sommerso che sostiene l'economia, della notizia pruriginosa che piace a tutti e soprattutto a chi vorrebbe farlo ma non può. Come diceva Rino Gaetano ma il "cielo è sempre più blu..."
Oggi lo scandalo Phica che riaprirà domani a nome Phicona e tutto andrà avanti...
 
Ultima modifica:
In questi giorni stanno dando notizia riguardo foto sul web, su Facebook, su un sito che si chiamava "phica", nei quali gli iscritti pubblicavano foto in atteggiamento intimo rubate alle mogli o compagne, persino alle figlie. C'è stata un'ondata di denunce e relativo intervento della postale, una serie di commenti, interviste ad alcune di queste donne. Questi uomini avranno conseguenze sul piano legale, ben gli sta.
Penso che il fatto che la rete consente un relativo anonimato (di facciata) non autorizza a far quel si vuole. Le situazioni sono tante, il fatto di essere un punter ritengo debba avere le sue regole, stabilite dalla legge, ma - udite udite - dovrebbe esserci anche una etica basata sul fatto che le donne sono PERSONE, con tutto ciò che ne consegue: rispetto, gentilezza, ecc.
Io disprezzo gli uomini che non sanno rispettare le donne. Andare con una donna pagando è uno scambio che, sembra, debba essere accompagnato dalla volgarità, ma io non mi comporto mai così, anche se talvolta trovo donne "furbe", più che altro mi chiedo cosa le abbia indotte a diventare così, quali uomini, quali situazioni.
Se un uomo persino nell'intimità della propria casa non sa comportarsi, beh che si rivolga a uno psicologo, si curi, o si affidi alle "cure" della polizia per farsi ridurre a più miti consigli.
Non nascondo il disagio, perché mi devo guardare dentro, scoprire se ci fosse anche in me una tendenza di questo tipo, ma per fortuna, no, non c'è. Non ho nulla a che vedere con questi qua.
Fermo restando la mia assoluta condanna a chi metteva foto prese di nascosto, penso invece che pochissimi avranno noie legali. O pensiamo che le figlie, le cugine, le sconosciute magari filmate negli spogliatoi, sappiano di essere li dentro e presentino qurela?
Verranno sanzionati quelli che hanno scritto un commento colorito alle donne della politica, perchè tanto li si va a finire. Le donne della politica che hanno visto i commenti e hanno querelato naturalmente, più qualche influencer barra attrice e una manciata di ragazze che si sono viste li dentro perchè qualcuno glielo ha detto prima.
 
[...]

Ultimo punto, ma fondamentale: ci sono donne consenzienti che partecipano a certe dinamiche senza problemi e ci sono donne deboli che subiscono davvero. Quelle più deboli non parleranno mai, non finiranno nei talk show, non avranno voce. Eppure sarebbero loro a meritare tutela vera. Ma è più comodo concentrarsi su giornaliste, influencer, politiche e personaggi pubblici che sfruttano anche gli scandali negativi per trarne visibilità. Quella sì che è ipocrisia.

[...]

uno dei motivi per cui i colpevoli la passano (quasi) sempre liscia e poi ritornano a commettere gli stessi reati
 
iù che altro frequentavo solo le pagine delle vip (direi esclusivamente da almeno tre anni, prima qualche volta , anche i commenti, nemmeno li leggevo. Saltavo direttamente alle foto. Ovviamente una manciata di volte mi è capitato sotto occhio qualche commento colorito, ma a me interessava solo vedere le foto delle vip. Piuttosto che fare il follwer di una decina di vip si IG, facevo prima a fare un salto sul sito ogni tanto e me le ritrovavo tutte assieme il discorso

(Prendo spunto da questa discussione, invitando l'utenza a proseguire qui di seguito).

Prologo: l’insonnia del fondatore

Questo forum è ben regolato dal proprio regolamento spero, a chi lo gestisce suggerirei di verificare se è sufficientemente attrezzato per evitare tali situazioni, tutelare chi le donne che liberamente si prostituiscono le frequenta, ma le rispetta.
Trovo però il discorso carente. Penso bisogna leggere le testimonianze delle donne che hanno subito per capire cosa provano coloro che sono incappato nella situazione. Non c'è minor violenza di chi picchia le donne, è solo una forma diversa di violenza: mi dispiace non sia stata spesa una parola di solidarietà verso le vittime.
Direi inoltre che andrebbe fortemente ribadita la determinazione nell'essere differenti dai vari "phica", prendere le distanze, perseguire chi mai tentasse qualcosa.
Perché l'aspetto fondamentale è tra chi è consenziente e chi no, non è affatto cosa dapoco.
 
In questi giorni stanno dando notizia riguardo foto sul web, su Facebook, su un sito che si chiamava "phica", nei quali gli iscritti pubblicavano foto in atteggiamento intimo rubate alle mogli o compagne, persino alle figlie. C'è stata un'ondata di denunce e relativo intervento della postale, una serie di commenti, interviste ad alcune di queste donne. Questi uomini avranno conseguenze sul piano legale, ben gli sta.
Penso che il fatto che la rete consente un relativo anonimato (di facciata) non autorizza a far quel si vuole. Le situazioni sono tante, il fatto di essere un punter ritengo debba avere le sue regole, stabilite dalla legge, ma - udite udite - dovrebbe esserci anche una etica basata sul fatto che le donne sono PERSONE, con tutto ciò che ne consegue: rispetto, gentilezza, ecc.
Io disprezzo gli uomini che non sanno rispettare le donne. Andare con una donna pagando è uno scambio che, sembra, debba essere accompagnato dalla volgarità, ma io non mi comporto mai così, anche se talvolta trovo donne "furbe", più che altro mi chiedo cosa le abbia indotte a diventare così, quali uomini, quali situazioni.
Se un uomo persino nell'intimità della propria casa non sa comportarsi, beh che si rivolga a uno psicologo, si curi, o si affidi alle "cure" della polizia per farsi ridurre a più miti consigli.
Non nascondo il disagio, perché mi devo guardare dentro, scoprire se ci fosse anche in me una tendenza di questo tipo, ma per fortuna, no, non c'è. Non ho nulla a che vedere con questi qua.

Il postare foto PRIVATE di persone senza il conseso di queste é un reato, commenti da cavernicolo o meno! Il ri postare foto pubbliche, magari pure gratuite non é un reato, sta poi alla moderazione dei vari siti, gestire eventuali commenti o uscite poco felici, che potrebbero portare a eventiali denunce o segnalazioni; é per quello che i vari social tipo Istagram o Reddit hanno moderatori di vario tipo che IN TEORIA dovrebbero fare il loro lavoro (ma fin troppo spesso accendono un IA e buona notte).
Per la seconda parte del discorso non credo sia un problema dell'etica che ha il punter verso l'eventiale esercente ma piuttostodi come una persona si comporta verso gli altri; nel senso che certi celebrolesi di cui mi è stato raccontato o magari mi é capitato di leggere, stai tranquillo che si comportano di merda con tutti, anche nella vita di tutti i giorni, e chi rischia di avere a che fare con certi elementi fa bene a tutelarsi.
Sulle furbe, personalmente frega cazzo del come siano arrivate a certi comportamenti; chiaro che parlo dei casi più estremi, ma una persona disonesta, per me, lo é e basta. Lo dico da lavoratore in proprio che, a sua volta, deve fare attenzione da eventuali "pessimi elementi".
 
Il fascicolo aperto per il gruppo fb “mia moglie” è solo per revenge porn. Quindi per i video postati illegalmente, non indagano nè sulla diffamazione nè sull’istigazione alla violenta (ossia sui post di commento alle foto). Vedremo se faranno uguale anche per phica.. certo mi vien da dire che di commenti ce ne saranno stati anche sotto le foto di FB di sicuramente poco carini.. ma non indagano
 
Il fascicolo aperto per il gruppo fb “mia moglie” è solo per revenge porn. Quindi per i video postati illegalmente, non indagano nè sulla diffamazione nè sull’istigazione alla violenta (ossia sui post di commento alle foto). Vedremo se faranno uguale anche per phica.. certo mi vien da dire che di commenti ce ne saranno stati anche sotto le foto di FB di sicuramente poco carini.. ma non indagano
che genere di video c erano su quel gruppo?
 
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