I veri deboli da proteggere sono ancora senza indicazioni: "...Non si conosce, si devono valutare, non esistono dati certi..."
Al di là di chi potrà scegliere di farsi o non farsi vaccinare, il mio pensiero e preoccupazione si orienta verso coloro che davvero necessitano protezione sia per loro stessi, sia per non divenire a loro volta veicolo di trasmissione; gli immunodepressi, le donne in stato di gravidanza, i soggetti allergici, di cui si parlò in tempi estivi. Per loro ahimè ancora non vi sono delle linee guida ma solo una valutazione, caso per caso, valutazione che apre le porte a tutto e al contrario di tutto mantenendo la loro esposizione al rischio una costante, contornata da variabili.
Questo articolo de Il Messaggero di oggi riporta esattamente l'immagine attuale della situazione, troppe incertezze non creano un buon clima. Ma questo è uno degli effetti collaterali indotti dalla necessità di produrre un vaccino in tempi brevissimi.
-LE DONNE IN GRAVIDANZA POSSONO VACCINARSI?
In attesa di studi sulla possibilità che le future mamme possano vaccinarsi, è bene che si valutino i rischi e i benefici insieme al proprio medico. Secondo diverse società scientifiche, l’allattamento al seno, invece, è compatibile con la vaccinazione anticovid.
-LE PERSONE IMMUNOCOMPROMESSE?
Rientrano tra le categorie che vanno protette prima possibile. Non si conosce ancora, però, la percentuale di efficacia del vaccino anticovid per questo tipo di fragilità.
-COSA FARE SE SI HANNO ALLERGIE?
Se si soffre di allergie occorre contattare il proprio medico per valutare la possibilità di vaccinarsi. Eventualmente la vaccinazione va fatta in sicurezza, preferibilmente in presenza di un medico rianimatore.
-QUANTO DURANO GLI EFFETTI?
Non esistono ancora dati certi sulla durata degli anticorpi. Gli esperti non escludono però che il vaccino anticovid dovrà essere somministrato ogni anno, come quello antinfluenzale.
Al di là di chi potrà scegliere di farsi o non farsi vaccinare, il mio pensiero e preoccupazione si orienta verso coloro che davvero necessitano protezione sia per loro stessi, sia per non divenire a loro volta veicolo di trasmissione; gli immunodepressi, le donne in stato di gravidanza, i soggetti allergici, di cui si parlò in tempi estivi. Per loro ahimè ancora non vi sono delle linee guida ma solo una valutazione, caso per caso, valutazione che apre le porte a tutto e al contrario di tutto mantenendo la loro esposizione al rischio una costante, contornata da variabili.
Questo articolo de Il Messaggero di oggi riporta esattamente l'immagine attuale della situazione, troppe incertezze non creano un buon clima. Ma questo è uno degli effetti collaterali indotti dalla necessità di produrre un vaccino in tempi brevissimi.
-LE DONNE IN GRAVIDANZA POSSONO VACCINARSI?
In attesa di studi sulla possibilità che le future mamme possano vaccinarsi, è bene che si valutino i rischi e i benefici insieme al proprio medico. Secondo diverse società scientifiche, l’allattamento al seno, invece, è compatibile con la vaccinazione anticovid.
-LE PERSONE IMMUNOCOMPROMESSE?
Rientrano tra le categorie che vanno protette prima possibile. Non si conosce ancora, però, la percentuale di efficacia del vaccino anticovid per questo tipo di fragilità.
-COSA FARE SE SI HANNO ALLERGIE?
Se si soffre di allergie occorre contattare il proprio medico per valutare la possibilità di vaccinarsi. Eventualmente la vaccinazione va fatta in sicurezza, preferibilmente in presenza di un medico rianimatore.
-QUANTO DURANO GLI EFFETTI?
Non esistono ancora dati certi sulla durata degli anticorpi. Gli esperti non escludono però che il vaccino anticovid dovrà essere somministrato ogni anno, come quello antinfluenzale.
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