Discussione COVID19 e argomenti correlati

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Solo a me non frega nulla e vado a russe comunque? Meglio morire con le palle vuote

E quante ne hai recensite?

ahahha , spero che stiate scherzando ma se fate sul serio siete voi peggio dell'influenza virus e meritate che la tv vi umili ancora di piu' .. deve andarci molto piu' pesante con "gente" del genere..perche' siamo nel 2020 non nel medioevo!

Visto che sei iscritto da più di 4 anni, e spunti così, con un commento tutt'altro che costruttivo, hai anche altre perle da regalarci, magari inerenti ai tuoi incontri mai recensiti?
 
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Il Covid 19 è una malattia respiratoria che si trasmette per via virale, come spesso lo è la polmonite.
"In Italia i virus influenzali causano direttamente all’incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria" ( cit. https://www.agi.it/fact-checking/news/2020-02-20/coronavirus-influenza-stagionale-7136419/ )

Ciò significa che mentre contiamo i decessi per covid, tralasciamo quelli (alla data attuale doppi) per polmonite.

La paura deriva dal ritenere la Covid incurabile,e la polmonite no.
Tutto ciò non deve suggerire di ignorare la situazione cogente, ma neanche di sopravvalutarla.

Concludo rilevando che in Italia nel 2019 i decessi per incidenti automobilistici sono stati (proiezione attendibile) circa 3.000, dunque una media di 10 al giorno, Natale e ferragosto inclusi.
Tra una metropolitana affollata e la tangenziale affollata, sicuramente è più pericolosa quest'ultima.

Infine, sarebbe interessante sapere quanti, di quelli che indossano le mascherine, si ricordano di indossare sempre le cinture di sicurezza o di non distrarsi al cellulare mentre guidano.

Cellulare che, ovviamente, appoggiano su tutte le superfici possibili, toccano continuamente con le mani, ci sputacchiano parlando, incerumano la capsula auricolare.
Ma ovviamente immergono nell'alcool ogni 10 minuti, immagino.


​usobuonsensoenonmiscompenso
 
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Il Covid 19 è una malattia respiratoria che si trasmette per via virale, come spesso lo è la polmonite.
"In Italia i virus influenzali causano direttamente all’incirca 300-400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria" ( cit. https://www.agi.it/fact-checking/news/2020-02-20/coronavirus-influenza-stagionale-7136419/ )

Ciò significa che mentre contiamo i decessi per covid, tralasciamo quelli (alla data attuale doppi) per polmonite.

La paura deriva dal ritenere la Covid incurabile,e la polmonite no.
Tutto ciò non deve suggerire di ignorare la situazione cogente, ma neanche di sopravvalutarla.

Concludo rilevando che in Italia nel 2019 i decessi per incidenti automobilistici sono stati (proiezione attendibile) circa 3.000, dunque una media di 10 al giorno, Natale e ferragosto inclusi.
Tra una metropolitana affollata e la tangenziale affollata, sicuramente è più pericolosa quest'ultima.

Infine, sarebbe interessante sapere quanti, di quelli che indossano le mascherine, si ricordano di indossare sempre le cinture di sicurezza o di non distrarsi al cellulare mentre guidano.

Cellulare che, ovviamente, appoggiano su tutte le superfici possibili, toccano continuamente con le mani, ci sputacchiano parlando, incerumano la capsula auricolare.
Ma ovviamente immergono nell'alcool ogni 10 minuti, immagino.


​usobuonsensoenonmiscompenso
Tutto vero quello che scrivi, però, e c'è un però, dovremmo aspettare un anno per fare il paragone confrontando le due serie storiche.
Nel dubbio io mi guardo un bel porno e le mignotte le lascio perdere per qualche, spero, settimana.....
 
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I paragoni con l'influenza sono totalmente infondati: l'influenza "uccide" non in sé, ma a seguito di complicazioni quali la polmonite, in persone ormai già dalla salute compromessa, perché molto anziane, o malati oncologici ecc.
In sostanza le statistiche sulle morti per influenza sono statistiche di gocce che fanno traboccare vasi. Teniamo inoltre presente che mi risulta, per l'influenza una mortalità del 2 per mille, o 0,2% (ma dipende come la misuri, come detto da altri).

Col coronavirus stanno morendo persone di 30, 40, 50 anni altrimenti sane. A Wuhan sono morti almeno 6 medici, di età tra i 30 e i 50 anni, compresi il primario dell'ospedale e il medico che per primo lanciò l'allarme presso i colleghi, ed era gente giovane e sana.


Intervento molto interessante, ne approfitto per chiederti dei chiarimenti relativamente alla parte che ho citato qui sopra.

All'inizio dell'epidemia da coronavirius avevo fatto qualche ricerca sulla mortalità da influenza, per vedere se era paragonabile e avevo trovato notizie contraddittorie che ho provato a riassumere in questo commento (dove tra l'altro citavo notizie sbagliate sulla letalità): in breve, per l'influenza alcuni parlano di 200 decessi all'anno e altri di 250 al giorno (mi riferisco all'Italia).
Ora, pensavo che la stima più prudente, quella dei 200 all'anno, escludesse i casi in cui l'influenza diventa letale solo perché va a sommarsi ad una patologia preesistente (p.es. leucemia o tumore al polmone). Tu invece sostieni che l'influenza non è mai mortale in soggetti altrimenti sani e giovani? Come si arriva allora ai due numeri molto diversi che ho riportato sopra?

Lo stesso interrogativo mi coglie leggendo questa pagina sull'influenza 2019-2020 da cui riporto:

Casi gravi: alla 7a settimana della sorveglianza sono stati segnalati 157 casi gravi di cui 30 deceduti

Mortalità: durante la 6a settimana del 2020 la mortalità (totale) è stata lievemente inferiore al dato atteso, con una media giornaliera di 217 decessi rispetto ai 238 attesi.

Io ancora non capisco come contino questi benedetti (o maledetti) casi mortali, diversi nelle due righe che ho riportato.
 
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Tutto vero quello che scrivi, però, e c'è un però, dovremmo aspettare un anno per fare il paragone confrontando le due serie storiche.
Nel dubbio io mi guardo un bel porno e le mignotte le lascio perdere per qualche, spero, settimana.....

Non fa una piega.
Pugnette, lavandosi bene la mano prima e dopo.
 
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treg32

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Dove finisce la via APPIA
Stop temporaneo per evitare il diffondersi del coronavirus

Buongiorno cari amici,
penso che in questo periodo la cosa migliore da fare è quella di appendere il preservativo al chiodo ed attendere tempi migliori!!!
Non metto in dubbio la salute delle donzelle, ma anche loro sono a rischio poiché ricevendo diversi clienti non hanno possibilità di accertare la provenienza!
Pensiamo un po con il cervello!!!
 
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smith

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Potete seguire l'evolversi delle statistiche su questo sito:

http://www.statistichecoronavirus.it

Ci sono i dati cumulativi e quelli giornalieri.

I paragoni con l'influenza sono totalmente infondati: l'influenza "uccide" non in sé, ma a seguito di complicazioni quali la polmonite, in persone ormai già dalla salute compromessa, perché molto anziane, o malati oncologici ecc.
In sostanza le statistiche sulle morti per influenza sono statistiche di gocce che fanno traboccare vasi. Teniamo inoltre presente che mi risulta, per l'influenza una mortalità del 2 per mille, o 0,2% (ma dipende come la misuri, come detto da altri).

Col coronavirus stanno morendo persone di 30, 40, 50 anni altrimenti sane. A Wuhan sono morti almeno 6 medici, di età tra i 30 e i 50 anni, compresi il primario dell'ospedale e il medico che per primo lanciò l'allarme presso i colleghi, ed era gente giovane e sana.

Va bene evitare inutile panico, ma sarebbe pure il caso di evitare di raccontarsi le favole.

Il dato della percentuale tra morti e contagiati, in base al quale il rischio di mortalità sarebbe dell'1% o 2% ecc. non ha alcun senso: il contagio è in atto e non se ne conosce la portata, ma è in rapida espansione. Questo "indice" rappresenterebbe un miglioramento della situazione tanto più marcato quanto più veloce è il contagio (perché i contagiati crescono più rapidamente dei morti diminuendo la percentuale). E' una statistica stupida.

Meno stupido, e confrontabile con la mortalità dell'influenza, è semmai la statistica (ma con le avvertenze da fare sotto) tra morti e casi esitati, e cioè:
Somma dei morti + somma dei guariti definitivi = casi "esitati" cioè giunti alla fine della malattia.
Somma dei morti rapportata a somma dei casi esitati = mortalità effettiva della malattia.

Questo dato, però, dipinge una situazione molto peggiore di quella reale, perché chi muore muore dopo pochi giorni, diciamo entro 10 giorni, mentre chi sopravvive viene dichiarato guarito dopo l'intero decorso della malattia e l'intero decorso di un periodo di osservazione di almeno due settimane. Quindi il numero dei guariti di oggi non va rapportato al numero dei morti di oggi ma al numero dei morti di N giorni fa, dove N è la differenza tra tempo di ricovero medio dei pazienti morti e tempo di ricovero medio dei pazienti guariti.

Dal sito indicato vedete che, sui casi "esitati" cioè giunti a conclusione, le morti sono in questo momento tra il 9% e il 10%, e sono in costante diminuzione (calcolo questo dato ogni giorno dai primi di febbraio).
Ai primi di febbraio questo dato era impressionante, si avevano 500 morti e 900 guariti, quindi 500 esiti mortali su 1400 esiti, una cosa da peste bubbonica. Ma questo dato era dovuto al fatto che chi moriva viene dichiarato morto molto più in fretta di chi guarisce e viene dichiarato guarito.
In realtà, come detto, i guariti non fanno che aumentare (ultimamente hanno superato, come dato giornaliero, i nuovi contagiati) quindi il dato finale, alla fine dell'epidemia, dovrebbe essere molto più basso, ma teniamo presente che anche l'1% sarebbe sempre altissimo come numero finale di morti tra la popolazione altrimenti sana.

C'è un altro fattore che non si considera: noi non abbiamo idea di quanti siano i contagiati. In Italia abbiamo per ora 150 contagiati su 4000 "tamponi" effettuati, ma non possiamo escludere che, alla fine dell'epidemia, non sia stato contagiato il 30, il 40% della popolazione, o anche l'intera popolazione.

Su una popolazione di 60 milioni di abitanti, una mortalità dell'1 per mille sono 60.000 morti, e possono pure essere tutta gente "giovane e sana", in pratica i morti di una guerra pluriennale.

Al momento non possiamo dire nulla: può darsi che i contagiati siano solo il 10% della popolazione, con una mortalità dell'1 per mille, e magari solo casi già fragili di loro, come per l'influenza.

Oppure può darsi che, alla fine dell'epidemia, sia stato contagiato il 50% della popolazione, con l'1% di morti tra soggetti giovani e sani, pari a 30.000 morti. O molti di più. Può anche darsi che i contagiati siano in realtà, in Cina, in numero enorme con conseguenze lievissime e non avvertibili (non possono certo fare milioni di "tamponi") insomma può darsi che la malattia abbia tantissimi contagiati che guariscono spontaneamente, senza sintomi particolari e senza problemi (i tamponi questa statistica non ce la possono dare, perché un guarito è già "negativizzato", andrebbe fatto l'analisi degli anticorpi, a tappeto, tra le persone cui è stato fatto il tampone, per sapere quanti di loro sono negativi al test del virus perché non hanno preso la malattia, e quanti sono negativi perché sono guariti).

Non abbiamo elementi per fare previsioni, ma una cosa possiamo dire: non è una posizione razionale quella di chi dice che è nient'altro che una banale influenza. La gente non muore di influenza a 30 anni, e infatti per l'influenza non si fanno quarantene, non si bloccano città.

Pare che i casi di Codogno siano in gran parte riconducibili all'aver visitato il Pronto Soccorso in due giorni: 30-40 contagiati, potenzialmente da una sola persona, in due giorni, non sono numeri da influenza.

Aggiungo che è ormai pacifico che vi sia contagiosità anche da individui asintomatici, inoltre i "sintomi", quanto presenti, sono scarsamente riconoscibili, alla fine sono gli starnuti o il toccare oggetti che sparge il contagio, uno startuno può avere mille cause, non è cosa che vediamo come "sintomo di coronavirus", quindi di fatto le persone contagiose *non* sono riconoscibili, sono "mimetizzate" tra tutte quelle che hanno una banale infreddatura o anche meno.

Il problema è che lo stesso concetto di analisi non viene fatto neanche con l'influenza quindi anche gli stessi dati sull'influenza sono viziati e incompleti.
Anche per l'influenza non vengono di certo fatto i tamponi ad ogni soggetto della popolazione terrestre sia sano, che malato che guarito.
Nella maggior parte dei casi l'influenza viene diagnosticata clinicamente e non microbiologicamente, così come l'avvenuta guarigione (mentre uno potrebbe essere stato semplicemente contagiato da un raffreddore particolarmente più aggressivo del solito, che per la cronaca è sempre un coronavirus, scambiato per influenza. E viceversa, un'influenza lieve potrebbe non essere categorizzata come tale).
Pertanto anche i tassi di mortalità dell'influenza, pensandoci, sarebbero fatti col pallottoliere.
 
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Dagli ultimi dati siamo il terzo paese al mondo per contagi ed una task force di OMS arriva in Italia per cercare di capire il perchè di tutto questo propagarsi del Virus.
Non mi sento per niente ottimista e ritengo che ritornino di gran moda le seghe.
 
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A me sembra una follia. Si è scambiata un'infezione appena più seria di un'influenza per una pandemia letale. Non è così

L'articolo di ADNkronos è farlocco, questa frase non si trova nel profilo fb dell'interessata, oppure dopo averla scritta l'ha cancellata.

Secondo un'altra testata ( https://www.huffingtonpost.it/entry...huMTpKATewYsTSftloMSAOIfuJJBKS8PMWI-KGSb30x5U ) l signora avrebbe anche scritto:

“Leggete! Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per Coronavirus 1!!!”
Anche di questa frase in realtà non vi è traccia (se poi qualcuno la scova e me la trova, mi fa cosa gradita).
In ogni caso appare una coglioneria (217 x 365 = 79.205 morti l'anno per influenza). In ogni caso i decessi per Coronavirus ad oggi sono 2.627, quindi o la frase è farlocca, oppure la signora ha provveduto a cancellarla.

Sicuramnte sono invece sensati i suoi inviti a non creare allarmismo.
 
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I morti sono quelli indicati nella prima linea
la seconda linea da' un'indicazione della mortalita' aggregata anche con altre patologie in Italia da cui si evince se ci siano dei trend anomali dovuti a malattie specifiche
di norma di influenza muoiono 300-500 persone di influenza
http://www.assis.it/dati-istat-sui-decessi-da-influenza/

bao.bab, ho capito che se si attribuisce la morte alla prima malattia intervenuta, come nella pagina che hai linkato, si arriva a poche centinaia di decessi all'anno causati da influenza (precisamente 198 nel 2018-2019, come avevo riportato in un precedente intervento .
Il fatto è che c'é un secondo metodo che calcola la "differenza di mortalità" e arriva a numeri completamente diversi, tipo 200-250 al giorno. Un numero che è stato ripetuto anche recentemente da persone che lavorano nel settore, precisamente la dott.ssa Gismondi il cui intervento polemico è stato riproposto da Infizz una mezz'ora fa.

Quindi quanti sono i morti di influenza in Italia?
E soprattutto, muoiono di influenza anche persone altrimenti sane e giovani, come è successo per Covid-19, oppure solo persone anziane?
 
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Padova ma più che altro in giro per il mondo
e con il CORONAVIRUS come la mettiamo???

questa epidemia mi preoccupa un po'!!!!
per il passato ho girato molto l'estremo oriente, Cina, Corea sud, Thailandia e Filippine..
son tornato in Italia da circa un mese, ero stato quasi un anno in Turchia
io qua a PD avevo 2 fidelizzate.... (una croata ed una cinese) ma che ora non ho il "coraggio" di andare a trovare
... son 5 giorni che sono un po' in paranoia
avrei voglia di farmi una "trombatina" ma non me la sento ... c'ho un po di fifa
un centro del virus (Vò euganeo) è a 35 km da casa mia
voi come vi comportate, domanda rivolta più che altro al popolo del lombardoveneto
 
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emilia
Penso che tra fine novembre e inizii dicembre ci sarà un record italiano di nuovi bimbi nati....ergo scopiamo di più le ns compagne... come che non ci fosse un domani....
 
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Se siamo come siamo circa 60 milioni in Italia, e se muore almeno l'1% della popolazione l'anno (verosimilmente di più), allora diciamo che ci sono in Italia 600.000 morti l'anno.

Se escludiamo i morti di incidente stradale e i morti sul lavoro, che sono diciamo fra tutti circa 6000 l'anno, possiamo essere ragionevolmente certi che la stragrande maggioranza degli altri muore in ospedale, alla fine di una degenza che spesso sfiora l'accanimento, e che porta il paziente ad accumulare magari più di una patologia.

Alla fine cosa c'è scritto nella mia cartella clinica, quando sarò cadavere, sarà frutto forse del capriccio del medico. A 95 anni ho avuto una frattura, sono stato ricoverato, non mi sono ripreso, mentre ero malato ho preso l'influenza, poi complicatasi in polmonite, che alla fine m'ha causato la morte.

Io non so se il medico scriverà che la causa della morte è un "arresto cardiocircolatorio" (grazie ar ca...), o polmonite, o influenza. Non scriverà frattura ossea, ma in fondo forse la causa della morte è quella.

La morte di una persona molto anziana non ha "una" causa. E' un complesso di fattori, frutto di un complesso di debolezze.

Le statistiche sulle morti di influenza, a quanto ne so, sono in realtà statistiche sulle complicazioni dell'influenza, cioè principalmente la polmonite. Di influenza non muori proprio neanche sforzandoti, a quanto ne so. L'influenza ti farà morire di qualcos'altro.

E' tuttavia corretto dire che l'influenza "causa" queste morti se si presuppone, ad esempio, che la morte sarebbe stata evitata vaccinandosi contro l'influenza. Le statistiche che ci dicono quante morti sono dovute all'influenza in realtà ci dicono quante morti sarebbero "evitabili" se ci si vaccinasse contro l'influenza, supponendo che il vaccino sia efficace ad evitare la malattia.

A quanto ne so, di influenza non muore proprio nessuno. Non ci sono referti medici con su scritto "influenza" come causa della morte. Ci sarà scritto polmonite, o qualcos'altro.

Le statistiche sanitarie sono non meno "opinabili" delle statistiche in generale. La medicina non è una scienza esatta, e la statistica, che sembra una branca della matematica ma non lo è, è "meno esatta" della medicina stessa.
 
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