Siamo convinti che molti dei personaggi coinvolti nella “panicodemia” stiano agendo in buona fede. Tuttavia è scientificamente inoppugnabile che i numeri dei casi etichettati come “Covid-19” sono enormemente gonfiati. Non vi è alcun fondamento epidemiologico per terrorizzare l’intera umanità e...
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Di questi signori mi colpisce la necessita' di anteporre il rigore scentifico alla necessita' contingente, decontestualizzando un fenomeno dal suo frangente temporale.
Sei su un binario all'uscita di un tunnel.
Dal buio del tunnel vedi una luce che si avvicina ad alta velocita'e con gran frastuono.
Ti sposti dai binari o resti li nel mezzo a vedere se e' veramente un treno quello che arriva?
Credo che pure il buon Francis Bacon, con tutte le sue riflessioni sui pregiudizi, si sarebbe spostato, rallegrandosi di poter cambiare il suo paradgima a posteriori ma con la pellaccia salva.
Come evidente da quello che sta succedendo in merito alle ricerche sui vaccini, i protocolli medico-scientifici per essere rigorosi devono necessariamente essere lenti e il tempo, in questa circostanza, sembra essere il grande nemico.
Sara' anche vero, come dicono loro, che nel periodo Marzo-Maggio i tamponi disponibili fossero poco affidabili, riflesso di una letteratura scientifica sul nuovo virus ancora carente e lacunosa, ma volevamo davvero starci sui quei binari ad aspettare di finire sotto un treno o e' stato meglio
"averne paura che buscarne" e spostarsi, godendoci il lusso di poterci polemizzare sopra ora ma con la pellaccia sana?
Tutti spavaldi col culo degli altri.
Tra 10 anni guarderemo indietro e sicuramente, parlando con il senno di poi, tratteremo questo virus come il Manzoni ha trattato la peste a Milano, ma per ora ci siamo dentro e nessuno ha la verita' assoluta in tasca,