Il lock down è stato una sorta di banco di prova per tutti. Perché non è tanto la frequenza a rendere patologico l’approccio al mondo pay. Un eccesso di testosterone anzi potrebbe rendere fisiologica tale necessità e a secondo delle disponibilità del soggetto potrebbe intaccare o meno il suo bilancio economico. Ci sono altre discriminanti che secondo me rendono preoccupante il sesso pay, ovvero quando non si ha padronanza delle proprie pulsioni. Se la legge vieta rapporti a pagamento e non si riesce a rispettare tale disposizione a rischio di contrarre una malattia sconosciuta e potenzialmente letale, beh quello è un chiaro aspetto patologico. Ma in maniera più blanda anche il carico psicologico che imporrebbe all’uomo di essere fedele salvo poi cedere alla tentazione sapendo di venir poi divorato dal rimorso, anche questo denota un aspetto patologico. Oppure trascurare sessualmente la propria compagna, per quanto piacente e disinibita, per andare a pay. Spendere a pay importi che compromettono il bilancio domestico senza riuscire a darsi un contegno. Persino corteggiare una pay ha qualcosa di patologico. Il punter stesso, per definizione è un soggetto patologico: adrenalina da novità, adrenalina dall’ignota. Potrei continuare e andare per le lunghe. Ma in verità a puttane non ci va quasi più nessuno. La società odierna è cambiata, da uomini d’azione ci si è trasformati in guardoni del cazzo che fanno abbonamento ad onlyfans per trastullarsi da soli. Da soli, perché la dipendenza da porno, molto più grave e diffusa della dipendenza da sesso pay, è il vero male del secolo, ciò che insieme ai social ci ha atrofizzati nel sesso e nella capacità di relazionarci in genere. La cosiddetta “intelligenza sociale”, ammirevole al pari di quella logico matematica, linguistica, grafica, musicale, motoria, andata improvvisamente a farsi benedire.
Personalmente dopo tanti anni sono riuscito con mille sforzi e tante difficoltà a governare quella sorta di dipendenza, a riconoscere i fenomeni ciclici che la accompagnano, a riuscire ad assecondare la mia volontà a dispetto delle mie pulsioni. Più che dipendente dalle pay però, mi capita di diventare dipendente dall’idea di scoparmi una determinata pay. L’hype. Non scoparci ad oltranza. Ma il pensiero insistente di scopare almeno una volta con quella determinata pay. Altro aspetto patologico. Perché un punter non dovrebbe mai bramare più di tanto una fornitrice. Soprattutto non dovrebbe mai familiarizzare con essa (fonte di altra adrenalina: l’approccio pay con un soggetto familiare, i reciproci imbarazzi, la distorsione e tutto il carico erotico che ne deriva). Ma questo è un capitolo a parte.
Personalmente dopo tanti anni sono riuscito con mille sforzi e tante difficoltà a governare quella sorta di dipendenza, a riconoscere i fenomeni ciclici che la accompagnano, a riuscire ad assecondare la mia volontà a dispetto delle mie pulsioni. Più che dipendente dalle pay però, mi capita di diventare dipendente dall’idea di scoparmi una determinata pay. L’hype. Non scoparci ad oltranza. Ma il pensiero insistente di scopare almeno una volta con quella determinata pay. Altro aspetto patologico. Perché un punter non dovrebbe mai bramare più di tanto una fornitrice. Soprattutto non dovrebbe mai familiarizzare con essa (fonte di altra adrenalina: l’approccio pay con un soggetto familiare, i reciproci imbarazzi, la distorsione e tutto il carico erotico che ne deriva). Ma questo è un capitolo a parte.