Disinnamorarsi di una escort

M

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Disinnamorarsi di una escort ..con lo scafandro attorno al cuore.

Oh, brava la Bonnie: sul pezzo!

D: Disinnamorarsi di una escort equivale ad un «disinnamorarsi di qualcuno»?
R: Certo. Con la particolarità che magari leggi sul forum le sue prestazioni postume con terzi! Non è carino.

D: Esistono differenze sostanziali o sono ricercabili solo nei motivi che hanno determinato la fine?
R: Non so se sostanziali ma rilevanti. Se ne è parlato. I motivi potrebbero risiedere nella scoperta della mera presa per il culo, professionalmente esercitata a fini di lucro o semplice, generico, interesse, o anche in una diversa scala di valori, dovuta all’esercizio del sesso in maniera professionale, che - a regime - rende normali cose che per chi non lo esercita non lo sono. In definitiva, mentre con una non pay puoi arguire con un buon grado di confidenza che nello stare con te non ci siano stati altri moventi che la sintonia con la tua persona, in una pay questa certezza non la hai mai fino alla fine.

D: Se la differenza risiede nei motivi, il COME disinnamorarsi secondo me non fa differenza. Il cercare di dimenticare qualcuno non cambia; sia che si tratti di escort, punter, studentessa, amante, o il capoufficio. Le strategie sono le solite...allontanare ogni possibile contatto, parlarne con chiunque tranne che lei/lui (qui mi sembra l'ideale) l'aiuto di un terapeuta se proprio ti ha fottuto anche il cervello.( E qui si riconferma ancora la possibilità di un aiuto sostanziale probono. Non faccio nomi. )
R: Convengo le tecniche risolutive possano restare le stesse. Ma IMHO vanno esercitate in modo più drastico, draconiano, e sottile. Parlarne con chiunque mi sembra fuori luogo. Meglio tacere e imparare dagli errori. Questione di dignità. Ma se l’alternativa e rivolgersi addirittura a un terapeuta, meglio parlarne con un amico sincero, possibilmente terzo assoluto, riservato e imparziale, e in modo assolutamente anonimo. Questione di stile.

Suona strano che un recensore, adepto del kiss and tell, dica questo.
Ma è così almeno per me: una cosa è raccontare un rapporto commerciale. Altra cosa un rapporto sentimentale.
Quando il confine diventa labile, meglio il segreto e l’intimità.

D:
Per i più audaci chiodo scaccia chiodo....
R: La fortuna aiuta gli audaci! Sempre detto.

Purché non si cerchi la vendetta, ma solo il piacere personale: un fine superiore, più consono a dignità e stile. Eviterei allora i “chiodi” amici dei “chiodi” da scacciare, anche qualora tale vicinanza possa essere anche solo sospettata…

Niente scafandri... Solo qualche cicatrice.

In fede


__________jul
 
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P.S. nel caso citato sopra Ps = Post Scriptum - poscritto

grazie della precisazione...credo che sia l'unica cosa giusta che tu abbia scritto in due post, visto che il mio mi sa che non l'hai capito per nulla. Allora, mi fa piacere che segui le mie rece(magari dai anche un'occhiata a quelle inerenti ai massaggi che sono ormai le più frequenti, l'ultima due giorni fa), tuttavia postare una rece non significa spesso aver incontrato quella ragazza il giorno stesso o il giorno prima, sai a volte capita che un annuncio non sia più attivo e quindi non si possa pubblicare la rece se non quando la girl sia tornata nella tua città più limitrofa, in questo caso qualche mese dopo. Quindi caro "cardinale"(bello il nick, davvero) se parlo di mia lunga pausa come punter so di quello che parlo, poi può capitare che incontro una vecchia"amica" che fa questo lavoro ed invece di consumare...decidiamo di consumare magari qualcosa al bar, ed io al contrario di molti non ho bisogno di pagare per uscire con una escort. Se avessi letto meglio il mio post, invece di fare una nota da professorino(sic) forse ci arrivavi da solo. Un abbraccio virtuale comunque, mi raccomando seguimi sempre..ha ragione Julio torniamo in tema, magari mi rileggerò meglio i tuoi inetrventi e ti risponderò dando il mio parere
 
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Vorrei porre l'attenzione sul P.S.
L'ultima recensione è stata pubblicata il 04/06/2019 ( Allena VIP) Quanto poi al resto della frase da me citata penso che ognuno possa fare le sue riflessioni, ovvero se sia coerente o meno, contraddittoria o no.

"grazie della precisazione...credo che sia l'unica cosa giusta che tu abbia scritto in due post, visto che il mio mi sa che non l'hai capito per nulla."
"Se avessi letto meglio il mio post, invece di fare una nota da professorino(sic) forse ci arrivavi da solo."
Prendo atto della tua scarsa stima nei miei confronti. Non mi sembrava che ci fosse niente di offensivo nel mio commento ma evidentemente ti ha irritato, altrimenti non avresti avuto quella reazione. In ogni caso mi scuso. Non ci sarà replica.
 
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Guarda per nulla...mi irrita altra roba che leggo qui, ho solo precisato e ti ho pure abbracciato..pure se non ti avevo mai letto prima, rispondo sempre in modo originale, quando sono davvero arrabbiato te ne accorgi:pleasantry:
Un abbraccio anche ad Infizz che ha detto una cosa saggia. A Julio vorrei chiedere: abbiamo capito tutti che la bugia ti ha fatto male ed è stato quello il motivo per cui non potrai perdonarla, ma secondo me è già sbagliato l'approccio che hai dato al thread, ovvero sia "disinnamorarsi di una escort". Perchè non scrivere di una disinnamorarsi di donna, vedi il lavoro è accessorio in questa domanda avrebbe potuto fare qualsiasi altra professione e magari raccontarti una bugia per incontrare non un cliente, per guadagnare, ma che so un amico per il puro piacere di farlo. Sarebbe stata più colpevole? Sì a miei e tuoi occhi penso. E se faceva che so la psicologa e ti avesse appunto detto una bugia per incontrare un paziente e guadagnare una parcella in più? La bugia restava..ma tu come l'avresti presa? L'avresti compresa? perdonata?E' la sua professione che vi ha allontanati alla fine...il fatto che tu non l'accetti per quello che fa.la bugia è stata solo la punta dell'iceberg, la dimostrazione che preferirà sempre la sua professione ad una vera storia con te. Ci sono passati tanti punter credimi, e solo pochi fortunati hanno davvero fatto cambiare vita a queste donne
 
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Riesumo questo thread per dire che come tutti i disinnamoranenti, non soltanto quelli con le meretrici, qualcosa di buono in tutto ciò che succede c’è, a patto che si faccia prevalere il buon senso e l’intelligenza ..e cioè può rimanere un sincero affetto e sincera amicizia. Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto.
Perciò da buona ottimista, approvo innamoramento, disinnamoranento, cazzi e aramazzi. ( si dice così?!?) Abbiamo solo una vita!!!
 
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Riesumo questo thread per dire che come tutti i disinnamoranenti, non soltanto quelli con le meretrici, qualcosa di buono in tutto ciò che succede c’è, a patto che si faccia prevalere il buon senso e l’intelligenza ..e cioè può rimanere un sincero affetto e sincera amicizia. Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto.
Perciò da buona ottimista, approvo innamoramento, disinnamoranento, cazzi e aramazzi. ( si dice così?!?) Abbiamo solo una vita!!!
Anche no...
Eppure hai usato le stesse parole della signorina che è stata protagonista del primo post....
"La vita sa quello che fa"... Mi ha detto poi in una mail.
Non ne sono affatto convinto.
Ma si.
Non serbo rancore.
Stenderei un pietoso velo di sticazzi.


_____________jul
 
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Anche no...
Eppure hai usato le stesse parole della signorina che è stata protagonista del primo post....
"La vita sa quello che fa"... Mi ha detto poi in una mail.
Non ne sono affatto convinto.
Ma si.
Non serbo rancore.
Stenderei un pietoso velo di sticazzi.


_____________jul

dipende da caso a caso. Prendi solo il buono, il resto gettalo.. e del bello che c’è stato fanne un seme .. su cui costruire
( oppure un seme.. e basta ? )
 
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Caro Julio, arrivo solo ora i nquesto topic solo perchè anche io, avvezzo a molteplici forum precedenti a tema, sono ondivago nel seguire alcune discussioni. Solo se e quando mi attizzano allora inizio ad invischiarmi nel dialogo. Nella suddetta situazione dell'innamoramento della gatta o t-gatta di turno, io riesco benissimo a comprendere i tuoi sentimenti, le tue sensazioni, fondamentalmente perchè ho visssuto, e vivo spesso, la situazione. Ebbene sì, tutte le volte le stesse situazioni. La conoscenza fugace e repentina che si trasforma in un momento di coccole, di intimità, di selvaggio scontrarsi di corpi e di sentimenti arrivando finanche al culmine del piacere che ti fa dimenticare che intonro a te il mondo vive ed ha bisogno di te. O meglio, tu hai bisogno di lui ma lei te lo fa dimenticare. Poi finisce sempre, sempre, sempre, con un doloroso commiato che lascia il posto alle sensazioni più diverse. Dallo straziante senso di vuoto, di abbandono, al memento delle sensazioni di appagamento, di soddisfazione e fors'anche di realizzazione che avevi raggiunto. Mi capita spesso. Molto spesso. Non so onestamente dire quante volte mi sia capitato. Come faccio a sopportare il disammoramento? Di solito quando si chiude la portiera accendo la radio e mi godo il viaggio di rientro a casa pensando già a quale altra ragazza donare il mio amore.
 
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Caro Julio, arrivo solo ora i nquesto topic solo perchè anche io, avvezzo a molteplici forum precedenti a tema, sono ondivago nel seguire alcune discussioni. Solo se e quando mi attizzano allora inizio ad invischiarmi nel dialogo. Nella suddetta situazione dell'innamoramento della gatta o t-gatta di turno, io riesco benissimo a comprendere i tuoi sentimenti, le tue sensazioni, fondamentalmente perchè ho visssuto, e vivo spesso, la situazione. Ebbene sì, tutte le volte le stesse situazioni. La conoscenza fugace e repentina che si trasforma in un momento di coccole, di intimità, di selvaggio scontrarsi di corpi e di sentimenti arrivando finanche al culmine del piacere che ti fa dimenticare che intonro a te il mondo vive ed ha bisogno di te. O meglio, tu hai bisogno di lui ma lei te lo fa dimenticare. Poi finisce sempre, sempre, sempre, con un doloroso commiato che lascia il posto alle sensazioni più diverse. Dallo straziante senso di vuoto, di abbandono, al memento delle sensazioni di appagamento, di soddisfazione e fors'anche di realizzazione che avevi raggiunto. Mi capita spesso. Molto spesso. Non so onestamente dire quante volte mi sia capitato. Come faccio a sopportare il disammoramento? Di solito quando si chiude la portiera accendo la radio e mi godo il viaggio di rientro a casa pensando già a quale altra ragazza donare il mio amore.
Grandissimo!!!
 
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la butto li , ma nell'altro thread innamorarsi di una pay tutti dicono che è impossibile di innamorarsi di una pay , allora mi spiegate come si fa a disinnamorarsi di una pay ? il gioco non vale la candela ! :unsure:
 
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Impossibile? Forse dovremmo dare una definizione per innamorarsi e una volta deciso che questa è condivisa da tutti possiamo iniziare a discutere della sua possibile o impossibile applicazione ad un rapporto con una pay. Son certo che non arriveremo mai ad una definizione condivisa di innamorarsi quindi non mi inoltrerei nella seconda fase del ragionamento. Rimane però scontato che in quanto esseri umani, individui unici e particolari, quello che per uno di noi è impossibile per altri è fin troppo facile. Personalmente, mi innamoro sempre in quella mezz'oretta.

Se poi il gioco ne valga la candela dipende sempre dalle dimensioni e dalla capacità di utilizzare la candela, ma queste son questioni più effimere. :cool:
 
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Non tutti i lavori sono uguali:
taluni ti segnano dentro,
ti cambiano nel profondo,
ti distruggono mente e/o corpo,
ti struggono l'anima,
ti rimangono addosso...
...e via discorrendo!
Mi spiace dirlo e non voglio offendere nessuno/a,
ognuno/a è diverso ed ha una storia diversa
ma la normalità è che non sempre è facile diventare escort (ancor meno prostitute) ed ancora meno smetterlo di esserlo (soprattt prostitute)...
...a me questo basta ed avanza per disinnamorarmi di una prof!
Ne ho avute di amiche che esercitavano, parlo di amiche di quelle che passavamo anche più notti assieme senza compensi,
con alcune di loro questo ancora continua (caro Sub ti rispondo in ritardo di mesi: ecco perché parlando di qualcuna non sarei obiettivo) ma non ne cerco di nuove. Mi sento come da ragazzo qusndo pensavo di girare il mondo indossando una divisa x pagarmi gli studi ed essere indipendente a 20anni.
Allora capii che dopo certe "esperienze estreme" non sarei più "tornato indietro".
Dopo anni ho compreso che anche queste signorine corrono il rischio di non "ritornare più indietro".
 
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Per amare qualcuno bisogna amarlo così com'è, non come vorremmo che fosse o diventasse. E' un serissimo problema amare qualcuna che per mestiere vende sesso, perché se la ami il suo corpo per te è sacro, e ogni volta che si fa trombare lo dissacra: lo dissacra per te, ovviamente, l'unico che ritiene sacro il corpo di lei, per lei sacro non è, visto che ne fa commercio. Per lei eventualmente (eventualmente) sono sacri certi sentimenti, emozioni, ricordi che si associano con la tua persona, cose impalpabili che possono farla piangere di gioia o di rimpianto ma che hanno zero a che fare con le marchette che fa e alle quali si è abituata (se si è abituata, se è alle primissime armi il discorso può cambiare), e che per lei contano tra molto poco e zero tranne che per il reddito che ne trae e la condizione di marginalità e segreto permanente in cui la mettono. Aggiungi poi a tutto ciò che già basta e avanza il fatto che è impossibile per chiunque, prostitute comprese, separare radicalmente corpo e anima, esteriorità e interiorità, se non all'alto prezzo di una scissione interiore che si teatralizza e trasforma la tua persona in un personaggio che ahimé, ogni giorno si mangia un po' della persona, finché la persona potrebbe non esserci più. Amare una persona che vive questa equazione irrazionale è difficile come risolvere il teorema di Fermat (c'è una gara internazionale, non ci è riuscito nessuno da un centocinquant'anni ma non è detta l'ultima, i matematici non smettono di provarci).
 
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Buonasera ciccinabuona ( il nome, perdonami, non rende grazie ai concetti interessanti che esprimi sovente )
Ho letto attentamente...
e quel che dici mi spaventa un po’.. sono in parte d’accordo con te. La sacralità del corpo è un concetto che condivido, ma toccarlo, coccolarlo, farlo godere non rappresenta anch’essa una sacralità? In certe religioni l’orgasmo è un modo per avvicinarsi al divino.. e onestamente, sono certa che nel fotografare attimi di amplessi fatti ad arte, si possano notare, a guardarle bene, fattezze e ombre che ricordano , astrattamente, ali di Angelo e codine da diavolo...
D’accordo con te quando affermi che sia impensabile per chi ama accettare il meretricio. Poiché si tratta di accettare che la donna che si ama scenda a compromessi pericolosi, accetti situazioni che non le piacciono.
Quando parlo di timore invece, mi riferisco alla paura di perdersi per dare troppo.
Finché ’ si tratta di vendere solo e soltanto il proprio corpo allora i rischi emotivi sono un po’ più contenuti, quando assieme al proprio corpo si dona anche un po’ di se stessi per farne un regalo di intenti ( perché così può avvenire in maniera oserei dire nobile ) allora il rischio è molto elevato.
È una scelta che si può fare..
consapevolmente.
Per amare qualcuno bisogna amarlo così com'è, non come vorremmo che fosse o diventasse. E' un serissimo problema amare qualcuna che per mestiere vende sesso, perché se la ami il suo corpo per te è sacro, e ogni volta che si fa trombare lo dissacra: lo dissacra per te, ovviamente, l'unico che ritiene sacro il corpo di lei, per lei sacro non è, visto che ne fa commercio. Per lei eventualmente (eventualmente) sono sacri certi sentimenti, emozioni, ricordi che si associano con la tua persona, cose impalpabili che possono farla piangere di gioia o di rimpianto ma che hanno zero a che fare con le marchette che fa e alle quali si è abituata (se si è abituata, se è alle primissime armi il discorso può cambiare), e che per lei contano tra molto poco e zero tranne che per il reddito che ne trae e la condizione di marginalità e segreto permanente in cui la mettono. Aggiungi poi a tutto ciò che già basta e avanza il fatto che è impossibile per chiunque, prostitute comprese, separare radicalmente corpo e anima, esteriorità e interiorità, se non all'alto prezzo di una scissione interiore che si teatralizza e trasforma la tua persona in un personaggio che ahimé, ogni giorno si mangia un po' della persona, finché la persona potrebbe non esserci più. Amare una persona che vive questa equazione irrazionale è difficile come risolvere il teorema di Fermat (c'è una gara internazionale, non ci è riuscito nessuno da un centocinquant'anni ma non è detta l'ultima, i matematici non smettono di provarci).
 
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Poi ieri sera , ne parlavo proprio con un’amico, il quale asseriva che potrebbe anche innamorarsi di una pay accettandone la vita senza interferire sulle sue scelte ( uno dei pochissimi uomini che conosco a pensarla in questa maniera, molto vicino alla mia )
A proposito dell’amare qualcuno e accettarlo così com’è, credo sia uno degli aspetti più difficili da applicare, ma solo così il rapporto d’amore può essere un vero scambio libero, non un bisogno. Un esserci solo perché diversamente non potremmo non farlo, indipendentemente da quel che ne ricaviamo. Così possiamo amare qualcuno per ciò che è davvero , e ciò che fa non riguarda ciò che proviamo per lui, che rimane a prescindere. Sinceramente non smetterei di amare qualcuno solo perché ha bisogno di emozioni, di godere con altri corpi oltre al mio. Ne soffrirei per egoismo, un po’, ma non smetterei di amarlo. I suoi bisogni e i suoi desideri che sottendono alla sua felicità vanno rispettati.
 
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