Tocca inserire il mio post finale dopo quello di Orsobruno che tra l'altro "spoilera" il locale che mi vedrà 'protagonista' l'ultima sera pure se non con lo stesso 'killer instinct'. Al confronto del suo, il mio report parrà la cronaca di un seminario di educande, ma è giusto completare quanto ho iniziato aderendo anche alle richieste fattemi.
Un piccolo disclaimer : la maggior parte di quello che scriverò in questo post conclusivo , per non dire tutto, sarà più per condividere informazioni pratiche che descrivere di mirabolanti trombate, per cui siete avvisati.
Ma andiamo con ordine.
Devo purtroppo rendere conto di una sera persa, poichè dopo il cambio di albergo in altra zona (Deira: comoda a taluni "servizi" ) in serata mi incammino sulla promenade di Marina Bay arrivando (a piedi e sottovalutando la distanza) al Blabla, altro ottimo locale suggerito dall'autore del thread.
Senza farla troppo lunga, rientrato in albergo e fattomi una doccia avendo intenzione di uscire nuovamente, mi addormento come una pera... troppo debito di sonno, pazienza.
Riemergo la mattina dopo finalmente riposato, da programma è la giornata del beach club, decido quindi di andare allo Zero Gravity.
Il programma orginale prevedeva di andarci al massimo il merc/giov poichè il weekend è un mezzo salasso, alla fine ci vado il sabato, prendendo appunto una bella mazzata di circa 90 euro
A posteriori però, considerati i servizi annessi (senza contare la quantità di bernarda industriale che frequenta il loco) va detto che il money for value ratio non è malaccio: scopro infatti che oltre a ovviamente a sdraio e ombrellone vi sono servizi accessori interessanti: dalle 13 alle 18 (se ricordo esattamente) è aperto sia il free bar (con alcolici ad libitum che si portano in giro in appositi bicchieroni forniti all'ingresso) sia diversi sontuosi buffet : sushi vari, ostriche, gamberi e poi grigliata mista, patatine fritte , pizza, focacce e non so che altro, non li ho visti nemmeno tutti. Ricchissimo pure il buffet dei dolci, con pasticcini, torte di ogni tipo, cascata di cioccolato con tocchi di frutta e via discorrendo. Tutto di primissima qualità, mica pizza e fichi
Il posto ricorda certi beach club nostrani infighettati (tipo per capirci il Papeete di Milano Marittima) solo meno selettivi: in UAE se paghi e non sei uno scappato di casa, entri dovunque.
Anche qui una folla immensa con fighe di ogni tipo e nazionalità, anche locals arabe 16enni della new generation di arrichiti, con tette già visibilmente rifatte che stanno a postare su Instacaz selfie in pose da star (alcune negli zaini si portano le zeppe tacco 18 da baldracca da indossare giusto per le foto)
Verso le 1830 reintro in albergo e sono obbligato a prendere un uber che mi costa un occhio della testa, ad ogni modo alle 20 riesco con intenti a dir poco bellicosi, si tratta dell'ultima soirée a Dubai
Esordisco con un aperitivello al Jumeirah Hotel (sarebbe quello a forma di vela) un vecchio sfizio che volevo togliermi. L'hotel è uno spettacolo, pure se lo Sky Bar per quel che ho visto pare il festival del silicone: le varie milfone che lo popolano non sono di primo pelo, ma se vi capita vale la pena darci un'occhiata. Con un 30ello (euro, intendo) vi prendete un Negroni (il barman è italiano e pure il cameriere che miha servito) e osservate la fauna, cmq notevole.
Dopo una 40ina di minuti esco per la cena al libanese Al Hallab, altra mia fissa già prenotata per sicurezza alla mattina. Mi sbafo un piatto a base di melanzane seguito da dei filetti di sea bass alla griglia, tutto notevolissimo. Peccato per sta fissa che non servono alcolici, devo ripiegare su una birra analcolica, bah
Soddisfatti i bisogni mangerecci rientro in albergo e da lì a piedi, poichè a meno di 200mt, al Moscow Hotel. Tra una cosa e l'altro sono già le 12 per cui mi fiondo diretto al night Red Square.
Trattasi di uno stanzone rettangolare semibuio, affollato non poco con gente abbastanza svaccata. Chissà perchè pensavo che i 250 dirham di ingresso innalzassero il livello ma a parte gli astanti la ricongizione sulle varie tipe è, devo dire, abbastanza deludente: poca patacca di qualità e quella poca pare già impegnata. Mentre faccio queste considerazioni , mi viene anche fatto notare che devo piazzarmi da qualche parte e non stare in mezzo alle balle, riparo quindi in un angolo dove non vedo una fava.
Cerco di scannerizzare nuovamente il locale per decidere il da farsi ed un tizio, un saudita, nel tavolino d'angolo proprio dietro di me mi chiede una sigaretta. Gleila do e capisce che sono italiano (mi ero portato qualche pacchetto di scorta dall'Italia) al che si presenta, mi chiede se sono anche io solo e mi dice se voglio sedermi. il tizio ha un fare simpatico pure se è già bello filtrato, fatto sta che accetto l'ospitalità e mi accomodo, anche perchè non mi andava di rimanere in piedi contro il muro. Su sua insistenza la sua camerierina personale (un'orientale) mi serve della vodka Absolut che stava nel secchiello ed io me la allungo con una delle Scwheppes Lemon. Scambiamo qualche parola e Ahmed (credo di aver inteso questo nome) mi dice di essere un broker o non so che. Verifico che per fortuna non è ricchione (non si sia mai che anche da quelle parti...) infatti mi chiede se mi piace la patonza e a mia risposta affermativa parte in missione per recuperare un po' di troiame.
Da qui in avanti la serata prende una piega inaspettata, il buon Ahmed è pieno di cash come pochi e continua a sventolare una American Express Platinum ordinando consumazioni e bottiglie per me, per le zoccole, per chiunque. I miei tentativi di pagare vengono rimbalzati ed il tavolino si riempe di baldracche prese a caso nelle scorribande di Ahmed.
Nel tourbillon creatosi ne noterò una di passaggio molto valida, ma ancor prima di dirmi buonasera, forse anche disorientata dal bazar creatosi mi spara 1500 dirham, al che le dico arrivederci. Va bene tutto ma uno straccio di forma, teniamola.
Allora per intenderci: in quel momento capisco che, vuoi per come si sono messe le cose, vuoi per Ahmed che pianta una caciara da paura, la situazione non è l''ideale per farsi una sana trombata: troppo casino. Tecnicamente avrei dovuto, come peraltro stavo per fare inizialmente , bermi la consumazione ed andarmene in uno degli altri posti che avevo in wishlist (tipo il Ku Bu)
Però, però... alla fine sono un amante delle situazioni particolari e questa, capperi, se lo era!
Peraltro nelle dinamiche al tavolo non è che tenga esattamente le mani in tasca ed anzi si ravana a mani basse ora con l'una ora con l'altra, non posso certo dire di rompermi le balle.
Ad un certo punto arriva quella che evidentemente era la maitresse di una scuderia di ragazze (ormai mezze 'mbriache) ed , indispettita, ci sollecita la scelta delle tipe. Ahmed ormai non connette più quindi non lo contiamo, io al 5° "do you like her??!?" la mando a cagare testuale in italiano. Richiama quindi le puledre che mi salutano non senza sguardi di disappunto verso la maitresse rompicoglioni.
Ormai Ahmed è simpaticamente fuori controllo, perde l'iphone 3 volte in mezz'ora (sempre ritrovsto e riconsegnato dopo pochi minuti dai camerieri) si fissa che devo scopare ed io gli dico che le uniche fighe sono le pseudo cubiste sul palco: allora rompe le palle pure a queste. Viene cortesemente contenuto dalla security e capisco che è un cliente VIPS: avessi fatto io la metà di quello che ha fatto lui sarei rotolato in strada da mò. La situazione alcolica si complica ancor più quando un altro tavolo nell'andar via, divertiti dal cinema che stavamo producendo da 2h, tra un "my friend" e l'altro ci cede il secchiello con un altra bottiglia di vodka pure se in realtà l'alcool non ha mai smesso di scorrere. Comincio a diluire con Red Bull e tonica per non ribaltarmi pure io.
E' rimasta al tavolo una sbiondona di San Pietroburgo piuttosto giunonica, evidentemente non appartente alla scuderia della rompicazzo, cui Ahmed deve aver promesso la marchetta a fine serata. Infatti non schioda, mentre il nostro ancora bazzica (o meglio caracolla) per il locale a cercar altre puttane. La sanpietroburgese non deve essere una pro poichè ad un certo punto vedo che è brilla mica da ridere. E si struscia pure, io per non sbagliare tengo la mia mano al caldo tra le sue cosce.
Ormai son le 4 del mattino passate ed Ahmed torna con una che effettivamente mi sarei trombato: si vede però che deve piacere pure a lui poichè dopo pochi minuti sparisce definitivamente, peccato non averlo salutato e ringraziato.
Rimango con la sbiondona ormai prossima al coma etilico che mi chiede piuttosto imbronciata "where's your friend?". Le faccio cortesemente notare che my 'friend' lo conosco da 4h scarse e cmq non ne ho idea. O meglio ce l'ho e non credo contemplasse di tornare a ingropparsi la russa...
Il locale chiude e veniamo invitati ad uscire: la sbiondona mi si avvinghia come una cozza più che altro per non rovinare a terra, per cui all'uscita del Moscow uno spettatore avrebbe potuto osservare una scena di questo tipo: alle 5 del mattino io con una baldraccone biondo, alto calcolate un 1,78 mt più 12 cm di zeppe, che sovrastandomi ed ondeggiando da paura, si avvinghiava al mio braccio tanto forte da bloccarmi la circolazione.
Lei mi sbaciucchia e tenta, in un barlume di luicidità, la carta finale chiedendomi dove sia il mio hotel.
Sebbene non sia un granchè (perlomeno ai prezzi locali) dopo 2h di strusciate sarei anche arrapato e poi è l'ultima sera.
Dopo 10 secondi però scarto l'idea e non mi metto nemmeno a contrattare, posto la signorina fosse in grado di gestire la negoziazione.
Scarto l'idea perchè la tipa è onestamente impresentabile: vero che mi ero informato e l'hotel e guest friendly con registrazione ma, a parte che dubito potesse coprire i 200 mt di distanza senza fratturarsi, avrebbe dovuto almeno mostrare un documento stando ritta in piedi, ed è evidente che non è in grado di farlo..
Quindi dopo qualche ulteriore effusione, fermo un taxista (che era già passato 4 volte a chiedere se serviva un passaggio) e la carico a forza in auto non prima che lei mi abbia passato il suo cellulare dicendomi di scriverle il numero. Ora, a parte che me ne andavo il giorno dopo, vedo che lo smartphone è pure in cirillico: pigio qualche tasto a caso, glielo ridò e la saluto con tanti auguri .
Dopodichè mi incammino ancora divertito per la bizzarra serata verso il mio albergo, distante giusto il tempo dell'ultima sigaretta.
Un piccolo disclaimer : la maggior parte di quello che scriverò in questo post conclusivo , per non dire tutto, sarà più per condividere informazioni pratiche che descrivere di mirabolanti trombate, per cui siete avvisati.
Ma andiamo con ordine.
Devo purtroppo rendere conto di una sera persa, poichè dopo il cambio di albergo in altra zona (Deira: comoda a taluni "servizi" ) in serata mi incammino sulla promenade di Marina Bay arrivando (a piedi e sottovalutando la distanza) al Blabla, altro ottimo locale suggerito dall'autore del thread.
Senza farla troppo lunga, rientrato in albergo e fattomi una doccia avendo intenzione di uscire nuovamente, mi addormento come una pera... troppo debito di sonno, pazienza.
Riemergo la mattina dopo finalmente riposato, da programma è la giornata del beach club, decido quindi di andare allo Zero Gravity.
Il programma orginale prevedeva di andarci al massimo il merc/giov poichè il weekend è un mezzo salasso, alla fine ci vado il sabato, prendendo appunto una bella mazzata di circa 90 euro
A posteriori però, considerati i servizi annessi (senza contare la quantità di bernarda industriale che frequenta il loco) va detto che il money for value ratio non è malaccio: scopro infatti che oltre a ovviamente a sdraio e ombrellone vi sono servizi accessori interessanti: dalle 13 alle 18 (se ricordo esattamente) è aperto sia il free bar (con alcolici ad libitum che si portano in giro in appositi bicchieroni forniti all'ingresso) sia diversi sontuosi buffet : sushi vari, ostriche, gamberi e poi grigliata mista, patatine fritte , pizza, focacce e non so che altro, non li ho visti nemmeno tutti. Ricchissimo pure il buffet dei dolci, con pasticcini, torte di ogni tipo, cascata di cioccolato con tocchi di frutta e via discorrendo. Tutto di primissima qualità, mica pizza e fichi
Il posto ricorda certi beach club nostrani infighettati (tipo per capirci il Papeete di Milano Marittima) solo meno selettivi: in UAE se paghi e non sei uno scappato di casa, entri dovunque.
Anche qui una folla immensa con fighe di ogni tipo e nazionalità, anche locals arabe 16enni della new generation di arrichiti, con tette già visibilmente rifatte che stanno a postare su Instacaz selfie in pose da star (alcune negli zaini si portano le zeppe tacco 18 da baldracca da indossare giusto per le foto)
Verso le 1830 reintro in albergo e sono obbligato a prendere un uber che mi costa un occhio della testa, ad ogni modo alle 20 riesco con intenti a dir poco bellicosi, si tratta dell'ultima soirée a Dubai
Esordisco con un aperitivello al Jumeirah Hotel (sarebbe quello a forma di vela) un vecchio sfizio che volevo togliermi. L'hotel è uno spettacolo, pure se lo Sky Bar per quel che ho visto pare il festival del silicone: le varie milfone che lo popolano non sono di primo pelo, ma se vi capita vale la pena darci un'occhiata. Con un 30ello (euro, intendo) vi prendete un Negroni (il barman è italiano e pure il cameriere che miha servito) e osservate la fauna, cmq notevole.
Dopo una 40ina di minuti esco per la cena al libanese Al Hallab, altra mia fissa già prenotata per sicurezza alla mattina. Mi sbafo un piatto a base di melanzane seguito da dei filetti di sea bass alla griglia, tutto notevolissimo. Peccato per sta fissa che non servono alcolici, devo ripiegare su una birra analcolica, bah
Soddisfatti i bisogni mangerecci rientro in albergo e da lì a piedi, poichè a meno di 200mt, al Moscow Hotel. Tra una cosa e l'altro sono già le 12 per cui mi fiondo diretto al night Red Square.
Trattasi di uno stanzone rettangolare semibuio, affollato non poco con gente abbastanza svaccata. Chissà perchè pensavo che i 250 dirham di ingresso innalzassero il livello ma a parte gli astanti la ricongizione sulle varie tipe è, devo dire, abbastanza deludente: poca patacca di qualità e quella poca pare già impegnata. Mentre faccio queste considerazioni , mi viene anche fatto notare che devo piazzarmi da qualche parte e non stare in mezzo alle balle, riparo quindi in un angolo dove non vedo una fava.
Cerco di scannerizzare nuovamente il locale per decidere il da farsi ed un tizio, un saudita, nel tavolino d'angolo proprio dietro di me mi chiede una sigaretta. Gleila do e capisce che sono italiano (mi ero portato qualche pacchetto di scorta dall'Italia) al che si presenta, mi chiede se sono anche io solo e mi dice se voglio sedermi. il tizio ha un fare simpatico pure se è già bello filtrato, fatto sta che accetto l'ospitalità e mi accomodo, anche perchè non mi andava di rimanere in piedi contro il muro. Su sua insistenza la sua camerierina personale (un'orientale) mi serve della vodka Absolut che stava nel secchiello ed io me la allungo con una delle Scwheppes Lemon. Scambiamo qualche parola e Ahmed (credo di aver inteso questo nome) mi dice di essere un broker o non so che. Verifico che per fortuna non è ricchione (non si sia mai che anche da quelle parti...) infatti mi chiede se mi piace la patonza e a mia risposta affermativa parte in missione per recuperare un po' di troiame.
Da qui in avanti la serata prende una piega inaspettata, il buon Ahmed è pieno di cash come pochi e continua a sventolare una American Express Platinum ordinando consumazioni e bottiglie per me, per le zoccole, per chiunque. I miei tentativi di pagare vengono rimbalzati ed il tavolino si riempe di baldracche prese a caso nelle scorribande di Ahmed.
Nel tourbillon creatosi ne noterò una di passaggio molto valida, ma ancor prima di dirmi buonasera, forse anche disorientata dal bazar creatosi mi spara 1500 dirham, al che le dico arrivederci. Va bene tutto ma uno straccio di forma, teniamola.
Allora per intenderci: in quel momento capisco che, vuoi per come si sono messe le cose, vuoi per Ahmed che pianta una caciara da paura, la situazione non è l''ideale per farsi una sana trombata: troppo casino. Tecnicamente avrei dovuto, come peraltro stavo per fare inizialmente , bermi la consumazione ed andarmene in uno degli altri posti che avevo in wishlist (tipo il Ku Bu)
Però, però... alla fine sono un amante delle situazioni particolari e questa, capperi, se lo era!
Peraltro nelle dinamiche al tavolo non è che tenga esattamente le mani in tasca ed anzi si ravana a mani basse ora con l'una ora con l'altra, non posso certo dire di rompermi le balle.
Ad un certo punto arriva quella che evidentemente era la maitresse di una scuderia di ragazze (ormai mezze 'mbriache) ed , indispettita, ci sollecita la scelta delle tipe. Ahmed ormai non connette più quindi non lo contiamo, io al 5° "do you like her??!?" la mando a cagare testuale in italiano. Richiama quindi le puledre che mi salutano non senza sguardi di disappunto verso la maitresse rompicoglioni.
Ormai Ahmed è simpaticamente fuori controllo, perde l'iphone 3 volte in mezz'ora (sempre ritrovsto e riconsegnato dopo pochi minuti dai camerieri) si fissa che devo scopare ed io gli dico che le uniche fighe sono le pseudo cubiste sul palco: allora rompe le palle pure a queste. Viene cortesemente contenuto dalla security e capisco che è un cliente VIPS: avessi fatto io la metà di quello che ha fatto lui sarei rotolato in strada da mò. La situazione alcolica si complica ancor più quando un altro tavolo nell'andar via, divertiti dal cinema che stavamo producendo da 2h, tra un "my friend" e l'altro ci cede il secchiello con un altra bottiglia di vodka pure se in realtà l'alcool non ha mai smesso di scorrere. Comincio a diluire con Red Bull e tonica per non ribaltarmi pure io.
E' rimasta al tavolo una sbiondona di San Pietroburgo piuttosto giunonica, evidentemente non appartente alla scuderia della rompicazzo, cui Ahmed deve aver promesso la marchetta a fine serata. Infatti non schioda, mentre il nostro ancora bazzica (o meglio caracolla) per il locale a cercar altre puttane. La sanpietroburgese non deve essere una pro poichè ad un certo punto vedo che è brilla mica da ridere. E si struscia pure, io per non sbagliare tengo la mia mano al caldo tra le sue cosce.
Ormai son le 4 del mattino passate ed Ahmed torna con una che effettivamente mi sarei trombato: si vede però che deve piacere pure a lui poichè dopo pochi minuti sparisce definitivamente, peccato non averlo salutato e ringraziato.
Rimango con la sbiondona ormai prossima al coma etilico che mi chiede piuttosto imbronciata "where's your friend?". Le faccio cortesemente notare che my 'friend' lo conosco da 4h scarse e cmq non ne ho idea. O meglio ce l'ho e non credo contemplasse di tornare a ingropparsi la russa...
Il locale chiude e veniamo invitati ad uscire: la sbiondona mi si avvinghia come una cozza più che altro per non rovinare a terra, per cui all'uscita del Moscow uno spettatore avrebbe potuto osservare una scena di questo tipo: alle 5 del mattino io con una baldraccone biondo, alto calcolate un 1,78 mt più 12 cm di zeppe, che sovrastandomi ed ondeggiando da paura, si avvinghiava al mio braccio tanto forte da bloccarmi la circolazione.
Lei mi sbaciucchia e tenta, in un barlume di luicidità, la carta finale chiedendomi dove sia il mio hotel.
Sebbene non sia un granchè (perlomeno ai prezzi locali) dopo 2h di strusciate sarei anche arrapato e poi è l'ultima sera.
Dopo 10 secondi però scarto l'idea e non mi metto nemmeno a contrattare, posto la signorina fosse in grado di gestire la negoziazione.
Scarto l'idea perchè la tipa è onestamente impresentabile: vero che mi ero informato e l'hotel e guest friendly con registrazione ma, a parte che dubito potesse coprire i 200 mt di distanza senza fratturarsi, avrebbe dovuto almeno mostrare un documento stando ritta in piedi, ed è evidente che non è in grado di farlo..
Quindi dopo qualche ulteriore effusione, fermo un taxista (che era già passato 4 volte a chiedere se serviva un passaggio) e la carico a forza in auto non prima che lei mi abbia passato il suo cellulare dicendomi di scriverle il numero. Ora, a parte che me ne andavo il giorno dopo, vedo che lo smartphone è pure in cirillico: pigio qualche tasto a caso, glielo ridò e la saluto con tanti auguri .
Dopodichè mi incammino ancora divertito per la bizzarra serata verso il mio albergo, distante giusto il tempo dell'ultima sigaretta.