È facile fare la escort? In base a tutte le indagini sociologiche, statistiche, pubblicazioni direi proprio di no, anche per quelle persone che lo hanno fatto per scelta libera, non è facile. Non lo è perché per nessuna donna è facile entrare in intimità con uno sconosciuto, essere toccata, usata, a volte umiliata dalle parole e dai comportamenti, essere trattate come merce da acquistare. Ci penso ogni volta che mi avvicino ad una donna che si offre in cambio di denaro, porto rispetto, la tratto con educazione, cerco di essere un gentiluomo, ne ho quasi sempre grande soddisfazione. Ricordatevi sempre che avete di fronte una donna, con tutte le sue complessità e bellezze e forse una storia che non potete neanche immaginare.
Esistono anche quelle malamente è vero, ci possono essere mille motivi, semplicemente non tornateci più. Grazie al forum questo è possibile, da qui l’importanza delle recensioni.
Si stima che in Italia ci siano circa 100.000 persone che offrono servizi sessuali in cambio di denaro con un volume di affari di oltre 90 milioni di euro al mese. Una montagna di denaro che fa gola a molti interessi, tanti, troppi anche illegali e delinquenziali. I clienti si stima siano 3.000.000 quindi circa 1 su 4, molto spesso hanno una compagna. Cosa cercano? Di tutto e di più, ognuno di noi lo sa, basta fermarsi a pensare un attimo ed essere onesti con sé stessi. Non di rado c’è la voglia non confessata di possedere il corpo di una donna, di sentirsi forti nel sottomettere una donna ai nostri voleri utilizzando la forza dei soldi. Tutti diranno di no, ma nel vostro intimo chiedetevelo, a volte basta leggere qualche recensione per capire che è così. Non biasimo nessuno, ognuno è libero, sessualmente ho fatto di tutto anche cose di cui non vado fiero, ma essere consapevoli di se stessi e della realtà in cui ci muoviamo è importante.
In base alla Legge Merlin del 1958, in Italia la prostituzione non è considerata reato, a differenza dello sfruttamento, dell’induzione e del favoreggiamento. Lo sfruttamento, invece, è il reato commesso da chi approfitta dei proventi dell’attività di prostituzione di terzi, questi due fenomeni se ne aggiunge un terzo, quello della tratta: il trasporto coatto di esseri umani, che segue al rapimento o all’inganno della vittima, finalizzato allo sfruttamento.
I tre concetti sono collegati tra loro da un filo rosso che difficilmente è possibile distinguere, di questo dobbiamo essere consapevoli. Infine due parole sul concetto di “sex worker”. Secondo molti studiosi di diritto e di diritto del lavoro, la concessione di favori sessuali in cambio di denaro non può essere considerato lavoro. Si parte dall’articolo
41 comma 2 della Costituzione (
L'iniziativa economica privata (...) non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana). Parlare di lavoro sessuale significa trasformare il corpo della donna in luogo di lavoro, in strumento di lavoro. Il "lavoratore del sesso" rinuncia alla propria sfera intima e mette sul mercato non solo la propria forza lavoro ma principalmente l’intimità sessuale, cosa che è strettamente tutelata e proibita in qualsiasi altro impiego. Il mettere in gioco la sfera sessuale nel lavoro è considerato contrario alla dignità umana (della donna ma non solo) è quindi anticostituzionale.
Infine, sono un punter anch’io, pago per ricevere la compagnia delle ragazze, le tratto al meglio che posso, sempre con rispetto, gentilezza e generosità a volte ascolto le loro difficoltà e la tristezza di fare un’attività che mal sopportano ma che fanno per mille motivi. Altre volte ho incontrato donne che non mostravano problemi, anzi. Cerco sempre di rammentarmi che dei due, quello debole sono io e che in genere danno molto più loro a me che io a loro.
Scusate per la tirata, penso che un punter sia una persona pensante e che l’amore per la donna (non riduco mai la stessa ad una parte anatomica perché vuol dire perdersi il meglio) non debba mai spegnere il cervello. Per il resto, buona attività a tutti che sia offerta o domanda.