Molto bello, puntuale e incisivo il commento di
@Lafayette
Effettivamente il Pomelli lo vedrei bene come una sorta di "Caravaggio" del sesso e della perversione, che vaga ubriaco e sanguigno per le osterie, o, meglio, per postriboli, lupanari e nei privè per scambi di coppie, lanciando sproloqui, in cerca di zoccole, di puttane e di guai.



Ai posteri l'ardua sentenza di giudicare i suoi misfatti e le sue opere letterarie.
Non troveremo mai la quadra sul fenomeno della prostituzione.
Ognuno ha le sue idee, costruite, ci si augura, sulla base delle proprie esperienze personali.
Io ho le mie, e le "ragazze" che frequento fanno un lavoro e una vita da cani, e, dovendo di fatto mantenere le loro famiglie disastrate nei paesi di origine, e sostenere contemporaneamente tutte le spese in Italia, non riescono a mettere via niente per loro.
Fanno 100 km al giorno per andare al lavoro e la sera quando tornano a casa crollano davanti alla tv, l'unico contatto che hanno con la loro lingua e la loro terra di origine, e dormono abbracciate a un orsacchiotto di peluche per non sentirsi troppo sole.
Bisognerebbe provare a stare sulla strada 8 ore al giorno tutti i giorni, con sole, caldo torrido, pioggia, vento, gelo, su dei tacchi impossibili, fondamentalmente svestite, mangiando quello che capita e dovendo spesso fare anche i propri bisogni all'aperto in loco, lottando con ladri, rapinatori, drogati, ubriachi, maniaci, e le FDO, facendosi scopare dal primo che passa, che non sempre trattasi di persone pulite e gentili.
Certo guadagnano molto più di noi, ma io la sera non ho la "frega" che mi brucia, non ho la pelle interna scorticata, non ho abrasioni che mi provocano dolori insopportabili, dovute anche all'eccessivo utilizzo delle salviettine umide, spesso l'unico modo sulla strada per mantenersi pulite e per conservare l'igiene personale, e non rischio di prendermi tutte le infezioni del mondo, e non rischio di dover abortire, perché sono rimasta incinta perché si è rotto un profilattico, e non posso permettermi in questo momento di avere un bambino.
L'unica speranza di queste sfortunate creature, che vivono sulla strada, è di riuscire a mettere via abbastanza per poter garantirsi una vita almeno decorosa a loro e alle loro famiglie nei loro paesi di origine, tutto qui.
Contrariamente al Pomelli, penso che si possa tranquillamente fare il punter e contemporaneamente rispettare queste persone, che, come tutti, cercano solamente di sopravvivere e trovare una loro collocazione onesta e decorosa in questo mondo.
Questo è quello che vivo e vedo personalmente da cinque anni di frequentazione, dentro e fuori il loro lavoro, di alcune di queste dolcissime sfortunate creature.
A questo punto il Pomelli mi sarebbe già arrivato addosso, come un falco si lancia a ghermire il topolino inerme e indifeso nella radura.



Nulla invece succede?
Allora è proprio vero che è stato defenestrato.

