Fidelizzata, cosa significa?

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@ Sexaddicition
In termini di marketing il concetto che hai espresso è condivisibile e l'analogia si può estendere, volendo, anche al mercato delle loft ... ma, a parer mio, la fidelizzazione generalmente segue l'ascesa (dopo aver conquistato larghe fatto di mercato ed aver valorizzato un brand si punta a stabilizzare il volume di fatturato ottenuto e metterlo al riparo con barriere all'ingresso rispetto a competitor agguerriti).

Tuttavia, come sai, il mercato si differenzia e chi offre prodotti/servizi di nicchia ad elevato valore aggiunto ed ha sviluppato la sua strategia competitiva basata sull'esclusività, tende inevitabilmente a privilegiare i clienti "fidelizzati" e, ad esempio, se domani la Ferrari lancia un nuovo modello in serie limitata, ti assicuro che chi ha già comprato molte Ferrari ed è un cliente conosciuto riuscirà a prenotarla e comprarla, mentre io, che non ne ho mai comprata una, resterò senza anche se avessi i soldi necessari sull'unghia!
 
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Trovo tutto giusto, ma soprattutto esposto con chiarezza e senza aver millantato laurea alcuna.

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In termini di marketing il concetto che hai espresso è condivisibile e l'analogia si può estendere, volendo, anche al mercato delle loft ... ma, a parer mio, la fidelizzazione generalmente segue l'ascesa (dopo aver conquistato larghe fatto di mercato ed aver valorizzato un brand si punta a stabilizzare il volume di fatturato ottenuto e metterlo al riparo con barriere all'ingresso rispetto a competitor agguerriti).

Tuttavia, come sai, il mercato si differenzia e chi offre prodotti/servizi di nicchia ad elevato valore aggiunto ed ha sviluppato la sua strategia competitiva basata sull'esclusività, tende inevitabilmente a privilegiare i clienti "fidelizzati" e, ad esempio, se domani la Ferrari lancia un nuovo modello in serie limitata, ti assicuro che chi ha già comprato molte Ferrari ed è un cliente conosciuto riuscirà a prenotarla e comprarla, mentre io, che non ne ho mai comprata una, resterò senza anche se avessi i soldi necessari sull'unghia!
 
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Personalmente, ho scelto di incontrare solo su appuntamento. È stata una scelta personale data anche dalla tipologia dei miei incontri. Questo mi ha portata ad avere, a parer mio, un buon numero di fidelizzati, che probabilmente per loro motivi personali, si trovano bene nel poter organizzare un incontro non solo nel giro di uno o due giorni, ma anche più a lungo termine.
Di pari passo, sinceramente mi sturbo quando da un nuovo avventore, mi viene chiesto se sarò libera nella prossima mezz'ora, solitamente sono quelli che esordiscono con un "ciao bella, dove sei?"(partenza del super sturbo) magari mi sbaglio, ma sono quelli che classifico come quelli con la Tirella, quelli che se non trovano libera me, andranno da un altra perché tanto un buco vale l'altro... Bene, sicuramente per vanità, ma non solo, preferisco che vadano da un altra.
Benissimo che ci siano anche le catene di montaggio, sempre siano benedette.

Le lezioni di economia, finiscono come quelle in filosofia, sempre a fare bocchini a pagamento.
Nel mio piccolo mi sto laureando in cazzologia, non mi sento assolutamente un azienda in discesa puntando sulla fidelizzazione, ma ben il contrario, solo il fatto che il 75% (3 su 4) dei miei incontri giornalieri sia formato da fidelizzati, è solo la conferma che non sono a spennare polli ma a far star bene le persone, me in primis. E far star bene le persone, non significa fare abbonamenti o svendersi.

Regards :curtsey:

Concordo al mille per mille:clapping::clapping::clapping:
 
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"la fidelizzazione generalmente segue l'ascesa (dopo aver conquistato larghe fatto di mercato ed aver valorizzato un brand si punta a stabilizzare il volume di fatturato ottenuto e metterlo al riparo con barriere all'ingresso rispetto a competitor agguerriti)."

Quoto, quotissimo.:preved: Ecco perché ho scritto che la fidelizzazione è un processo naturale che segue l'ascesa in un meccanismo cronologico e sequenziale. (Quanto mi arrapa parlare con uno che ne capisce :rofl:)
Ciò non toglie che un'azienda non possa mettere in atto al contempo entrambe le strategie, formulando una "customer loyalty" (leggasi programma fedeltà) per i propri clienti super affezionati.
Le barriere all'ingresso nel mondo pay invece si traduce solo in: farli innamorare. Solo un punter innamorato va solo da una ragazza, restando quasi insensibile al richiamo delle altre. Ma questo è un caso limite (nonché pratica scorretta); le aziende sanno perfettamente che il cliente è tendenzialmente infedele ed è affascinato dalla novità. Quindi anche le aziende di nicchia devono essere consapevoli che la fidelizzazione è un concetto temporaneo.
A maggior ragione nel mondo pay.
 
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campania
Aggiungerei che un punter può essere anche "molto soddisfatto" non per forza innamorato...
Qualche volta dopo aver fatto un'incontro veramente appagante, ti senti svuotato per il resto del giorno o della serata e magari ti godi ancora i momenti vissuti ...
 
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Parimenti quando mi capita di chiamare una pseudo pay che mi dice “chiamami 10 minuti prima di venire” puntualmente passo oltre, perché ho il timore che sia una di quelle che tra un cliente e l’altro passano la famosa salvietta imbevuta e “avanti il prossimo”. È in queste condizioni che presumo la catena di montaggio, incontri da 15 minuti, in cui non si capisce se il tempo parta dall’entrata dall’uscio o dal primo rimbalzo sul letto. Ma poi dei 15 minuti sono conteggiati anche quelli che necessito io che almeno mi faccio un bidet da persona perbene? Tutti questi dubbi fanno sì che tendenzialmente con pay del genere, non si instauri un rapporto di fidelizzazione. Anzi nessun tipo di rapporto.

L’80% di chi mi contatta prima volta( e il 30% dei miei clienti) mi dà come preavviso se va bene mezz ora altrimenti 10 minuti...
Ovviamente l’incontro nn si fa..
 
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Dalle parti di Udine
Miss sexaddiction mi scusi però...
"Solo un punter innamorato va solo da una ragazza,restando quasi insensibile al richiamodelle altre "
Potrebbe essere che il punter non è innamorato,ma ritiene che codesta ragazza,lo faccia stare a suo agio per il periodo dell'incontro, sia fisicamente che mentalmente...,quindi parliamo di un livello "qualitativo " superiore.
poi,come già detto in passato,può succedere che scocchi un qualcosa in più, ma deve succedere da entrambi le parti...
".....il cliente è tendenzialmente infedele ed è affascinato dalla novità "
Il cliente,se riceve un trattamento consono alle sue aspettative,non cerca novità, richiede sempre e soltanto un servizio che sà essere possibile ricevere
"...le aziende di nicchia devono essere consapevoli che la fidelizzazione e un concetto temporaneo "
Un attimo...,se cerchiamo servizi o prodotti di nicchia sappiamo che non tutti possono fornire tali cose,quindi,sia l'azienda ,sia il cliente,sanno molto bene che alla base del loro rapporto c'è una fiducia, che con un'altra azienda "sconosciuta,non sono sicuri di ricevere.
Spero che sia riuscito ad esprimere il mio personale pensiero...
 
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Stica! Ma mi sa che hai capito nicchia per topa. Ti invito alla lettura delle lezioni di “Economia davanti e commercio di dietro” (cit. Juuuul)
 
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PUNTLANDER

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QUOTE.... le aziende sanno perfettamente che il cliente è tendenzialmente infedele ed è affascinato dalla novità. Quindi anche le aziende di nicchia devono essere consapevoli che la fidelizzazione è un concetto temporaneo.
A maggior ragione nel mondo pay.[/QUOTE]
Parole sante !! proprio recentemente una che frequento da piu' di 2 anni,e con la quale si era creato un feeling,mi ha veramente demotivato per una richiesta inopportuna che mi ha fatto in chat.In pratica e' dall'ultimo incontro a fine febbraio che cerchiamo di organizzare un altro meeting ,nonostante tutte le evidenti difficolta' del momento( io mi posso liberare a stento un paio d'ore,lei deve farsi un'ora di pulman+treno per incontrarmi,dobbiamo nasconderci nel mio garage per scopare perche' non oso ancora andare in motel),e gia' 2 volte ho dovuto disdirlo all'ultimo momento perche' mia moglie mi ha sgamato.Di mia iniziativa le ho fatto un regalino col poste-pay perche' so che ha bisogno.Ma adesso ,dopo un terzo tentativo abortito,sempre per colpa di mia moglie,visto che io non parlavo di money,lei mi ha chiesto se potevo aiutarla,ed io non le ho piu' risposto,perche' la cosa mi ha urtato,
Per quanto mi riguarda,se non si fa piu' viva lei,ho chiuso;quando si potra' uscire liberamente,me ne trovo un'altra.
 
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Io non ho studiato....

Tranquilla, madame, qua dentro mi sa che siamo praticamente tutti ripetenti.

Le lezioni di economia, finiscono come quelle in filosofia, sempre a fare bocchini a pagamento.

:lol:
Grazie, madame.
Se Francesco Bianconi dei Baustelle non si fosse tristemente involuto, oggi scriverebbe cose così.
In pratica una parodia attualizzata di Battiato, " le barricate in piazza / le fai per conto della borghesia...", ecc.
Mi sa che pure la metrica coincide.

Nel mio piccolo mi sto laureando in cazzologia, non mi sento assolutamente un azienda in discesa

Sogno di sentire questa frase detta un giorno in un contesto molto formale, con un tono asettico, esattamente come quando Flavia Paone al TG3 lesse con tono serissimo alcuni sms di Nicole Minetti su Berlusconi ( " non me ne frega un cazzo, lui è solo un vecchio di merda col culo flaccido..." . Il programma Blob la usò come sigla di apertura per una settimana. Ogni sera alle ore 20 io mi sintonizzavo ed avevo le convulsioni dal ridere).


PS
Chiedo per amica...
Dove è questa università del cazzo...desidererei diventare cazzologa anche io...

:lol:
Anche questa spero di sentirla un giorno in tv o altrove pronunciata con tono formale, serissimo.
 
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PUNTLANDER

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Un ora di pulma+treno per essere scopata in un garage buio come 2 conigli :rofl: eccezionale
Be',in effetti ho dimenticato di specificare che lei usufruisce solo di vitto e alloggio gratuiti(anche se decisamente scarsi) e di 2 euro circa pro-die come allowance......percio' anche il centino che gli allungo io ogni tanto per lei fa la differenza.
 
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Porky’s

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Leggendo le vostre risposte alla mia domanda iniziale ho avuto modo di capire, più o meno, il significato del termine fidelizzata, che ovviamente come per tante cose, non è universale. Concordo con un’ipotetica idea di classificazione del punter e quindi della escort di riferimento: avventore (1 incontro), cliente (2 o più), abituale (incontri ripetuti nel tempo), assiduo frequentatore (molteplici incontri anche a breve distanza e ripetuti nel tempo) e finalmente il/la fidelizzato/a.
In questa mia personale classificazione immagino la fidelizzazione come un qualcosa che oltre al sesso continene anche un certo livello di conoscenza e confidenza di ambedue le parti. Ciò non lo sia ha con l’assiduo frequentatore, che si fa conoscere ma che non conosce, ovvero il punter si confida mentre l’escort no. Ovviamente il tutto passa dal pagamento di una determinata somma, ma credo che la fidelizzata della mia classificazione sia quella che ti chiama anche per fare due chiacchiere. Chi rischia di lasciarci un patrimonio è ovviamente l’assiduo frequentatore ed è quello a rischio altissimo di finire nel tread dell’innamorato di una escort. Esempio massimo di fidelizzazione lo trovo nei racconti di @Lafayette che invita amiche escort al cinema o cene con amici...lui le chiama amiche, in questo caso genericamente e volgarmente io le potrei chiamare fidelizzate.
 
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Dopo aver letto tanti punti di vista, vorrei dire il mio. Mi è successo qualche volta (raramente) di trovare un ottimo feeling con una pay e quindi di tornare da lei. Averla come fidelizzata, oppure essermi fidelizzato a lei. Il rapporto che si è creato man mano, è stato sempre più bello. I dialoghi si sono approfonditi sempre di più, tanto che non mi sembrava più di stare con una escort. È un qualcosa che senti dentro, non si può descrivere. Poi, loro sono anche donne oltre che escort, quindi con i loro gusti e i loro piaceri. Si può anche andare al di là del lavoro, affezionarsi al cliente, avere piacere (oltre che soldi). non parlo di sentimenti, per carità! parlo solo di provare piacere a stare insieme, semplice piacere, reciproco naturalmente. inutile dire che queste sono le situazioni che cerco. chiedo troppo?
 
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E come si stabilisce quando una pay prova vero piacere a stare con un cliente e non è una farsa di circostanza? Qual è il segnale che rende concreta tale fattispecie? Esiste un complimento in particolare? Una parolina dolce campanello d’allarme? “Tu sei speciale” sorrido sempre quando me lo dicono... Quale fattore rende inequivocabilmente genuino questo presunto reciproco piacere al punto da eclissare l’interesse e spingere un rapporto di clientela in una “fidelizzazione”?
 
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Ma dunque il fidelizzato è quello che crede di avere un amante che poi è una prostituta e riceve attenzioni solo sotto versamento di denaro?
 
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per submale

il confine tra finzione e sincerità, è molto sottile e non si può mai definire. sono solo sensazioni. è qualcosa che percepisci dentro, sbagliando oppure no.
 
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