Fidelizzata, cosa significa?

Ma ci sarà qualcosa che lascia presupporre la possibilità di un rapporto “particolare”.
In tutta quella solita farsa, ci sarà qualcosa che demarca in maniera concreta. Cosa?

Quando si apre il culo con entrambe le mani.
Oblo quello mi sa che è solo un chiaro segno che stai facendo un ottimo lavoro. Essendo spontaneo poi, può essere ritenuto attendibile. :preved:Ma non indica necessariamente la di possibilità di una fidelizzazione. :prankster2:


 
E vabbè siamo sempre all’interno di un rapporto commerciale di natura sessuale, direi che quindi mi deve piacere il modo in cui offre a me (chè degli altri poco mi interessa) questo servizio, cioè sesso. Anche se è ormai chiaro che altri possano cercare qualcosa in più o di diverso rispetto al sesso.
Poi se all’interno di questa offerta ci sia solo finzione o anche qualcos’altro tipo piacere, curiosità, simpatia o vattelapesca, sarà solamente il tempo a dirlo.
Altrimenti che si fidelizza a fare?
 
E come si stabilisce quando una pay prova vero piacere a stare con un cliente e non è una farsa di circostanza? Qual è il segnale che rende concreta tale fattispecie? Esiste un complimento in particolare? Una parolina dolce campanello d’allarme? “Tu sei speciale” sorrido sempre quando me lo dicono... Quale fattore rende inequivocabilmente genuino questo presunto reciproco piacere al punto da eclissare l’interesse e spingere un rapporto di clientela in una “fidelizzazione”?

Buonasera a tutti/e..,signor submale, ci si potrebbe accorgersi ,ad esempio,quando ti manda un messaggio solo per sapere come stai, che fai di bello,oppure chiedere un consiglio su certe cose di cui non ha approfondita conoscenza, una telefonata giusto per chiedere come stai,senza sentirsi dire(o leggere)"quando passi a trovarmi "
Anche un caffe al bar...
 
Ben poca cosa però se si considerano al fine di stabilire se davvero la compagnia fa piacere vicendevolmente...
Cjargne scriversi e mandarsi messaggi talvolta può anche essere considerato una sorta di opportunismo da parte di una pay che tra noia e attese può ingannare il tempo con un simile intrattenimento. Effimero e a costo zero, talvolta anche produttivo perché incoraggiante. Non è però un comportamento serio se è fine a sé stesso, tanto quanto un punter che si mette a fare 100 interviste per perdere il tempo. Infine, un intrattenimento “virtuale” non garantisce che la pay possa gradire parimenti un intrattenimento reale. Anzi, spesso le due cose non collimano, perché non costa niente mettersi a fare la arrizzacazzi in chat, poi però se le chiedi un incontro di tre o più ore, potrebbe anche rifiutartelo. E questo ti garantisce che non apprezza la compagnia. E non è certamente il tuo caso Cjargne. Quindi, cosa in maniera tangibile sancisce che tale piacere di condividere del tempo possa essere reciproco tanto da spingere un cliente ad un rapporto assiduo? Dove finisce il marketing e dove comincia la realtà? O è tutta, sempre e per forza una mera illusione? Ci fidelizziamo per qualche battuta a effetto o per una reale spontaneità e quindi qualità dell’incontro?
 
Per fortuna qualcuno che lo capisce c e' ancora...

In teoria sarebbe questo.. Madopo un po' il 70℅ dei fidelizzati comincia fare discorsi strani...
Parole tipo
Trombamica
Fidanzata
Conosciamoci
Oppure la piu' divertente...
"Dai questa la offri tu la prossima volta pago"
.....
 
Ben poca cosa però se si considerano al fine di stabilire se davvero la compagnia fa piacere vicendevolmente...
Cjargne scriversi e mandarsi messaggi talvolta può anche essere considerato una sorta di opportunismo da parte di una pay che tra noia e attese può ingannare il tempo con un simile intrattenimento. Effimero e a costo zero, talvolta anche produttivo perché incoraggiante. Non è però un comportamento serio se è fine a sé stesso, tanto quanto un punter che si mette a fare 100 interviste per perdere il tempo. Infine, un intrattenimento “virtuale” non garantisce che la pay possa gradire parimenti un intrattenimento reale. Anzi, spesso le due cose non collimano, perché non costa niente mettersi a fare la arrizzacazzi in chat, poi però se le chiedi un incontro di tre o più ore, potrebbe anche rifiutartelo. E questo ti garantisce che non apprezza la compagnia. E non è certamente il tuo caso Cjargne. Quindi, cosa in maniera tangibile sancisce che tale piacere di condividere del tempo possa essere reciproco tanto da spingere un cliente ad un rapporto assiduo? Dove finisce il marketing e dove comincia la realtà? O è tutta, sempre e per forza una mera illusione? Ci fidelizziamo per qualche battuta a effetto o per una reale spontaneità e quindi qualità dell’incontro?

Il piacere di rivedere un cliente fidelizzato con cui comunque si dividono anche conversazioni su argomenti che interessano entrambi e' impossibile da nascondere..
Raramente un cliente che nn sopportiamo lo "fidelizziamo"
In una certa misura, ci si rende disponibile per incontrarlo ma... Parlo per me..
Al massimo una volta al mese.. Poi dipende da cio' che fa che ci infastidisce
Io posso sopportare determinate cose oltre le quali pero' soldi o non soldi io nn incontro... Perche' la sgradevolezza dell incontro mi si leggerebbe in faccia e nn lo ritengo giusto farlo vedere.. Perche' comunque poi il mio servizio sarebbe piu' che scadente.. Percio' quando ho qualche cliente che proprio nn riesco ad incontrare piu'.. Glielo dico se e' un fidelizzato.. Cerco di farglielo capire in modo carino...
Con chi non e' fidelizzato gli faccio notare che il comportamento tenuto non confa von il mio modo di intendere gli incontri e se gli dico che nn ho piacere a rivederlo.
Semplice e diretto... Lo faccio per cose di entita' medio alta...
Perche' nel corso degli anni ho capito che bloccarli e basta non serve.. E' meglio dirglielo possibilmente in faccia finito l incontro.. Altrimenti se insistono dirglielo quando ricontattano
 
Ben poca cosa però se si considerano al fine di stabilire se davvero la compagnia fa piacere vicendevolmente...
Cjargne scriversi e mandarsi messaggi talvolta può anche essere considerato una sorta di opportunismo da parte di una pay che tra noia e attese può ingannare il tempo con un simile intrattenimento. Effimero e a costo zero, talvolta anche produttivo perché incoraggiante. Non è però un comportamento serio se è fine a sé stesso, tanto quanto un punter che si mette a fare 100 interviste per perdere il tempo. Infine, un intrattenimento “virtuale” non garantisce che la pay possa gradire parimenti un intrattenimento reale. Anzi, spesso le due cose non collimano, perché non costa niente mettersi a fare la arrizzacazzi in chat, poi però se le chiedi un incontro di tre o più ore, potrebbe anche rifiutartelo. E questo ti garantisce che non apprezza la compagnia. E non è certamente il tuo caso Cjargne. Quindi, cosa in maniera tangibile sancisce che tale piacere di condividere del tempo possa essere reciproco tanto da spingere un cliente ad un rapporto assiduo? Dove finisce il marketing e dove comincia la realtà? O è tutta, sempre e per forza una mera illusione? Ci fidelizziamo per qualche battuta a effetto o per una reale spontaneità e quindi qualità dell’incontro?

Signor submale.....,chiaramente,io le posso rispondere per me stesso...,io mi sono fidelizzato per reale spontaneità e qualità dell'incontro..credo che a pochi possa interessare il tipo di rapporto che sono riuscito a improntare con alcune, non vorrei essere ripetitivo, sia chiaro ma quando apri un messaggio su WhatsApp, e leggi una richiesta di consiglio su dove andare in ferie ,oppure "scusami,ho dei fastidi in casa per 3 giorni tengo spento il cellulare, ma non preoccuparti "...,non credo sia un caso di "opportunità ".
Oppure,si confida con me su certi clienti che non gradisce incontrare per questo o quel motivo...,o addirittura mi scrive "aspetto che tu mi dica quando ti va meglio vederci, poi accetto incontri da altri "...
Se mi permette,tengo a precisare che,all'infuori del messaggio di un eventuale appuntamento, mai mi e stato chiesto aiuto economico o pressioni per incontrarmi (se a qualcuno è sfuggito, i miei incontri non durano solo un'ora..)
Ma,ripeto, io posso esprimere le mie esperienze...altri potrebbero fidelizzare per motivi diversi dai miei,ma pur sempre validi...
 
Curvy, purtroppo dopo un po’ anche tra le fidelizzate c’è chi avanza richieste strane.
Come direbbe Furio: “E allora lo vedi che la cosa è reciproca?”
:pardon:
 
Curvy, le richieste ovviamente pendono soprattutto verso il lato economico, ci mancherebbe.
Però sono d’accordo con te. Posso intuire che in quanto a stranezze relative al rapporto con le fidelizzate, purtroppo le cose siano sbilanciate a favore di noi uomini. Se non altro per ragioni statistiche.
Immagino che all’interno del variopinto mondo dei clienti ci sia anche qualche sociopatico o più semplicemente persone con banali difficoltà relazionali, ed alcuni li vediamo perfino qua, nonostante si siano costruiti una identità virtuale che in realtà racconta qualcosa su ciò che nelle loro intenzioni quell’identità farlocca dovrebbe invece celare.
 
1: Raramente un cliente che nn sopportiamo lo "fidelizziamo"
È il cliente che fidelizza la pay o la pay che fidelizza il cliente? Se la seconda, in che modo?

2: Perche' la sgradevolezza dell incontro mi si leggerebbe in faccia e nn lo ritengo giusto farlo vedere.. Perche' comunque poi il mio servizio sarebbe piu' che scadente..
Questo denota molta onestà: riconoscere i propri limiti e non valicarli rinunciando al guadagno per non inficiare la qualità e il buon nome. Molto professionale come atteggiamento.


3: ...gli dico che nn ho piacere a rivederlo. Semplice e diretto... Lo faccio per cose di entita' medio alta...Perche' nel corso degli anni ho capito che bloccarli e basta non serve.. E' meglio dirglielo possibilmente in faccia finito l’incontro.. Altrimenti se insistono dirglielo quando ricontattano
Anche questo lo reputo molto professionale. Dopo gli incontri anche io sono solto chiedere un feedback e chiedo se posso avere l’opportunità di vederci di nuovo. Sono certo che tutte mi rispondano in modo sincero, perché mi dicono di non ripresentarmi mai più alla loro porta.
:pardon:


Perdonate la mia petulanza, confesso candidamente la mia inesperienza al riguardo. Rimango al momento dell’idea che il cliente migliore è quello che paga, consuma nel breve termine, ringrazia e magari saluta pure in anticipo. Non mi è chiaro però se i clienti si ritengano fidelizzati in virtù di una certa assiduità e confidenza o se le pay ritengano di fidelizzare i clienti con una massiccia dose di iniezioni di autostima tali da farli sentire unici e rari.
 
Sub nella fidelizzazione è celato il regno della conquista.
Che sia fiducia, amicizia, complicità, un limite da superare, un nuovo gioco o una sigla prima negata, è pur sempre qualcosa che viene conquistato con la conoscenza reciproca e la frequentazione. Non è tanto l’ambizione di voler creare un certo tipo di rapporto, quanto un’intuizione sulle qualità di quella determinata persona, di cui si cerca conferma nel tempo che si passerà insieme. Ovviamente in modo più che piacevole.
È solamente un gioco o una forma di relax se preferisci. Sicuramente diverso rispetto a quello che ti potrebbe offrire il resort all inclusive, drink compresi.
Certo, ci sono infatti quelle che già dal primo incontro potrebbero offrire qualcosa di simile, prostitute iperprofessionali, con tariffa flat o quasi e prestazioni standard omnicomprensive di sigle, cordialità a profusione e caramellina finale per tutti. Personalmente le trovo poco interessanti da fidelizzare, così come quelle con troppi limiti e chiusure. Un incontro potrebbe bastare.
Ma anche su questo aspetto siamo tutti diversi fortunatamente, non abbiamo le stesse preferenze.
Ad esempio una cosa su cui mi trovo d’accordo con le mie fidelizzate sono gli orari in cui incontrarci, direi sul tardi. Alcune volte perché richiesto da loro, molto più spesso da me.
Non ti sto a spiegare il perché ma già da certe affinità si può comprendere il proseguo della frequentazione.
 
Beh vista così la fidelizzazione magari ha anche un senso, ma la chiave penso che sia la consapevolezza. Il punto è che vorrei lasciarmi andare anche io a qualche illusione, l’ho scritto pochi post fa, sono alla disperata ricerca di una fidelizzata. Ma quando un rapporto nasce con un presupposto pecuniario, nel puttanesimo come nel lavoro, mantengo sempre qualche remora riguardo la genuinità di ciò che mi si dice. Non è una diffidenza che scaturisce da qualche mia insicurezza personale. Ritengo solo che si ceda troppo spesso al canto delle sirene. Ad esempio mi sono capitate troppo spesso situazioni in cui vedevo uno che elogiava una pay che però non faceva rai2, sosteneva che forse con un po’ di impegno...poi arrivava un altro a dire “ah sì cosa, tizia, me la ricordo, nel 2005 ci andavo solo per il culo”. La conquista dici. Già, perché l’uomo deve sentirsi uomo, e pretende di fare il cacciatore anche se la preda l’ha in realtà comprata dal macellaio. Sono illusioni, anche io ne ho fatto ricorso quando mi mancava un pizzico di sale. Ma consapevolmente. Non riesco a staccarmi purtroppo dalla visione tali rapporti come una deviazione dal normale percorso da seguire. Alternativa pericolosa perchè, come diceva Curvy, poi finisce sempre che qualche fesso rischia di crederci davvero. Non voglio mancare di rispetto nè criticare chi prova appagamento a coltivare un rapporto. Tra qualche anno sicuramente anche io apprezzerò la porca sicura. Ad avercene. Forse anche prima perché a dire il vero con questa pandemia, mi è passata un po’ la smania di saltare di fiore in fiore, o di cazzo in cazzo se preferite (ho un ventaglio di possibilità doppio rispetto a molti di voi, forse anche per questo tendo più all’arrembaggio). Tengo solo a dire, che la foto che una vi manda, magari è stata mandata a una lista broadcast, così come il messaggino simpatico, talvolta “sei il mio cliente preferito” o “tu per me non sei solo un cliente” dovrebbe essere un po’ inflazionato e meno sentito, perché se è vero che ci sono indubbiamente preferenze, talvolta qualcuna ci marcia pure. Ed è squallido. Quindi io rimango sempre un po’ scettico. Così facendo mi sono precluso la possibilità di avere una fidelizzata, proprio ora che serve come il pane. Fa niente, mi consolo nel pensiero della solidarietà degli amici, che hanno giovato delle recensioni di apertura. Vedo un lungo roseo futuro di seghe davanti a me. Di fidelizzate ancora manco l’ombra. Ora potete replicare con qualche parola di conforto se vi fa piacere, io non parlo più perché penso di aver esagerato un po’ in questo thread e senza nemmeno sapere esattamente di cosa sto parlando :prankster2:
 
Ma, mi chiedo, perché parlare di "fidelizzata" al singolare?
Personalmente, io ne ho tre di ragazze che con i miei personalissimi parametri posso definire "fidelizzate".
Mi ritengo l'unico cliente con questo status? Manco per sogno. Mentre sto pompando a pecora una di queste gentili donzelle per caso mi soffermo con il pensiero sulle altre? Per carità.
Come ebbi modo già qualche paginata addietro di sottolineare, pensate alle vostre escort preferite come i locali che avete più piacere a frequentare.
Potete mai ingelosirvi se il vostro tavolo preferito per una sera viene occupato da altre persone? Eddai... L'importante è che quando QUELLA sera decidete di rifrequentarlo, il servizio, la cucina e le attenzioni speciali riservate ai clienti degni di nota siano tutte là.
E se le cose per una volta non dovessero andare come auspicato, come si dice a Roma, morto un papa se ne fa un altro.
Sempre per esperienza personale, all'ottavo incontro con una nota escort d'oltre-cortina che bazzica da anni i loft della Capitale, notato da parte mia un atteggiamento e un servizio non più conforme agli elevati standard garantiti in passato, semplicemente ho deciso di rivolgermi ad altre fornitrici...
Più parole di conforto di così...:pardon:
 
Cavoli che bella analogia...

:w00t:
Piu' che un bar o pub...
Mi vedo come una buona birra o un bel piatto di bucatini all amatriciana
Si possono avere ovunque (o quasi) ma cmq ognuno di noi ha i suoi posti preferiti... I posti dove sa che comunque se va li trova tutto cio' che piu' gli si confa
Dove sa che il barista sa cone vuole la birra
Dove sa che l amatriciana e' fatta a degola d arte per il suo gusto.. E non ha pasta scotta... O speck al posto della pancetta o del guanciale...
In molti lo dite
Le fidelizzate sono il porto sicuro
Ed e' lo stesso per noi...
Per quanto riguarda la gelosia, che io trovo giusta in un rapporto d esclusivita' e non in regola no mercenario, onestamente non ne vedo il motivo... Il fatto che un cliente abbia piu' fiorellini dove prendere il miele... Fa si che si evitino certe situazioni sgradevoli
ed imbarazzanti
 
Altro3d molto interessante dove ho colto varie sfumature che condividopienamente e che forse ritroverete in questo mio post.
Sullafidelizzazione ho scritto anche nel 3d “innamorarsi di una escort”e magari ripeterò alcune cose dette in quella sede però ora mi fapiacere condividere le mie esperienze.
Sulconcetto di fidelizzazione io partirei dalla considerazione chequando vado da una pay non sono solo un cazzo: certo sono lì per unrapporto sessuale ma il mio giudizio sulla ragazza è molto ampio eprende in considerazione le sue “specialità”, il suo modo diporsi, l'igiene, il social e tane altre cose che dipendono dallapersona della esercente. La domanda se è la escort che fidelizza o èil cliente io penso che inizialmente l'ago penda maggiormente dallaparte del cliente, dopotutto è lui che sceglie e paga, mentre per ilprosieguo della rapporto fiduciario è più dalla parte della escortnel senso che se lei si è atteggiata forzatamente in quell'incontrovalutato positivamente dal cliente poi nei successivi egli noterà uncambiamento e forse non la richiamerà. Era già da un po che cistavo pensando ma questo covid mi ha fatto prendere convintamente unacerta strada: ci sono tantissimi annunci, volendo si può scopare condelle fighe allucinanti ma proprio per questo motivo ho deciso difrequentare solo alcune di esse. “pulchra dicuntur quae visa placet” si diceva e si dice tutt'ora infatti nella mia nozione distrafiga il concetto di bellezza di fighaggine di carica erotica ecc.è strettamente personale e dopo un discreto tempo di punteraggiosono arrivato alla conclusione che il piacere deve essere massimo eil massimo me lo danno solo certe ragazze, in quelle modalità chepersonalmente mi piacciono. Se penso alle nascita di unafidelizzazione direi che innanzitutto viene l'aspetto fisico e quantomi suscitano le foto o le rece dei colleghi, poi dopo l'incontroconsidero il social, la gentilezza, la pulizia e anche la simpatia.Se questi parametri vengono esaltati dalla ragazza allora è facileche io la richiami per un altro appuntamento. Ho esordito dicendo chenon solo solo un cazzo e così penso che l'argomento valga anche perle ragazze: non sono solo un buco o una bocca ma sono donne vere ecomplete e la umanità/personalità di ciascuna viene inevitabilmentefuori. Io le fidelizzate che ho(rectius che credo di “avere”)le stimo tantissimo come persone proprio e se penso che quegli stessisoldi potrebbero finire nel portafoglio di un'altra lo sentirei comeun tradimento verso me stesso: lasciare il noto per l'ignoto è unacaratteristica del punter è verissimo, ma si fatica a guadagnarequegli 80/70 euro (dico una cifra di massima) e lasciarli ad una chenon mi lascia niente quando esco dal loft non mi va proprio giù.Quando dico di “che cosa mi lascia” non intendo sentimenti o cosevarie ma un senso di appagamento fisico e umano, è il pensiero diavere passato una mezz'ora che mi ha reso felice e poi anche ilpensiero che la volta dopo sarà comunque bellissimo.
Comeosservava allibita Curvy alcune forse tendono ad allargarsi(approfittarsi?)un po' del fidelizzato e io capisco lo sgomento però, se posso dire la mia, lo si può percepire anchepositivamente. Come raccontavo in un altro 3d a me una fidelizzata hachiesto/chiede favori o donazioni extra (fuori del tempodell'incontro) con la avvertenza di saldare poi il dovuto conincontri in avvenire. Lo si può considerare positivamente perché,forse sarò ingenuo, a me è sembrato come se mi avesse detto lochiedo a te perché so che oltre al cazzo vieni in casa mia anche conla tua di umanità e ora che ho bisogno ti chiedo un favore. Mentrestavo scrivendo questo mio intervento ho letto altri interventi erispondo affermativamente al collega che si domanda del perché siparli sempre di fidelizzata e mai di fidelizzate al plurale. Iocertamente uso il plurale perché, come ho cercato di spiegareall'inizio, in questi anni ho avuto la fortuna di conoscere girls chemi hanno fatto trascorrere quella mezz'ora nel modo piùsoddisfacente possibile e in un altro 3d ho usato l'espressione“monogamia” perché per ora e non so fino a quando, ho ilproposito di incontrare solo quelle perché sono simili per fisicitàatteggiamento gentilezza maialaggine, rates ecc.
 
Per fortuna nn ho protuberanze che si possano infilare:lol:
Era un appoggio metaforico.. :flirt:

:lol:...
 
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