Sfogliavo le storie del mio account troiagram poco fa ed ecco che mi salta all’occhio la situazione tipica a cui mi riferivo qualche post fa. Qualcuno capirà di chi sto parlando, le storie non le guardo solo io. Siccome la diretta interessata è pure utente di questo forum prego di non esternare lampi di genio per non alzare polveroni. Non è questo il mio intento.regali pretenziosi potrebbero suscitare la reazione d’orgoglio o potrebbero essere addirittura inadeguati agli standard della pay.
Insomma la peripatetica mette la storia in cui mostra orgogliosa una busta di una nota griffe, se ne compiace e procede all’unboxing carica di aspettativa. Mostra il patetico biglietto d’accompagnamento in cui il rincoglionito di turno dichiara amore eterno, poi ecco che appare una borsetta entry level, una cosuccia vista e rivista delle dimensioni di una pochette. È una signora griffe, anche una borsetta ha un costo abbastanza elevato considerato il rate medio con cui la tizia è solita pronarsi. Ma ecco lo squallore: sbuffa infastidita e la sbatte con fare stizzato. La butta qua e là in preda alla frustrazione del momento. Si lamenta del regalo. È delusa. Poi rincara la dose e mette la foto di una taglia big della stessa griffe con tanto di didascalia “ecco questa è una borsa”, non contenta pubblica un paio di stivali astronomici della stessa marca come a dire: “ecco cosa mi dovevi comprare”. Mi è venuta una profonda angoscia. Ho a che fare con queste piranha da due decenni ma non avrò mai abbastanza pelo sullo stomaco per sopportare cotanta poraccitudine. Sia quella della pay che colma i suoi vuoti (leggasi gape) con il consumismo da fashion addicted, sia la miseria del cliente che dopo aver buttato al cesso tanto denaro, si vede pure mortificato come la merda. È vero che da un po’ soffro di ipersensibilità testicolare, però sti scemi di merda e ste morte di fame che rendono tutto così schifoso non mancano mai. Pagate il rate e cercate di limitarvi a quello. Oppure fate un po’ come cazzo vi pare.