Forse la mia è una situazione comune.

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Mi permetto un piccolo intervento molto modesto perchè son single e di coppia sò poco.

Ma mi permetto di distinguere varie fasi del percorso di coppia:
Nella prima fase di innamoramento, quello delle farfalle in pancia e tutto i lresto, l'aspetto delle pulsioni della libido gioca un ruolo molto importante per far incontrare e mettere assieme uomo e donna, è forse la fase istintuale più forte messa in campo dalla natura per consentire la riproduzione. In questa fase il sesso è una cosa spettacolare.

Una volta messa insieme la coppia, per mille motivi (lavoro routin incazzamenti vari) il sesso può diradarsi, diventare anche monotono.

Resta tuttavia un momento di comunicazione e intimità unico è un qualcosa di non verbale.

Se una coppia non avverte più libido l'uno nei confronti dell'altro, non dico che è finita ma che comunque qualcosa è andato fuori dall'ordinario ed è mutato il rapporto di coppi (fine dello scopo riproduttivo) posso provare, affetto rispetto e mille altre cose che mi fanno restare con quella persona e spesso lo si vede nelle coppie di anziani in coppie che sono invecchiate insieme.

Altro discorso è invece la libido di ognuno di noi ovvero di un singolo, l'assenza di libido da un lato è anch'essa una "malattia" ci son farmaci in grado di azzerare la libido, in altre situazioni la deviazione della libido in altri settori può portare ad altri fenomeni visti spesso in alcuni religiosi che forzatamente sopprimevano la propria libido dandosi all'ascetismo o a forme molto intense di sublimazione religiosa ovvero di creazione di una orma di fede profonda, spesso tali individui erano considerati mistici o addirittura in comunicazione con l'essere superiore.

A mio avviso quindi non è normale non avere, nell'eta fertile (mascile e femminile) impulsi di libido, che poi questi si concretino, in un rapporto pay o in una masturbazione solitaria, o in un monotono dovere coniugale è altro discorso.
 
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Dai troppi giudizi. I tuoi fanno sesso? Magari non lo fanno da 20 anni, eppure...chi lo sa, ognuno fa quello che vuole.
Nella mia coppia baci e carezze sono tanti, tantissimi. E per noi contano molto più che la genitalità. C'è qualche problema? Ci sono coppie che trombano sempre e non si amano. Ci sono coppie che trombano sempre e si amano. Ci sono coppie che non trombano mai e non si amano. Ci sono coppie che non trombano mai e si amano. Non abbiamo il diritto di giudicare secondo il nostro metro di giudizio. "se non si tromba è amicizia". Ma chi lo ha detto? A volte si, a volte no. Ti ricordi Vianello e la Mondaini? Le loro scenette nel letto erano ricavate dalla realtà, Loro dichiaravano candidamente di aver fatto sesso solo i primo 3-4 anni e poi più niente. Eppure erano inseparabili e morto uno...è morta anche l'altra. E così ci sono milioni di coppie. Non esistono regole. Ognuno è storia a sé.

Guarda, che ti devo dire, per come la vedo io il sesso non è affatto secondario in un rapporto di coppia, specialmente se relativamente giovane, come specificato da qualcuno.
Se poi te e tua moglie siete felici e appagati così bene, però vedi il punto è che la cosa pare essere reciproca nel vostro caso. Avete scelto entrambi di relegare la sfera sessuale al di fuori del rapporto di coppia (che io continuo a ritenere un rapporto di intensa e profonda amicizia, ma non di amore...mancando la componente del desiderio e dell'intimità fisica, ma tant'è).
Però hai letto le parole di surimo99, ti ci sei soffermato per caso??
Il topic lo ha aperto lui. Frequenta una donna da pochi anni, non sono nemmeno sposati, lui avrebbe desiderio a lei no... Lui avverte una mancanza, lei no. Ha provato a parlargliene , ma per lei il sesso sembra essere "solo una rottura di palle" (cito test.). Ma stiamo scherzando?? Intanto se lei gli volesse veramente bene, se lo amasse, dovrebbe come minimo ascoltare il suo disagio e affrontarlo. Non liquidarlo come se lui le chiedesse la luna. E' lui la persona più sana, a mio avviso, non lei. E' legittimo che lui aspiri ad avere accanto a sé una donna che lo desidera, che voglia vivere una relazione appagante sotto tutti (ripeto, tutti) i punti di vista.
Per me dovrebbe lasciarla a gambe levate. La soluzione non è affatto andare a mignotte...quella diventa una necessità, semmai. Troverà altre donne con le quali vivere rapporti più appaganti.
E mi lasciano basita le risposte di tanti, che "è normale", quindi se ne faccia una ragione. Ma che normale, surimo, non sei obbligato a stare in coppia in un rapporto per te frustrante, non farti venire sensi di colpa assurdi e inutili. Di vita ce n'è una sola e il tempo passa veloce, finché sei giovane abbi il coraggio di cambiare. La staticità insoddisfatta, l'accontentarsi...lascialo a chi non può più permettersi di cambiare. Tu devi cercare il meglio per te stesso.
 
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Io mi pongo e pongo una domanda se non è troppo intima...ma che succede in una coppia quando uno desidera sesso e l'altro no?

La parte non disponibile è indisponibile ad un rapporto completo o cerca di venire incontro all'altro magari in una forma alternativa...masturbando il compagno cercando comunque una forma di intimità o proprio non ci sfiora nemmeno.
O si fà sopportando la Famosa sveltina di 5 minuti.
Lo chiedo perchè nelle fasi di innamoramento che ho avuto la mia lei se non poteva cercava quantomeno di allietare il mio desiderio in modo affettuoso e alternativo :D
 
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Io mi pongo e pongo una domanda se non è troppo intima...ma che succede in una coppia quando uno desidera sesso e l'altro no?

La parte non disponibile è indisponibile ad un rapporto completo o cerca di venire incontro all'altro magari in una forma alternativa...masturbando il compagno cercando comunque una forma di intimità o proprio non ci sfiora nemmeno.
O si fà sopportando la Famosa sveltina di 5 minuti.
Lo chiedo perchè nelle fasi di innamoramento che ho avuto la mia lei se non poteva cercava quantomeno di allietare il mio desiderio in modo affettuoso e alternativo :D

La fase di innamoramento è molto "facile" in questo senso. E' il rapporto lungo che è un casino, anche perché non siamo esseri portati alla monogamia. Insomma, scopare sempre con la stessa persona è un po' come mangiare lasagne e sempre lasagne per tutta la vita. Stufa! Quanto alle dinamiche che chiedi prova ad aprire i link che ho messo qualche post sopra relativi a discussioni su un sito che si chiama "sfoghiamoci" e troverai migliaia di casi ben spiegati ed argomentati.

Cmq anche io da giovane single o da fidanzato fresco ritenevo impossibile un rapporto con poco o punto sesso. Ricordo che pigliavo per i fondelli anche amici sposati che regolarmente mi dicevano che non trombavano. Gli dicevo il sesso è importante e che era assurda la loro vita di coppia e che a me non sarebbe successo. Però poi ogni volta succedeva dopo qualche anno ed è successo anche con mia moglie....pace.

X Petra: Non è detto che l'intimità sia solo il sesso. Io ho molta intimità con mia moglie, scopiamo ogni morte di Papa (e non muore un papa da tempo eh eh) però abbiamo molta intimità.

Il ragazzo che ha aperto il topic è cmq in una situazione particolare, non è neanche sposato e cmq pare che la compagna non sia gentile con lui in generale. Quindi condivido i consigli di Petra. Gli altri con problemi simli intervenuti invece hanno tutti storie diverse, quindi non mi esprimo.
In generale, cmq, se sono sposati, e con la moglie c'è ancora sentimento e complicità, tenderei a dire che la soluzione pay per il mero sesso è condivisibile. In fondo se al rapporto manca solo quello è la soluzione più indolore. Sono decisamente contrario alle amanti, perchè li si mette in moto un rapporto parallelo vero e proprio, spesso anche di amore e sentimenti, e a quel punto significa che cn la moglie non c'è proprio più niente.

Un capitolo a parte sarebbe da aprire sul perché, invece, per molte donne è più grave un "tradimento" con prostitute che con amanti vere e proprie. Quando ho letto qualche discussione a riguardo ho notato che praticamente tutte le donne consideravano molto peggiore il tradimento mercenario, che invece nell'ottica maschile è quasi un tradimento per modo di dire...ma qui credo entrino in gioco le enormi differenze che intercorrono tra la mentalità maschile e quella femminile
 
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Io mi pongo e pongo una domanda se non è troppo intima...ma che succede in una coppia quando uno desidera sesso e l'altro no?

La parte non disponibile è indisponibile ad un rapporto completo o cerca di venire incontro all'altro magari in una forma alternativa...masturbando il compagno cercando comunque una forma di intimità o proprio non ci sfiora nemmeno.
O si fà sopportando la Famosa sveltina di 5 minuti.
Lo chiedo perchè nelle fasi di innamoramento che ho avuto la mia lei se non poteva cercava quantomeno di allietare il mio desiderio in modo affettuoso e alternativo :D

Anche io sono molto curiosa delle risposte. Mi piacerebbe davvero che qualcuno approfondisse , senza giudizi.
Io agenore ti posso portare la mia esperienza. Ho vissuto un rapporto bellissimo e profondo, sotto tutti i punti di vista. Molto affetto, molta intesa intellettuale, molto desiderio. Poi qualcosa è cambiato. L'affetto è rimasto anzi si è accresciuto, l'intesa intellettuale chiaro è rimasta...ma il desiderio ha cominciato a scemare...da parte mia. Abbiamo cominciato a farlo più di rado, sempre più di rado, finché è scomparso. Assolutamente non sarei stata disposta a "farlo tanto per", solo per alleviare il suo desiderio. Le ultime volte che l'abbiamo fatto, infatti, è stato davvero frustrante...non sentivo nessun coinvolgimento, nessuna bella sensazione. Lo feci solo per fargli piacere, per affetto, perché volevo vederlo felice. Ma certe cose si sentono...
E smettemmo.
Io ho vissuto questa fase davvero male. Mi mancava quel desiderio, quell'intimità. E il peggio era che ci volevamo molto bene, che stavamo davvero bene assieme. Condividevamo moltissimo tempo assieme, insomma...fuori dal letto eravamo perfetti, io ero appagata da lui umanamente ed affettivamente. Però quella mancanza di intimità si è fatta sentire sempre di più. Mi stupivo che lui non ne parlasse...che facesse finta di nulla. Vivevamo come due amici intimi molto affezionati.
Allora affrontai io l'argomento una prima volta, e venne liquidato abbastanza ...seccamente. Era evidente che non ne voleva parlare, che anzi lo imbarazzava. Mi rispose che ......"era normale"...ecco perché detesto questa parola. Mi disse che dopo un po' di tempo è del tutto normale che non ci si desideri più come prima . Cominciò a dirmi che gli aspetti importanti sono altri, che per lui il sesso non era essenziale,e così via.
Mi ero decisa a lasciarlo, pur con grande sofferenza...ma non ce la feci. Gli volevo troppo bene, non volevo farlo soffrire, non volevo perdere una persona cui ero affezionata, con la quale avevo moltissimi ricordi, tanta affinità. Mi dissi...magari non troverò più una persona con la quale star così bene. Era come staccarmi un pezzo di cuore. Così continuai il rapporto.
Ma i mesi passavano e...quella mancanza si faceva più forte. Possibile che non sentivo l'impulso di baciare in bocca l'uomo che in teoria amavo? Questa mancanza cominciò a riversarsi nella quotidianità. Piccoli nervosismi...prima da parte mia, poi ovviamente anche da parte sua. Stavamo a letto a guardare un film e non ci veniva nemmeno la voglia di abbracciarci...assurdo in una coppia che si ama,no?
Mi innamorai di un altro (inevitabile). Ma non lo tradii... Però ero nervosa, per il fatto di sopprimere quegli impulsi.
Dopo qualche tempo ho riaffrontato l'argomento. Questa volta in maniera più decisa ...volevo andare a fondo, parlare di tutto. E così facemmo. Anche lui ha preso atto del problema, ha riconosciuto che non è molto "normale". Disse che credeva che fosse normale, che io come molte altre donne dopo un po' non provassi più desiderio, e si era adattato a questa situazione. Io gli dissi che non provavo più desiderio PER LUI, ma che il desiderio di per se stesso lo provavo eccome, ...lo provavo per altri. Che mi mancava la sessualità, quella dmensione intima che si vuole vivere con chi si ama...con più o meno frequenza, ma che per lui ormai non provavo più desiderio, che con lui non la potevo più vivere. Che avremmo finito col tradirci...perché non si può vivere senza sesso tutta la vita. Lui mi disse che il sesso per lui non era importante e poteva farne a meno, che preferiva stare con me. Che trovava molto più appagante il resto. Insomma, non voglio farla lunga.... Il rapporto ho deciso di chiuderlo io, mi son fatta forza. Lui ha sofferto tanto, io anche...per il fatto di averlo fatto soffrire. Ma spesso la cosa migliore da fare non è quella esente da sofferenza.
Capisco che situazioni simili possono esserci tra molte coppie sposate, che continuano a stare assieme. Ma forse in quel caso ci sono altri vincoli, figli ....una vita intera. E difatti si rompono solo quando uno dei due si innamora profondamente di un'altra persona con la quale costruire una nuova dimensione di vita. Senza questa spinta, il cambiamento è molto difficile, e si preferisce continuare così...
Io non giudico... però mi stupisce un po' il fatto che si tenda a ignorare quello che secondo me è un problema. Poi uno può decidere di conviverci, ma almeno riconoscere che qualcosa effettivamente nel rapporto manca sarebbe il minimo.
Nel caso di persone giovani io credo che si debba sempre avere la forza di cambiare le cose, se possibile.
 
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Anche io sono molto curiosa delle risposte. Mi piacerebbe davvero che qualcuno approfondisse , senza giudizi.
Io agenore ti posso portare la mia esperienza. Ho vissuto un rapporto bellissimo e profondo, sotto tutti i punti di vista. Molto affetto, molta intesa intellettuale, molto desiderio. Poi qualcosa è cambiato. L'affetto è rimasto anzi si è accresciuto, l'intesa intellettuale chiaro è rimasta...ma il desiderio ha cominciato a scemare...da parte mia. Abbiamo cominciato a farlo più di rado, sempre più di rado, finché è scomparso. Assolutamente non sarei stata disposta a "farlo tanto per", solo per alleviare il suo desiderio. Le ultime volte che l'abbiamo fatto, infatti, è stato davvero frustrante...non sentivo nessun coinvolgimento, nessuna bella sensazione. Lo feci solo per fargli piacere, per affetto, perché volevo vederlo felice. Ma certe cose si sentono...
E smettemmo.
Io ho vissuto questa fase davvero male. Mi mancava quel desiderio, quell'intimità. E il peggio era che ci volevamo molto bene, che stavamo davvero bene assieme. Condividevamo moltissimo tempo assieme, insomma...fuori dal letto eravamo perfetti, io ero appagata da lui umanamente ed affettivamente. Però quella mancanza di intimità si è fatta sentire sempre di più. Mi stupivo che lui non ne parlasse...che facesse finta di nulla. Vivevamo come due amici intimi molto affezionati.
Allora affrontai io l'argomento una prima volta, e venne liquidato abbastanza ...seccamente. Era evidente che non ne voleva parlare, che anzi lo imbarazzava. Mi rispose che ......"era normale"...ecco perché detesto questa parola. Mi disse che dopo un po' di tempo è del tutto normale che non ci si desideri più come prima . Cominciò a dirmi che gli aspetti importanti sono altri, che per lui il sesso non era essenziale,e così via.
Mi ero decisa a lasciarlo, pur con grande sofferenza...ma non ce la feci. Gli volevo troppo bene, non volevo farlo soffrire, non volevo perdere una persona cui ero affezionata, con la quale avevo moltissimi ricordi, tanta affinità. Mi dissi...magari non troverò più una persona con la quale star così bene. Era come staccarmi un pezzo di cuore. Così continuai il rapporto.
Ma i mesi passavano e...quella mancanza si faceva più forte. Possibile che non sentivo l'impulso di baciare in bocca l'uomo che in teoria amavo? Questa mancanza cominciò a riversarsi nella quotidianità. Piccoli nervosismi...prima da parte mia, poi ovviamente anche da parte sua. Stavamo a letto a guardare un film e non ci veniva nemmeno la voglia di abbracciarci...assurdo in una coppia che si ama,no?
Mi innamorai di un altro (inevitabile). Ma non lo tradii... Però ero nervosa, per il fatto di sopprimere quegli impulsi.
Dopo qualche tempo ho riaffrontato l'argomento. Questa volta in maniera più decisa ...volevo andare a fondo, parlare di tutto. E così facemmo. Anche lui ha preso atto del problema, ha riconosciuto che non è molto "normale". Disse che credeva che fosse normale, che io come molte altre donne dopo un po' non provassi più desiderio, e si era adattato a questa situazione. Io gli dissi che non provavo più desiderio PER LUI, ma che il desiderio di per se stesso lo provavo eccome, ...lo provavo per altri. Che mi mancava la sessualità, quella dmensione intima che si vuole vivere con chi si ama...con più o meno frequenza, ma che per lui ormai non provavo più desiderio, che con lui non la potevo più vivere. Che avremmo finito col tradirci...perché non si può vivere senza sesso tutta la vita. Lui mi disse che il sesso per lui non era importante e poteva farne a meno, che preferiva stare con me. Che trovava molto più appagante il resto. Insomma, non voglio farla lunga.... Il rapporto ho deciso di chiuderlo io, mi son fatta forza. Lui ha sofferto tanto, io anche...per il fatto di averlo fatto soffrire. Ma spesso la cosa migliore da fare non è quella esente da sofferenza.
Capisco che situazioni simili possono esserci tra molte coppie sposate, che continuano a stare assieme. Ma forse in quel caso ci sono altri vincoli, figli ....una vita intera. E difatti si rompono solo quando uno dei due si innamora profondamente di un'altra persona con la quale costruire una nuova dimensione di vita. Senza questa spinta, il cambiamento è molto difficile, e si preferisce continuare così...
Io non giudico... però mi stupisce un po' il fatto che si tenda a ignorare quello che secondo me è un problema. Poi uno può decidere di conviverci, ma almeno riconoscere che qualcosa effettivamente nel rapporto manca sarebbe il minimo.
Nel caso di persone giovani io credo che si debba sempre avere la forza di cambiare le cose, se possibile.

E quindi ci sei entrata anche tu in questa situazione. Ci si casca quasi tutti. Il sesso, e mi spiace dirlo, in un rapporto di lunga durata, a un certo punto tende a diventare più un problema che altro. E' impossibile mantenere desiderio immutato sempre per la stessa, solita persona. Non è umano secondo me. A un certo punto o si smette di scopare o si fa tanto per fare, magari con tristi appuntamenti settimanali il sabato sera o la domenica mattina come per timbrare il cartellino. E a quel punto è meglio non farlo proprio più, io credo. La donna, proprio come è capitato a te, tende a perdere desiderio...il desiderio alla donna serve nelle fasi iniziali di un rapporto e poi per fare figli, questo biologicamente. Il maschio ha molto più desiderio in genere, ma riesce a tenerlo sveglio solo se lo sfoga con donne diverse (e anche la donna di solito si risveglia se tradisce). I miei amici (pochi) che da sposati ancora trombano con la moglie è perché nel frattempo hanno anche amanti a destra e a sinistra. Quelli fedeli di solito passano la vita a masturbarsi perché non desiderano neanche più la moglie. Bo..a me pare una gran tristezza il sesso coniugale e più un problema che altro
 
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Petra,
intanto un caro buongiorno a te come a tutte le amiche ed a tutti gli amici del forum, poi complimenti per il tuo racconto, per aver avuto la forza di raccontare uno stralcio di vita vissuta così intimo e riservto ed è bello sentirti condividere con un forum come questo una storia molto personale dove traspare sicuramente un periodo della tua vita in cui hai molto sofferto e questo mi dispiace.
La cosa però che forse sono stato io che non ho ben compreso dal tuo racconto e desideravo chiederti è come mai sei te che hai avuto il calo del desiderio sessuale e secondo te per quale motivo, visto che amavi quell’uomo profondamente, sempre se ti fa piacere parlarne.
Per quanto riguarda la mia situazione ed il mio modo di pensare ritengo che in una coppia la sessualità sia importante ma può essere anche non indispensabile, come pensa anche Japan. Con la mia prima ragazza a poco più di vent’anni, in verità non facevamo molto sesso per comune scelta e ci amavamo profondamente, ovviamente non mancavano mai baci profondi, abbracci, carezze che erano indispensabili, ma la nostra vita sociale intensa compensava al sesso, la sera andavamo a letto stanchi, ridevamo e scherzavamo, accendevamo una romantica candela, prendevamo sonno abbracciati e baciandoci delicatamente! Il sesso sembrava non avere importanza e non è che avevamo preso una decisione sul non farlo, lo facevo di rado e stavamo bene proprio così, la pienezza del nostro amore e del nostro volerci bene sincero e smisurato non ce ne faceva sentire la necessità.
Per quanto riguarda il mio modo di pensare all’amore e al sesso, ritengo che quest’ultimo abbia la sua notevole importanza nella vita di coppia ma può essere anche non indispensabile, dipende da tanti fattori, molti oramai già ampiamente elencati su questa discussione, mentre riguardo all’amore io non lo vedo legato al sesso e basta, penso che l’amore sia un sentimento universale che prescinde dall’essere maschi, femmine, dallo stare insieme o meno, l’amore è l’amore della leonessa che si farebbe uccidere per difendere i suoi cuccioli, l’amore è quello dei soldati di tante guerre che decidono volontariamente di morire sul fronte di prima senza arretrare per permettere ai compagni più arretrati di salvarsi la vita, l’amore è quello di un medico che se ne va in missione in africa per salare la vita alla gente povera in cambio di niente. Ecco forse è proprio questo il punto, “in cambio di niente”, io vedo l’amore come un “dare”, senza contrapartita, un sentimento forte che ci fa sentire il cuore gonfio e che ci fa desiderare il bene di altre persone senza chiedere o sperare di ricevere qualcosa.
Non so forse sbaglio, forse ho una visione eroica dell’amore, ma comunque ognuno di noi su questo argomento ha il suo personale modo di vedere la situazione e penso che ognuno deve fare quello che sente nel suo cuore per cui rispetto le opinioni di Petra, Japan e di tutti gli altri senza pensare che uno abbia più ragione di una latro … diciamo che nella mia esperienza di vita posso anche capire quello che dice Japan sull’astinenza totale perché, in parte, l’ho vissuta ma non posso affermare che è la celta più giusta, ognuno deve fare quello che sente di fare dentro di se senza condizionamenti o preconcetti.
Un abbraccio.

chiavettiere.
 
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Pampas della provincia di Varese.
Tutti coloro che hanno od hanno avuto una relazione sentimentale attaversano od hanno attraversato un periodo di crisi sessuale.
Passeggero, definitivo od altro è molto soggettivo e dovremmo elencare milioni di casi escludendone sempre qualcuno.
Dalla mia esperienza credo sia inevitabile, vuoi perchè la passione scende, vuoi che la "stessa minestra" annoia, vuoi che spunta la terza persona e perchè noi uomini (ammettiamolo) ci stufiamo e cerchiamo sempre nuovi stimoli cambiando partner.
In una coppia avviata e affiatata si arriva a fare delle scelte:
1) Quel che è stato è stato, mandiamo "Walter e Jolanda" in pensione
2) Per non tradire ...uomo su youporn (pippe) ...donna cliente MagicAmerica (vibratori).
3) Tradimenti e corna nascoste, visibili, accettate, criticate ma si sta insieme per interesse, figli o altre cavolate (personalmente tutto triste, soprattutto i separati in casa o coloro che temono il giudizio altrui).
4) Liberare la propria sessualità coinvolgendo il proprio partner in nuove esperienze (a tre...a quattro...vedere porno insieme...sadomaso...uso di toy...e chi ne ha di piu' ne metta)
5) Prendere atto di tutto, senza ripicche, dispetti, avvocati, vendette...ognuno per la propria strada.

Mi fa molto piacere, ad ogni modo, leggere che la "nostra amica" ammetta che il sesso giochi un ruolo fondamentale in ogni coppia: veramente ipocrite quelle che, dopo un divorzio, zitelle a 40 anni dicano che il sesso non è importante (così come l'aspetto fisico)...
 
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io non esprimo alcun livore nel dire che nella maggior parte dei casi le prostitute sono persone tutt'altro che encomiabili. è la semplice verità.
chiunque se ne faccia una ragione

Ce ne faremo una ragione allorquando ce ne avrai fornito una ragionevole dimostrazione.
 
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Forse sono solo un vigliacco per non riuscire a chiudere questa storia...

probabilmente siamo stati in tanti vigliacchi che non siamo riusciti a chiudere le nostre storie (forse anche per la presenza di figli)
quindi se ti diamo un consiglio è solo per il fatto che abbiamo visto il nostro errore e cerchiamo di "aiutarti" non ripetere la nostra più o meno triste storia
Buona fortuna
Ares
 
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Bo..a me pare una gran tristezza il sesso coniugale e più un problema che altro

In caso di bisogno, esiste sempre la terapia di coppia.

Non so se vi rendete conto, ma una frase come quella quotata non è naturalmente sana.
L'istinto sessuale (di coppia, coniugale o extraconiugale), nelle persone sane, rimane vivo, quanto meno in età fertile, come l'istinto del nutrirsi. Viene meno solo a causa di patologie che ne determinano una disfunzione, le quali possono essere di livello fisico ma anche di livello psichico del sub inconscio.
Puoi anche non fare sesso in un rapporto matrimoniale, ma dovrai farlo al di fuori; anche la perdita totale della libido non è affatto normale e se subentra bisogna curarla.

Anche il racconto di petra ha qualcosa di sbagliato. Ci ha raccontato che pur amando il suo compagno non provava attrazione fisica verso di lui. Ma non ci può essere amore, inteso come sentimento di coppia, se non c'è un'alchimia fisica. Forse era semplicemente un affetto profondo verso una persona con cui si sono condivisi momenti importanti. Esisteva un'alchimia, ma solo d'intesa. Parlare d'amore a me risulta stonato.
Lei, naturalmente, ha capito che di "normale" c'era ben poco e, se pur con sofferenza, non poteva ignorare un istinto primordiale involontario come il sesso, quindi, pur di non tradirlo, ha deciso di lasciarlo. Onore a petra, non credo che la maggior parte di noi avrebbe fatto altrettanto.

Per quel che mi riguarda, il mio rapporto matrimoniale, nonostante più di un ventennio di convivenza e tre figli cresciuti, a livello sessuale devo dire che è anche migliorato; ora il sesso ce lo godiamo intensamente, più di quando eravamo giovani, un rapporto comincia con i preliminari e si conclude con un amplesso di entrambi in modo realmente naturale, non ci sono intese su quando farlo, non si programma nulla, può avvenire la sera sul divano, al mattino appena svegli, capita spesso che le tiro giù le mutandine quando è in cucina intenta a lavare i piatti o capita anche che ci chiudiamo in bagno in casa di amici...
Forse noi siamo anche un po esagerati, ma credo che sia proprio questo ad alimentare la voglia che abbiamo l'uno dell'altra.
 
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Ringrazio petra per il suo racconto ciò che mi ha stupito molto è qunado ha detto che pur essendo a letto assieme non provava desiderio di baciarlo e di abbracciarlo ad esempio guardando un film...ecco qui l'intimità è sparita completamente.

Onore a petra che con lucidità intelletuale ha deciso di interrompere quella storia, cosa per nulla semplice.
 
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Caro Chiavettiere, ti ringrazio. Io qui ovviamente per motivi sia di spazio che soprattutto di pudore, ho ridotto molto il succo. Essendo stato un rapporto profondo, altrettanto profonda e travagliata è stata la fine. Un processo lungo, fatto di graduali domande, analisi, auto analisi, confronti, scavare dentro di me...di lui, confusioni, consapevolezze...prese d'atto. Per me è stato particolarmente difficile perché lui assolutamente non voleva chiudere il rapporto. Mi diceva le stesse identiche cose che mi hai scritto tu...e ciò mi faceva ancora più male, perché sentivo il suo amore, e mi insinuava dubbi...mi dicevo: ma allora sbaglio io? Forse l'amore è questo, e la sessualità è normale che scompaia. Insomma, i tempi sono stati lunghi.
Ovviamente abbiamo parlato molto e siamo risaliti al momento nel quale i rapporti erano venuti man mano a scemare, fino a scomparire. Volevamo capire com'era successo, cosa provavamo in quel periodo. E qualcosa è saltato fuori, effettivamente. Ora non posso entrare nei dettagli, perché son cose veramente troppo personali, ma qualcosa del suo atteggiamento mi allontanò da lui, una delusione ...un sentirmi ferita ripetutamente. Mi sembrava di amarlo molto più di quanto lui amasse me, mi era venuto il dubbio di non essere amata...non abbastanza, almeno questo percepivo. E forse questo mi fece un po' rinchiudere in me stessa. Lui stesso ha riconosciuto che in quel periodo si cera comportato in maniera inspiegabilmente "fredda". Insomma, qualcosa si spezzò, e anche se poi ha cercato di recuperare, nulla... per me la dimensione sessuale, a lungo sopita, non è stata più recuperabile. Poi la risposta definitiva non c'è, perché non so nemmeno se fosse quella la causa effettiva...non so spiegarmi perché ad un certo punto non ho più sentito il desiderio di far l'amore con lui. Ho letto attentamente ciò che hai scritto, non so...forse ognuno ha il suo modo di vivere il rapporto. Per me è molto importante la dimensione sessuale...Battiato cantava di "unione mistica e sensuale"...ecco,questo intendo, e so che per molte coppie (con le quali ho avuto modo di confrontarmi, le parole di leonardo infatti non mi stupiscono ed è fortunato...), quella dimensione continua per molti molti anni, anzi si approfondisce, cresce...non è "la solita minestra" (quella può esserci con una puttana...dopo un po' la si vuole variare). Non si tromba (non sopporto questo termine applicato ai rapporti di coppia), si fa l'amore. Agenore ha usato un'espressione bellissima: "un canale di comunicazione intimo". Ecco, per me questo canale è essenziale. Forse lui non era la persona giusta per me, forse non la troverò mai. Forse il problema è mio, chi lo può dire? Può darsi che io non sia in grado di approfondire la sessualità qualora ci sia una forte componente affettiva, che quindi dopo un forte innamoramento, quando si dovrebbe passare all'amore...e al fare l'amore, dopo il sesso passionale, io mi allontani, per un blocco inconscio...e mi limiti a vivere solamente la componente affettiva e di attaccamento, pur in maniera molto forte. Forse non sono fatta per i rapporti di coppia, ma solo per grandi passioni e quando la passione finisce...non so. Questa non è la sede per approfondire ulteriormente, oltretutto si fa troppo personale il discorso, e forse non ci sono nemmeno risposte.

Leonardo, nella fase iniziale ho provato molta attrazione fisica per lui, l'attività sessuale era intensa e passionale...e questo per diverso tempo. Poi , quando il desiderio è tramontato, non ho più provato alcuna attrazione. Però gli volevo molto bene (gliene voglio ancora molto, gliene vorrò sempre). Moltissimo. Per questo forse dovrei dire che gli volevo bene, ma non lo amavo più. E infatti quando abbiamo chiuso, la cosa più dolorosa da dirgli è stata proprio "ti voglio molto bene,non ti amo più".
Tu sei molto fortunato e ti invidio.


Agenore, sì...gradualmente l'intimità è sparita. A parte gli abbracci, quelli c'erano...di affetto,ma non lo stare abbracciati in maniera continuativa. Baciarsi in bocca assolutamente no. per questo dico che la mancanza della dimensione sessuale non è solo mancanza di sesso, ma mancanza di una certa intimità...almeno nel mio caso, e sintomo che non ci fosse più amore ma solo grande affetto.

Sono molto impulsiva e ho scritto forse senza pensarci troppo, per essere d'aiuto anche a surimo o a chi si trova in certe situazioni, per dare un punto di vista sincero, da parte di una donna. Ma ora mi sento abbastanza esposta e confusa. Mi accorgo , anche leggendo le vostre risposte, che è davvero tutto molto complicato.
 
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...in una "coppia", (di fatto lo siete), si e‘ in due...
Di solito se "ci si mette assieme" e si decide di convivere, beh, il sesso e‘ una delle componenti del rapporto...
Avete mai provate ad affrontare la cosa "apertis verbis" parlandone?
Lei... che fa?
Non dice nulla?
Sente che c‘e‘ un problema?
 
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M

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Cara Petra,
grazie per aver risposto e per aver condiviso con questa comunità aperta delle problematiche molto personali e, soprattutto, a mio modesto parere non stare male per quello che hai scritto, non ripensarci, sei stata molto garbata e riservata in quanto descrivendo approfonditamente una storia personale non hai fatto riferimenti a luoghi, persone e quant’altro e, quindi, per noi è e rimane una casistica del tutto anonima in cui si potrebbe riconoscere chiunque.
Esternare le proprie problematiche non è una sconfitta, una cosa di cui vergognarsi, un dire e poi un ripensarci, per me è sinonimo di intelligenza e sensibilità esporre un problema, i propri dubbi, le proprie debolezze e tu lo hai fatto nel migliore dei modi con la dovuta riservatezza… oserei dire, se mi è concesso, come solo la sensibilità di una donna intelligente consente di fare. Per tutto ciò ti apprezzo molto e penso che tu ora non debba sentirti confusa o rammaricata per come ci hai descritto la tua vita.
Se ti posso confortare con il mio esempio, nel mio caso era una scelta condivisa fare poco sesso, non ero io o lei, eravamo entrambi a comportarci allo stesso modo e quindi quando vi è una perfetta sintonia con vi è nessuno squilibrio verso una parte piuttosto che un’altra, stavamo bene così.
Anche la mia storia è finita, seppur bellissima, perché si è arenata ad un certo punto contro una scelta obbligata, non ulteriormente rimandabile … la famiglia e i figli. Io da parte mia, ho sempre desiderato l’equilibrio della famiglia e dei figli che, ahimè, non ho mai avuto il piacere di avere. Lei aveva altre idee, seppur mi amasse voleva solo ridere, scherzare e divertirsi e in questo potevamo andare pure d’accordo … ma tutto è finito per il mio desiderio di un equilibrio superiore, rappresentato da famiglia e figli mentre lei pensava ancora a “giocare” per dirla in una maniera abbastanza spicciola. Anche oggi le voglio ancora molto bene, ma, crescendo, ho capito che non era, non è e non potrà essere la donna per me.
Per il resto non ho difficoltà a dire che mi piace molto il mondo della patatina pay, quella botta di vita immediata che si può avere con una perfetta sconosciuta che se ci mette anche passione ti fa sentire al settime cielo, purtuttavia, caratterialmente, quando sono stato con una donna, impegnandomi con lei, non ho mai frequentato le signorine buonasera perché, per come sono fatto, mi dedico anima e corpo a quello che per me in quel momento è il mio punto di riferimento femminile … questione di carattere e questa, ovviamente, non vuole essere una critica allo sposato/impegnato che va con una pay ma solo la testimonianza del mio personale modo di essere e di come mi sono sempre rapportato con le donne e con il sesso a pagamento.
Un abbraccio a tutti ed in particolare a te Petra, non stare male, mi raccomando, confrontarsi con gli altri è sempre un qualcosa di positivo.

chiavettiere.
 
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ithan

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innanzitutto non ti vergognare o non ti piangere addosso per il tuo problema, non lo reputerei tale, di andare a puttane, continua ad andarci ma stai sempre attendo a non farti scoprire

Dopo qualche tempo insieme alla stessa donna è normale che il desiderio, il sesso scenda e si entra nella routine della vita è da adesso in poi si che si vede se una coppia è giusta o sbagliata, se sentite entrambi che la coppia funziona ancora fatela andare avanti, se non vi sentite piu una coppia lasciatevi e ogniuno per la sua strada
 
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Ciao a tutti, vi spiego in poche parole il mio problema se così posso chiamarlo... Convivo da qualche anno con la mia attuale ragazza ma con il tempo l'interesse sessuale nei suoi confronti mi è calato drasticamente... Il problema più grande è che cerco di soccombere a tutto questo con le amichette pay... Voi che fareste?

prima di tutto chiariscimi se il termine soccombere è stato accidentalmente sostituito dal T9 e intendevi digitare un'altra parola (per esempio "sopperire") oppure no.

nel primo caso i miei consigli sono:
1) vai pure a zoccole se ti piace senza farti particolar scrupoli morali: non servono a nulla
2) se possibile lascia la ragazza finchè sei in tempo e non sei sposato.

nel secondo caso i miei consigli sono:
1) leggi qualche libro in più
2) andare a zoccole senza farti particolar scrupoli morali: non servono a nulla
3) se possibile lascia la ragazza finchè sei in tempo e non sei sposato.

certo di essere stato sufficientemente antipatico, ti porgo i miei più cordiali saluti.
oggi va così. ho le palle girate.

:bye:
 
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tegafiapa

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Game over!
It's time to change!

Fine, stop... non ti ridurre come noi... salvati finché sei in tempo...
Non necessariamente, certo il sesso è una componente importante ma non l'unica e probabilmente non la più importante. Secondo questa logica dovremmo essere tutti single visto che la maggior parte di noi più scopa con la stessa donna è più ne desidera altre.
Io non scambierei la mia compagna per nessuna al mondo nonostante si scopi poco Con lei sto bene nella vita, per sopperire al bisogno di figa vado a puttane. E mi va benissimo così
 
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