Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

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Ne è una dimostrazione il continuo acuirsi del fenomeno dei femminicidi,
se tutto diventa femminicidio (che orrendo neologismo, non mi ci abituerò mai), debitamente enfatizzato dai media di regime, anche il bruscolino finito chissà come nell'occhio di una donna, beh, certo i casi sono in aumento rispetto a 50 anni fa. o forse no?
nessuna attenzione per i travi che esse piantano negli occhi degli altri, donne comprese.
a me non sembra, ma proprio per niente, che ci sia una persecuzione specifica dell'uomo contro la donna in quanto donna. ci sono casi specifici di violenza, di persona contro persona, che vanno indagati nelle ragioni (è l'elemento soggettivo del reato) e puniti. e le leggi, morale, canonica e penale, hanno sempre censurato ogni tipo di violenza. allora che novità rappresenta il cd. femminicidio? come può aiutare a evitare che violenza sia esercitata?
in ogni caso, è velleitario (a me sembra anche stupido) sostenere che si possa diminuire la violenza solo contro una categoria che piace al regime.
è l'aggressività (nella quale le donne non sono seconde a nessuno), e poi la violenza tout court che vanno combattute. e combattendole, si combatterà anche la violenza specifica, quella contro le donne o contro i bambini (pare che gli infanticidi commessi dalle madri siano in aumento; come li potremmo chiamare? mamminfanticidi? diversamentemamme? donneoltrel'orlodiunacrisidinervi?).
 
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prcollins

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Domanda volutamente provocatoria.
Quante violenze domestiche si sarebbero potute evitare se "l'uomo" (volutamente tra virgolette) avesse avuto l'apertura mentale per incanalare le proprie pulsioni più animalesche e distruttive verso un sano e intenso rapporto sessuale con una pay?
nessuna perchè la violenza sessuale non ha origine dalle pulsioni sessuali animalesche dell'uomo,ha origine nel cervello non nel cazzo.di solito la violenza sulle donne non è compiuta da chi pensa od ha un rapporto sessuale sano,free o pay poco importa, ma da chi è affetto da pulsioni cerebrali maniacali,che,si manifestano in tipici comportamenti anomali cognitivi o comportamentali i quali possono anche manifestarsi a seguito del vissuto.
 
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… scrivendo come mangio.

La violenza l’attua chi è a disagio e non si riesce a far una ragione di essere stato piantato dal partner.
Alcuni aspetti posso acuire questo disagio:
1) essere piantati dopo decine d’anni di relazione/matrimonio.
2) essere piantati in malo modo, intendo il partner lascia il soggetto perché c’è un’altra relazione con un altro/a.

C’è anche una pigrizia di fondo, tutto nella vita cambia pure un rapporto tra uomo/donna e bisognerebbe essere sufficientemente maturi per capire che è necessario seguire, se non si vuole guidarlo, il processo di evoluzione della relazione.
Infine, sempre sulla pigrizia, c’è chi piantato dopo anni di rapporto, a 40 50 enni non ha assolutamente voglia di rimettersi in gioco è cercarsi un nuovo partner, per questi individui l’abbandono può essere un tremendo affronto da far punire.
 
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non basta scrivere come si mangia, se poi si mangia soltanto pane e formaggio, ignorando mortadella, prosciutto cotto e crudo, marmellata, nutella, e l'infinta varietà che la realtà offre, e pretendendo che tutti mangino solo il pane e formaggio ammannito.
è tipico delle farneticanti ideologie totalitarie novencetesche il voler far rientrare tutto negli angusti schemi elaborati dagli autori, povere menti. arrivando al paradosso di esercitare violenza per imporre la non violenza. vuote argomentazioni, apparentemente per buoni fini, usate per irretire e manipolare le menti dei semplici o dei pigri, per usare il tuo esempio, che si fermano al cibo predigerito.
la realtà è ben diversa, ed estremamente più varia, ma molto meno contraddittoria.
non ce l'ho con te caro monopattino, solo che a me non piace mangiare il pastone delle ideologie.
o si contiene la violenza tout court, oppure no: tertium non datur. fare distinguo di lana caprina, è artificiale e porta a conseguenze peggiori del male che si vorrebbe contenere.
non ti sta bene lottare contro tutta la violenza? ti fanno antipatie alcune forme di violenza, mentre altre ti sono indifferenti? alcuni generi di vittime sono meritevoli di speciale protezione, mentre di altri ce ne possiamo infischiare? rispondi liberamente, qua siamo tra amici.
PS: se le donne non sono capaci di difendersi dalla violenza dell'uomo, come vedi l'immissione delle donne alla pari con gli uomini nelle forze dell'ordine?
 
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Non tengo pretese di lottare contro qualcosa che è insito alla natura degli essere viventi, e viene interpretata come negativo dall’essere che è destinato a soccombere.
La chiamiamo violenza quella delle leonesse che attaccano in gruppo una zebra?

In linea di principio tutte le vittime sono degne di protezione se si condivide il loro status, per i cuccioli del leone la zebra è cibo non vittima. Per le altre zebre superstiti del branco?

Il mio scritto #243 è volutamente generico, cioè il violento potrebbe essere Donna nei confronti di un Uomo oppure di altra Donna.

PS da quando le donne sono nelle forze dell’ordine, le pattuglie sono composte da tre membri in maniera d’avere almeno due uomini.
 
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PS. ecco: e allora a che servono in polizia, se non sono in grado di svolgere il medesimo lavoro di un collega maschio? avendo il medesimo stipendio, neanche un euro in meno per capacità inferiore. ed anche ad essere in 3, la terza è in grado di svolgere il medesimo lavoro di ciascun collega? quindi la comunità paga 3 stipendi, in cambio di una resa 2 e un quarto in pattuglia
 
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Ci sono funzioni nelle forze dell’ordine che non richiedono necessariamente uso della forza.
Funzioni investigative, scientifiche ed altre posizioni in cui non conta il sesso ma la competenza e le capacità.
Ben vengano le donne se sono brave!
 
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ah, ecco. quindi non è vero che le donne siano perfettamente intercambiabili con gli uomini. ci sono cose nelle quali sono uguali, e altre nelle quali non riescono a esprimere la stessa capacità. sto solo seguendo il tuo ragionamento. ma lo stipendio è identico, e non calibrato alla differenza di capacità.
non solo, ma gli uomini hanno l'obbligo di affrontare pericoli dalle quali le donne sono esentate de facto, pur mantenendo il diritto al medesimo stipendio. qual'é la logica di tutto questo?
 
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Infatti non c'è logica.
Lo dico sempre anch'io: massimo stipendio al poliziotto d'assalto, minimo stipendio a prefetti, questori e commissari di polizia.
 
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Infatti non c'è logica.
Lo dico sempre anch'io: massimo stipendio al poliziotto d'assalto, minimo stipendio a prefetti, questori e commissari di polizia.
ma soprattutto, più donne in polizia, e massimo stipendio anche quando sono prefetti, questori e commissari. e poi chi lo dice che non siano adatte ad affrontare camorristi e tagliagole musulmani, ce ne sono che fiaccherebbero il califfo e l'uomo ragno, e forse, ma dico forse, pure il compagno g
 
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Ho letto solo l'ultima pagina e sentir ragliare giustificazioni per le violenze sulle donne lo trovo veramente disgustoso e fuori luogo! Nessuna scusa può esistere per un atto violento su una femmina se non due sberle durante un rapporto sessuale se consenziente: il resto è malattia mentale di chi pratica e di chi giustifica! Ps: sono uomo, mi piace la figa, ho subito un divorzio da 200k più 1k al mese ma mai e poi mai ho anche solo immaginato di sfiorare la madre dei miei figli!!
 
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Femminicidi e violenze sulle donne: dopo molto tergiversare, su questo forum, voglio dire anche io la mia. Posto che a casa mia la violenza è considerata inammissibile, noto, da un punto di vista statistico, qualcosa di antipatico, ma lineare: che le donne oggetto di violenza erano/sono vittime del compagno/ marito. Dove voglio arrivare? Che il problema è insito nel rapporto di coppia. Penso ai miei trascorsi liceali, sportivi o universitari: io ero il classico tipo tranquillo, studioso e mite, che si sfogava in palestra ( sono cintura nera di karate dall'età di quattordici anni passione che mi ha trasmesso mia mamma karateka ed ex modella..) e nella mia classe, in palestra, ma anche in una più felpata aula accademica (sono laureato in economia..) erano presenti i bulli sempre pronti ad angariare i deboli, i gentili, i più riservati ma brillanti, tamarri, ignorantissimi monosillabo dipendenti che lottavano per non farsi bocciare o per un diciotto che non si nega a nessuno; indovinate un po' le ragazze chi ADORAVANO?

Perchè se io mi fidanzo con una sventola guardando solo l'aspetto fisico non rischio nulla: al massimo mi divertirò a scoparmela a più non posso; ma se io mi fidanzo in quanto donna, con un energumeno, cosa mi devo aspettare, che la violenza venga esternata solo fuori le mura domestiche? Un uomo che è violento, rissoso, con il cervello di un porco inferocito non può fare a botte col datore di lavoro, con un passante, con chi gli ha negato la precedenza, con un direttore di banca che gli nega il fido e allora su chi si sfogherà? Non è difficile immaginarlo.

Cinicamente, mi verrebbe da dire: è l'uomo che vi siete scelti. Come esiste la mascolinità tossica, esiste anche la femminilità tossica: vi faceva salire l'ormone il bestione, vi infondeva sicurezza, il bullo? Beccatevi le percosse e le più sfortunate (ahimè: spesso ci passano anche i bambini!) le coltellate. Mi è capitato di vederlo anche nella palestra di arti marziali che frequento: le ragazze di sedici-diciotto anni, sbavano per il più ignorante e volgare dei ragazzi, ignorando bellamente i più miti, posati e riflessivi fra i loro coetanei. Mi verrebbe da dire e concludo, all'ipotetica vittima: se solo avessi scelto il tipo umano più tranquillo, lo sfigato come ti era capitato di definirlo sprezzantemente, l'uomo protettivo che ti consolava, non saresti ora a leccarti le ferite, ne' peggio, nella morgue. Gli sfigati si sono presi una rivincita: una rivincita fra le macerie.​
 
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C'è del vero in quello che dici ma purtroppo non esaurisce la casistica. Molti di quelli che si sono macchiati di simili nefandezze erano acque chete, di quelli che salutavano sempre, educati e gentili con i vicini di casa. Insospettabili insomma.
 
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Caro Oblomov, applico la regola di Pareto (80/20) ed il teorema di Bayes sulla probabilità condizionata all'evento x. Azzecco sempre. Scusami per la deformazione professionale..infatti i repressi nelle società contemporanee, si sfogano nel perimetro domestico. Fuori sembrano agnellini..​
 
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Femminicidi e violenze sulle donne: dopo molto tergiversare, su questo forum, voglio dire anche io la mia. Posto che a casa mia la violenza è considerata inammissibile, noto, da un punto di vista statistico, qualcosa di antipatico, ma lineare: che le donne oggetto di violenza erano/sono vittime del compagno/ marito. Dove voglio arrivare? Che il problema è insito nel rapporto di coppia. Penso ai miei trascorsi liceali, sportivi o universitari: io ero il classico tipo tranquillo, studioso e mite, che si sfogava in palestra ( sono cintura nera di karate dall'età di quattordici anni passione che mi ha trasmesso mia mamma karateka ed ex modella..) e nella mia classe, in palestra, ma anche in una più felpata aula accademica (sono laureato in economia..) erano presenti i bulli sempre pronti ad angariare i deboli, i gentili, i più riservati ma brillanti, tamarri, ignorantissimi monosillabo dipendenti che lottavano per non farsi bocciare o per un diciotto che non si nega a nessuno; indovinate un po' le ragazze chi ADORAVANO?

Perchè se io mi fidanzo con una sventola guardando solo l'aspetto fisico non rischio nulla: al massimo mi divertirò a scoparmela a più non posso; ma se io mi fidanzo in quanto donna, con un energumeno, cosa mi devo aspettare, che la violenza venga esternata solo fuori le mura domestiche? Un uomo che è violento, rissoso, con il cervello di un porco inferocito non può fare a botte col datore di lavoro, con un passante, con chi gli ha negato la precedenza, con un direttore di banca che gli nega il fido e allora su chi si sfogherà? Non è difficile immaginarlo.

Cinicamente, mi verrebbe da dire: è l'uomo che vi siete scelti. Come esiste la mascolinità tossica, esiste anche la femminilità tossica: vi faceva salire l'ormone il bestione, vi infondeva sicurezza, il bullo? Beccatevi le percosse e le più sfortunate (ahimè: spesso ci passano anche i bambini!) le coltellate. Mi è capitato di vederlo anche nella palestra di arti marziali che frequento: le ragazze di sedici-diciotto anni, sbavano per il più ignorante e volgare dei ragazzi, ignorando bellamente i più miti, posati e riflessivi fra i loro coetanei. Mi verrebbe da dire e concludo, all'ipotetica vittima: se solo avessi scelto il tipo umano più tranquillo, lo sfigato come ti era capitato di definirlo sprezzantemente, l'uomo protettivo che ti consolava, non saresti ora a leccarti le ferite, ne' peggio, nella morgue. Gli sfigati si sono presi una rivincita: una rivincita fra le macerie.​
E gli stupri? Ed i genitori che ammazzano le figlie? E coloro che dopo il matrimonio prendono vizi che prima non avevano? Il caso che citi tu è solo una piccola percentuale sul totale delle violenze perpetrate ai danni delle donne
 
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Buk1, sulle violenze dei genitori nei confonti dei figli: siamo sempre nell'ambito della famiglia tossica. Gli stupri, secondo le statistiche, sono commessi pochissimo dagli italiani..​
 
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