No difatti rimarcavo il concetto da te espresso. Tutte indipendenti e che stanno bene da sole....si, prima di matrimonio e figli, poi la storia cambia..E ti pare un fatto piacevole?
No difatti rimarcavo il concetto da te espresso. Tutte indipendenti e che stanno bene da sole....si, prima di matrimonio e figli, poi la storia cambia..E ti pare un fatto piacevole?
Io giuro che se ti candidi a presidente del consiglio ti voto!comunque l'unica cosa che potrei aggiungere e'che in genere la società in cui viviamo spinge le persone all esasperazione di tutti i sentimenti,al metterli in piazza ,al confrontarsi sui social senza lasciare più agli esseri umani lo spazio vitale per fermarsi un attimo e riflettere solo davanti a se stessi senza essere bombardati da pressioni devastanti esterne.il contesto in cui viviamo non è di certo il centro del discorso ma sicuramente e una parte rilevante di esso.l episodio di genovese alle cronache ora ne e l esempio,hanno ragione quelli che dicono che la ragazza sapeva ed era lì in modo voluto,per scelta e quindi si meritava quello che ha ricevuto o quantomeno se lo poteva immaginare e ci sono quelli che la difendono a spada tratta dicendo che nulla può giustificare un tale sopruso,io sottolineo che in entrambi i casi in tutte le direzioni prima durante e dopo questa storia sia a parole che nei fatti ,ce violenza verbale fisica mentale ,nel voler prevalere sul prossimo di qualunque sesso esso sia ,e nessuno come al solito si e preoccupato di cercare di ricostruire qualcosa, solo distruggere sempre e comunqueCapisco, ed hai tutta la mia comprensione.
Ma ti assicuro che essere aggredito, magari per una quisquilia che degenera (visto che tra maschi, può succedere che nessuno ceda), non mi fa star meglio di una donna, solo perché è stata una questione tra maschi. Incasso di più, e frigno di meno, questo sì. Ma non vuol dire che dentro (e fuori) stia meglio di una donna.
Né certi tormenti mi sembrano più leggeri solo perché è una donna ad infliggermeli; senza considerare che io non posso invocare la comprensione di nessuno, né all'orizzonte ci sono giornate contro la violenza che subiscono gli uomini, magari sponsorizzate dalle donne.
Ad educare i figli, purtroppo, sono per lo più le donne, che hanno preteso di ridurre il padre ad un amicone e ad un bancomat. Sono d'accordo se vuoi dire che un'educazione prevalentemente al femminile è quanto mai deleteria per un bambino (tranne i casi di forza maggiore). Ci vogliono genitori di entrambi i generi, ciascuno con la sua specificità. Ma qui entriamo in problemi ancora più complessi, se consideriamo che la femminilizzazione della società ha femminilizzato anche i maschi.
Che sia questo il problema? Una società al femminile è una società più violenta?
Sulla differenza quantitativa tra aggressioni a donne e ad uomini, sorry, ma non posso essere d'accordo con te neanche un cicirillo: il rapporto è largamente sbilanciato a sfavore degli uomini.
Già l'evidenza empirica lo dimostra: per esempio, a me non è mai capitato di vedere una donna legnata da un uomo, semmai il contrario, donne che alzano le mani - e le unghie - su uomini; liti tra uomini tante.
Il consiglio dei ministri ed il suo presidente nel nostro sistema costituzionale sono cariche non elettive. Peccato, ho perso il mio unico voto.Io giuro che se ti candidi a presidente del consiglio ti voto!comunque l'unica cosa che potrei aggiungere e'che in genere la società in cui viviamo spinge le persone all esasperazione di tutti i sentimenti,al metterli in piazza ,al confrontarsi sui social senza lasciare più agli esseri umani lo spazio vitale per fermarsi un attimo e riflettere solo davanti a se stessi senza essere bombardati da pressioni devastanti esterne.il contesto in cui viviamo non è di certo il centro del discorso ma sicuramente e una parte rilevante di esso.l episodio di genovese alle cronache ora ne e l esempio,hanno ragione quelli che dicono che la ragazza sapeva ed era lì in modo voluto,per scelta e quindi si meritava quello che ha ricevuto o quantomeno se lo poteva immaginare e ci sono quelli che la difendono a spada tratta dicendo che nulla può giustificare un tale sopruso,io sottolineo che in entrambi i casi in tutte le direzioni prima durante e dopo questa storia sia a parole che nei fatti ,ce violenza verbale fisica mentale ,nel voler prevalere sul prossimo di qualunque sesso esso sia ,e nessuno come al solito si e preoccupato di cercare di ricostruire qualcosa, solo distruggere sempre e comunque
PS: quando in una relazione viene meno quel qualcosa di indefinibile che la tiene su da entrambe le parti, i partner se ne accorgono, ed alla fine non possono che prenderne atto, per quanto dolore provochi ad uno o a tutti e due. In tal caso, di solito la separazione è più o meno consensuale e senza soverchie recriminazioni.Ho un zigomo ancora dolorante ed due anni di controlli medici pesanti perché qualcuno non voleva finire la relazione, posso raccontare perché la mia coinquilina era rientrata a casa prima altrimenti ero un altro numero nelle statistiche di femminicidio.
Sulla differenza quantitativa tra aggressioni a donne e ad uomini, sorry, ma non posso essere d'accordo con te neanche un cicirillo: il rapporto è largamente sbilanciato a sfavore degli uomini.
Già l'evidenza empirica lo dimostra: per esempio, a me non è mai capitato di vedere una donna legnata da un uomo, semmai il contrario, donne che alzano le mani - e le unghie - su uomini; liti tra uomini tante.
Piccolo OT. A tutte le ferventi femministe che si sentono bistrattate da un porco mondo maschilista , chiedendo la tanto agognata parità in tutti i settori della vita ( parità alla quale io non credo per le differenze che vi sono tra uomo e donna , e lo dico sapendo che vi sono alcuni settori della vita in cui le donne sono certamente superiori ad un uomo ) ; perché non chiedete l'abolizione delle quote rosa in politica? Sarebbe parità , o sbaglio? Oppure sarebbe troppo evidente il fatto che se il posto in politica non verrebbe regalato, le donne non saprebbero guadagnarselo ? Fatte le dovute eccezioni che confermano la regola ovviamente.
Le femmine iscritte all'anagrafe sono la maggioranza, ci sono più elettrici femmine che maschi,Perchè lo status quo è totalmente sbilanciato a favore del mondo maschile.
Senza regole non ci sarebbe spazio per le minoranze.
B.
Tu fai seriamente? Allora perché non pubblichi anche i dati istat sulla violenza subita dagli uomini?Fai seriamente?
A parte che non si parla di evidenze empiriche, basta affidarsi ai dati:
Fai seriamente?
E' vero che lo "status" come dici tu, è oggi totalmente sbilanciato, ma a favore delle donne; tanto che sono previste generose quote riservate, obbligatorie, staccate da ogni meritocrazia, per le quali una, solo perché donna, deve entrare o essere assunta, la dove il suo genere non è ancora maggioranza. Anche se il maschio dimostra di essere più preparato o più capace, deve cedere il passo alla donna che rientra nella quota.Perchè lo status quo è totalmente sbilanciato a favore del mondo maschile.
Senza regole non ci sarebbe spazio per le minoranze.
B.
Non ti fa impazzire perché fuggi a gambe levate, e fai benissimo. Ma non sempre si può, per esempio se sei sposato, con figli, eccetera. C'è il divorzio ma l'evasione è complicata e costosa. Aneddoto istruttivo. Lessi tanti anni fa un bel libro, "Nel ventre della bestia" di Jack Abbott, un galeotto americano. Finito dentro per piccoli reati, ha ammazzato un altro detenuto e si è beccato una pesante condanna. Spiega Abbott che in galera, quando qualcuno ti provoca, non puoi evitarlo (siete in galera e ci resterete a lungo). Se non reagisci, mostri debolezza e diventi la vittima designata non solo del provocatore ma di chiunque ne abbia voglia. Abbott è un uomo intelligente e un bravo scrittore. Norman Mailer legge il suo libro, promuove un appello di intellettuali, Abbott esce in libertà provvisoria. Poi una sera va a mangiare qualcosa in un diner, il cameriere è scortese, Abbott lo invita a uscire e il cameriere commette l'errore fatale di accettare la sfida. Abbott lo ammazza a coltellate e torna dentro per sempre.Parlate per voi, prego, mon ami.
A me la donna che sbrocca non fa impazzire: semmai mi fa fuggire, ed a gambe levate.
Sarà anche per questo che non concepisco e non ammetto alcuna forma di violenza su di essa.
Una donna mi respinge o mi dice che la storia è conclusa?
Perfetto: ha fatto tutto lei, che grande comodità, io me ne vado di corsa, non mi sogno di costringerla ad alcunché.
Il dramma è quando talvolta si rifà viva, spesso sostenendo che non voleva proprio-proprio rompere.
Son momentacci, tocca rendersi irreperibili!
Non ho mica detto che è una bella cosa menare le donne o ammazzarle, evidentemente non lo è. Registro il fatto che gli uomini sono più fisicamente aggressivi e violenti delle donne. Le donne tendono ad aggredire l'integrità psichica, cioè a farti impazzire. Poi ce n'è di quelle che ti mettono il cianuro nella minestrina o ti tagliano il cazzo mentre dormi, ma sono casi più rari.Si beh,
non è che perché siamo fatti così usi la violenza.
Non ti fa impazzire perché fuggi a gambe levate, e fai benissimo. Ma non sempre si può, per esempio se sei sposato, con figli, eccetera. C'è il divorzio ma l'evasione è complicata e costosa.
Mi dispiace la violenza è violenza molti maschi hanno vergogna di raccontare cosa subiscono soprattutto per una paura stupida di "perdere la propria virilità" in pubblico e torniamo sempre a patemi culturali, cattiva educazione ed emotività repressa.Capisco, ed hai tutta la mia comprensione.
Ma ti assicuro che essere aggredito, magari per una quisquilia che degenera (visto che tra maschi, può succedere che nessuno ceda), non mi fa star meglio di una donna, solo perché è stata una questione tra maschi. Incasso di più, e frigno di meno, questo sì. Ma non vuol dire che dentro (e fuori) stia meglio di una donna.
Né certi tormenti mi sembrano più leggeri solo perché è una donna ad infliggermeli; senza considerare che io non posso invocare la comprensione di nessuno, né all'orizzonte ci sono giornate contro la violenza che subiscono gli uomini, magari sponsorizzate dalle donne.
I figli hanno due GENITORI se un ragazzo cresci vedendo il padre che maltratta la madre probabilmente riprodurrà lo stesso schema da adulto, lo stesso vale per le ragazze che crescono in questo tipo di ambiente, altri problemi gravi si sviluppano in mancanza di affettività. Le donne hanno il loro margine di colpa ? Si, ma affermare che l'educazione dei figli dipenda solo da loro è arrampicarsi sugli specchi.Ad educare i figli, purtroppo, sono per lo più le donne, che hanno preteso di ridurre il padre ad un amicone e ad un bancomat. Sono d'accordo se vuoi dire che un'educazione prevalentemente al femminile è quanto mai deleteria per un bambino (tranne i casi di forza maggiore). Ci vogliono genitori di entrambi i generi, ciascuno con la sua specificità. Ma qui entriamo in problemi ancora più complessi, se consideriamo che la femminilizzazione della società ha femminilizzato anche i maschi.
Che sia questo il problema? Una società al femminile è una società più violenta?
Forse non ti avranno mai toccato il culo in modo pesante dentro ad autobus mentre vai a scuola, il tuo capo non ti ha mai chiesto di guardarti le tette in ufficio, l'amico di tuo padre non ti avrà mai dei apprezzamenti volgari perché iniziavi ad sbocciare bene... quando a me è successo il fattaccio mi hanno chiesto perché l'avesse fatto entrare in casa per parlare.Sulla differenza quantitativa tra aggressioni a donne e ad uomini, sorry, ma non posso essere d'accordo con te neanche un cicirillo: il rapporto è largamente sbilanciato a sfavore degli uomini.
Già l'evidenza empirica lo dimostra: per esempio, a me non è mai capitato di vedere una donna legnata da un uomo, semmai il contrario, donne che alzano le mani - e le unghie - su uomini; liti tra uomini tante.
E hai fatto benissimo. Ci sono dei poveracci che o non hanno i soldi (un divorzio quando non hai soldi è la morte civile se appena appena la moglie si vuole vendicare) o hanno il problema degli ostaggi (i figli). Nel matrimonio tutto va bene finché va bene. Quando va male va molto male.Interessante e significativo parallelo tra matrimonio e detenzione.
Io scappai dal matrimonio pagando una notevole somma alla mia ex signora.
Li considero tra i soldi meglio spesi della mia vita.
Da allora mi guardo bene dal tornare in "carcere", dunque evito situazioni che possono portare ad una ricaduta.
Ciò che non fece il protagonista del caso letterario che citavi, che tornò infatti in un carcere vero e proprio.
quasi un'estorsione, seppur confortata dalla "legge"Interessante e significativo parallelo tra matrimonio e detenzione.
Io scappai dal matrimonio pagando una notevole somma alla mia ex signora.
Li considero tra i soldi meglio spesi della mia vita.
Forse non ti avranno mai toccato il culo in modo pesante dentro ad autobus mentre vai a scuola, il tuo capo non ti ha mai chiesto di guardarti le tette in ufficio, l'amico di tuo padre non ti avrà mai dei apprezzamenti volgari perché iniziavi ad sbocciare bene... quando a me è successo il fattaccio mi hanno chiesto perché l'avesse fatto entrare in casa per parlare.
Perchè lo status quo è totalmente sbilanciato a favore del mondo maschile.
Senza regole non ci sarebbe spazio per le minoranze.
mi permetto di aggiungere che il popolo che elabora una cultura più articolata od evoluta, è capace anche di enucleare forme di protezione a favore delle minoranze o dei meno fortunati. non avviene il contrario.Mi trovo in totale disaccordo con quanto affermi . Se lo status quo è totalmente sbilanciato a favore del mondo maschile ci sarà un motivo; o credi che le cose avvengano per caso?
Le cose si assestano secondo natura in un certo modo nella società ma soprattutto le cose vanno guadagnate, non regalate; altrimenti si sbilancia l'ordine naturale delle cose con l'unico risultato di rovinare tutto nell'attesa di un nuovo assestamento.Il punto vero è sulla capacità degli individui ed è chiaro che storicamente parlando ci sono stati popoli oltre che generi sessuali più capaci di altri , con il risultato di essersi presi i posti all'interno del mondo e della società che più gli competevano.
Se le minoranze non hanno la capacità di guadagnarsi i loro diritti e i posti che desiderano all'interno della società non è colpa di nessuno se non della loro incapacità a guadagnarseli.
Certo ,deve essere così e mi auguro sempre che sia così ma noto che oggi tutto questo stia finendo in un vortice di rabbia da parte delle minoranze. Perché è stato imposto un modello di vita che non rispetta la natura con l'unico risultato di aver creato di mostri che stanno iniziando a distruggere.mi permetto di aggiungere che il popolo che elabora una cultura più articolata od evoluta, è capace anche di enucleare forme di protezione a favore delle minoranze o dei meno fortunati. non avviene il contrario.