Caro Schiellino mi permetto di darti un consiglio sebbene abbia la metà dei tuoi anni e la metà delle tua esperienza di uomo e di "hobby". Ho vissuto in prima persona e non molto tempo fa una delusione struggente in questo mondo con una coetanea che sapevo facesse questo lavoro e ti assicuro non è stato semplice liberarsi psicologicamente di tale situazione, figuriamoci un uomo vedovo con due figli come potrebbe viverla, soprattutto se non ne è a conoscenza. Tieni bene a mente che il destino del tuo amico é in mano tua, che in questo caso sei la personificazione presente del poi tanto biasimato senno di poi. A mio avviso la domanda di questa discussione non avrebbe neanche ragione di esistere perché è tuo dovere riferire al tuo amico la verità, in nome di quella complicità e spontaneità che è alla base di un rapporto di amicizia come ci dici essere il vostro. Potresti evitare al tuo amico l'ennesima delusione e sofferenza dopo la morte della moglie, anzi, potrebbe aver trovato nella nuova fiamma un'ancora di salvezza e la risoluzione alle sue mancanze, in senso ampio, dunque è assolutamente necessario che sappia la sua reale professione (ammesso non lo sappia già), non sottovalutare i pericoli, non sottovalutare il dolore che potrebbe insorgere da una delusione simile, l'ho provato sulla mia pelle, non c'entra l'età o l'esperienza, il vero vettore dell'inganno é la sensibilità e soprattutto i momenti di fragilità. Il tuo amico, che conosca o meno la vera natura di questa donna, deve essere persuaso ad eliminare questa relazione, utilizza tutti i mezzi a tua disposizione perché il finale di queste storie non è mai a lieto fine, una relazione con una ragazza che faceva o tuttora fa questo mestiere non è possibile, i conti tornano sempre a galla, i pensieri morbosi, le gelosie conscie e inconscie; è normale in un rapporto umano che l'amare precluda le turpitudini del tradimento, che sia passato o presente, che sia per esclusivo lavoro o per lussuria. Se sei suo amico il minimo che può fare è metterlo in guardia, non dico obbligarlo ma almeno metterlo difronte a quello a cui puó incorrere, facendo così la tua parte l'hai fatta, non ti sentirai mai in colpa. Una relazione con una escort deve limitarsi al frangente di un paio d'ore ed essere esclusivamente sessuale, la sintonia ci deve essere ma deve limitarsi in quell'ambito, mai dimenticarsi che la cultura di queste ragazze permette loro di sentirsi svincolate da qualsiasi morale, di non sentirsi ammonite dal trovare vantaggio ingannando e truffando un uomo sofferente e in difficoltà. Trascura il fatto che il tuo amico sappia o no la verità, che sia o no sincero con te quando ti dice di averla incontrata in un contesto diverso, che sia o no sincero quando ti dice che odia le escort, se gli vuoi bene diglielo.