Il punto è la famosa ricerca della felicità. A tutti i costi. Siamo disabituati ad essere felici, bombardati continuamente di stimoli che non possiamo perseguire tutti.Si è vero, ma il problema è che questo vuoto oggi è sempre più difficile da riempire.
La velocità con la quale si "brucia" ogni cosa , politici compresi, l'ansia di novità e di azioni ad effetto , l'allergia a qualunque tipo di stasi anche riflessiva , hanno fatto la radice cubica di quella che prima era la crisi dell settimo anno ( e chi cazzo ci arriva più in molti casi ).
Chi ricorda il 3d " di cosa ne pensano le donne di quelli che vanno a puttane" , dove avevo raccontato di alcune mie colleghe che hanno scoperto che andavo a zoccole .
Cosa era marzo ?
Una delle due colleghe già si sta separando...l'altra ha trovato l'amante.
Per questo, come gli Ebrei non credono in Cristo, io non credo più da un pezzo nella vita di coppia.
E non è la solita tirata sulle donne, possono farci poco anche loro , e questa sete di novità continua che uccide tutto.
Per essere felici e soddisfatti bisognerebbe essere contenti di quello che abbiamo, lavorare sul concreto e invece al mattino anziché guardare al formaggio, ci concentriamo sui buchi. E questo crea disagio, insicurezza, frustrazione, infelicità.