@smith
No, l'aspettativa di vita dei sieropositi non si è allungata perché hanno incominciato a prendere farmaci. Negli anni '80 gli unici farmaci che esistevano ti portavano alla tomba. Nel libro che ho citato si spiega proprio come alcuni (pochi) scelsero di prendere quei farmaci, convinti di avere una malattia incurabile e che con quei farmaci sarebbero vissuti un po' più a lungo. Di fatto con quei farmaci si suicidarono. La maggior parte della gente non li prese, e vive normalmente.
Io mi ricordo benissimo nel 1989 le trasmissioni TV che, molto seriamente, dicevano che entro 5-10 anni la popolazione di stati come Brasile o Tanzania si sarebbe dimezzata (paesi con un tasso di sieropositività altissimo, del 50% circa). Si parlava dell'Apocalisse prossima ventura come fosse stata inevitabile. In quei paesi non c'era la minima cura e, in effetti, il preservativo stesso sarebbe stato considerato, oltre che una stranezza, un lusso (non c'erano fabbriche locali, e un preservativo costava, in Africa, ben più di un pasto completo al ristorante, se mi capisci). Se nelle favelas di Rio e negli altopiani africani sono sopravvissuti senza mostare la MINIMA epidemia, pure avendo tassi altissimi di sieropositività, è perché non c'è ALCUNA correlazione tra salute/aspettativa di vita e sieropositività.
Una sindrome, come dici tu, è semplicemente un insieme di sintomi. Il malato di AIDS ha questa sindrome che prende tante malattie (anche rare e poco virulente) tutte assieme, come se il suo sistema immunitario fosse andato a puttane. Perché avviene ciò? Semplice: ciò avviene perché il suo sistema immunitario è andato a puttane! L'immunodeficienza è cosa normale - mi ripeto - in soggetti drogati o politrasfusi. S'è sempre saputo ed è stato sempre osservato.
Quello che è successo negli anni '80 è che qualcuno, negli Stati Uniti (paese di un bigottismo a noi incomprensibile, e che può genere teorie "scientifiche" sulla base del semplice pregiudizio religioso, pregiudizio che troverà finanziatori, professori universitari in grado di portare avanti qualsiasi idea. Un buon 40% degli americani, a tutt'oggi, è creazionista) ha cominciato a dire che esisteva un virus (non trovato, in quanto furbo, che si nasconde) che causava immunodeficienza in:
drogati;
froci;
puttane.
Sembrava, come dire, la dimostrazione papale papale che Dio c'è e punisce i reietti. Mancavano solo i bestemmiatori e gli atei e avrebbero fatto filotto.
Si è visto e capito subito che, negli Stati Uniti, per ragioni socioculturali proprie di quel paese, l'omosessualità è fortemente correlata con l'uso di droghe sintetiche. Tale correlazione non c'è in Europa. Infatti in Europa gli omosessuali hanno da sempre la stessa incidenza di AIDS che gli eterosessuali. Dopo mille teorie sui rapporti anali che trasmettono sangue ecc. s'è poi chiaramente visto che l'omosessualità NON E' correlata all'AIDS in Europa.
Quanto ai drogati, da sempre sono immunodeficienti.
Quanto alle puttane, s'è presto visto che quelle non drogate hanno statistiche dell'AIDS come quelle della popolazione non-esercitante (questo non prova molto né in un senso né nell'altro visto che la prostituta è tipicamente scafandrata).
Alla fine l'unico elemento statistico significativo è che i drogati (indipendentemente dai gusti in materia erotica e dalla professione esercitata per mantenersi il vizio) sono immunodepressi e possono sviluppare una grave immunodeficienza, che è la scoperta dell'acqua calda. Che poi esistano drogati omosessuali o drogate prostitute non cambia nulla: la causa è il dissesto provocato dalle droghe a vari sistemi compreso quello immunitario.
Negli Stati Uniti sono stati strumentalmente usati omosessuali drogati e prostitute drogate per inventarsi un virus (che sarebbe "apparso" sulla terra proprio in quegli anni, viene da dire) che provvidenzialmente colpiva drogati, omosessuali e prostitute. Se si fosse subito depurato il dato spurio, si sarebbe visto subito che la causa dell'immunodeficienza è l'essere drogato in sé, ed era cosa già ben nota.
Quanto al virus della TBC, se ti fa piacere te la metto in modo diverso: in questa giornata hai respirato centinaia di agenti patogeni, di batteri e virus capaci di suscitare in te una malattia. Sei d'accordo su questo? Batteri e virus sono dapperutto. La malattia insorge non perché sei "venuto in contatto" con l'agente patogeno, ma perché - per qualche ragione - l'agente patogeno ha bucato le tue difese che normalmente lo respingono.
Per citare Pasteur: "il batterio è nulla, il terreno è tutto".
Infine, non capisco la tua affermazione secondo la quale, se non fosse per l'AIDS, le precauzioni non le prenderesti perché le altre MST sono comunque "gestibili". Non la capisco alla luce della tua affermazione iniziale che i milioni di malati di AIDS sarebbero sopravvissuti normalmente perché avrebbero fatto cure.