Caro Smith, non è sempre una questione di voler trovare un complotto in tutto ciò che ci circonda! a volte le esperienze personali ti fanno capire come quasi tutto giri intorno al denaro E BASTA! quando una persona è gravemente malata di cancro (stadio terminale) e i protocolli di chemio e radio si fanno comunque e con accanimento, sapendo che debiliteranno definitivamente il paziente e, poi finiti i cicli, la mandano a casa subito, lo stesso giorno di fine ciclo! che poi neanche si può reggere in piedi benché nella struttura sia entrata con le proprie gambe! poi non potendo stare a casa in quelle condizioni, si opta per un'altra struttura, l'oncologo di quest'ultima guarda il paziente e gli dice che lo vede in carne, robusto, benché prima di cominciare i suddetti cicli nella precedente struttura pesasse poco più di 60 kg per 1 metro e 75 di altezza, decisamente magro, prendendo quindi un clamoroso abbaglio! non è in carne ma "gonfio" delle conseguenze che, ad un corpo umano, portano le cure di cui sopra! e gli propone un NUOVO ciclo di chemio!! il paziente che è in fin di vita, ma è ancora perfettamente lucido, non può che guardarlo con disprezzo e mandarlo a farsi fare un clistere doppio! poi dopo alcuni giorni di degenza la situazione precipita, la respirazione diventa sempre più difficoltosa, i dolori sempre più acuti... insopportabili! prima un calore devastante pervade tutto il corpo, improvvisamente freddo glaciale... poi di nuovo caldissimo... sfinito e straziato, decide di mollare. D'accordo con l'unico medico "umano" incontrato, viene sedato e addormentato... si spegnerà lentamente... ma prima che la morte sopraggiunga, questo medico "umano" riceve una telefonata da parte della compagnia assicurativa del paziente che gli chiede senza mezzi termini se questa operazione di "spegnimento" si può accelerare!!! degna conclusione di un schifo assoluto! inoltre si apprende successivmente che i protocolli utilizzati dalla prima struttura sono obsoleti... evidentemente si doveva "smaltire" la scorta!!
In ordine, in questa storia hanno pensato al business E BASTA: la struttura che ha effettuato i cicli di radio e chemio, il coglione di oncologo della seconda struttura, la compagnia assicurativa. Non è un complotto! è una vomitevole storia di interesse primario per il dio denaro piuttosto che per l'uomo. C'è molto di peggio ovviamente, ma l'esempio di vita vissuta fa capire come gira il nostro fottutissimo mondo! figuriamoci se andiamo a guardare più ad alti livelli (case farmaceutiche ad es.) dove "gli affari" si fanno a partire da cifre con minimo 6 zeri!
No ma guarda, forse non ci siamo capiti, con me sfondi non una, ma due porte aperte.
E adesso ti dico quali sono, anche se tu le hai già introdotte.
La prima è che tutto nella nostra società gira intorno a profitto e al denaro.
A me questo fa letteralmente schifo.
E non sto solo parlando di profitto e denaro solo relativamente a sanità, scuola, politica che sono le cose che "più" ci interessano.
Io parlo anche di tutto il resto laddove riteniamo che sia normale un "giusto" profitto (anche per esempio quando andiamo a comprarci un paio di scarpe).
Per quanto riguarda quello che ho appena detto mi fermo qui, esula dal topic e dalle mie attuali intenzioni.
Su questo primo punto dico solo che, benchè sia tutto basato su profitto e denaro anche per i vaccini, questo non toglie che siano scientificamente sicuri ed efficaci, nè io stesso mi faccio perciò alcun scrupolo ad usarli e consigliarli vivamente ad altri (sia che sia gente conosciuta che sconosciuta).
Secondo me non c'è nessun complotto nascosto dietro. Siamo entrambi d'accordo che tutto al mondo d'oggi sia basato su profitto e denaro? Anzi troviamo la cosa in tanti casi "normale e auspicabile"? Allora non è una gran scoperta che profitto e denaro saranno applicati, alla luce del sole e con il beneplacito della maggioranza, anche ai vaccini.
O no?
Anche se ripeto, a me la cosa fa letteralmente vomitare. Ma io si sa, sono moralista...
Seconda porta aperta.
Chemioterapia.
Non ho esperienza dirette e personali.
Ma quasi.
Due cari amici hanno avuto congiunti che hanno visto morire tra le sofferenze che dici tu "nonostante" i cicli di chemio.
Uno dei due amici mi ha confidato "Se dovessi tornare indietro, in un'altra vita, non consiglierei, anzi vieterei al mio congiunto di far la chemio. E' inutile, anche se rispetti i protocolli. Non allunga la vita o comunque in modo accettabile e dignitoso. Meglio fare solo le cure palliative del dolore. Forse, almeno, si scampa tanto uguale e magari si vivono gli ultimi mesi/giorni di vita un po' meglio. Si riesce anche a frequentare un po' la gente da persone 'normali' ".
Il secondo amico non è stato così categorico ma comunque, di fatto, ha confermato la situazione riportatami dal primo: anche il suo congiunto non se le passata bene sotto chemio e non ha significativamente, nè curato la malattia, nè aumentato la speranza di vita e la qualità della vita.
Ma queste in verità sono solo un paio di esperienze.
Non dimostrano che in verità, in buona parte dei casi, la chemio funzioni.
Sono d'accordo che spesso e volentieri i medici non informino adeguatamente, specie sugli effetti collaterali.
Ma su questo la risposta me la ha dato, paradossalmente, il mio stesso amico. Il primo quello più contrariato.
Mi ha detto "Spesso i medici non informano 'adeguatamente' perchè la maggioranza dei pazienti e parenti, essendo gente normale, non hanno la preparazione e cultura sufficiente per capire appieno cosa comporta una certa terapia. E purtroppo questo è vero...devi andare sulla fiducia..."
Secondo questa risposta non è campata tanto in aria, anzi dice una parte della verità.
E qui però si capisce dove porti tutto il discorso.
Posto che i dottori spesso siano non poco "reticenti", è "dovere" dei pazienti e dei parenti "incalzarli" il più possibile se c'è qualcosa che non capiscono o di cui non sono convinti. Ovviamente sempre nel limite dell'educazione.
Detto anche questo, io continuo a pensare che anche dietro alla chemio non ci sia complotto.
Solo una certa "rigidità" dei dottori nell'applicare i protocolli terapeutici. Loro sanno che scientificamente la cosa ha funzionato con quelle dosi e quegli effetti collaterali e quindi "va fatta così": in questo c'è una loro piccola mancanza come detto.
Ma il problema come detto è anche dei pazienti e relativi congiunti.
Tutti dovrebbero sapere che nessuno è obbligato ad accettare una terapia (ovviamente a proprio rischio e pericolo).
Quindi, quando si vede che una chemio da più malessere che benessere beh, forse, bisognerebbe aver il coraggio di interromperla a basta.
Ma è facile a parole, non ha fatti.
Quando si sta male, e si è terminali, chiunque, o quantomeno la maggioranza delle persone, sarebbe disposta anche ad iniettarsi piombo fuso nelle vene se qualcuno di convincente e competente gli dice che lo farà guarire. Della stessa opinione saranno anche i parenti.
E questo secondo me spiega anche il "successo" di veri ciarlatani come Stamina e Di Bello.
Ecco, io mi stupisco sempre di come la gente "creda" così "facilmente" a complotti su cancro, AIDS, UFO, banche e signoraggio ecc. ecc. ma immancabilmente non riesca mai ad evitare di cader preda dei citati ciarlatani di turno. Quest'ultimi sì che sono dei veri complottisti sulla pelle della gente malata e in buona fede (un po' come i vari maghi, astrologhi e fondatori di sette).