Ho scoperto una che fa tutto bareback: CHE FARE?

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masterpiece_04 ha scritto:
la mia kasko:


per quanto riguarda la disinformazione in altre culture...fra tutte le disinformazioni tipiche di un regime in cina gira la voce che la loro etnia sarebbe immune all'hiv?...dire che tutto il mondo è informato sui reali rischi e su tutte le mts mi sembra azzardato...
..infatti in Cina..restano segregate là..e quando mai vengano in occidente..con i media ed internet..nessuno puo' esimersi dal venire a conoscenza di queste informazioni basilari...(a parte che la prostituzione cinese..oggi è quasi inesistente).. :biggrin: :big_boss:
 
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Ho letto ora questo 3d.
Innanzi tutto mi permetto di cionsigliare sia a lei sia a quelli che hanno avuto rapporti con lei di andare subito dal medico.
La presenza di uno stato infettivo (i cui segni possono essere anche un banale raffreddore o il mal di gola) in fase acuta possono dar luogo a una transitoria viremia, cioè alla presenza di virus nel circolo sanguigno.
Il rischio infettivo più temuto è quello da HIV (virus responsabile dell'AIDS), da HBV (virus responsabile dell'epatite B) e da HCV (virus responsabile dell'epatite C).
Oggi i test di laboratorio per la diagnosi di queste malattie sono estremamente sensibili e specifici e consentono di rilevare la presenza del virus nel sangue poco tempo dopo l'infezione: le nuove tecniche di biologia molecolare possono addirittura ricercare la presenza di frammenti dell'agente infettante nel sangue. Esiste tuttavia un piccolo lasso di tempo in cui il virus presente nell'organismo non è rilevabile dai test di laboratorio: è il cosiddetto "periodo di finestra diagnostica".
Gli esami del sangue da fare potrebbero essere:
esame emocromocitometrico completo
controllo transaminasi
sierodiagnosi per la lue
HIV Ab 1-2
HBs Ag
HCV Ab
HCV RNA-NAT
Un saluto a tutti e mi raccomando attenzione ai comportamenti a rischio.
 
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ok, doc, grazie. personalmente mi sottopongo con la giusta periodicità a tutti gli accertamenti (e suggerisco ai colleghi di fare altrettanto).
approfitto della tua competenza per esprimere una richiesta che mi sembra latente in molti post, ma che raramente ho visto espressa esplicitamente.
chiedo a te, quindi, e confido nella tua gentilezza per una risposta autorevole, possibilmente supportata da dati di natura sia microbiologica che epidemiologica.
concentriamoci sull'HIV, per ora.
qual è il rischio di contagio nel caso di rapporto occasionale con persona infetta per queste pratiche: bbj, rai1, rai2, daty?
e qual è il rischio nel caso di rapporti sistematici per gli stessi eventi?
credo che tutti ti saremo molto grati per queste informazioni.

e mi raccomando, state attenti là fuori :)
 
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grazie, è sicuramente utile, anche se non risponde alla mia domanda.
la esprimo più esplicitamente: se mi si rompe il preservativo durante un rapporto vaginale (o anale) con una sieropositiva, quante probabilità ho di essere infettato?
e quante ne ha lei, se sono sieropositivo io?
quante, se pratico daty ad una sieropositiva?
quante, se io sono sieropositivo e lei mi pratica BBJ?
etc.
sempre che tu possieda dati o stime di questo tipo.
io ho qualche informazione sulla prevalenza dell'HIV e posso ragionare sull'incidenza, per cui credo possibile modellizzare un profilo di rischio.
magari è solo un esercizio matematico, ma non fa male a nessuno.

omaggi
 
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fevdar ha scritto:
grazie, è sicuramente utile, anche se non risponde alla mia domanda.
la esprimo più esplicitamente: se mi si rompe il preservativo durante un rapporto vaginale (o anale) con una sieropositiva, quante probabilità ho di essere infettato?
e quante ne ha lei, se sono sieropositivo io?
quante, se pratico daty ad una sieropositiva?
quante, se io sono sieropositivo e lei mi pratica BBJ?
etc.
sempre che tu possieda dati o stime di questo tipo.
io ho qualche informazione sulla prevalenza dell'HIV e posso ragionare sull'incidenza, per cui credo possibile modellizzare un profilo di rischio.
magari è solo un esercizio matematico, ma non fa male a nessuno.

omaggi
..Fevdar..per quanto a mia conoscenza..non ci sono statistiche comprovate e documentate..ragionevolmente ed universalmente accettate.L'aleatorietà del rischio nelle varie casistiche ..è pressochè totale...si accettano volentieri smentite da fonti attendibili e con numeri oggettivi.. :biggrin: :big_boss: :clapping:
 
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forse hai ragione, caro vaxema, ma a me risulta invece ci siano modelli probabilistici per eventi di questo tipo, mutuati credo soprattutto da considerazioni microbiologiche.
ho cercato documentazione sul web, trovando molto materiale scientifico in inglese, ma non ho sufficienti conoscenze in materia medica per valutare i risutati. o, meglio, per tradurli in "eventi" trattabili con strumenti matematici.
se qualcuno ha queste informazioni, a me non dispiacerebbe lavorarci un po' su.
peraltro, non è solo curiosità. un caro amico sostiene che ci sono solo tre cose che accomunano veramente chi è attivo su questo forum: la tirella, il piacere di raccontarsi e il rischio di contagiarsi a vicenda :)
state attenti là fuori.
 
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fevdar ha scritto:
forse hai ragione, caro vaxema, ma a me risulta invece ci siano modelli probabilistici per eventi di questo tipo, mutuati credo soprattutto da considerazioni microbiologiche.
ho cercato documentazione sul web, trovando molto materiale scientifico in inglese, ma non ho sufficienti conoscenze in materia medica per valutare i risutati. o, meglio, per tradurli in "eventi" trattabili con strumenti matematici.
se qualcuno ha queste informazioni, a me non dispiacerebbe lavorarci un po' su.
peraltro, non è solo curiosità. un caro amico sostiene che ci sono solo tre cose che accomunano veramente chi è attivo su questo forum: la tirella, il piacere di raccontarsi e il rischio di contagiarsi a vicenda :)
state attenti là fuori.
..spero di vederle...anche tradotte..ma l'affidabilità delle stesse...e qui sta il punto..che l'oggettività di responso delle stesse è difficilmente accettabile (come le exit-poll) a causa dei vari fattori sociologici implicati...dalla correttezza ed affidabilità delle (cavie) umane...ai fattori etnici e fisiologici..ed un'infinità di variabili soggettive...
:biggrin: :big_boss:
 
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eddai, vax, certo che si lavora sull'incertezza!
ma ci sono strumenti per valutarla, credimi.

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statistiche del genere non possono esistere. E' impossibile stimare quanti contatti a rischio ci siano e quanti contagi...considera che un sacco di gente è malata e non lo sa...un sacco di gente non dice chiaramente quando è stato il contatto a risfhio e soprattutto con chi...
se ti può rasserenare comunque biologicamente il contagio è un rischio, non una certezza... Cmq dipende molto dalla carica virale nella persona infetta in quel dato momento...
poi, del resto...una volta che hai beccato una malattia sapere che il rischio è del 10 o del 90% non è che cambi molto...
imho se ti si rompe il preservativo con una professionista è d'obbligo uno screening per le mts e l'astinenza da sesso scoperto per un paio di mesi quando potrai fare un test hiv definitivo...
 
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perdonami master, ma il mio mestiere è creare modelli matematici. ti assicuro che in rete ci sono molti dati per costruire stime di rischio con intervalli di confidenza standard. trovo tutte le informazioni (dati di prevalenza, di incidenza, stime ragionevi di contatti o di traffico, etc.) tranne una, ma fondamentale per costruire un sistema di equazioni coerenti. non è un problema statistico ma microbiologico. se qualche medico/biologo mi dice:
qual è la probabilità che in un rapporto orale scoperto una girl venga contagiata da un cliente infetto e viceversa
qual è la probabilità che in un rapporto vaginale/anale scoperto una girl venga contagiata da un cliente infetto e viceversa
(con qualche dato possibilmente sulla variabilità del fenomeno)
penso che qualsiasi ingegnere/matematico/statistico etc. possa tentare di estrapolare un dato di "sistema" ameno a livello regionale. e costruire scenari nel tempo.
se nessuno è in grado di darmi queste informazioni, posso tentare di seguire il processo al contrario, ottenendo però stime molto meno robuste.
è solo un gioco, raga, ma a mio parere è meglio davvero fare tutto coperto, anche il BJ.
prescrizione alla quale cerco (ahimé, la carne è debole) di attenermi, oltre ovviamente a sottopormi a controlli periodici e quando si renda necessario.
per cui, state attenti là fuori :rtfm:
 
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fevdar ha scritto:
perdonami master, ma il mio mestiere è creare modelli matematici. ti assicuro che in rete ci sono molti dati per costruire stime di rischio con intervalli di confidenza standard. trovo tutte le informazioni (dati di prevalenza, di incidenza, stime ragionevi di contatti o di traffico, etc.) tranne una, ma fondamentale per costruire un sistema di equazioni coerenti. non è un problema statistico ma microbiologico. se qualche medico/biologo mi dice:
qual è la probabilità che in un rapporto orale scoperto una girl venga contagiata da un cliente infetto e viceversa
qual è la probabilità che in un rapporto vaginale/anale scoperto una girl venga contagiata da un cliente infetto e viceversa
(con qualche dato possibilmente sulla variabilità del fenomeno)
penso che qualsiasi ingegnere/matematico/statistico etc. possa tentare di estrapolare un dato di "sistema" ameno a livello regionale. e costruire scenari nel tempo.
se nessuno è in grado di darmi queste informazioni, posso tentare di seguire il processo al contrario, ottenendo però stime molto meno robuste.
è solo un gioco, raga, ma a mio parere è meglio davvero fare tutto coperto, anche il BJ.
prescrizione alla quale cerco (ahimé, la carne è debole) di attenermi, oltre ovviamente a sottopormi a controlli periodici e quando si renda necessario.
per cui, state attenti là fuori :rtfm:
..e hai detto niente...??? E' proprio quello di cui si parla..nessun medico o studioso di biologia è in grado di certificarlo..neanche spannometricamente...!! :biggrin: :big_boss: :clapping:
 
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cazzarola...
vabbé, allora mi arrendo.
ma ... ehm, se le cose stanno così, seguendo il processo contrario, accidenti... porcaccia la miseria, allora.
no, non lo dico.
vabbé
arvedrass
 
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il fatto è semplice...questa statistica "biologica" viene calcolata dai medici per un sacco di altre malattie basandosi sui dati epidemiologici. Cioè, non si parte da dati biologici ma reali.
Per l'hiv è impossibile data la lunghezza del periodo finestra, la aspecificità dei sintomi che speso porta a scoprire l'infezione molto tardi e dall'impossibilità di risalire al partner cui attribuire il contagio oltre che un sacco di altre variabili che andrebbero misurate e sono invece irreperibili.

Quello che è certo matematicamente è che se il contagio fosse automatico l'umanità sarebbe estinta da un po...o perlomeno saremmo quasi tutti malati...probabilmente l'eventualità di prendere l'hiv è bassa anche in caso di rapporti scoperti ma ci sono dei fattori di rischio fra cui:
- conpresenza di altre mts, magari curabili ma più aggressive nei confronti della cute. se pigli la sifilide, è molto più probabile prendere anche altro.
- concentrazione virale al momento del contatto
- presenza di ferite o lacerazioni
- sistema immunitario già compromesso

Dicevo che sta statistica comunque conterebbe poco perchè alla fine è una roulette russa...che il proiettile esce una volta su dieci o una su cento quando ammazza te, ammazza te...mica gli altri 90...
insomma, visto che si rischia la vita, anche le parziali risposte statistiche che abbiamo consigliano di fare sempre tutto protetto.
Se proprio mi devo sparare addosso, preferisco avere il giubbotto antiproiettile...
ciao
 
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fevdar ha scritto:
concordo in pieno con le tue conclusioni.
arvedrass
..naturalmente..anch'io...visto che sostenevo le stesse cose...direi però l'ultimo fattore indicato..quello del sistema immunitario indebolito o meno ..nella fase di contagio è ininfluente..in quanto il virus quando entri nel circolo ematico(sanguigno)...il danno è già fatto...salvo rarissime regressioni spontanee del processo di duplicazione del virus o di remota eliminazione dello stesso da parte del sistema immunitario(come nei neonati per esempio).... :biggrin: :big_boss:
 
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sai che non è così certa sta cosa...però veramente si entra nel campo delle ipotesi...
c'è anche chi sostiene che nell'arco della nostra vita ci siano parecchie cellule tumorali che si sviluppano nel nostro corpo e che vengono distrutte dal sistema immunitario senza che possano riprodursi...
in realtà, mi sembra che di come funzioniamo abbiamo capito ben poco...insomma, la medicina è ancora ferma a procedere per tentativi ed errori, ben lontani da una comprensione profonda...

del resto, pensare di fare un esperimento per vedere se contagiando delle persone, queste poi si ammalano o no, sarebbe davvero troppo...
 
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spesso a Bologna!
Temo che ci stiamo allontanando dalle motivazioni per le quali era stato aperto il thread.
Non saprei comunque che rispondere alle vostre interessanti speculazioni di medicina e virologia; in un linguaggio che mi è più familiare invece:

A: l'adozione di un comportamento a rischio rende maggiore la possibilità di contagio;
B: la possibilità di contagio in una comunità è direttamente proporzionale al numero dei contagiati;
da A e B si deduce che: l'adozione di un comportamento a rischio all'interno di una comunità aumenta la possibilità di contagio riferita alla stessa comunità.


Se queste sono le premesse ci rendiamo conto che sarebbe senz'altro e più sicuro per tutti rimuovere la possibilità che vengano adottati comportamenti a rischio.
Un dato oggettivo emerso è che effettivamente c'è una corrispondenza tra giovane età (= ignoranza sanitaria) e propensione al comportamento a rischio.
Direi anche che un piccolo lavoro di istruzione fatto su alcuni soggetti segnalati sui forum sembra aver dato buoni risultati: fevdar in particolare si è attivato su questo fronte chiedendo anche a "colleghi" di monitorare i risultati e le ricadute.
Non ho certo scoperto l'acqua calda ma un comportamento coscienzioso, attenzione ed un piccolo impegno anche mirato a motivare e spiegare le pratiche igienico-sanitarie permetterebbe maggiore sicurezza generale :yes3:
 
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io nell'altro post aperto ho deciso di rivelare il luogo più o meno senza essere troppo preciso.. cosi chi come me ha la testa sulle spalle e magari una moglie a casa ci pensa bene prima di fare cazzate..
da quanto letto piu su mi sono reso conto comunque che sono sprattutto le giovanissime a concedere tutto scoperto.. non capisco proprio non riesco proprio a concepire..
secondo me le giovani dovrebbero essere quelle con piu mercato con piu clientela.. non dovrebbero essere quelle che devono per forza fare bareback per aumentare gli incassi.. non capisco proprio.. Mi sa tanto che lascerò perdere non proverò più a capire non se ne esce..
 
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beh, confesso che pure io sono piuttosto scoraggiato.
ho parlato di questa cosa con cinque o sei ragazze che sapevo, o sospettavo, praticare all uncovered. una di queste, peraltro giovanissima, l'ho pure cazziata, vista l'amicizia. ma non credo sia servito a molto. le altre le ho solo avvertite dei rischi e in un paio di casi ho avuto qualche piccolo riscontro; nel senso che da altre fonti ho appreso che non accettano più bareback. ma concordo con te, è difficilissimo capire. e, comunque, la richiesta di questo tipo di servizio è molto aumentata, almeno a sentire le girl.
forse si dovrebbe tenere conto di quanto scritto nel 3ad "cosa c'è dietro una ragazza".
arvedrass
 
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