L'uomo è bamboccione nel cuore, vuole sicurezza, vuole coccole, vuole il caldo abbraccio della tette materne.
Però così si innesca un circolo non virtuoso che crea una dipendenza reciproca e che finirà soltanto in modo non bello.
A mio avviso ci si deve rendere indipendenti circa 10 secondi dopo avere la possibilità di farlo.
L'indipendenza esalta tutte le qualità e i difetti della persona, lo fa crescere, gli permette di conoscersi.
Purtroppo non sempre è possibile e quando è possibile l'affetto e, anche, un po' di soggezione nei confronti dei genitori ci impedisce il grande passo.
I reputo bravi genitori quelli che fanno di tutto per promuovere questa fuga dal nido familiare.
Gli altri sono soltanto molto affettuosi, hanno molto amore, ma in ultimo non fanno il bene dei figli.
Io sono andato via di casa a 18 anni. Ho studiato lontano proprio per questo e mia madre mi ha sempre aiutato nelle mie scelte (anche se a volte avrebbe dovuto scuoiarmi vivo).
Dopo gli studi, ancora studi e lavoro. Poi il matrimonio. Poi il divorzio.
Ma sempre (anche da sposato), sono stato indipendente e quindi il passaggio alla vita da solo non è stato difficile.
Ho sempre una ragazza che mi gira per casa (non sempre la stessa

, e non ho proprio voglia di mettere su famiglia nuovamente.
Anche se so che invecchiare da soli mi farà male.