IL PUNTER BAMBOCCIONE

E' anche una forma di rispetto verso i genitori che magari dopo 40 anni non ne possono più i coglioni dei figli, di dover condividere con loro il telecomando e di dovergli lavare le mutande.
Poi alla fine, col tempo, diventa un'abitudine ed una comodità reciproca.
 
lexar ha scritto:
Beh, vivere con i propri genitori a 43 anni lo trovo meno strano di quelli (e ne conosco qualcuno) che, seppure sposati, sono continuamente attaccati alle gonne di mamma.. il caso più tragicomico è casa in comune, con un piano dove vive l'amico con la moglie e al piano di sopra i genitori di lui, con la mamma che viene tutti i minuti in casa del figlio :sorry: :unknw:
quindi secondo me più che bamboccione/indipendente conta come uno vive la propria situazione, se ha la possibilità di concedersi propri spazi, se ha un minimo di privacy.
questo e una soluzione che ho adottato stesso stabile ,stesso piano , ma ognuno a casa sua ,e nessuna intrusioni impropria da entrambe le parti ,e nella mia parte ho vissuto anche da solo ,gestendo il tutto
ciao takko :bye: :bye:
 
Mia madre dice sempre "questo non è un albergo" dove puoi fare quello che vuoi :rofl: :rofl:



Anche se ho le possibilità di andare via di casa in un appartamento già di proprietà famigliare senza pagare mutuo o affitto
chi me lo fa fare di andare in un appartamento di 80-100 metri quadri pagare 400-500 euro al mese tra mangaire e bollette,
preferisco stare nella casa di famiglia in campagna vicinissimo alla citta in mezzo al verde con giardino immenso e casa su 3 piani per un totale di almeno 350-400 metri quadri, andare in appartamento in città e vivere rinchiuso dentro non mi piace proprio,
 
streetlover leggendo il tuo post è evidente che non hai problemi economici quindi, se posso dare un consiglio.....
fai le valigie......

ps;
sono ex bamboccione da circa 6 anni........
 
L'uomo è bamboccione nel cuore, vuole sicurezza, vuole coccole, vuole il caldo abbraccio della tette materne.
Però così si innesca un circolo non virtuoso che crea una dipendenza reciproca e che finirà soltanto in modo non bello.
A mio avviso ci si deve rendere indipendenti circa 10 secondi dopo avere la possibilità di farlo.
L'indipendenza esalta tutte le qualità e i difetti della persona, lo fa crescere, gli permette di conoscersi.
Purtroppo non sempre è possibile e quando è possibile l'affetto e, anche, un po' di soggezione nei confronti dei genitori ci impedisce il grande passo.
I reputo bravi genitori quelli che fanno di tutto per promuovere questa fuga dal nido familiare.
Gli altri sono soltanto molto affettuosi, hanno molto amore, ma in ultimo non fanno il bene dei figli.

Io sono andato via di casa a 18 anni. Ho studiato lontano proprio per questo e mia madre mi ha sempre aiutato nelle mie scelte (anche se a volte avrebbe dovuto scuoiarmi vivo).
Dopo gli studi, ancora studi e lavoro. Poi il matrimonio. Poi il divorzio.
Ma sempre (anche da sposato), sono stato indipendente e quindi il passaggio alla vita da solo non è stato difficile.
Ho sempre una ragazza che mi gira per casa (non sempre la stessa :-), e non ho proprio voglia di mettere su famiglia nuovamente.
Anche se so che invecchiare da soli mi farà male.
 
Io aggiungerei però che spesso anche le Girl ci prendono per Bamboccioni, facendo una equazione uomini italiani UGUALE Uomini stupidi e questo non mi piace per niente.
 
Vedi cioff, le donne hanno un sesto senso sviluppatissimo nel capire l'uomo con uno sguardo.
E' proprio una questione di biologia, di evoluzione.

E mi dispiace ma penso che gli uomini in generale siano realmente stupidi e manipolabili, quelli italiani in particolare.
Questo perché italiani (quindi abituati a non dovere mai pagare le conseguenze delle proprie azioni, abituati alla ineluttabilità del fatto che c'è sempre un rimedio, abituati all'assoluzione della società) e perché figli di mamme italiane che, chi più chi meno, impediscono loro di crescere emotivamente.

Come sempre in Italia si esagera in un senso o nell'altro.
In pochi anni siamo passati da una società fortemente maschilista e patriarcale ad una superficiale, nella quale i ruoli (che esistono nonostante questo non piaccia a molti e molte), sono diventati indistinti.

Il rispetto viene scambiato per debolezza, l'educazione per mollezza, il rigore per autoritarismo...
Anche per questo credo nell'importanza anche sociale delle pay.
Naturalmente questi sono soltanto miei pensieri e come tali non hanno nessun valore.

:bye:
 
Seeee vabbè...

Non ti ringrazierò più perché da queste parti potrebbero pensare che tra di noi ci sia qualcosa di più di stima e simpatia reciproca.
E giuro che, anche se ho visto il tuo pisello da tutte le angolazioni possibili, non sei il mio tipo.

[spoiler:3rhfct0u]A me piacciono sudamericani... :rofl: :rofl: :rofl:[/spoiler:3rhfct0u]

:bye:
 
Sicuro di scatenare l'apocalisse voglio dire la mia riguardo il fatto di essere bamboccioni...

Ultimamente quello che noto in tante persone (conoscenti, amici, clienti, fornitori) è la mancanza di PALLE, il voler essere coccolato, avere tutto pronto e per finire il non pagare nulla rende le persone sempre più vigliacche e insicure. Tante persone si accontentano di lavori con basso guadagno solo perché 800\1000 euro senza pagare nulla equivalgono ad 800\1000 euro puliti... Con questi soldi ed un busta paga è facile prendersi un'automobile nuova, un vestito di marca, una cena romantica oppure andare da una GIRL Pay e spendere 100\200 rose per una botta di vita. Agli occhi delle ragazze normali, quando si parla di vivere con i genitori a 35\40 anni suonati si fa una brutta impressione perché intuiscono il fatto che dovranno relazionarsi con una persona insicura o ammammata.

Una volta, almeno nella mia terra, i ragazzi andavano a lavorare presto e si raccoglievano i soldi per comprarsi\costruirsi 4 mura, adesso la voglia di fare sacrifici non la possiede nessuno. Ormai i ragazzi devono tutti laurearsi tanto per continuare a cazzeggiare ed una volta ottenuta la laurea (sicuramente dopo un mese non sapranno nemmeno in quale facoltà si sono iscritti) escono dallo scudo SCOLASTICO e si ritrovano nel mondo del lavoro dove la maggior parte delle volte, con quel pezzo di carta ottenuto, possono benissimo asciugarsi nel bagno.

Tornando al discorso dei sacrifici, vedendo la mole di automobili medie in giro (20.000\30.000 rose) guidate da 20enni con iphone, TMAX, vestiti di marca, discoteca, pasticca\erba\fumo\coca, cocktail mi fa capire che la voglia di risparmiare non esiste più, ma non voglio leggere commenti della serie che sono figli di papà perchè non è vero. Sono persone che lavorano il più delle volte in nero e che con i soldi recuperati devono correre a mostrare nuove cose per sentirsi appartenenti ad una comitiva o per manifestare la propria ricchezza (illusione di ricchezza).

Tanti ragazzi arrotondano spacciando, tante ragazze arrotondano come ben sappiamo e la facilità di incontrare minorenni che si esibiscono in cam per 10 rose ci fa ben capire l'andazzo generale della realtà Italiana, tutti corrono ai ripari per trovare nuove entrate per continuare a manifestarsi come RAMPOLLI quando in realtà il loro patrimonio equivale alle banconote che hanno nel portafogli... Se ci addentriamo nella situazione delle coppie, tanti incontrano coppie o uomini in cambio di rose e l'età media si sta abbassando notevolmente. Tutti hanno voglia di guadagnare ma quasi nessuno ha voglia di lavorare onestamente.

Il rifugiarsi in casa vuol dire non affrontare le spese solo per conservarsi quel poco guadagno e poter dimostrare di avere qualcosa, questo è il vero motivo del perchè la gente resta sempre di più in casa. Non mi dite che invece è per la questione del lavoro che non è vero, la scusa del guadagno basso e della non busta paga va bene per le statistiche ma non per la realtà, in Messina guadagnare 1.000 euro equivale a guadagnarne 2.000 in Milano, le statistiche sono false, ho letto una notizia alcuni giorni fa che su 100 persone al sud, solo 30 lavorano (dichiarato) invece la realtà è che al sud lavorano 90 persone su 100 (dichiarato e nero) e giustamente quello che si guadagna deve essere investito per apparire rispetto che a trovarsi casa per fatti propri.
 
Ma il nomignolo dei messinesi non era "buddaci", proprio per quello che dici? (o magari sbaglio?)

Comunque hai proprio ragione anche se noi vediamo soltanto i comportamenti più appariscenti, e in genere più deprecabili.
Non ci accorgeremo mai di quei ragazzi che invece risparmiano, si fanno un culo così, hanno la testa a posto.
Quelli non fanno rumore ma, ti garantisco che esistono ancora.

E anche se quello che dici sul lavoro è sacrosanto (soprattutto il passaggio sulle statistiche), c'è oggettivamente una grande difficoltà a trovare un lavoro non dico soddisfacente, ma quantomeno che ti permetta di sopravvivere.

Sul sistema didattico neanche mi pronuncio.
Ma non è altro che uno dei tasselli del progetto per l'Italia futura.
Progetto ignoto a tutti, soprattutto a chi l'ha ideato.
 
Vedia il nomignolo dei Messinesi Città è proprio quello ma credo funzioni così un po da tutte le parti, vedi ad esempio l'uscita dell'Iphone 4, tutti a correre alla 3 a fare contratti\finanziaria oppure a portare libretti di pensione dei nonni a garanzia per possederne uno e poi ritrovarsi che ti chiamano con l'addebito... oppure le mode dove tutti corrono ad adeguarsi anni fa inizio con la moda della 206, poi fu la volta della mini cooper, poi fu la volta della nuova 500 abarth ecco questo intendo io, tutti a correre ad acquistare (quindi contanti\finanziarie\leasing) solo per apparire... oppure prendiamo l'esempio della droga, soldi per una cena non ne hanno ma il pezzo di fumo non manca mai...come mai potrebbe questa gente uscire fuori di casa dei genitori quando hanno ben chiaro che con le spese tutte queste cose non potranno permetterselo??? E come fanno ad acquistare se sono disoccupati???

Mio padre non aveva la necessità di acquistare l'ultimo autoveicolo oppure l'ultimo cellulare (neanche esisteva) oppure un vestito di marca e sai il perchè? Perchè non fregava a nessuno ora invece per avere un jeans capace che neanche mangiano...
 
@Aventador
Infatti mio padre ha portato avanti una vecchia Fiat 127 per 30 anni. Adesso usa la bicicletta, buon per lui.
Vero anche che vi sia la "necessità" nei giovani di mettersi in vetrina e mostrarsi per quello che non sono, pompati da questa società drogata e farcita di falsi miti e falsi profeti.
Capello impomatato, cellulare fisso all'orecchio e macchina ultimo grido. Questo è il credo (purtroppo).
 
Purtroppo non credo riguardi solo i giovani (i quali , come ricordato da Angus, non mi sembra siano tutti così). Il problema di una vita fatta più di status da mantenere che di sostanza, riguarda diverse fasce di persone e anche famiglie -che riversano le loro aspirazioni sui bambini-, così come la mania dei telefoni (siamo o no uno dei paesi più invasi dalla telefonia mobile?), dell'idolatria dell'auto, del consumismo. C'è invece una serie di persone che vanno nella direzione - opposta - della sobrietà, quello di buono è che oggi seppure in minoranza, questa cerchia di persone grazie alla tecnologia può ritrovarsi, cosicchè da sentirsi meno "mosche bianche". Consumare meno per essere più liberi (quando non lo si vive anche questo atteggiamento come una moda, naturalmente ) ma anche per ritardare l'arrivo della catastrofe (quando da bruciare non ci sarà più nulla :biggrin: ). Minchia partendo dai bamboccioni dove sono finito! mi rido in faccia da solo :rofl:
 
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