Fate sempre quello che vi sentite di fare e non forzate mai il gioco....Sì e ben più di una volta (ed erano Lolita, Hollywood e Cenerentola in buona parte, ma non solo) fino al punto che, per fortuna, mi sono diventati per la maggior parte a noia.
Non rinnego e non rimpiango il tempo, anche bello, che ci ho passato ma, come mi ero prefigurato già dalle prime volte che ci mettevo piede, sapevo che non sarebbe stato per sempre.
Paradossalmente, adesso che ne posso fare un bilancio anche più sereno, forse mi è durata anche di più di quel pensavo.
E pensa, credevo che quando li avrei lasciati, per un motivo o per l’altro, ne avrei sentito (più) nostalgia.
Cosa che non sento affatto e sono perfettamente in pace con questo e con me stesso.
Nè ritengo in modo più assoluto di non tornare a metterci più piede. Non è escluso nè così difficile che ricapiti.
Semplicemente non ne sento il bisogno, nè l’impellenza, nè la mancanza. Sono tranquillissimo su questo punto.
Ho anche maturato la consapevolezza che presto o tardi mollerò anche i loft (anzi, forse più presto che tardi). E anche qui, al momento, va bene così, sono tranquillissimo pure su questo.
Banalmente, stò maturando la consapevolezza che ormai sono “vecchio” per queste cose, specie i lap.
Ripeto, ho avuto il mio tempo, non lo rinnego, probabilmente mi serviva anche e lo cercavo, ma adesso la cosa, in me è arrivata al suo esaurimento naturale.
E va bene così.
Soprattutto, questo vale per me, non è un alcun modo un ragionamento generalizzabile, almeno facilmente, ad altri.
Ma il problema non sarebbe questo e non sarebbe me.
Quello di cui stiamo discutendo è invece che, se l’ambiente dei lap è così in buona salute e le promozioni così efficaci e applicabili, perché sembra al contrario che stiamo parlando di locali e un contesto praticamente moribondo?
O, in altre parole, se i lap sono o sembrano ancora questo paradiso, perché i nostri discorsi invece sembrano sempre più mesti?