Ti dico una cosa - libero di non crederci. Dai 14 ai 21 anni - per 7 anni - ero un FALLIMENTO totale con le donne, nonostante fossi molto carino di fisico. Però non sapevo minimamente approcciare. Ero morbosamente TIMIDO.
Sono cresciuto in una famiglia con genitori molto severi, non vivevo in centro a Firenze, ma in un piccolo borgo limitrofo, dove ero considerato un mezzo coglione, che non aveva speranza con le donne.
Una volta, una bellissima ragazza che a me piaceva molto mi incontrò per strada. Lei era in motorino, io ero a piedi. Mi disse: "Sali, che ti dò un passaggio!". Ero talmente TIMIDO e nervoso, che non ce la facevo ad abbracciarla, me ne stavo rigido, seduto come un sacco di patate sul seggiolino del motorino. Lei mi disse: "Che fai deficiente? Se non ti attacchi a me cadi, non sei mai andato in due in motorino?".
Le ragazze mi hanno rifiutato in modi agghiaccianti - una ragazza mi disse, per esempio, che avrebbe preferito che le staccassero il telefono, piuttosto che ricevere mie telefonate (al tempo non esistevano i cellulari).
Un'altra volta mi successe di essere a una festa di compleanno. Mi piaceva una ragazzina, cercavo timidamente di parlarci. Arrivò un ragazzo molto più brutto di me, ma molto "cazzuto" che - davanti a me e in poche mosse - riuscì a baciare con la lingua la ragazza che io avevo puntato. I due, dopo meno di un'ora, andarono in giardino, fra le siepi, a scopare. Ci rimasi di merda!
Alla gita delle superiori, un altro ragazzo fece la stessa cosa con una ragazzina che avevo puntato, e con la quale stavo parlando. Mi dette uno spintone e si mise a parlare con lei. Poco dopo, le ficcò la lingua in bocca.
La bella presenza con le donne significa pochissimo, se non ti metti in gioco e non sai come approcciarti.
La TIMIDEZZA è un handicap 100 volte più penalizzante dell'aspetto fisico.
A 20-21 anni ho lasciato la famiglia, ho iniziato a lavorare e - soprattutto - a vivere da solo in centro a Firenze - e non più nel piccolo borgo. Iniziai a andare consistentemente a Pay in quel periodo, spendevo quel poco che guadagnavo in fica. Mi sciolsi - anche e sopratutto - grazie a una Pay Ungherese, praticamente mia coetanea, che mi "sverginò il cervello", e diventai a poco a poco una belva, che pensava solo alla fica. La seconda volta che andai da lei, ero ancora molto teso, e lei mi disse: "Sei proprio un bel ragazzo, non capitano tanti clienti con un fisico come il tuo. Il tuo problema - però - è che passi troppo tempo a filosofare. Se vieni da me, devi lasciare a casa il cervello - e darmi solo il cazzo!". Mi fece provare un sacco di porcate che mi sciolsero molto. Mi ricordo che, una volta, mi chiese di masturbarmi davanti a lei, perché - a suo dire - si eccitava a vedere giovani ragazzi farsi una sega. Mi insegnò a controllarmi e a non venire velocemente. "Se continui a toccarmi le tette come fai ora, finirai per venire prima ancora che te lo prenda in mano!".
Credimi, ci sono moltissimi INCEL che hanno SOLO un problema di carattere. Loro insistono sull'aspetto fisico, mentre il carattere e il modo di approcciarsi a una donna sono determinanti.
A 19/20 anni la fica la vedevo col cannocchiale, a 26/27 anni scopavo tutto ciò che si muove. Era cambiato completamente il mio atteggiamento. Fisicamente ero pure peggiorato, iniziavo a perdere i capelli e iniziava la pancetta, per dire.