Leggendo questa frase, mi viene in mente quando tanti anni fa, durante uno dei primissimi servizi televisivi su di lui, il Briatore Flavio venne ripreso nella sua casa di Londra: egli transitava per i vari ambienti, seguito dalla telecamera che indugiava sulla fastosità degli stessi.
Ad un tratto il Flavio si volgeva verso un'imponente libreria d'epoca, piena di volumi, e per darsi un tono ne estraeva uno da aprire.
L'atto non gli riusciva: i libri erano finti.
Si trattava di cubi di plastica colorati sul retro per simulare il dorso di più volumi, indi riposti in blocco sui ripiani per fare arredo.
Non ho mai conosciuto il regista del video, ma per il coraggio mostrato nel non tagliare questa fondamentale sequenza io l'avrei personalmente decorato.
Se ben ricordo, l'episodio del video è citato anche da Gian Antonio Stella nel suo ormai datato Chic - Viaggio tra gli Italiani che hanno fatto i Soldi.
Dai, questa è troppo perfetta per essere vera
Non mi riferivo a nessuno in particolare in verità ma alla tendenza a ripetere che il savoir faire è ciò che conta con le donne, spesso affermazione fatta da chi è un figo pazzesco e non vuole ammettere (o non si rende conto) che il suo savoir faire non ha fatto alcuna differenza
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Non è una colpa eh, è un po' come dialogare tra generazioni diverse, non ci si capirà mai fino in fondo perché ognuno ha il suo vissuto che l'ha formato e mettersi nei panni altrui è difficilissimo.
No ma infatti io mi sono sentito chiamato in causa perché avevo risposto a Deadpool in una determinata direzione, non perché pensavo ti fossi rivolto a me nello specifico.
Personalmente trovo che siano fuorvianti entrambi gli approcci, sia quello che sostiene che contino solo gli elementi compresi nell'LMS, sia chi sostiene che l'estetica, i soldi o lo status non contino assolutamente nulla a fronte del savoir faire.
Credo che conti un po' tutto e che ognuno debba puntare su quello che ha, valorizzandolo al meglio.
Alcuni dovranno impegnarsi più di altri, ma sul lungo termine questo potrebbe anche rivelarsi un vantaggio.
E non è neanche detto che tutti debbano arrivare agli stessi risultati. Quello sì che è un problema della visione distorta data dai social.
Comunque è l'arrendersi degli Incel Redpillati di fronte alla prospettiva di non poter avere nessuna soddisfazione in assoluto che trovo assurdo.
Giusto per essere chiari, io non sono uno strafigo. Come molti ho avuto momenti diversi durante la mia crescita, ma mi rendo anche conto di essere comunque nato con alcune cose che mi rendono più fortunato della media.
Nonostante non sia nato certamente né brutto né povero, ho lavorato su me stesso e continuo a farlo. E lo faccio in primis per me, per l'immagine che ho di me stesso e di quello che voglio essere (esteticamente e come persona). Il resto viene di conseguenza.
Comunque a maggior ragione evito sempre di prendermi come metro di paragone visto il tema della discussione. Mi riferisco sempre a quello che vedo intorno a me, su cui posso anche essere ovviamente più oggettivo.
Di glow up (esteticamente) ne ho visti. Di gente nata con meno agi di me ne ho vista. Di persone che per questo si sono fatte il culo più di me e hanno fatto di più, anche.
Per questo dico che, a parte in pochi casi in cui puoi solo cercare di essere solidale, se ti fai il mazzo le soddisfazioni puoi arrivare a levartele.
Che non vuol dire che tutti possono arrivare sicuramente alla Ferrari, al jet o alla modella di VS. Quelli sono obbiettivi distorti dai social.
Ma arrivare ad avere una minima stabilità economica, potersi togliere qualche sfizio ed avere interazioni soddisfacenti con l'altro sesso è alla portata della maggior parte delle persone.
Alcuni non dovranno fare quasi nulla, altri dovranno sudare per arrivarci, ma dire è impossibile è quasi sempre una scusa per non provarci.
Fra me e i miei amici di sfigati ne ho conosciuti parecchi e onestamente nessuno era tale per problemi personali ma sempre per un mix di scarsa avvenenza e carattere introverso (che non vuole sociopatico eh). Il problema è che l'esperienza negativa che ti fai nell'adolescenza poi ti rende insicuro anche negli anni successivi e così accumuli "ritardo" che, volente o nolente, si percepisce. Insomma non ci sono solo i casi da psicoterapia ma anche persone che obbiettivamente sono in difficoltà per mancanza di esperienza.
Beh ma la psicoterapia non è una cosa da cui puoi trarre giovamento solo se sei un matto da camicia di forza o un sociopatico eh.
C'è tanta gente con varie paranoie che, insieme ad un po' di buona volontà nel buttarsi nel fare esperienza, può ricavarne qualcosa di utile per migliorare la propria condizione.
Siamo sempre lì, alcuni certi ostacoli li superano da soli con il tempo, altri hanno bisogno di una mano. Soprattutto se continuano a non fare esperienze per la visione del mondo che si sono creati.
Boh non ho possibilità di esprimermi al di là dell'aneddotica quindi non saprei se è davvero così.
L'impressione però è che anche il sesso sia diventato una competizione e questo metta in crisi i più fragili. Attenzione: il sesso, non il rimorchiare la ragazza e poi vantarsi di cose mai successe
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come facevamo noi.
Ripeto, secondo me forse oggi è più facile rinunciare al sesso e rifugiarsi in mille altre cose, ma sicuramente anche prima c'era qualcuno che lo faceva, e quelli che scopavano a macchinetta per gratificare l'ego o per competizione credo ci siano sempre stati in egual misura. Così come quelli che raccontano cazzate: c'erano prima e ci sono ancora oggi.
Per dire quando io ero adolescente (primi anni duemila) non ho mai visto una ragazza vantarsi del proprio body-count (anzi...) o del super-mega-cazzo del suo scopamico (concetto che all'epoca manco era ben definito, oggi è sdoganatissimo). Oggidì ste cose le vedi quotidianamente sui social per ragazzi. Ovviamente sono una micro minoranza che fa tanto rumore, ma sufficienti a mettere pressione.
Sicuramente c'è più pressione data dal confronto con gli estremi che vengono sbandierati sui social. Dalla bellezza ai soldi alle dimensioni ecc.
Ma oggi c'è anche un sacco di materiale per riuscire a mettere le cose in prospettiva. E ce ne sarà sempre di più.
Come al solito quando ci sono dei cambiamenti all'inizio è il far west. Però mano a mano diventa sempre più facile rendersi conto che l'amico esagera sulle dimensioni, che l'attore porno usa vari trucchetti, che il fuffaguru si affitta la Lambo, che la gente mette su Instagram lo 0,1% più bello della sua vita, che le persone appaiono più belle nelle storie per i filtri.
Secondo me la cosa è lenta, ma se non ti chiudi in una bolla sarà sempre più facile venire in contatto con gli anticorpi che stanno nascendo naturalmente in risposta ai problemi che hanno creato i social.
Io non lavoro nell'ambito ma ho diverse conoscenze che si occupano di psicologia dell'adolescenza e, del tutto separatamente, mi hanno detto che certi fenomeni sono in aumento. Ripeto: aneddotica, magari falsata dal fatto che oggi si va dallo psicologo e un tempo no, ma tant'è.
Probabile, ma secondo me stiamo vedendo l'onda lunga di problemi generati prima. Stranamente sono ottimista su questo, credo che già la coda della genZ e chi viene dopo cresca in un mondo dove c'è la possibilità di distinguere di nuovo realtà e finzione.
Poi magari avranno altri problemi.
Giusto, però bisogna anche un po' frugare nella pupù, cosa che richiede un po' di maturità e cultura in più della media (che è oscena, detto senza supponenza). Qui mi ricollego a quanto scritto sopra. Mi sbaglierò ma questa è la mia impressione.
I cambiamenti sono quasi sempre un problema per quelli con meno strumenti (che siano cognitivi, di cultura, derivanti dalla famiglia ecc).
Poi mano a mano certe cose diventano sempre più alla portata di tutti e ti vengono letteralmente sbattute in faccia.
Chiunque credo si sia dovuto e si dovrà smazzare certe cose, scavando nella merda. Ogni generazione ha le sue.
La cultura va perseguita per noi stessi, non per far colpo su chissà chi. Secondo me...
Anche perché credo non ci sia niente di più cringe di chi ostenta la propria cultura. Se la usi per impressionare ottieni l'effetto contrario, diventi una caricatura, soprattutto di fronte a chi capisce quello che dici.
Ormai la discussione sta andando OT già da diverse pagine a questa parte.
Siete cortesemente invitati a rileggervi il post di apertura (che ho citato sopra) prima di intervenire, per capire chiaramente qual è l'argomento della discussione, e non soltanto gli ultimi 2 o 3 post (cosa che non fa altro che prolungare la serie di OT).
Quindi adesso rientrate nuovamente in tema, grazie.
A me sembra di essere IT. Si parla sempre di Incel, di come vedono il mondo e delle varie cause di questo. Se a te non pare cestina pure.
Detto questo io ho anche finito, mi sembra a questo punto di continuare a ripetere più o meno le stesse cose, non ho altro da aggiungere.