Incel

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Si, è un gran pezzo di bullismo in una fase molto cruciale dello sviluppo che può creare dei danni in termini di autostima di fondo e intelligenza sociale.
Oltre che creare aspettative di rivalsa, che in virtù di quanto scritto prima, possono degenerare parecchio, purtroppo...
Sono d'accordo sui danni in termini di autostima e sicurezza. Penso che molti incel siano semplicemente giovani che hanno subito una sorta di "bullismo" emotivo durante l'adolescenza e non riescano ad uscirne. Mi dispiace infatti che tanti continuino ad etichettarli genericamente come squilibrati e ne sminuiscano i problemi. Alcuni sono sicuramente degli squilibrati ma credo che la maggior parte siano solo "traumatizzati" da un mondo superficiale e competitivo che li ha brutalmente esclusi e derisi.
Capisco però che sia più facile sfottere che fermarsi a ragionare su cosa può portare a certe derive...
 
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donchisciotte909

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@Deadpool

Carissimo, ho letto i tuoi ultimi post. Hai fatto benissimo a non iscriverti a quel sito INCEL, è tempo perso. Loro sono il corrispettivo maschile del femminismo TOSSICO, quello fuori di testa, non il femminismo storico, che diceva cose giuste.

Quello che ti voglio dire è che puoi reputarti fortunato perché comunque - da ciò che dici - hai dei SOLDI e - da certi commenti che hai scritto anche altrove - mi sembra che tu ti sia divertito NON POCO con le nostre Regine Magne Pay.
Essere poveri in canna, più che passano gli anni, è sì, un problema, per un uomo, ben peggiore che essere "brutto".
Se tu hai soldi, se fai ancora più soldi, ti troverai alla mia età (44 anni!) con un bel gruzzolo da parte. Certo, "l'amore" (che nessuno, alla fine, sa bene cos'è!), non te lo potrai mai "comprare", ma se hai un po' di soldi da parte e hai la SALUTE, puoi scopare come un pazzo! L'amore nessuno sa bene cosa sia, ognuno lo intende a modo suo. Il sesso, mio caro, si sa tutti bene cosa sia, e si può comprare.
Per un uomo, sopratutto dopo una certa età, le cose più importanti da avere sono 1) cazzo che funziona e 2) un bel portafogli.
Io ho avuto un brutto periodo verso i 28-30 anni, un divorzio doloroso, un momento di incertezza economica, una brutta depressione. Ne sono uscito relativamente in poco tempo, e ho capito questo: salute e soldi sono MOLTO più importanti dell'aspetto fisico per scopare!
Il discorso, credimi, vale anche per le donne. Ho letto che in Asia, per esempio, donne non particolarmente belle o giovani, però RICCHE, pagano i Gigolò per essere scopate bene. E fanno anche bene!

Mi fa un po' tenerezza la storia della "classifica" estetica che hanno fatto le tue amiche. Sono storie molto "adolescenziali".
Se sei su questo Forum, credimi, sei già anni luce avanti agli INCEL. Lasciali (s)ragionare sulle loro teorie LMS, su quelle cazzate.
Se a 40 anni hai il portafoglio pieno e un bel cazzo duro che regge i colpi, potrai letteralmente scopare il mondo. Paghi e te ne fotti!

Io sto facendo un sesso (a pagamento!) pazzesco: pompini di tutti i tipi, maialate come se piovesse, baci con la lingua! Fisicamente sono un po' più "brutto" rispetto a quando avevo 20/30 anni - è ovvio - ma il vantaggio di avere un po' di soldi da spendere (non parlo di cifre stellari, basta avere 5/600 Euro al mese a disposizione per il mondo Pay!) è veramente un vantaggio che non ha pari.
Quando trovi la fidelizzata giusta - quella che ti spompina e ti si scopa fino all'inverosimile - i "Chad" e tutto quel grande mare di cazzate ti faranno solo ridere!
 
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Quindi dei dopati di testosterone ed ego? Praticamente gente a livelli di narcisismo patologico?

Detto questo in realtà non solo paga donne che hanno pagato altri, ma lo pagano a sua volta per scoparsi le donne che hanno pagato gli altri. Per questo è considerato un CHAD, chi di noi non vorrebbe essere pagato per fare quel che invece facciamo a pagamento?
Non so se ci sono i tratti del narcisismo patologico, un narcisista puro ha costantemente bisogno dell'amministrazione degli altri, e in genere prende molto male i rifiuti. Comunque pure io, ho sempre pensato che il confine tra amor proprio e narcisismo fosse molto sottile
 
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Non so se ci sono i tratti del narcisismo patologico, un narcisista puro ha costantemente bisogno dell'amministrazione degli altri, e in genere prende molto male i rifiuti. Comunque pure io, ho sempre pensato che il confine tra amor proprio e narcisismo fosse molto sottile
Per carità, ma ci si può voler bene, senza per forza essere narcisisti.
 
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Sono d'accordo sui danni in termini di autostima e sicurezza. Penso che molti incel siano semplicemente giovani che hanno subito una sorta di "bullismo" emotivo durante l'adolescenza e non riescano ad uscirne. Mi dispiace infatti che tanti continuino ad etichettarli genericamente come squilibrati e ne sminuiscano i problemi. Alcuni sono sicuramente degli squilibrati ma credo che la maggior parte siano solo "traumatizzati" da un mondo superficiale e competitivo che li ha brutalmente esclusi e derisi.
Capisco però che sia più facile sfottere che fermarsi a ragionare su cosa può portare a certe derive...
Concordo su tutta la linea, io ne sono un esempio di ragazzo "bullizzato" e continuato ad esser denigrato/scartato anche alla mia veneranda età.
Però davvero è come si reagisce alla vita, poi è cosa comune che in situazioni di estremo disagio ci si aggrappi a teorie strampalate, ma che ti indicano quale è il nemico ed anche quale sia la strada da prendere se vuoi un riscatto. Il problema che le teorie sociali di questo tipo portano esclusivamente a farsi del male e a farne.

Che il mondo sia "davvero un postaccio misero e sporco, e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre" (citazione alla Rocky) è verissimo. Però se ci ricordiamo come poi conclude Sly, dipende come lo affronti e se hai la forza di rialzarti e allora vinci. Questi ragazzi invece mi ricordano molto di più il figlio nel film che da la colpa a lui dei suoi insuccessi.

Scusate il parallelismo, ma secondo me rispecchia molto bene la situazione in generale.
 
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@Deadpool

Carissimo, ho letto i tuoi ultimi post. Hai fatto benissimo a non iscriverti a quel sito INCEL, è tempo perso. Loro sono il corrispettivo maschile del femminismo TOSSICO, quello fuori di testa, non il femminismo storico, che diceva cose giuste.

Quello che ti voglio dire è che puoi reputarti fortunato perché comunque - da ciò che dici - hai dei SOLDI e - da certi commenti che hai scritto anche altrove - mi sembra che tu ti sia divertito NON POCO con le nostre Regine Magne Pay.
Essere poveri in canna, più che passano gli anni, è sì, un problema, per un uomo, ben peggiore che essere "brutto".
Se tu hai soldi, se fai ancora più soldi, ti troverai alla mia età (44 anni!) con un bel gruzzolo da parte. Certo, "l'amore" (che nessuno, alla fine, sa bene cos'è!), non te lo potrai mai "comprare", ma se hai un po' di soldi da parte e hai la SALUTE, puoi scopare come un pazzo! L'amore nessuno sa bene cosa sia, ognuno lo intende a modo suo. Il sesso, mio caro, si sa tutti bene cosa sia, e si può comprare.
Per un uomo, sopratutto dopo una certa età, le cose più importanti da avere sono 1) cazzo che funziona e 2) un bel portafogli.
Io ho avuto un brutto periodo verso i 28-30 anni, un divorzio doloroso, un momento di incertezza economica, una brutta depressione. Ne sono uscito relativamente in poco tempo, e ho capito questo: salute e soldi sono MOLTO più importanti dell'aspetto fisico per scopare!
Il discorso, credimi, vale anche per le donne. Ho letto che in Asia, per esempio, donne non particolarmente belle o giovani, però RICCHE, pagano i Gigolò per essere scopate bene. E fanno anche bene!

Mi fa un po' tenerezza la storia della "classifica" estetica che hanno fatto le tue amiche. Sono storie molto "adolescenziali".
Se sei su questo Forum, credimi, sei già anni luce avanti agli INCEL. Lasciali (s)ragionare sulle loro teorie LMS, su quelle cazzate.
Se a 40 anni hai il portafoglio pieno e un bel cazzo duro che regge i colpi, potrai letteralmente scopare il mondo. Paghi e te ne fotti!

Io sto facendo un sesso (a pagamento!) pazzesco: pompini di tutti i tipi, maialate come se piovesse, baci con la lingua! Fisicamente sono un po' più "brutto" rispetto a quando avevo 20/30 anni - è ovvio - ma il vantaggio di avere un po' di soldi da spendere (non parlo di cifre stellari, basta avere 5/600 Euro al mese a disposizione per il mondo Pay!) è veramente un vantaggio che non ha pari.
Quando trovi la fidelizzata giusta - quella che ti spompina e ti si scopa fino all'inverosimile - i "Chad" e tutto quel grande mare di cazzate ti faranno solo ridere!
Concordo in linea generale su tutto.

Ma al cuor non si comanda ti direi, o comunque secondo me l'uomo non è fatto solo di cazzo infilato nella vagina. Da parer mio (poi è ovvio che ognuno ha le proprie pulsioni e passioni) essere amati e sentirlo è qualcosa che nessuna pay purtroppo può darti. Ovvio che non si va a pay per quello e sono anche del parere che se una persona ci va con quell'intento farebbe meglio a scavarsi la fossa da solo.

Però ecco a questo mondo non si può vivere solo di ciniche sborrate e maialate che ti fanno dire, oooo che figo/che scopata che mi sono sono fatto. My2cent
 
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donchisciotte909

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Ma al cuor non si comanda ti direi, o comunque secondo me l'uomo non è fatto solo di cazzo infilato nella vagina. Da parer mio (poi è ovvio che ognuno ha le proprie pulsioni e passioni) essere amati e sentirlo è qualcosa che nessuna pay purtroppo può darti.
Essere amati, l'ammmore, l'anima gemella che ti lecca la cappella!
Sì, tutte belle cose, tutte cose giuste. Ma qui si sta parlando di INCEL, e il problema di cui gli INCEL sono afflitti è l'incapacità di fare sesso. Se si risolve intanto il problema del sesso, siamo già a buon punto. Per quanto riguarda l'amore, beh, ti garantisco che gli INCEL non sono gli unici a non trovarlo. C'è tanta gente che l'amore non lo trova e non lo troverà mai, nonostante abbia un corpo bellissimo, un conto in banca a sei zeri, sia celebrata e famosa. Quindi, prima di risolvere il famigerato problema dell'amore, io direi che sarebbe fondamentale risolvere il problema del sesso. Prima salviamo la barca dal naufragio, poi magari preoccupiamoci di rattoppare le vele.

Non è cinismo voler fare del buon sesso.
Se proprio dovessi parlare di amore, io parlerei di amore per qualcosa, non amore per qualcuno. C'è chi ama la fotografia, la letteratura, lo sport, il giardinaggio, la musica. Ci sono persone che amano letteralmente le loro passioni. Io credo che l'amore per qualcosa sia una delle forme più nobili di amore.

L'amore di un uomo per una donna? Fuoco e fiamme per un anno - e cenere per quaranta!
 
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Concordo in linea generale su tutto.

Ma al cuor non si comanda ti direi, o comunque secondo me l'uomo non è fatto solo di cazzo infilato nella vagina. Da parer mio (poi è ovvio che ognuno ha le proprie pulsioni e passioni) essere amati e sentirlo è qualcosa che nessuna pay purtroppo può darti. Ovvio che non si va a pay per quello e sono anche del parere che se una persona ci va con quell'intento farebbe meglio a scavarsi la fossa da solo.

Però ecco a questo mondo non si può vivere solo di ciniche sborrate e maialate che ti fanno dire, oooo che figo/che scopata che mi sono sono fatto. My2cent
Essere amati, l'ammmore, l'anima gemella che ti lecca la cappella!
Sì, tutte belle cose, tutte cose giuste. Ma qui si sta parlando di INCEL, e il problema di cui gli INCEL sono afflitti è l'incapacità di fare sesso. Se si risolve intanto il problema del sesso, siamo già a buon punto. Per quanto riguarda l'amore, beh, ti garantisco che gli INCEL non sono gli unici a non trovarlo. C'è tanta gente che l'amore non lo trova e non lo troverà mai, nonostante abbia un corpo bellissimo, un conto in banca a sei zeri, sia celebrata e famosa. Quindi, prima di risolvere il famigerato problema dell'amore, io direi che sarebbe fondamentale risolvere il problema del sesso. Prima salviamo la barca dal naufragio, poi magari preoccupiamoci di rattoppare le vele.

Non è cinismo voler fare del buon sesso.
Se proprio dovessi parlare di amore, io parlerei di amore per qualcosa, non amore per qualcuno. C'è chi ama la fotografia, la letteratura, lo sport, il giardinaggio, la musica. Ci sono persone che amano letteralmente le loro passioni. Io credo che l'amore per qualcosa sia una delle forme più nobili di amore.

L'amore di un uomo per una donna? Fuoco e fiamme per un anno - e cenere per quaranta!

Cito entrambi per dire che alla fine sono d'accordo con tutti e due :LOL:

Ha ragione belakor a sostenere la differenza sostanziale tra una scopata a pagamento e l'avere una relazione. Differenza che, personalmente, trovo anche nel sesso: con le pay magari è più sfrenato, ma la sensazione di far venire la propria ragazza ed essere desiderato può compensarlo ampiamente. Il problema del sesso "di coppia" è la routine, unita al fatto che molte italiane sembrano uscite dal convento ieri mattina (anche se loro pensano di essere suuuper trasgressive poi non sanno fare un pompino decente).

Ha ragione però anche l'amico donchi che può sembrare un po' troppo cinico ma fa bene a sottolineare che l'Amore è una cosa molto adolescenziale che tende a sfiorire rapidamente, spesso anche malamente, e che non bisogna cercare validazione nell'amore degli altri.

Personalmente consiglierei ad un incel di andare a mignotte solo se il suo disagio dipendesse dalla mancanza di sesso occasionale. Se invece si tratta di persone ferite nell'animo dalla superficialità acida di molte donne sarei più tentennante... il rischio del temutissimo innamoramento da pay è dietro l'angolo e può essere davvero catastrofico.

Per andare a pay e goderselo davvero secondo me bisogna avere una certa maturità o comunque una certa forma mentale. Persino in questo forum non troppo di rado emergono soggetti carichi di frustrazione e disagio per la pratica, mentre non si contano quelli che hanno perso la testa per una meretrice... immagino cosa potrebbe succedere ad un incel immaturo e carico di pregiudizi.
 
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donchisciotte909

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Personalmente consiglierei ad un incel di andare a mignotte solo se il suo disagio dipendesse dalla mancanza di sesso occasionale.
Questo è proprio un bel punto! Però ho come la sensazione che - negli ultimi interventi - si sia un po' frainteso cosa si intende realmente per INCEL.
Ora, io non credo che un INCEL sia un uomo "che non scopa", o almeno non solo. Ce ne sono tanti di uomini che faticano a fare sesso occasionale, oppure che sono sposati e la moglie non si concede, insomma ci siamo capiti.
Io (ma non solo io!) credo che - per essere INCEL - occorra aderire a tutta una serie di ideologie assurde, esprimersi con espressioni ridicole tipo "Chad" e "Stacy", e tutta una serie di cazzate. In altre parole, un INCEL è un individuo che ha "ideologizzato" la sua condizione. Un po' come succedeva agli operai degli anni '70, che si consideravano "marxisti". C'erano tanti operai che si sbattevano in fabbrica, ma solo una parte di loro viveva la propria condizione in forma "ideologica", prendendo "coscienza di classe". Ecco, secondo me è un po' la stessa cosa per un INCEL. Si tratta di una filosofia di vita, durissima da scalfire. L'operaio anni '70 prendeva "coscienza di classe", l'INCEL di oggi prende la RedPill. Lo so, è una semplificazione, ma rende l'idea.
Io credo che non sia giusto prendere in giro gli INCEL in quanto individui, ma credo che sia tutto sommato lecito sfottere la loro visione della vita, le loro esagerazioni, le loro assolutizzazioni.
 
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Questo è proprio un bel punto! Però ho come la sensazione che - negli ultimi interventi - si sia un po' frainteso cosa si intende realmente per INCEL.
Ora, io non credo che un INCEL sia un uomo "che non scopa", o almeno non solo. Ce ne sono tanti di uomini che faticano a fare sesso occasionale, oppure che sono sposati e la moglie non si concede, insomma ci siamo capiti.
Io (ma non solo io!) credo che - per essere INCEL - occorra aderire a tutta una serie di ideologie assurde, esprimersi con espressioni ridicole tipo "Chad" e "Stacy", e tutta una serie di cazzate. In altre parole, un INCEL è un individuo che ha "ideologizzato" la sua condizione. Un po' come succedeva agli operai degli anni '70, che si consideravano "marxisti". C'erano tanti operai che si sbattevano in fabbrica, ma solo una parte di loro viveva la propria condizione in forma "ideologica", prendendo "coscienza di classe". Ecco, secondo me è un po' la stessa cosa per un INCEL. Si tratta di una filosofia di vita, durissima da scalfire. L'operaio anni '70 prendeva "coscienza di classe", l'INCEL di oggi prende la RedPill. Lo so, è una semplificazione, ma rende l'idea.
Io credo che non sia giusto prendere in giro gli INCEL in quanto individui, ma credo che sia tutto sommato lecito sfottere la loro visione della vita, le loro esagerazioni, le loro assolutizzazioni.
Hai ragione, ho usato il termine incel in senso letterale di "involontariamente celibe" e quindi estensivamente consideravo tutti quelli che non riescono a trovare una donna pur cercandola (e non sono pochi come può sembrare).
Ovviamente ci sono differenze abissali tra l'incel radicalizzato, che crede fermamente che le teorie redpill siano la realtà, e il "simpatizzante" che si avvicina a certe idee ma non le abbraccia totalmente. Io stesso penso che ci sia qualcosa più di un fondo di verità in quello che sostengono ma ovviamente aborro la loro visione del mondo misogina e grottesca. Alla fine sono convinto che i simpatizzanti siano molti più dei fanatici, e non bisogna farsi ingannare dalle troiate scritte su forum, blog o social perché si sa che linguaggio e posizioni tendono a radicalizzarsi nella comunicazione via internet.

Tornando sul discorso incel+pay mi è venuto in mente di quando, qualche mese fa, una mia amica psicologa si interrogava sulla possibilità di suggerire la via del sesso a pagamento a dei suoi pazienti. Nello specifico aveva tre pazienti intorno ai 24/25 anni che non riuscivano a sbloccarsi con le ragazze a causa di una forte ansia da prestazione e addirittura sessuofobia.
Mi chiese, forse sospettando le mie abitudini 😅 , se potesse essere saggio proporre loro di pagare per sbloccarsi. Nella mia mente è apparsa l'immagine degli occhi di ghiaccio di Svetullona che mi fissano mentre si ingozza col mio batacchio e d'istinto stavo per gridare "sì cazzo cosa aspetti!" ma poi ci ho pensato bene e mi sono reso conto dei rischi che tale pratica può comportare per una persona emotivamente immatura, insicura e inesperta con l'altro sesso.
Semplificando la mia risposta fu: se soggetto A è un ragazzo maturo, che non ha problemi relazionali né con gli uomini né con le donne, e semplicemente è bloccato dall'ansia da prestazione, magari dovuta a cattive esperienze, allora digli di provare, entro un percorso di terapia, perché può essere un'esperienza significativa; se soggetto B è un ragazzo problematico, emotivamente immaturo, con difficoltà relazioni e magari sessuofobico perché traumatizzato dall'arroganza di certe ragazze allora meglio di no perché il rischio concreto è che si inaridisca completamente, limitando il proprio rapporto con le donne al sesso a pagamento, oppure si innamori della prima che l'ha trattato con gentilezza. Continuo a pensarla così sul tema.

Aggiungo un'ultima considerazione sul tema incel: come scritto sopra per me nel novero degli incel vanno non solo i pazzi scriteriati ma soprattutto i (non pochi) che si avvicinano alle loro idee perché frustrati da una vita di insuccessi sentimentali e perché effettivamente, soprattutto se adolescenti, vedono messe in pratica certe teorie (i ragazzi belli, modaioli e col portafogli del papi rimorchiano molto di più, è talmente banale che mi suona strano doverlo dire). Credo che se si vuole dare una mano a questi ultimi - sono sicuro che più di qualcuno ci legge o leggerà - abbia poco senso rendere il thread un semplice elenco di sfottò ed esempi e molto di più ne abbia l'analisi delle motivazioni psicologiche che li portano in quella direzione. Ho l'impressione infatti che il fenomeno ricalchi certe teorie complottiste il cui successo non è dovuto solo ad ignoranza ma alla capacità di rispondere a bisogni emotivi e frustrazione. Trattarli con sufficienza e superiorità, senza provare a capirli, è la cosa che più li spingerà ad abbracciare le uniche idee che li rassicurano e li fanno sentire compresi.
Da qui tutto il discorso di cui sopra :)


PS: sono logorroico ultimamente
 
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donchisciotte909

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Tornando sul discorso incel+pay mi è venuto in mente di quando, qualche mese fa, una mia amica psicologa si interrogava sulla possibilità di suggerire la via del sesso a pagamento a dei suoi pazienti.
Credo che la tua risposta all'amica psicologa sia stata estremamente saggia. Io sono andato a Pay giovanissimo, non tanto per sbloccarmi, quanto perché negli anni 90 c'era una tale libertà - la libertà vera! - e tutti avevano voglia di sesso: a 16 anni si fantasticava di andare a Pay non appena compiuti i 18 (con quali soldi poi non si sa, ma tant'è!). Ricordo un mio amico - brutto come la fame - che se ne fregava completamente di essere "brutto" e pensava solo a quando, a 18 anni, sarebbe finalmente andato a Amsterdam nel quartiere a luci rosse. Altri tempi, altro modo di vedere la vita.
Erano veramente altri tempi, e se ti piaceva veramente la fica, in un modo o nell'altro scopavi. Poi figurati, a Firenze, città di puttanieri come poche, andare a Pay era la norma, fra i ragazzi anche giovanissimi ma che già avevano un lavoretto, o comunque qualche soldo.
Avevo amici che andavano a scopare ragazze in appartamento anche in tre!
Il papà di un mio carissimo amico, quando ci vedeva, ci diceva sempre: "Ragazzi, se in discoteca una sera non scopate, non vi preoccupate: fate un giro lungo i viali e imboscatevi una Pay!".
Ora i tempi sono cambiati. Le seghe mentali sono diventate la norma.
La SFIGA è diventata la norma.
A quei tempi, inoltre, non c'erano i social, quindi non eri sottoposto 24 ore al giorno alla vista della vita di altre persone.
Ci siamo divertiti, abbiamo scopato tanto (Pay e Free!), però adesso dobbiamo prendere coscienza che i tempi sono diversi.

Il problema di fondo è: cosa cerchi?
Se cerchi solamente sesso fatto bene, sei a posto. Le Pay sono inequivocabilmente la soluzione migliore - con poco sbattimento scopi veramente il mondo.
Se cerchi qualsiasi forma di coinvolgimento diverso dal sesso è un altro paio di maniche.


PS. Comunque in USA ci sono canali YouTube aperti da EX-INCEL, che hanno smesso di essere INCEL diventando - felicemente -Punter professionisti. Questo fa capire che, là dove la mancanza di sesso è l'unico problema, le Pay sono la migliore soluzione.
 
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Io sono andato a Pay giovanissimo, non tanto per sbloccarmi, quanto perché negli anni 90 c'era una tale libertà - la libertà vera! - e tutti avevano voglia di sesso: a 16 anni si fantasticava di andare a Pay non appena compiuti i 18 (con quali soldi poi non si sa, ma tant'è!). Ricordo un mio amico - brutto come la fame - che se ne fregava completamente di essere "brutto" e pensava solo a quando, a 18 anni, sarebbe finalmente andato a Amsterdam nel quartiere a luci rosse. Altri tempi, altro modo di vedere la vita.
Erano veramente altri tempi, e se ti piaceva veramente la fica, in un modo o nell'altro scopavi. Poi figurati, a Firenze, città di puttanieri come poche, andare a Pay era la norma, fra i ragazzi anche giovanissimi ma che già avevano un lavoretto, o comunque qualche soldo.
Avevo amici che andavano a scopare ragazze in appartamento anche in tre!
Il papà di un mio carissimo amico, quando ci vedeva, ci diceva sempre: "Ragazzi, se in discoteca una sera non scopate, non vi preoccupate: fate un giro lungo i viali e imboscatevi una Pay!".
Descrivi un mondo che per me è assolutamente inimmaginabile, eppure ho neanche 10 anni meno di te. Tutt'ora a molti miei amici non potrei mai dire di pagare per far sesso pena il rischio di un giudizio negativo, e fino ad una certa età vivevamo tutti l'illusione dell'ammore romantico ed eterno. Coglioni :ROFLMAO:
Ho l'impressione che di generazione in generazione si stia diventando tutti un po' più sessuofobici. Ultimamente ho sentito storie inquietanti su gen.Z che rinunciano proprio al sesso o altri che lo fanno a macchinetta, senza goderselo, come se fosse pura performance atletica.
Va detto che nel frattempo le ragazze si sono sì emancipate ma sono diventate anche più aggressive e pretenziose, cosa che può scoraggiare i più timidi. Io a 20 anni potevo piantarci i chiodi col cazzo, oggi non è raro sentire di gente con disturbi (a parte i tre sopra ne ho sentito diversi altri di casi) dovuti chiaramente all'ansia.

A quei tempi, inoltre, non c'erano i social, quindi non eri sottoposto 24 ore al giorno alla vista della vita di altre persone.
Giustissima osservazione che si riallaccia a quanto già dicevo: un adolescente del 2024 subisce una pressione pazzesca da questo punto di vista, con modelli davvero orribili. 30 anni fa si viveva nel proprio orticello ed era tutto più easy.

Il problema di fondo è: cosa cerchi?
Se cerchi solamente sesso fatto bene, sei a posto. Le Pay sono inequivocabilmente la soluzione migliore - con poco sbattimento scopi veramente il mondo.
Se cerchi qualsiasi forma di coinvolgimento diverso dal sesso è un altro paio di maniche.
Questo è fondamentale. Gli incel poveretti non sanno cosa cercano perché forse non hanno proprio la maturità e l'esperienza per capirlo. Io stesso l'ho capito tardi: meglio solo a scopare a pago che male accompagnato con una a caso tanto per mettere la spunta alla voce Fidanzato. Oggi non invidio nessuna delle coppie di amici, forse solo due lesbiche che conosco ma non fa testo.

PS. Comunque in USA ci sono canali YouTube aperti da EX-INCEL, che hanno smesso di essere INCEL diventando - felicemente -Punter professionisti. Questo fa capire che, là dove la mancanza di sesso è l'unico problema, le Pay sono la migliore soluzione.
Sono sicurissimo che per molti pagare sarebbe risolutivo di tutte le pippe mentali. In generale penso che ogni uomo non impegnato (su questo sono abbastanza rigido) dovrebbe frequentare pay perché... beh ne vale la pena 😇
 
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Io da anni leggo con piacere gli insegnamenti di Carlo della Torre, sul suo sito
Non conosco, ma in generale diffido di chi vuole vendere certe cose o anche solo usarle per avere attenzione. Poi magari sul tizio in questione mi sbaglio.
Sul resto concordo.



Ora io non ho mai visto le foto di nessuno quindi non posso sapere se sono tutti dei 6,5 (a proposito tu come fai a saperlo :unknw:) ma anche se fosse non significa nulla.
Perché gli I-R non sono accomunati tanto dall'essere brutti quanto dalla loro visione del mondo.
Se guardi come giudicano/danno voti all'aspetto estetico ti rendi conto del livello di paranoia e di attenzione maniacale ad alcune cose. Il loro 6,5 non è un 6,5 di una persona senza quei complessi.
Basterebbe la frase "sotto il 7 non è vita" per capire come ragionano.
Prendiamo quelli più "famosi" o famigerati: Elliot Rodgers era brutto? Jake Davidson era brutto? Alek Minassian? Non sarà certo definibile bello magari, ma di sicuro non è un brutto irrecuperabile senza speranza.
Se prendessimo l'intera platea di un qualsiasi forum Incelloso sono pronto a scommettere che troveremmo di tutto: dal brutto quasi senza speranza a quello normale che dovrebbe curarsi un po' di più a quello che potrebbe tranquillamente essere definito figo ma che si è fissato tanto su un dettaglio da non riuscire a vedere il quadro generale. La media lì dentro non credo sia diversa dalla media dell'estetica riscontrabile in qualsiasi altro contesto a caso (tolti estremi tipo moda ecc.).
Sul resto concordo.
Alle medie, al liceo, in un posto dove andavo in vacanza da ragazzino, in università, in erasmus, insomma ovunque abbia visto le ragazze fare la classifica dei maschi più belli, io finivo sempre agli ultimi posti e un paio di volte addirittura all'ultimo.
In più mi è capito diverse volte che alcune ragazze con cui uscivo in compagnia mi dicessero che non gli piacevo esteticamente se non addirittura che ero brutto.
Saranno state tutte "fissate con le stupidaggini" anche loro.
Mmmh, che certe cose succedano alle elementari, medie e liceo è vero.
Soprattutto alle medie e al liceo l'aspetto fisico conta tanto, ma la popolarità, come ti vesti, quanto rientri all'interno di certi gruppi influisce tantissimo su come vieni percepito e di conseguenza influisce anche su quel tipo di classifica. O almeno, quando andavo a scuola io era così.
Che all'università ci si metta a fare classifiche già mi sembra più improbabile. Magari si fa quella dei boni o delle fighe, ma se sei brutto secondo me non sei neanche argomento di conversazione.
E personalmente non ho mai sentito di una che abbia detto direttamente ad un ragazzo in compagnia che era brutto.
Che non vuol dire che uno non possa percepirlo, ma io non ho mai visto/sentito una situazione del genere. Al massimo se ci provi ti prendi il palo, qualche stronzo/a ti parla alle spalle ma detto così come riporti mi sembra un po' assurdo.
A parte la faccia da "pesce lesso" continuo a non capire cosa vedi in te di così brutto. Se hai frequentato forum di Incel dovresti essere perfettamente in grado di fornire spiegazioni per il 4 che ti attribuisci. Non è che ti sei dato un 6 anziché un 7.
4 è roba seria.
Sei in grado di fare l'esempio di una persona conosciuta che reputi brutta tanto quanto te?



Non c'è niente da fare, essere percepiti bruttini è una zavorra pesantissima, soprattutto nell'adolescenza, e chi non l'ha provato fatica proprio a comprenderlo
Visto lo svolgimento della discussione mi sento chiamato in causa.
Dire che gettare la spugna è una follia non mi sembra implichi necessariamente il non poter capire (almeno in parte) la condizione di uno che vive ed ha vissuto un determinato disagio.
Ovviamente ognuno gioca con le armi che ha a disposizione, ma personalmente di glow-up ne ho visti diversi.
Che non vuol dire che passi da essere il mostro di Loch Ness ad essere il fotomodello. Ma che puoi migliorare parecchio.
Ripeto, sui casi estremi c'è poco da fare, ma il problema è proprio che di casi estremi ce ne sono molto meno di quelli che credono di esserlo.
Certi traumi dell'adolescenza poi ad una certa li si dovrebbe anche affrontare. C'è chi ci riesce da solo e chi ha bisogno di aiuto, non c'è niente di male in questo.
Se invece uno vuole farsi condizionare tutta la vita da qualche stronzo che magari non si rendeva neanche conto di quello che diceva, allora è libero di rovinarsi l'esistenza.
 
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Ultimamente ho sentito storie inquietanti su gen.Z che rinunciano proprio al sesso o altri che lo fanno a macchinetta, senza goderselo, come se fosse pura performance atletica.
A me sembra che siano sempre esistiti entrambi. Forse in un'epoca senza internet però erano evidenti solo i secondi.
Io a 20 anni potevo piantarci i chiodi col cazzo, oggi non è raro sentire di gente con disturbi (a parte i tre sopra ne ho sentito diversi altri di casi) dovuti chiaramente all'ansia.
Forse è vero. Ma secondo me anche qui c'è una percezione un po' sballata di quanto le cose siano realmente cambiate.
Ti riporto una cosa che avevo scritto tempo fa in risposta ad un commento con dei tratti in comune:
Ah, a proposito Young Men Lead Surge in Viagra Use "Una nuova ricerca indica che l'uso del Viagra è schizzato del 312% tra gli uomini di età compresa tra 18 e 45 anni tra il 1998 e il 2002". Quanti anni avevi nel periodo indicato? Giusto per dire. Non ho letto abbastanza per sapere se è uno studio decente ma come vedi della cosa quantomeno si discuteva già allora.

Giustissima osservazione che si riallaccia a quanto già dicevo: un adolescente del 2024 subisce una pressione pazzesca da questo punto di vista, con modelli davvero orribili. 30 anni fa si viveva nel proprio orticello ed era tutto più easy.
Vero.
Dall'altro lato hai però anche molta più possibilità di trovarti modelli positivi e contesti in cui ci sono persone con cui hai cose da condividere.



@Alfredo1234 più che sessuofobia oggi, per me c'è molta più asocialità e molte più attività fisiche (e soprattutto virtuali) che surrogano oppure offrono più endorfine del sesso.
Forse non di più ma probabilmente in quantità simile (parlo di endorfine).
Diciamo che oggi è più facile ignorare il sesso e la sua mancanza e chiudersi nel proprio mondo rispetto a quando c'erano molte meno cose da fare.
 
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Però vabbè, Briatore era un figo, almeno.


Leggendo questa frase, mi viene in mente quando tanti anni fa, durante uno dei primissimi servizi televisivi su di lui, il Briatore Flavio venne ripreso nella sua casa di Londra: egli transitava per i vari ambienti, seguito dalla telecamera che indugiava sulla fastosità degli stessi.
Ad un tratto il Flavio si volgeva verso un'imponente libreria d'epoca, piena di volumi, e per darsi un tono ne estraeva uno da aprire.
L'atto non gli riusciva: i libri erano finti.
Si trattava di cubi di plastica colorati sul retro per simulare il dorso di più volumi, indi riposti in blocco sui ripiani per fare arredo.
Non ho mai conosciuto il regista del video, ma per il coraggio mostrato nel non tagliare questa fondamentale sequenza io l'avrei personalmente decorato.
Se ben ricordo, l'episodio del video è citato anche da Gian Antonio Stella nel suo ormai datato Chic - Viaggio tra gli Italiani che hanno fatto i Soldi.

 
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Visto lo svolgimento della discussione mi sento chiamato in causa.
Dire che gettare la spugna è una follia non mi sembra implichi necessariamente il non poter capire (almeno in parte) la condizione di uno che vive ed ha vissuto un determinato disagio.
Ovviamente ognuno gioca con le armi che ha a disposizione, ma personalmente di glow-up ne ho visti diversi.
Che non vuol dire che passi da essere il mostro di Loch Ness ad essere il fotomodello. Ma che puoi migliorare parecchio.
Ripeto, sui casi estremi c'è poco da fare, ma il problema è proprio che di casi estremi ce ne sono molto meno di quelli che credono di esserlo.
Certi traumi dell'adolescenza poi ad una certa li si dovrebbe anche affrontare. C'è chi ci riesce da solo e chi ha bisogno di aiuto, non c'è niente di male in questo.
Se invece uno vuole farsi condizionare tutta la vita da qualche stronzo che magari non si rendeva neanche conto di quello che diceva, allora è libero di rovinarsi l'esistenza.
Non mi riferivo a nessuno in particolare in verità ma alla tendenza a ripetere che il savoir faire è ciò che conta con le donne, spesso affermazione fatta da chi è un figo pazzesco e non vuole ammettere (o non si rende conto) che il suo savoir faire non ha fatto alcuna differenza 😂
Non è una colpa eh, è un po' come dialogare tra generazioni diverse, non ci si capirà mai fino in fondo perché ognuno ha il suo vissuto che l'ha formato e mettersi nei panni altrui è difficilissimo.

A parte questo sono pienamente d'accordo, devo averlo anche scritto: piangersi addosso è da scemi, puntare a migliorarsi è la cosa più importante, ma non solo con le donne. Sono anche d'accordo sul fatto che l'incel tipo non sia un bruttone senza speranza ma un ragazzo normale.

Comunque gli ultimi miei interventi più che agli incel radicali da forum dei brutti (posto raccapricciante pieno di propaganda russa, razzismo e fascistoidi) erano riferiti allo "sfigato" di oggi che magari arriva a pensare, anche in autonomia, cose molto simili.
Fra me e i miei amici di sfigati ne ho conosciuti parecchi e onestamente nessuno era tale per problemi personali ma sempre per un mix di scarsa avvenenza e carattere introverso (che non vuole sociopatico eh). Il problema è che l'esperienza negativa che ti fai nell'adolescenza poi ti rende insicuro anche negli anni successivi e così accumuli "ritardo" che, volente o nolente, si percepisce. Insomma non ci sono solo i casi da psicoterapia ma anche persone che obbiettivamente sono in difficoltà per mancanza di esperienza. A queste persone consiglierei di lavorare sull'aspetto perché da quello arriveranno feedback positivi, anche senza cercarli, e quindi quella sicurezza che manca.
 
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A me sembra che siano sempre esistiti entrambi. Forse in un'epoca senza internet però erano evidenti solo i secondi.
Boh non ho possibilità di esprimermi al di là dell'aneddotica quindi non saprei se è davvero così.
L'impressione però è che anche il sesso sia diventato una competizione e questo metta in crisi i più fragili. Attenzione: il sesso, non il rimorchiare la ragazza e poi vantarsi di cose mai successe 😅😂 come facevamo noi.
Per dire quando io ero adolescente (primi anni duemila) non ho mai visto una ragazza vantarsi del proprio body-count (anzi...) o del super-mega-cazzo del suo scopamico (concetto che all'epoca manco era ben definito, oggi è sdoganatissimo). Oggidì ste cose le vedi quotidianamente sui social per ragazzi. Ovviamente sono una micro minoranza che fa tanto rumore, ma sufficienti a mettere pressione.
Io non lavoro nell'ambito ma ho diverse conoscenze che si occupano di psicologia dell'adolescenza e, del tutto separatamente, mi hanno detto che certi fenomeni sono in aumento. Ripeto: aneddotica, magari falsata dal fatto che oggi si va dallo psicologo e un tempo no, ma tant'è.

Vero.
Dall'altro lato hai però anche molta più possibilità di trovarti modelli positivi e contesti in cui ci sono persone con cui hai cose da condividere.
Giusto, però bisogna anche un po' frugare nella pupù, cosa che richiede un po' di maturità e cultura in più della media (che è oscena, detto senza supponenza). Qui mi ricollego a quanto scritto sopra. Mi sbaglierò ma questa è la mia impressione.
 
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donchisciotte909

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Leggendo questa frase, mi viene in mente quando tanti anni fa, durante uno dei primissimi servizi televisivi su di lui, il Briatore Flavio venne ripreso nella sua casa di Londra: egli transitava per i vari ambienti, seguito dalla telecamera che indugiava sulla fastosità degli stessi.
Ad un tratto il Flavio si volgeva verso un'imponente libreria d'epoca, piena di volumi, e per darsi un tono ne estraeva uno da aprire.
L'atto non gli riusciva: i libri erano finti.
Si trattava di cubi di plastica colorati sul retro per simulare il dorso di più volumi, indi riposti in blocco sui ripiani per fare arredo.
Non ho mai conosciuto il regista del video, ma per il coraggio mostrato nel non tagliare questa fondamentale sequenza io l'avrei personalmente decorato.
Se ben ricordo, l'episodio del video è citato anche da Gian Antonio Stella nel suo ormai datato Chic - Viaggio tra gli Italiani che hanno fatto i Soldi.

Status economico e status sociale non sempre coincidono!
 
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Leggendo questa frase, mi viene in mente quando tanti anni fa, durante uno dei primissimi servizi televisivi su di lui, il Briatore Flavio venne ripreso nella sua casa di Londra: egli transitava per i vari ambienti, seguito dalla telecamera che indugiava sulla fastosità degli stessi.
Ad un tratto il Flavio si volgeva verso un'imponente libreria d'epoca, piena di volumi, e per darsi un tono ne estraeva uno da aprire.
L'atto non gli riusciva: i libri erano finti.
Si trattava di cubi di plastica colorati sul retro per simulare il dorso di più volumi, indi riposti in blocco sui ripiani per fare arredo.
Non ho mai conosciuto il regista del video, ma per il coraggio mostrato nel non tagliare questa fondamentale sequenza io l'avrei personalmente decorato.
Se ben ricordo, l'episodio del video è citato anche da Gian Antonio Stella nel suo ormai datato Chic - Viaggio tra gli Italiani che hanno fatto i Soldi.

Immagine sublime che però dimostra quanto la percezione di valore personale sia legata ad aspetti superficiali e quanto la cultura (basta sentirlo parlare Briatore per capire che non è un modello di cultura, e mi fermo qui) sia svalutata nel sentire comune
 
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