Sarà stato il pomeriggio piovoso, ieri ho fatto tanti sogni e anche agitati purtroppo.
Mi addormento nei pressi di Santa Palomba e alla stazione vedo Roberta che mi fa segno di fermarmi: io accosto e lei mi chiede se può entrare in macchina mia a cambiarsi perchè, visto il maltempo, vuole andare a casa. Io accetto e insieme ci dirigiamo al famigerato parcheggio; inizia a piovere di brutto così convinco Roberta a restare in macchina con me visto che altrimenti sarebbe arrivata a casa bagnata fradicia.
Iniziamo a chiacchierare e mentre lei si cambia io vedo quelle favolose tette scoperte... non resisto e praticamente le salto addosso. Lei all'inizio mi dice di no, ma lo fà ridendo e capisco che forse posso insistere un pò... così faccio tant'è che le sue resistenze si fanno sempre meno convinte. Morale della favola: le ciuccio le tette, ci facciamo una pomiciatina accennata, poi io le faccio un bel ditalino e lei chiude le danze regalandomi una bella sega. Tutto GRATIS !!! Roberta mi chiede un panino con bibita che naturalmente le vado a comprare.
Soddisfatto, ma desiseroso di penetrare una vagina, proseguo verso la rotonda di Valle Caia e al nuovo distributore Q8 becco le solite ragazze.
Anche stavolta noto una delle tre che mi fà segno di fermarmi " Mi dai un passaggio alla rotonda ? " La rossa spilungona ha deciso di andarsene, anche lei a causa del diluvio. Accetto di nuovo.
Non ero mai stato con questa ragazza alta, appunto rossa di capelli, bel lato B, viso carino, ma con una dentatura non proprio all'altezza.
Credo che Alexia, così si chiama, abbia al di là di uno spiccato senso del denaro, una qualche vena di ninfomania.
Appena salita in macchina mi mette una mano sul pacco e comincia a sussurrarmi zozzerie varie passandosi la lingua sulle labbra.
A me non convince molto comunque rispondo mettendole la mano tra le gambe, lei aveva i pantaloni perchè si era rivestita e quindi reinserisco la mano all'interno con un'abile mnovra e cominicio a sditalinarla; lei è tutto un gemito e dopo poco viene come una fontana inzuppando i pantaloni e lascinadomi una macchia pure sul sedile. Mai visto una roba del genere.
A quel punto lei mi proprone di tutto tra cui l'andare a casa mia.
Un pò ingrifato lo ero quindi opto per il menu classico: imbosco tranquillo solo grazie al fango circostante e ai laghi generati dall'acqua; prestazione molto soddisfacente (da segnalare il pompino a regola d'arte e il piacere della ragazza nell'essere sfondata da dietro).
Tornando indietro rivedo Elisa, mio pallino, e non resisto.
Mi avvicino, ma resto interdetto: non è truccata e sembra un'altra persona: l'ultima volta che c'ero stato aveva delle labbra favolose che evidentemente erano il risultato di chili di rossetto sapientemente applicato, poi portava le lenti a contatto azzurre (quelle le avevo notate fin da subito) e aveva le extension ai capelli. Fatto sta che questa volta non mi comunica nulla di buono e invece di fidarmi della mia vocina interiore (che non sbaglia mai) la carico lo stesso per, diciamo così, buona educazione visto che ormai mi ero fermato e mi sembrava brutto dirle che non ci volevo più andare.
Mi proprone un parcheggio poco lontano ed io accetto vista la giornata da lupi. Arrivati a destinazione c'è uno scenario da film horror: buio, pioggia, fango, desolazione assoluta. Mi rendo conto che queste ragazze sono coraggiose oltre che mignotte. Dopo un pò che mi strucio Elisa avverto alle spalle l'arrivo di una macchina... è la Polizia.
Non si deve mai sfidare troppo la buona sorte.
Controlli di rito, cazziatone e con tono lapidario sbotta uno dei due agenti " Lei per noi è denunciabile " Ed io :" Cosa ? "
" Ha capito benissimo ... ci sono gli estremi per denunciarla "
Inizio a fare la parte del bravo ragazzo impaurito, chiedo scusa e metto in scena un finto pianto (la lacrimuccia però è scesa).
A questo punto mi accorgo che uno dei due agenti alza lo sguardo dal taccuino su cui non so cosa stesse scrivendo e lo rivolge più o meno alle mia spalle esclamando : " Nooooo, e daiiiiii !!!!!! " . Io d'istinto mi giro e vedo quello che tutti noi forse, almeno una volta, abbiamo immaginato : Elisa, seduta sul sedile del passeggero a gambe larghe e con lo sportello tutto aperto stava facendo un gran pompino all'altro poliziotto che rideva di gusto tenendola per la coda di cavallo.
" Dai vattene e vedi di farle in privato certe cose la prossima volta ... " Mi è venuto stintivo ribattere: " Io... eh ? " L'agento ha alzato le spalle e mi guardato con aria di rassegnazione.
Mentre me ne andavo dallo specchietto ho potuto vedere chiaramente come i due piedipiatti si erano messi in posizione per sfondarsi Elisa a dovere.
Adesso capisco tante cose. Ho preso gli estemi della volante che mi ha fermato.
Mi sono svegliato tutto sudato.