Innamorarsi di una escort

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ludwig

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ho detto che lo vedo come una persona, non ho detto altro. sì qualche volta le diffidenza c'è e sai quando? quando rischi di essere derubata da chi incontri come mi è successo.

Non parlavo di questa diffidenza....in qualche post precedente mettevi in primo piano la fedeltà di una pay innamorata...
esprimendo dubbi,invece,sulla fedeltà di un punter innamorato....era il tuo pensiero
 
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aggiungo una postilla, quando mi rapporto con un punter , la prima cosa che penso è che ho di fronte un uomo, non uno sfigato e lo tratto da persona. mi fa specie quando mi capita di vedere chi pensa che con una escort, necessariamente ci si debba confrontare in modo diverso. A mio parere...dipende, sì dipende molto dalla persona con cui ci si confronta...certo che se si parte sempre prevenuti, sarà difficile accorgersi di qualche possibile differenza.

Alycia, a me capita invece proprio questo. Ma non perché mi sento superiore, inferiore o altro. È la situazione stessa che ti porta a relazionarti in maniera differente. Che non è sinonimo di meglio o peggio, ma proprio di "diverso". Certo che se ci discorrerò di politica o di sport, di musica o storia, non conta più di tanto chi ho di fronte. Ma quando si entra nella sfera del privato, del sesso, dei sentimenti, conta eccome con chi ti stai intrattenendo : lì diventiamo tutti più vulnerabili, quindi la prima reazione è quella di "proteggersi". Diverso invece se mi parli di rispetto, e qui non posso che darti ragione. Chi hai di fronte è una donna (o un uomo, ovvio) e il comportarsi di conseguenza è il minimo. Se pretendi rispetto, lo devi dare. Sono anche le situazioni che influenzano i comportamenti, non le persone soltanto. Se ti incontro al supermarket in jeans e maglioncino, sei una donna come tutte le altre ai miei occhi. Ma se ti incontro in una camera da letto in mutandine e reggiseno, non credi che il mio comportamento sarà molto diverso ? Ed allo stesso modo, se in camera ci sei venuta perché mi vuoi, è una cosa. Se invece lo fai perché ti pago, è un'altra. E ti ripeto, il rispetto e la cortesia assolutamente a prescindere. Pago il tuo tempo, la tua opera, non compro il tuo corpo né il tuo cervello; su questo siamo d'accordo.
 
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ho detto che lo vedo come una persona, non ho detto altro. sì qualche volta le diffidenza c'è e sai quando? quando rischi di essere derubata da chi incontri come mi è successo.
Ti va di dire qualcosa in piu? Sai mi
Interessano punti di vista dell'altra parte...
Quando mi ha allontanato senza un reale motivo se non il fatto che nn le servivo piu le ho mandato una mail (a cui nn ha mai risposto).. Tra le varie domande (perché questo, perché quello, perché perché perché...) le ho chiesto scusa.. Non so di cosa ma ho dovuto farlo.. Scusa di non aver capito cosa aveva dentro, di credere di andare più che bene come ero con lei ecc ecc.. Qualcosa mi era sfuggito.. Non potevo credere fosse impazzita.. Scemo eh?
 
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Provo a dire la mia. Premetto che ho trovato tutto il thread molto toccante. Posso immaginare quanto sia costato mettere mano al proprio personale bagaglio di esperienze e sofferenze, da parte di chi ha voluto dare la sua testimonianza. Per quel che mi riguarda, non credo che riuscirei ad avere altrettanto fegato.
Detto questo, sono intimamente convinto che l'amore vinca. E per di più che vinca quasi sempre, anche se questo non accade nel modo che ci attenderemmo e non è detto che vinca per sempre.
Per come la vedo, credo che, nel momento in cui l'amore si affaccia, anche in una situazione difficile e complessa, come può essere quella di una relazione tra escort e cliente, quando questo comporta una trasformazione dell'atteggiamento e della sfera delle emozioni di entrambi i soggetti coinvolti, beh allora l'amore ha già vinto.
Nel momento in cui una escort smette di vedere il proprio cliente come tale e questo atteggiamento è ricambiato ed è reciproco, l'amore, in quell'esatto momento ha già vinto.
Sono state superate quelle barriere emozionali, sociali, culturali, i luoghi comuni che hanno relegato quelle due persone ai rispettivi ruoli.
Sono stati superati i reciproci bisogni che hanno collocato quelle due persone in quei ruoli.
Quello che avviene dopo, è un altro affare, e dipende da una quantità di fattori, ma gira e volta, finisce per ricadere su un unico di essi, ed è la volontà di chi ne è coinvolto.
Portare avanti una storia, con tutte le complicazioni del caso, fare delle scelte di vita radicali, capaci di trasformare esistenze, abitudini, routine, dipende solo dalla volontà.
Allora la domanda vera forse è: la volontà di amare ogni tanto vince?
La mia personale opinione è che, sì, a volte vince.
L'ho visto accadere, e chi lo sa, forse è anche accaduto a me (non lo saprete mai!) e molte più volte l'ho visto non accadere.
Quello che ho osservato è che spesso è del tutto irrilevante la natura dell'ostacolo che si frappone a questo tipo di vittoria, perché la volontà, nella stragrande maggioranza dei casi, può superare la statura dell'ostacolo.
Il resto sono giustificazioni, alibi, che servono solo a dare un abito accettabile, magari anche ragionevole, a scelte di convenienza.
E vi prego di credere che questa mia posizione non intende essere romantica.
Se mai anzi cinica, perché il senso vero è che ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Non esiste un cupido che scaglia frecce di intensità variabile.
Esistono persone che non riescono a sopportare il carico di una scelta: non sopportano il peso di convivere con il passato del proprio partner; non sopportano la paura che il proprio passato venga rinfacciato; non sopportano il rischio che la propria donna possa tornare ad essere qualcosa che si ritiene incompatibile con il tipo di rapporto desiderato; non sopportano di smettere di far soldi facili o di rinunziare a raggiungere l'ambito gruzzoletto, e così via, per infinite possibili variabili.
E tutto questo lo dico con il massimo rispetto anche per coloro che decidono di gettare la spugna, perché dall'esterno è facile giudicare, ma quando sei tu a dover sopportare quel carico, lo sai solo tu quanta sofferenza ti porta e solo tu conosci il tuo limite.
Comunque di una cosa sono assolutamente convinto: per decidere di far vincere l'amore quasi sempre, per ragioni diverse, occorrono davvero le proverbiali palle d'acciaio. E questo, no, non è da tutti.
 
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Glenda Cherubino

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Alycia, a me capita invece proprio questo. Ma non perché mi sento superiore, inferiore o altro. È la situazione stessa che ti porta a relazionarti in maniera differente. Che non è sinonimo di meglio o peggio, ma proprio di "diverso". Certo che se ci discorrerò di politica o di sport, di musica o storia, non conta più di tanto chi ho di fronte. Ma quando si entra nella sfera del privato, del sesso, dei sentimenti, conta eccome con chi ti stai intrattenendo : lì diventiamo tutti più vulnerabili, quindi la prima reazione è quella di "proteggersi". Diverso invece se mi parli di rispetto, e qui non posso che darti ragione. Chi hai di fronte è una donna (o un uomo, ovvio) e il comportarsi di conseguenza è il minimo. Se pretendi rispetto, lo devi dare. Sono anche le situazioni che influenzano i comportamenti, non le persone soltanto. Se ti incontro al supermarket in jeans e maglioncino, sei una donna come tutte le altre ai miei occhi. Ma se ti incontro in una camera da letto in mutandine e reggiseno, non credi che il mio comportamento sarà molto diverso ? Ed allo stesso modo, se in camera ci sei venuta perché mi vuoi, è una cosa. Se invece lo fai perché ti pago, è un'altra. E ti ripeto, il rispetto e la cortesia assolutamente a prescindere. Pago il tuo tempo, la tua opera, non compro il tuo corpo né il tuo cervello; su questo siamo d'accordo.

certo che conta con chi ti stai intrattenendo, conta la persona che hai davanti, le sensazioni che ti dà. comprendo che non vai da chiunque a parlare dei tuoi sentimenti e della tua sfera privata, ma ti assicuro che non è sempre così, con me ci sono state persone che si sono aperte e si sono confidate e con cui è nato un dialogo bellissimo oltre al sesso. non credo che tu vada in giro e nell'incontrare anche una donna in altro contesto ....tu possa aprirti così facilmente, per aprirsi bisogna quasi sentirsi a casa con l'altra persona.
 
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Glenda Cherubino

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Ti va di dire qualcosa in piu? Sai mi
Interessano punti di vista dell'altra parte...
Quando mi ha allontanato senza un reale motivo se non il fatto che nn le servivo piu le ho mandato una mail (a cui nn ha mai risposto).. Tra le varie domande (perché questo, perché quello, perché perché perché...) le ho chiesto scusa.. Non so di cosa ma ho dovuto farlo.. Scusa di non aver capito cosa aveva dentro, di credere di andare più che bene come ero con lei ecc ecc.. Qualcosa mi era sfuggito.. Non potevo credere fosse impazzita.. Scemo eh?


no io non chiedo scusa a chi vive di menzogne, a chi continua a cercarti, ma non ha smesso di essere l'opposto di quello che tenta di mostrare.
 
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Glenda Cherubino

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Non parlavo di questa diffidenza....in qualche post precedente mettevi in primo piano la fedeltà di una pay innamorata...
esprimendo dubbi,invece,sulla fedeltà di un punter innamorato....era il tuo pensiero


​scusa, mi puoi mettere il post così comprendo? grazie
 
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Provo a dire la mia. Premetto che ho trovato tutto il thread molto toccante. Posso immaginare quanto sia costato mettere mano al proprio personale bagaglio di esperienze e sofferenze, da parte di chi ha voluto dare la sua testimonianza. Per quel che mi riguarda, non credo che riuscirei ad avere altrettanto fegato.
Detto questo, sono intimamente convinto che l'amore vinca. E per di più che vinca quasi sempre, anche se questo non accade nel modo che ci attenderemmo e non è detto che vinca per sempre.
Per come la vedo, credo che, nel momento in cui l'amore si affaccia, anche in una situazione difficile e complessa, come può essere quella di una relazione tra escort e cliente, quando questo comporta una trasformazione dell'atteggiamento e della sfera delle emozioni di entrambi i soggetti coinvolti, beh allora l'amore ha già vinto.
Nel momento in cui una escort smette di vedere il proprio cliente come tale e questo atteggiamento è ricambiato ed è reciproco, l'amore, in quell'esatto momento ha già vinto.
Sono state superate quelle barriere emozionali, sociali, culturali, i luoghi comuni che hanno relegato quelle due persone ai rispettivi ruoli.
Sono stati superati i reciproci bisogni che hanno collocato quelle due persone in quei ruoli.
Quello che avviene dopo, è un altro affare, e dipende da una quantità di fattori, ma gira e volta, finisce per ricadere su un unico di essi, ed è la volontà di chi ne è coinvolto.
Portare avanti una storia, con tutte le complicazioni del caso, fare delle scelte di vita radicali, capaci di trasformare esistenze, abitudini, routine, dipende solo dalla volontà.
Allora la domanda vera forse è: la volontà di amare ogni tanto vince?
La mia personale opinione è che, sì, a volte vince.
L'ho visto accadere, e chi lo sa, forse è anche accaduto a me (non lo saprete mai!) e molte più volte l'ho visto non accadere.
Quello che ho osservato è che spesso è del tutto irrilevante la natura dell'ostacolo che si frappone a questo tipo di vittoria, perché la volontà, nella stragrande maggioranza dei casi, può superare la statura dell'ostacolo.
Il resto sono giustificazioni, alibi, che servono solo a dare un abito accettabile, magari anche ragionevole, a scelte di convenienza.
E vi prego di credere che questa mia posizione non intende essere romantica.
Se mai anzi cinica, perché il senso vero è che ognuno deve assumersi la responsabilità delle proprie scelte.
Non esiste un cupido che scaglia frecce di intensità variabile.
Esistono persone che non riescono a sopportare il carico di una scelta: non sopportano il peso di convivere con il passato del proprio partner; non sopportano la paura che il proprio passato venga rinfacciato; non sopportano il rischio che la propria donna possa tornare ad essere qualcosa che si ritiene incompatibile con il tipo di rapporto desiderato; non sopportano di smettere di far soldi facili o di rinunziare a raggiungere l'ambito gruzzoletto, e così via, per infinite possibili variabili.
E tutto questo lo dico con il massimo rispetto anche per coloro che decidono di gettare la spugna, perché dall'esterno è facile giudicare, ma quando sei tu a dover sopportare quel carico, lo sai solo tu quanta sofferenza ti porta e solo tu conosci il tuo limite.
Comunque di una cosa sono assolutamente convinto: per decidere di far vincere l'amore quasi sempre, per ragioni diverse, occorrono davvero le proverbiali palle d'acciaio. E questo, no, non è da tutti.
Verissimo,è quello che sostengo anche io.Aggiungerei che ci vuole anche una grandissima fortuna,l'imprevisto in questi casi è sempre in agguato.
 
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Land of Romagna...
Per come la vedo, credo che, nel momento in cui l'amore si affaccia, anche in una situazione difficile e complessa, come può essere quella di una relazione tra escort e cliente, quando questo comporta una trasformazione dell'atteggiamento e della sfera delle emozioni di entrambi i soggetti coinvolti, beh allora l'amore ha già vinto.
Nel momento in cui una escort smette di vedere il proprio cliente come tale e questo atteggiamento è ricambiato ed è reciproco, l'amore, in quell'esatto momento ha già vinto.

Personalmente...ritengo che l'Amore... quello vero sia altro e sia di più...non necessariamente condizionato o spinto dai bisogni personali !!!
 
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Ti va di dire qualcosa in piu? Sai mi
Interessano punti di vista dell'altra parte...
Quando mi ha allontanato senza un reale motivo se non il fatto che nn le servivo piu le ho mandato una mail (a cui nn ha mai risposto).. Tra le varie domande (perché questo, perché quello, perché perché perché...) le ho chiesto scusa.. Non so di cosa ma ho dovuto farlo.. Scusa di non aver capito cosa aveva dentro, di credere di andare più che bene come ero con lei ecc ecc.. Qualcosa mi era sfuggito.. Non potevo credere fosse impazzita.. Scemo eh?

Non scemo, solo fuori luogo. Hai provato a parlare, capire, hai donato perle ai porci. Se ho capito il tipo di donna (rumena?) con la tua mail e con le ulteriori elargizioni anche a storia ampiamente finita e nonostantre ti abbia dato dello spilorcio, non hai fatto altro che consolidare la sua idea che tu sia un pollo senza palle. Perché è esattamente così che ci considera quel tipo di donna, dei poveri fessi, non abbastanza uomini da prenderle a sberle. Poi sono capaci di farsi a loro volta sfruttare da rudi e violenti uomini, ma provenienti dal loro ceto sociale.
 
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ludwig

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senza nulla togliere al tuo scritto, una pay ( indipendentemente dal numero di incontri che può avere, magari anche pochi ... chissà ) se ama può anche smettere, ma tu smetteresti di andare a pay? la tua ragione è giustificata dal fatto che sei uomo?
le donne, come gli uomini, si conquistano...non sono un diritto!

Mica facile trovarlo....dovrebbe essere questo..
 
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ludwig

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non ci trovo la parola fedeltà, semmai ci trovo una considerazione lecita e reale in risposta a qualcosa che era stato scritto.

Veramente io la parola smettere,in questo contesto,l'ho interpretata come allusione alla fedeltà reciproca...

Forse volevi dire qualcos'altro....:scratch_one-s_head:
 
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snel bv

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con tutto il rispetto che ho della sofferenza altrui, aggiungo anch'io una domanda, fatto salvo i casi frequenti in cui non avviene, ma non con tutta la certezza che molti hanno... vi siete mai chiesti o avete mai domandato ad una pay se si è mai innamorata di un punter ? visto che dobbiamo mantenere le etichette ho specificato i ruoli...

Si ho fatto la domanda... Totò Riina nel rispondere sarebbe stato meno reticente..... Noi punter siamo per la pay solo il mezzo della loro sussistenza tutto qua siano esse straniere o nostrane.
Si parla tanto di rispetto in questi ultimi post; come ha giustamente detto qualche collega più su il rispetto non si compre ad un tot al chilo, va guadagnato giorno per giorno con una condotta di vita costante. Io rispetto una pay nella maniera in cui lei rispetta me; e per mia esperienza il tasso di rispetto nei nostri confronti non è tanto alto....
 
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no io non chiedo scusa a chi vive di menzogne, a chi continua a cercarti, ma non ha smesso di essere l'opposto di quello che tenta di mostrare.

Attacchi coloro che secondo te in un rapporto pay-punter si pongono con dei preconcetti e degli stereotipi, ma sembra che anche tu ne abbia più di qualcuno...
 
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Ho detto"a differenza delle pay nostrane",perchè penso che per queste sia praticamente impossibile farsi una vita
normale...sarebbe troppo rischioso,a meno di trovarsi un compagno di vita che è a conoscenza del loro lavoro...cioè
un punter.Eh già...sono convinto che le nazionali siano più predisposte a farsi coinvolgere in un rapporto sentimentale
pay-punter...fermo restando il loro giudizio negativo sulla figura del punter...ma qualcosa di positivo può nascere e
potrebbe anche durare nel tempo....

Ciao giwdul, su questo punto mi sento di dire la mia... A parte che le generalizzazioni, specie in questo campo, le trovo un po' pericolanti, credo che forse sia più probabile il contrario. Dal poco che ho potuto vedere io, sono più numerose le straniere che si "fidanzano" col cliente di turno,rispetto alle "nostrane". Con tutto il significato che vogliamo dare al termine "fidanzarsi". Non so se ciò sia dovuto al fatto che anche statisticamente sono più numerose le straniere che si prostituiscono, rispetto alle italiane (in genere le italiane- alcune almeno..alcune tante!- scelgono forme diverse di "prostituzione"), e quindi questa percentuale si riflette anche sui "fidanzamenti" pay-punter.
Però, prescindendo da queste statistiche, a volte la pay (specie italiana) preferisce invece proprio staccare completamente i due mondi e cercare un partner al di fuori della cerchia professionale, possibilmente all'oscuro della sua doppia vita (presente o passata), per quanto possa essere difficile far convivere le due cose! Un partner ignaro di quello che ha fatto (o che fa) le consente psicologicamente di sentirsi "normale" e di lasciarsi alle spalle una fetta di esistenza non socialmente accettabile..che rientra in una sfera che è meglio vivere all'oscuro più che alla luce. Un partner conosciuto fuori da quell'ambiente la tiene in contatto con la "normalità"..con la realtà...la allontana dal pregiudizio. Forse non per tutte vale questo discorso, io naturalmente ci metto del mio, e di quello che ho potuto raccogliere dalle parole di qualche escort (poche a dire il vero, nemmeno il palmo di una mano). Ma a volte questo non vale anche per il punter? Non tutti si fidanzerebbero con una pay, anzi, molti vivono questo vizio come una parte molto nascosta della propria esistenza e preferiscono anch'essi staccare completamente i due ruoli. Vita da punter/vita sociale. E questo non tanto perché disprezzino la pay....ma perché preferiscono non veder riflesso il proprio vizio negli occhi della fidanzata..preferiscono non mischiare due parti così diverse di se stessi. Idem per la prostituta. Non è questione di scarsa fiducia verso il punter o di disprezzo...ma di liberarsi del proprio ruolo. Non so se mi sono espressa bene..è solo il mio punto di vista, basato su quello che provo io e su qualche chiacchiera scambiate con alcuni punter
 
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Esistono persone che non riescono a sopportare il carico di una scelta: non sopportano il peso di convivere con il passato del proprio partner; non sopportano la paura che il proprio passato venga rinfacciato; non sopportano il rischio che la propria donna possa tornare ad essere qualcosa che si ritiene incompatibile con il tipo di rapporto desiderato; non sopportano di smettere di far soldi facili o di rinunziare a raggiungere l'ambito gruzzoletto, e così via, per infinite possibili variabili.
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ciao kurtz, bello tutto il post. Quelle tre parole, infinite possibili variabili, contengono la risposta più vera a tutto il thread. Tutte le altre risposte sono commenti ad alcune fra le possibili variabili. Non esiste una "soluzione " unica.. Aggiungo ad esempio che per alcune persone è difficile anche liberarsi dal vizio, uomini e donne. Forse se ne possono liberare momentaneamente..per un certo lasso di tempo, ma poi quello torna prepotente. Ho letto un thread poco fa, mi ha fatta sorridere dopoaver letto questo. E' di un punter che scrive che causa nascita bambino (con fidanzata decennale) dovrà smettere la propria attività di punteraggio. Seguono complimentazioni da parte di tutti gli utenti.... i più lo incoraggiano "vedrai che tornerai fra noi, capita sempre così"... Un forte sentimento, un forte momento di intimità, una fase del rapporto particolarmente intensa...possono forse temporaneamente allontanare alcuni/e dal vizio..un allontanamento non forzato, ma sentito davvero. Ma per quanto? A volte chi si frequenta in questo contesto forse è proprio consapevole della potenza del proprio vizio..e la vede negli occhi dell'altro/a. Quanto durerà? Ovviamente è solo una della infinite possibili variabili
 
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Glenda Cherubino

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Attacchi coloro che secondo te in un rapporto pay-punter si pongono con dei preconcetti e degli stereotipi, ma sembra che anche tu ne abbia più di qualcuno...

non attacco e non difendo nè gli uomini nè le donne, se dire che le ripetute menzogne non le perdono....beh allora hai ragione tu. mi sembra che ci vuoi leggere ciò che ti fa comodo. parto dal fatto e continuo a dirlo che la differenza la fanno le persone, non è vero che tutte sono così come non è vero che tutti sono così.
 
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Glenda Cherubino

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Si ho fatto la domanda... Totò Riina nel rispondere sarebbe stato meno reticente..... Noi punter siamo per la pay solo il mezzo della loro sussistenza tutto qua siano esse straniere o nostrane.
Si parla tanto di rispetto in questi ultimi post; come ha giustamente detto qualche collega più su il rispetto non si compre ad un tot al chilo, va guadagnato giorno per giorno con una condotta di vita costante. Io rispetto una pay nella maniera in cui lei rispetta me; e per mia esperienza il tasso di rispetto nei nostri confronti non è tanto alto....

si vede che le tue esperienze sono tutte negative, ma parla per le tue non per tutte o tutti e senza condannare tutte le pay del mondo.
 
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