Innamorarsi di una escort

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a me sta succedendo adesso di essere fuori come un balcone per una ragazza
me le sto raccontando tutte: hai famiglia, potrebbe essere tua figlia , lascia stare che tanto è una P....na ma niente da fare , appena posso , facendo i salti mortali , sono da lei .ultimamente la chiamo , quando non posso incontarla , giusto per sapere come sta. che fare ?
non sono cosi fesso da pensare che possa essere una love story ma ormai vedo solo lei e più volte alla settimana : è figa, scopa bene , intelligente e simpatica. suggestions?
 
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Altroquando
........che fare ?
.........non sono cosi fesso da pensare che possa essere una love story ma ormai vedo solo lei e più volte alla settimana : è figa, scopa bene , intelligente e simpatica. suggestions?
Hai dimenticato di scrivere che la paghi.. e più vai e più ti costa! tutte buone le qualità che riporti, ma lei ti vede come un cliente, non di certo come il principe azzurro! da lei avrai solo sesso (o se possibile qualche uscita) ma sempre a pagamento. Mettiti l'anima in pace...
 
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Contrada del Bottonuto
Influenza da escort

Sottotitolo: una guida semiseria a come arginare la temuta epidemia.

Cari amici, colleghi, punter, inguaribili amanti del condotto vaginale,
è un po’ di tempo che noto sul forum che si aprono, quasi, con cadenza settimanale, per non dire quotidiana, discussioni e thread di colleghi che puntualmente dichiarano di essersi infatuati, o peggio, innamorati di escort o professioniste dell’intrattenimento inguinale (o, altrimenti, dette "puttane"). Ormai, sembra quasi una sorta di malattia al pari dell’influenza stagionale o, peggio, delle epidemie che ogni anno si ripresentano puntuali. Spesso, poi, dopo aver contratto il malanno vengono richiesti consigli su come comportarsi o cosa fare ma, il più delle volte, il “danno” ormai è fatto ed il virus, dopo che è stato inoculato, spesso è difficile da estirpare. Il povero malcapitato, dopo aver ricevuto i soliti consigli (per lo più: “mollala, cazzone, è solo una troia!”) non sa cosa fare se non riversare le proprie pene “d’amore” sul forum e contribuire ad aumentare la mole dell’ormai celeberrimo e pachidermico, thread di user70: “l’amore ogni tanto vince?”. La risposta, dopo oltre 200 pagine, è ormai scontata (ovvero: “no”) ma molti, soprattutto, credo i più inesperti, si illudono del contrario.
Ora, senza voler salire in cattedra o voler fare i “professori” dei sentimenti altrui, giacché credo che, chi è senza peccato scagli la prima pietra (per parte mia, lo ammetto, caddi con una brasiliana nel 2007-2008) ho pensato che, dato il recente dilagare della epidemia, forse, sarebbe il caso di aprire questo thread per raccontare quali possono essere i comportamenti che spesso adottano le mestieranti dei “paesi bassi” per fidelizzare il cliente (e di cui diffidare) e quali possono essere gli eventuali comportamenti “virtuosi” da adottare per non contrarre la temutissima “influenza da escort”. Penso che questo potrebbe aiutare i più giovani ed i meno esperti che si approcciano a questo splendido hobby, senza tendenzialmente, rimanere “scottati” o peggio influenzati dalla “escort” di turno. Perché infondo, anche in questo hobby, vale il sacrosanto principio che prevenire è meglio che curare.
Ovviamente il thread è aperto alle esperienze, segnalazioni ed ai consigli di tutti e, soprattutto, dei più esperti che con il loro prezioso contributo potranno indicare ulteriori comportamenti da tenere o di cui diffidare.

Allora, vediamo da dove iniziare.
Inizierò a descrivere, secondo la mia esperienza e le confessioni che ho ricevuto anche da alcune escort, come tendenzialmente la zoccola inizi ad influenzare il cliente. Di solito lo fa a piccoli passi. E’ bene però dire che non tutte sono delle “ammaliatrici” da influenza epidemica. Esistono anche zoccole corrette che fanno il loro lavoro senza influenzare il malcapitato cliente.
Tendenzialmente ho incontrato due tipologie di escort:
- una che chiamerò professionista (categoria meno pericolosa) e
- una che chiamerò giocherellona ossia che “gioca” con i sentimenti del cliente (tendenzialmente molto pericolosa).
La professionista, in linea generale, tiene dei comportamenti distaccati e solo finalizzati al sesso. Non cerca di instaurare rapporti interpersonali basati su “amore” o sentimenti, non rompe le palle con cellulare o messaggini da innamorati e spesso, già al primo appuntamento, parla chiaro al cliente raccontandogli per lo più la verità tipo: caro guarda che faccio questo lavoro per questo motivo (i soldi), non ti amo, ho già un marito, due figli, ecc… La professionista evita di raccontare storie lacrimevoli e compassionevoli o, se lo fa, non lo farà subito ma soltanto dopo una lunga conoscenza ed un numero elevato di incontri dopo i quali, ormai, vi percepirà come un amico e voi farete lo stesso. Non vi chiederà mai soldi a prestito e soprattutto non vi disturberà mai per suoi problemi personali.
La giocherellona, invece, adotta comportamenti tipici da agguerrita fidelizzatrice per non dire altro.
Al primo appuntamento inizia a porre le basi per inocularvi il virus dell’influenza da escort.

Il primo passo è quello di farvelo “tirare” sia fisicamente sia cerebralmente.
Le prime mosse sono sempre quelle di farvi degli apprezzamenti, anche fuori luogo, del tipo: come sei bello, come sei elegante, come sei simpatico, come sei alto, come sei profumato, come sei “figo” (e chi più ne ha più ne metta), e poi quando si accorgerà che inizierete a camminare a 30 centimetri dal pavimento comincerà, anche, a dire dentro di sé: “come sei pirla!” (ma questo non ve lo dirà mai). Questo può servire sia per iniziare la fidelizzazione sia per rendervi più teneri e magari rendere una prestazione più sbrigativa. Iniziate quindi a drizzare le antenne quando sentite complimenti immotivati o che non vi hanno mai fatto. Sono tutte balle finalizzate a farvi tornare. Per metterla “in riga” rispondetele pure che sono tutte cazzate. Questo servirà a farle capire che non siete disposti a bervi le sue palle che raccontano.

La seconda mossa è quella del “rapporto speciale”.
In questo caso la giocherellona vi renderà una prestazione a suo dire “speciale”, o che ha reso solo a voi, magari anche non concordata all'inizio. Per fare degli esempi: al posto dei semplici baci vi limona, oppure il BBJ vi dice che lo fa solo a voi perché di solito, agli altri clienti, fa il “BJ”; oppure se vi dai il Rai2 o CIM lo fa solo a voi e non agli altri perché, guarda caso, voi gli ricordate il suo ex fidanzato. In tutti i casi lei sottolineerà che la cosa una eccezione rispetto agli altri. Anche qui drizzate le antenne. E’ inutile dirvi che sono le stesse cazzate che spesso sparano, più o meno, a tutti. In questo caso la finalità può essere duplice, sia di fidelizzarvi alla lunga, sia di richiedere anche nell'immediato una piccola mancia per la prestazione in più. Le professioniste non dicono queste cose ma siglano e basta, senza condire la prestazione da cose che fanno “solo a voi”. Una variante, nel caso non gli piaceste fisicamente e, quindi, nel caso in cui non vi concedano sigle in più durante il rapporto, è quella dell’extra-time, ossia lei vi trattiene più dell’orario pattuito senza farvelo pagare ma facendovelo, sempre, notare e dicendovi che “con voi è stata benissimo” e che il tempo “vola”. Ma per carità! Vi ha tenuto solo per fidelizzarvi e perché dopo non aveva altri appuntamenti, se no vi avrebbe sbattuto fuori senza troppi complimenti. In ogni caso, anche se non le lasciate la mancia, in tutti i casi la giocherellona cercherà di farvi uscire dalla stanza con la inequivocabile sensazione di dire dentro di voi: “cazzo, a questa le piaccio proprio!” e con l’idea di ritornarci. Illusi! Ecco, quando arriverete già al punto di pensare questa cosa, è il caso, proprio, di non tornarci o di non tornarci a breve. In questo modo sbollirete voi e farete anche capire alla giocherellona che le sue palle non attaccano. Meglio sarebbe anche dirle subito, quando vi racconta queste cose (ossia che certe cose le fa solo con voi), risponderle subito che è la stessa cosa che raccontano tutte e che ormai non ci crede più nessuno. Al contrario, sarebbe un errore tornare subito a trovarla perché le farete capire che la sua trappola sta funzionando e, quindi, in qualche modo la incentivate nel proseguire a raccontare balle.

La terza mossa è quella del “punto di contatto”.
La terza mossa che spesso pongono in campo o al primo appuntamento (le più abili) o, comunque entro il terzo appuntamento (le meno giocherellone), è quella di raccontarvi parte della sua vita. Non fatevi incantare, spesso è tutto frutto di invenzione, come un copione che racconta a tutti i clienti e finalizzato a creare un “contatto” con voi che vi leghi mentalmente a prescindere dal sesso. Prima iniziano in modo generico a raccontarvi la loro vita le loro storie, i loro parenti, ecc... Per renderle più “autentiche” e coinvolgervi magari vi fanno vedere anche le loro foto sul loro Iphone (ovviamente l’ultimo modello!). Cercherà di trovare cose in comune che vi piacciono.
Poi il secondo passo che fanno è quello di chiedervi della vostra vita, non perché gliene freghi nulla, ma per capire quali possono essere le vostre “debolezze”, del tipo: solitudine, storie d’amore andate male, recenti lutti ecc… Trovato, quindi, il “punto di contatto”, la giocherellona inizierà a scavare nel vostro punto debole, trovando, guarda caso anche lì delle affinità con voi. Ad esempio: se vi è morto un genitore anche lei dirà lo stesso e, quindi, di capire il dolore che provate, oppure se vi siete lasciati con la vostra compagna da qualche tempo, anche lei dirà di averlo fatto e di sentirsi terribilmente sola. Ed infatti, guarda caso, le giocherellone sono sempre tutte sentimentalmente libere, tradotto, vi diranno che non hanno un compagno. E la spiegazione è uguale per tutte: perché con questo mestiere non si può averlo mentre, invece, la maggior parte, e quasi tutte quelle dell’est, hanno sempre un compagno/pappa o marito e figli da mantenere.
Una volta che la giocherellona ha stabilito il punto di contatto inizierà a battere dove il “dente duole” e la loro bravura sta proprio nel fatto di ricordarsi le vostre storie e, soprattutto, del vostro dolorosissimo dente.
Il consiglio spassionato è, ovviamente, quello di non farle più vedere la vostra dentatura e se avete un dente che vi fa male di rivolgervi subito al vostro dentista di fiducia. Ma se, malauguratamente, decidete di stare al gioco, almeno, abbiate la furbizia di non raccontare tutto o magari di raccontare anche voi qualche bugia.

La quarta mossa è quella del “telefono”.
La quarta mossa è quella di stabilire un legame che vi riporti da lei anche dopo l’incontro. Terminato infatti il vostro primo appuntamento la giocherellona vi dirà che è stato bellissimo, che siete stati speciali, unici, che con voi è stata una cosa diversa e fantastica (solite balle che raccontano a tutti). In questo caso vi accorgerete, però, di due cose, la prima è che vi inizierà a chiamare “amore” o “tesoro” (forse già alludendo a quello che intende ricavare) e la cosa vi inizierà a scaldare anche se non ve ne accorgete subito. La seconda cosa è che se vi reputa un cliente interessante da fidelizzare, magari, perché gli avete lasciato pure una mancia (mai farlo se non c’è un motivo reale!), allora vi darà il suo numero privato oppure se già lo avete (perché il numero è preso su internet) vi chiederà di scriverle perché con voi si sentirà meno sola (anche se prende cazzi ad ogni ora) o perché la fate stare bene o cazzate del genere che neanche la Snai le quoterebbe. Una volta che cadrete nella trappola del telefono, allora, lei avrà messo le basi non solo per il futuro incontro ma anche sull'interruttore per spegnere il vostro cervello. Inizierà una corrispondenza di “amorosi sensi” fatta di messaggi, sempre più fitta, con i quali vi chiederà cosa fate, come state, (fingendo interesse per voi) e vi ricorderà del vostro precedente incontro. Ovviamente il tutto condito da una infinità di amore, tesoro, faccine, bacini, cuoricini, e tutte le cazzate più disparate che, ormai, l’onnipotente tecnologia e nostra signora whatsapp ha messo a disposizione delle nostre beneamate zoccole. La prima cosa che dovreste chiedervi, come ogni persona dotata di un minimo di QI, dovrebbe essere: ma come mai una figa del genere inizia a messaggiarmi così? come mai una figa del genere (che di solito non mi cagano di striscio nella vita reale) quasi mi sta corteggiando, manco fosse la mia fidanzata? Come mai tutti questi cuori, bacini, “amore”, “tesoro”? Ma voi queste semplici domande non ve la porrete. Sentirete soltanto la vostra sicurezza ed il vostro ego crescere a dismisura pensando di piacerle e, chissà, di aver fatto innamorare una escort. Già, perché voi, in quel momento non amerete, perché sarete solo annebbiati dalla vostra superbia, dall'ego e dal fatto che una figa del genere possa cercarvi o persino corteggiarvi. D’altra parte sarete anche molto sicuri di voi perché, come ogni punter che si rispetti, sarete coscienti (o meglio dire incoscienti) nel fatto di non potervi innamorare e di essere abituati a giocare con i sentimenti altrui passando da un fiore all'altro. E così lentamente, quasi inconsciamente, ritornerete quanto prima e quanto più spesso, quasi senza accorgervene, dalla vostra “spasimante”. E qui, senza accorgervene, inizierà il vostro dramma o meglio la malattia da influenza da escort. Io credo che in questi casi non bisognerebbe mai chiedere o prendere il numero di telefono della escort (soprattutto quando vi siete accorti che ha cercato durante l’incontro un “punto di contatto” e si sia sperticata nella prima e nella seconda mossa) e, soprattutto, interrompere ogni conversazione quando iniziano un certo tipo di messaggi finalizzati ad una specie di “corteggiamento” per allocchi o di sollecitazione “all'acquisto”. Già, perché, quando tornerete a trovare la vostra “amata” la prestazione comunque ve la farà pagare! Ma questo, inizierà, lentamente a sfuggirvi ed a passare in secondo piano perché infondo, il vostro, inizia ad essere un rapporto speciale. E si sa, in amore, i soldi, sono relativi.

A questo punto sarete già in parte “cotti” ed influenzati senza esservene accorti da dove vi sia arrivata ma, soprattutto, la giocherellona, dati i vostri messaggi e le vostre ripetute visite avrà capito che sarete entrati nella sua rete di sentimenti. In situazione del genere la giocherellona inizierà ad utilizzare diverse strategie che sono, da un latro, finalizzate a fidelizzarvi ancora di più, e, dall'altro, per giocare ancora più pesante e “spremere” meglio il proprio “tesoruccio”. Le tattiche poi cambiano anche dal tipo di etnia di troia al contesto in cui l’avete trovata (se ad esempio si tratta di una loft o una da bordello). Ne elencherò alcune delle più note.

La quinta mossa è quella della “santa nella solitudine piangente”.
Dopo che avrete iniziato a frequentare con assiduo vigore la vostra zoccola, lei inizierà a manifestarvi il suo disagio nel fare la professione e la mostruosa solitudine che la pervade. Vi racconterà che “lei non è come le altre”. Vi inizierà a raccontare delle sue tristissime giornate fatte di clienti maleducati e rozzi (a differenza di voi) ma, soprattutto, del fatto di essere sola, di non avere nessuno al mondo, di non essere mai andata a ristorante, di non aver mai visto il mondo, di non aver mai fatto viaggi (anche i più banali) o di non avere neppure il tempo o la voglia di prendere un caffè al bar. Vi racconterà le storie più assurde e lacrimevoli che l’hanno condotta a fare la professione. Magari vi racconterà pure del suo fervente spirito religioso, tanto da farvi vedere le immaginette di santi e madonne che decorano il suo comodino affianco ad imponenti vibratori a forma di fallo (ho visto anche questo!). Praticamente vi troverete di fronte ad una perfetta monaca di clausura, in preda alle depressione ed al pianto, la quale vi vede come unico “amico”, “svago” o “ancora di salvezza” nella sua “solitudine piangente”.
In queste situazioni vi prospetta come sarebbe bello vedere con voi il modo, andare al cinema, al ristorante o al centro commerciale o in posti che, a voi, sembrerebbero banali, e lo sarebbero veramente per chiunque, ma non per chi vive come una “santa” nella “solitudine piangente”. La cosa vi apparirebbe strana, se manteneste un minimo di lucidità, accorgendovi come la santa donna sia abituata a vestirsi con abiti griffati, borse e scarpe da oltre mille euro e possegga sempre gli ultimi modelli di iphone e ipad. Voi, però, che non vi curate di queste cose materiali ma ormai essendo stati nominati suoi “salvatori” vi proponete di farle scoprire il mondo (che in verità loro già conoscono per lungo e per largo) ma, purtroppo, come ogni cosa bella, c’è un “però”. E si, già, un piccolissimo “però”, che vi eravate stranamente dimenticati: che lei fa la puttana e, quindi, non può andare in giro senza essere remunerata della sua tariffa oraria. Purtroppo, vi farà presente, con tutto il bene di questo mondo, che lei deve campare e non può allontanarsi dal suo posto di lavoro e deve mantenere anche i suoi genitori oltre che i suoi numerosi fratelli e sorelle. Beh, certo, a meno che voi non la mandiate subito affanculo come dovrebbero, lei vi porterà con i suoi occhioni dolci ad essere disposti ad aiutarla, pagandole il tempo dell’uscita ed a uscire con voi. In fondo questo è un privilegio che concede solo a voi, perché non lo chiede a tutti, ma solo a voi (!?) perché siete speciali e diversi dagli altri! E’ evidente che tutto questo è finalizzato a spremere il cliente ma lo spirito del salvatore, di trarre fuori la “santa” fanciulla dalla “solitudine piangente”, inizia a prevalere sulla pura e fredda razionalità. A questa tattica può aggiungersi una variante ossia che, magari, la prima uscita non ve le faccia “pagare”, soprattutto, se vi vede titubanti. Ma una volta che il pesce ha abboccato ed uscirete la seconda volta, state pur tranquilli che si rifarà di tutto, compresi gli interessi.
In situazioni del genere, come si iniziano a manifestare i primi sintomi, il paziente dovrebbe immediatamente allontanarsi, cancellando il numero e bloccando il contatto, al fine di poter guarire spontaneamente dalla malattia che ancora non si è manifestata con virulenza.

La sesta mossa è quella che chiamo dell’ “altalena” o “del bastone e della carota”.
Con questa mossa la malattia rischia veramente di esplodere con tutta la sua virulenza, soprattutto, se non vi siete allontanati per tempo dalla giocherellona.
Una volta che la giocherellona, infatti, ha capito che andate a trovarla con regolarità incompleta balia dei suoi messaggi ma che, però, non siete ancora troppo disposti a sganciare facilmente il denaro per viaggi, regali e uscite varie, inizierà la tattica per rendervi ancora più succubi e al fine di ottenere quello che si era prefissa.
In buona sostanza vi trovate ancora nella fase in cui (ingenuamente) pensate che lei è innamorata di voi ma incoscientemente credete di non essere dipendenti da lei mentre, invece, lo siete già abbondantemente, non potendo fare a meno di lei e dei suoi messaggi.
Quello che accade è che lei, dopo, magari, aver ottenuto un rifiuto da voi per un regalo o una uscita, inizierà a non cercarvi più, a non mandarvi più messaggi, a fregarsene di come state e cosa fate. Inizierà un allontanamento brusco da parte sua che vi porterà a cercarla e a farvi delle domande su cosa stia succedendo e perché non vi cerca più. Ai primi messaggi a cui non vi risponderà (strano perché prima rispondeva in tempo zero) inizierete a vacillare e a rendervi conto di provare un fortissimo sentimento/attrazione per lei. Inizierete a contare i minuti, a scrivere cazzate, a mandare cuoricini e bacini (cosa che non facevate), mentre lei risponderà a mala pena con un freddo “si” o un “no” senza più usare quel sostantivo per voi era diventato familiare: “Amore” accompagnato spesso dal pronome “mio”. Sarà in quel momento che forse non riuscirete mai ad ammettere di esservi innamorati, ma certamente inizierete a comportarvi come tali, anzi, peggio, come dei veri e propri zerbini. Non servirà neppure che glielo diciate perché a lei, per capirlo, sarà sufficiente leggere il tenore dei vostri numerosi e ridicoli messaggi per accorgersi che siete ormai totalmente perduti e che può “usarvi” come meglio crede.
Dopo che vi avrà fatto piombare in questo inferno sentimentale ed in questo vortice emotivo lei potrà, con una tattica tipica del “bastone e della carota”, ottenere tutto quello che prima le avevate in qualche modo negato. Le vostre frequentazioni inizieranno a farsi ancora più assidue ed insistenti, al limite del quotidiano mentre lei non vi manderà più messaggi. Inizierete senza accorgervene a farle regali costosi, inizierete a cercarla, a pretendere attenzioni, a volerla solo per voi. E tutto questo avrà ovviamente un prezzo, non solo in termini emotivi, ma anche e soprattutto economici. Mentre da lei non arriveranno più messaggi e, soprattutto, vi tratterà in un modo freddo quasi al limite dello sbrigativo.
Inutile dirvi che, quando vi troverete in questa situazione, sarete ad un passo dal precipizio. Inutile dire che dovreste allontanarvi da lei, inutile dire che è una persona sbagliata. Sarete in preda alla febbre. Non vi renderete conto nemmeno voi di quello che state facendo perché lei vi terrà costantemente in tensione su una corda di violino. A lei basterà solo un messaggio per farvi nuovamente “ardere” e tornare da lei. E voi, nuovamente, non farete altro che pensare a lei, a chiedervi perché non vi scrive ancora, a come accontentare le sue pretese mentre, invece, avreste dovuto chiudere con lei già da tempo, obliando totalmente, pure, che mentre vi fate queste “seghe mentali” lei si starà facendo scopare ed inculare da qualche bel fusto molto più bravo, più bello e più ricco di voi. Arriverà anche il punto in cui penserete che avreste dovuto evitare di scriverle messaggi da zerbini, che avreste dovuto evitare di andare sempre con lei, che avreste dovuto evitare ci comportarvi da zerbini (offendo borse, vestiti, cene, viaggi, regali, serate, week end, e quant'altro si possa immaginare) mentre, invece,avreste dovuto già dimenticarla. Ma tutto questo ormai sarà molto difficile se non impossibile ed anche i consigli di amici o di colleghi, finalizzati ad “allontanarvi” da lei, non faranno altro che “spingervi” nelle sue braccia. Inutile dire che l’unica mossa sensata sarebbe quella di cancellarla oltre che dalla vostra rubrica anche dalla vostra vita. Arrivati a questo punto è evidente che siete in piena influenza da escort con un febbrone da cavallo e dove l’unica cura praticabile sarebbe l’isolamento totale con frequentazione di altre troie.


La settima mossa è quella della “prova d’amore” la quale può essere usata da sola o in combinata con l’ottava mossa della “tragedia greca”.
Qui la malattia, praticamente, è diventata sistemica e non potrete debellarla da soli.
Arrivare, però, a questa mossa (cioè la prova d’amore) non è da tutte, perché qui significa giocare veramente pesante, e viene utilizzata solo quando la giocherellona intravede una grossa contropartita. Qui ormai il malcapitato è già parecchio tempo che vive "sull'altalena" in preda allo zerbinismo più acuto. Arriva però sempre un punto in cui ogni altalena si possa rompere. O perché il punter miracolosamente “si sveglia” o perché il punter decide, nella sua estasi d’amore, di volere la giocherellona in “esclusiva” o perché la giocherellona ha deciso veramente di puntare molto ma molto in alto, con il rischio, appunto di far cadere il punter dal giocattolo.
In questi casi di solito vi è già una forte fidelizzazione ma si arriva ad un punto di frattura: ad esempio perché il punter è incazzato per qualcosa che la giocherellona gli ha combinato (come un litigio, o far saltare un appuntamento in favore di un altro cliente, oppure aver ricevuto un diniego a qualche richiesta particolare, ecc…) oppure è la giocherellona che vuole spremere ancora di più il suo bel pollo ormai innamorato a puntino.
In entrambi i casi la giocherellona utilizzerà la “prova d’amore” per far fare un salto di qualità alla “relazione” e, quindi, anche alle sue richieste. E’ evidente che il gioco deve valere la candela e la giocherellona deve aver già fatto i suoi conti e le sue proiezioni su quanto può spremere dal cliente.
Per quanto ne so’ci sono due tipi di “prova d’amore”. La prima è quella tipica di far scopare gratis il punter per qualche volta. Infatti è convinzione diffusa tra noi puttanieri credere che se si scopa una troia gratis allora sia “vero amore”. E, purtroppo, questo le troie lo sanno altrettanto bene. Mentre la seconda, invece, è quella di farlo totalmente cabrio. Anche in questo caso il punter penserà che lei lo ami veramente perché certi “rischi” non può correrli con tutti. Il far prevalere l’uno o l’altro dipende dalla giocherellona e da quello che intuisce che secondo il punter sia il premio più ambito.
Espletata la prova, a questo punto finalmente sarete diventati i suoi veri fidanzati ed avrete la convinzione che lei vi ami sinceramente, ma al contempo, proprio perché sarete i suoi “fidanzati”, dovrete accontentarla in tutte le sue richieste e capricci.
Così inizieranno le richieste economiche più pesanti, assurde e disparate. Dovrete in qualche modo mantenerla oltre che accontentarla nei suoi capricci. Spesso poi la prova d’amore si combina al successivo verificarsi di “tragedie greche” capitate alla vostra “fidanzata” o a suoi familiari, per i quali dovrete correre in aiuto con cospicue elargizioni economiche anche per le cose più assurde. “Tragedie greche”, sia chiaro, che spesso sono inventate. Inizierete a sponsorizzarla in ogni cosa faccia o le venga in mente, oltre che già ai soliti viaggi, regali, cene ed ogni ben di dio, mentre lei se la spasserà con il suo vero marito o compagno/pappa rumeno o albanese, e brinderanno alla faccia vostra!
E così, mentre voi vi troverete a sovvenzionare le sue vacanze, perché lei fa ancora la mignotta, ed il lavoro si sa’, è parecchio stancante, lei vi chiederà di non scoparla più perché, se le volete bene, dovete “preservarla vergine” per quando la sposerete. Certo perché lei ancora continuerà a fare quel lavoraccio e se le chiederete di smettere e di venire a vivere con voi, lei vi risponderà che non può o che non se la sente ancora. Sia chiaro che, il più delle volte, sono storie inventate atte a “sollecitare” il malcapitato cliente a sganciare soldi, ma voi lo farete con un palo nel culo, però, col cuore colmo di felicità per il vostro amore.

La fine della malattia.
Per evitare di contrarre la malattia sarebbero servite poche mosse. Mai frequentare sempre la stessa. Ricordarsi che quando si paga (in ogni tipo di forma) non c'è mai amore e che una escort, finché non abbandonerà il mestiere per voi, rimarrà sempre e comunque una escort (o volgarmente detta puttana).
Tuttavia, contratta la malattia, alle volte il punter rinsavisce prima della tragedia o per miracolo: o perché qualche amico o qualche anima pia gli fa aprire gli occhi o perché inizia a percepire, stranamente, un corpo estraneo all'interno del suo culo. L’epilogo più tragico della patologia si ha quando espletata la “prova d’amore” e spremuto il pollo fino all'osso, lei scomparirà da un momento all'altro, cambiando telefono, cambiando indirizzo, città, paese e rendendosi totalmente irreperibile al suo “amore”. Il quel momento il punter inizierà ad aprire gli occhi ed a guarire in modo brusco dalla malattia.

Conclusione.
Quanto sopra raccontato, come detto, è il frutto in parte di esperienza personale accumulata ed, in parte, di quanto riferito da colleghi e, soprattutto, amiche escort (professioniste) che mi hanno raccontato nel corso della mia misera carriera ventennale l’utilizzo di questi trucchi e barbatrucchi.
Credo che quanto ho scritto sia incompleto e sia solo una parte delle tattiche che mettono in piedi certe giocherellone e spero che qualche collega più esperto intervenga per raccontare possibili ulteriori modalità in cui si manifesta la patologia da “influenza da escort” al fine di prevenirne il contagio.
Spero, infine, che quanto thread possa aiutare qualche giovane punter ad evitare certe sbandate o “malattie” che possono insorgere nel praticare il nostro hobby in modo troppo ingenuo e disincantato.
Tuttavia so’ anche che questo è solo un augurio perché, purtroppo, per evitare certi virus bisogna anche avere, oltre che una dose di culo, anche una certa esperienza pratica la quale non si impara certo leggendola da un forum. Mi basterebbe, però, sapere che con questo scritto sia riuscito a “salvare” almeno la pelle di un punter da questa temuta influenza per essere un uomo felice ed aver assolto al mio compito.
Provvisoriamente vostro,
Hilts
 
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Ottima guida...chissa quante volte sei stato a letto con l'influenza !!!

Una volta mi sembra in quel di Ticino, vero?
 
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smith

UOMO
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Io non sono mai andato mai oltre il punto 1, difficilmente a qualche aspetto del punto 2.

Mi devo preoccupare?

Sono così inguardabile e scopo così male?
 
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Versilia
Condivido in linea di massima i punti indicati però mi rimane un dubbio.
Alla fine queste ragazze si fidanzano e si sposano come tutte le altre. Dove cazzo li vanno a trovare i fidanzati/mariti?
Voi direte: al di fuori dell'ambiente della prostituzione.
Quindi secondo voi il fatto di essere punter comporta l'esclusione a priori come possibile (vero) fidanzato?
Ma la cosa che mi fa più ridere (per non dire piangere) è che in molti casi viene fuori che i loro uomini sono più brutti e poveri della media dei punter che pagano per scopare con loro. Il mondo sta proprio andando alla rovescia!
 
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Comunque complimenti, post da antologia, andrebbe messo in evidenza e rispediti qui quelli che cadono nella "malattia".
 
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Shrike

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si è il decalogo per dementi ed inizio a temere con in questo forum possa essere utile

sembra che qui nessuno sia consapevole di quello che fa....:nea:
 
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Credo che quanto ho scritto sia incompleto e sia solo una parte delle tattiche che mettono in piedi certe giocherellone e spero che qualche collega più esperto intervenga per raccontare possibili ulteriori modalità in cui si manifesta la patologia da “influenza da escort” al fine di prevenirne il contagio.

Credo che quanto hai raccontato sia piuttosto dettagliato e completo.
Non c'è molto da aggiungere.
Le varianti potrebbero essere le scuse per impietosire l'allocco, le fasi però sono esattamente quelle.
Su una cosa non sono d'accordo.
Chiamarle "giocherellone" le rende quasi simpatiche. Queste sono bastarde perché se intravedono una minima possibilità di nuocere al prossimo, lo fanno; e così bisogna chiamarle senza buonismo o giri di parole : BASTARDE

Grazie a Dio ne ho incontrata solo una di queste bastarde fino ad ora. E' una ragazza dell'est è recensita da tanti qui e mi verrebbe voglia di fare il nome, non lo faccio perché è una tattica, quella che usano, che è quasi impossibile da dimostrare con prove certe.
Io, da scafato bastardo più di lei, non ci sono cascato, ma a leggere le recensioni la maggior parte sembrano indirizzati a restare intrappolati nella sua tela malvagia.

Ecco, quello che non hai raccontato, forse perché non hai avuto mai il coraggio di mandarle affanculo bruscamente, è la reazione che queste bastarde hanno quando capiscono che la farfalla dorata è volata via.
Prima cominciano con i messaggini per chiederti cosa ti avesse dato fastidio di un suo determinato comportamento, poi ti aggiornano sul fatto che hanno rinunciato alla tappa del tour programmata per tornare nel posto dove sei tu, poi ti chiamano per dirti che non fa altro che pensare a quei bei momenti trascorsi insieme e, dulcis in fundo, capito che proprio non attacca o, come nel mio caso, incartate a dovere e mandate a soffocare nella marea di merda che si meritano, cominciano con una serie di insulti e provocazioni facendo uscire fuori la vera natura puteolente del loro amino marcio.
Dato che sono bastarde ma non deficienti, concludono e prendono commiato mandandoti l'ultimo messaggio con il quale si scusano del comportamento precedentemente preso e augurandosi, un giorno, di poterti reincontrare senza remore per quel comportamento dovuto a gelosia e coscienza di averti perso.

In fondo, questa ragazza, da una certa prospettiva, ho imparato a rispettarla; denota un Q.I. elevato al pari della sua malevolenza.
Ma fa parte del suo mestiere, e lo sa fare bene.

Saluti.
 
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smith

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No, hai solo cervello.

Non so se ho usato cervello, perchè per non andare oltre il livello 1 e/o 2 in verità non mi sono affatto impegnato.
Oserei dire che l'ho fatto "inconsapevolmente". In altre parole sono rimasto tranquillamente me stesso.
E ti posso giurare che tutto sono furchè un poco di buono.
Per quello ho fatto la domanda/considerazione tra il serio e faceto "Sarò così brutto, povero e che scopa male".
In pratica non attiro alcun interesse, anche mal riposto, da parte del prossimo.
 
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:good: ...e problema risolto

No.
A parte qualche pietrolina rimasta sul chilometrico asfalto del meretricio, sono dell'avviso che quando capita di trovare quella prostituta che ti piace, che è brava, che (pur mentendo) ti fa star bene e non esige mai più di quel che le è dovuto, è tecnica sadomaso non andarla a trovare quando si può.
Per altro bisogna pur dar soddisfazione al lavoro di quelle ragazze che onestamente si impegnano nel duro compito che hanno deciso di intraprendere, perché se è vero che i soldi allietano l'esistenza, è anche vero che la gratificazione di essere la puttana preferita del tuo cliente rende meno complessa la lotta quotidiana che queste donne combattono con la loro coscienza.
E' un dare-avere, se rimane nell'equo diventa piacevole per tutti.
 
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C'è poco da aggiungere ad un compendio tanto approfondito e particolareggiato...

Credo solo che, dal punto 4 a salire non sia influenza da escort, bensì circonvenzione d'incapace.

Una vera e propria guida per sbarbati senza patente, ma con cuore libero e cash illimitato...
 
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peppepeppe

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Vabbè ma tre quarti di quanto scritto è applicabile anche alle free :whistle3:

Non mi sembra tu abbia tutti i torti , dopo attenta lettura dell'esauriente e pressoche' perfetto trattato di Hilts se cambiamo i personaggi ed alcuni particolari la trama e' applicabile a tante storie con free condite con presunto amore e tanto interesse :scratch_one-s_head:
 
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