Innamorarsi di una escort

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Caro Hilts,
congratulazioni, hai scritto un trattato molto completo e ben fatto.

Purtroppo temo che questa epidemia continuerà a propagarsi per diverse ragioni:
1) alcune di queste ragazze ci provocano delle emozioni a livello fisico ed emotivo che difficilmente riusciremo a provare con un'altra. Quindi è difficile non andarle a visitare con continuità, come ha giustamente osservato L3onardo;
2) la sensazione di essere unico quando ti danno l'illusione di aver fatto breccia nel loro cuore riesce a far crescere in modo smisurato l'ego di persone anche molto razionali ;
3) molti colleghi, me compreso, sono finiti in questo Forum DOPO, non prima, di essersi beccati l'influenza. E per guarirla serve davvero tanto tempo.

Una possibile arma di difesa contro le "giocherellone" e' convincersi di non essere soli, che l'intimita che ci offrono e' un generoso premio alla nostra fidelizzazione, elargito con diverse intensità e sfumature ad un certo numero di aficionados.
 
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Shrike

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ma se un uomo va sempre dalla stessa donna ( specifico donna perchè che sia sesso a pagamento immediato o che sia dilazionato, si tratta sempre di donne/femmine ) perchè si trova bene a fare sesso con lei quale sarebbe il problema ? e perchè dovrebbe cambiare ?
 
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Contrada del Bottonuto
Innanzitutto ringrazio un po’ tutti per essere intervenuti (animal, amico, guarda che se ci incontriamo te la chiedo veramente la birra) ed, in particolare, ringrazio L3ONARDO per aver messo a fuoco un altro profilo che non avevo trattato: ossia l’ipotesi in cui la giocherellona (scusatemi non riesco proprio a chiamarle bastarde – anche se magari lo meritano) venisse scaricata dal punter per qualche buon motivo e questa tentasse, in ogni modo, di riallacciare il rapporto anche con insulti o provocazioni. La chiamerei la nona mossa della “provocazione puteolenta” (sempre che L3ONARDO la approvi) in cui la troia fa’ la finta offesa al solo fine di “riagganciare” il punter.
Francamente, per mia esperienza, non mi è mai capitato perché di solito non è mio uso mandarle apertamente affanculo, come invece, credo, farebbe il mio maestro Rustyman che in questo, penso, vi provi anche un certo piacere. Preferisco, piuttosto, negarmi e non risponderle e quando iniziano ad essere insistenti blocco il contatto prima che la cosa degeneri.
Mi è stato richiesto, poi, in privato, di specificare meglio l’ottava mossa della “tragedia greca”. Sinceramente, scusatemi, credo che ci sia poco da approfondire. Solitamente la giocherellona (disonesta), quando è arrivata a fidelizzare il punter, vedendolo ormai perduto e completamente “nelle sue mani”, inizia a sparare in altro per fargli sganciare più soldi possibili. Arrivano, così, ad inventare storie finte (di qui “tragedie greche”), come incidenti finti, malattie o grosse problematiche di loro familiari inventati e che devono essere aiutati economicamente, catastrofi di ogni tipo, al fine di estorcere quanto più denaro possibile. A tale proposito ricordo a tutti un articolo apparso qualche mese fa di una troia che aveva inventato di tutto (finte gravidanze, aborti, ricoveri in ospedale ecc…) al fine di ricavare dal povero allocco (poveretto veramente!) quanti più soldi possibili. Questo è l’articolo:
http://www.corriere.it/cronache/15_...ro-b5c85d40-517e-11e5-9df5-79e99ad463e6.shtml
E’ evidente che sono casi limite ma, tuttavia, è un rischio reale e da tenere ben presente quando si approfondiscono troppo certi rapporti.
Come riconoscere i sintomi e come evitare la malattia.
Sicuramente, come dicono megabizzo o tillo, evitando di andare sempre dalla stessa si evitano certi meccanismi di “affezionamento” che possono sfociare, poi, in una sorta di innamoramento e quindi di contagio. Secondo me è una buona tattica per prevenire certi rischi ma, a volte, credo che non basti neppure questo. Infatti, non credo che a volte questo sia sufficiente perché, in certi casi, per mia esperienza, l’unica è quella di troncare immediatamente e definitivamente ogni contatto andando in "quarantena". Ma quando farlo? Al primo incontro, al terzo incontro, al decimo? Sicuramente è una questione di sensibilità soggettiva. E qui mi voglio riagganciare a quanto detto da L3ONARDO e da Shrike e, soprattutto, alla acuta domanda posta da quest’ultimo, ossia: “ma se un uomo va sempre dalla stessa donna (specifico donna perchè che sia sesso a pagamento immediato o che sia dilazionato, si tratta sempre di donne/femmine ) perchè si trova bene a fare sesso con lei quale sarebbe il problema ? e perchè dovrebbe cambiare ?”. La mia risposta è che non dovrebbe cambiare, salvo che non trovi una migliore. Il problema a mio avviso non è tanto questo, o il numero di frequentazioni che si hanno con una sola escort, o con quale frequenza la si “cambi”. Il problema a mio avviso non sorge da li. Per mia esperienza il numero delle frequentazioni con una sola troia può a volte essere irrilevante. C’è, piuttosto, un elemento “qualitativo” che è determinante e che porta il rapporto a certi livelli di “marciume” dove solo i nasi allenati riescono subito a sentire l’odore ed a allontanarsi subito. Cerco di spiegarmi meglio. Quello che ho imparato è che ciò che conta (onde evitare casini o innamoramenti) non è quante volte si va da una puttana ma, piuttosto, quando si iniziano ad "accorciare le distanze" con questa. È solo quello il momento che conta per valutare chi si ha di fronte e capire a che gioco vuole giocare. Una escort ce la possiamo scopare anche 1000 volte di seguito e rimanere distaccati e freddi, perché non sentiamo alcun trasporto tale per cui ci si sente di dover approfondire la conoscenza. Ed in questi casi non mi è mai capitato nulla. Io mi sono scopato una troia domenicana (per chi bazzica il Ticino la conoscerà sicuramente), a fasi alterne per più di cinque anni, eppure non sento nulla (e non me ne fotte nulla!) perché non ho mai accorciato le distanze. Mi sono fatto solo delle grandi scopate. Oggi, per dirvi, non me la scopo più perché ne ho la nausea. Tra noi ci sono stati sempre dei paletti ben precisi, né lei ha mai provato ad “accorciare le distanze” o a raccontarmi storie del cazzo o utilizzare le tattiche sopra descritte. Il problemi (sentimentali e non) credo nascono da quando si iniziano ad “accorciarsi le distanze”. È in quel momento che inizia lentamente ad insinuarsi il virus. Paradossalmente basta anche una sola volta se una è molto brava, ed il punter inesperto, ed il gioco è fatto. Sono momenti credo che vanno oltre il sesso tout court, quando lei inizi a parlare di sé, poi chiede di noi, poi lei inizia a "sbottonarsi" e a parlare prolungatamente con noi (anche di cazzate) e questo fatto inizia a provocarci piacere, più della scopata in sé e per sé. Poi si inizia a condividere certi momenti, come uscite (senza pagare), cene, nottate insieme o cose di questo genere. Non sono questi fatti in sé che fanno innamorare il punter ma sono piuttosto gli effetti che essi producono successivamente nella sua mente. Credo che i primi sintomi si iniziano ad avere quando uno inizia a pensare a lei anche dopo esserci stato semplicemente a parlare. Quando si pensa, dopo, troppo a lei. Quando si inizia a non vedere più le altre. Qui secondo me bisogna bloccare la frequentazione ed iniziare ad allontanarsi a prescindere dal numero di incontri che si è fatto. Possono esserci stati 1 oppure 10 oppure 100 volte, non importa, ma quando si inizia a sentire dentro di noi certi punti di "contatto" è difficile rimanere indifferenti e bisogna troncare subito. Per essere concreti, io credo che quando si iniziano a subire le prime tre mosse che ho descritto sopra e, soprattutto, quando si esce fuori dalla stanza e si continua a pensare a lei insistentemente (non come pura attrazione sessuale ma come coinvolgimento emotivo) è già il caso di bloccare la frequentazione evitando tassativamente di proseguire e, soprattutto, di prendere numeri di telefono, o altro, che sono il “cavallo di troia” perché la situazione degeneri. Se eventualmente si ha già il numero di telefono è il caso di non rispondere ai suoi primi messaggi o eventualmente bloccarlo.
Al_jfk mi chiede se mi sia mai “influenzato” in Ticino. Come ho premesso non mi nascondo, ho già risposto, “si”, nel 2007-2008 di una brasiliana del vecchio Sixty di Chiasso. Di recente (e parlo degli ultimi anni) grazie a dio no. Nemmeno l’ultima che ho recensito e che, qualche goliardico amico della sezione svizzera, per prendermi in giro, mi ha accusato di averla troppo “angelicata” (questa è la recensione per chi avesse voglia di leggere: http://community.punterforum.com/showthread.php?t=50277&p=1621949&viewfull=1#post1621949 ). Ecco, questo, ad esempio, è stato il classico caso di escort che ha provato ad usare le prime tre mosse e dove io ho iniziato a frequentarla assiduamente (nell’arco di una settimana ci sono stato quattro volte) trovandomi molto bene sessualmente. Arrivato, però, ad un certo punto ho iniziato a percepire chiaramente che mi stavo troppo “avvicinando” e, quindi, ho immediatamente tagliato volutamente la “relazione” evitato di frequentarla nuovamente e tagliando ogni successivo contatto telefonico. La fortuna ha voluto che, poi, lei se ne sia andata e, quindi, mi ha agevolato anche nel dimenticare rapidamente. Ma il punto è, a mio avviso, proprio questo: quando si iniziano ad accorciare troppo la distanza, questo, è il momento in cui bisogna smettere di frequentarla, magari frequentando altre, fintanto che la mente non si libera dal pensiero. E’ una questione soggettiva, di fiuto e di sensibilità. Proseguire significa cadere nella loro rete ed essere cannibalizzati, soprattutto se non son delle corrette professioniste. Sicuramente capire certi momenti non è facile quando li si vive di persona ma, forse, metterli nero su bianco può agevola il punter (inesperto) a comprendere, diffidare ed a mettere in prospettiva certe situazioni. Ma ripeto, è solo l’esperienza e la lunga pratica che permetterà di riconoscere i lupi travestiti da agnelli ed a saperli trattare come conviene.
A quest’ultimo proposito (su come trattarle) concludo con una aforisma che ho recentemente riscoperto rileggendo Nietzsche. Zarathustra, in un capitolo, viene interrogato da una vecchia che vuole conoscere il suo pensiero sulle donne. La vecchietta al termine del lungo discorso del profeta decide di fargli un regalo svelandogli la più sacrosanta verità sulle donne, sconosciuta persino allo stesso Zarathustra. E la vecchia donnetta così gli disse: “Vai dalle donne? Non dimenticare la frusta!”.
Cari amici, mutatis mutandis, credo che se la vecchietta si fosse rivolta ad un punter gli avrebbe tranquillamente detto : “Vai dalle mignotte? Non dimenticare il bazooka!”.
In fede,
Hilts
 
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Shrike

Espulso
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Poniamo il caso di una frequentazione continua con una donna, dove oltre il sesso, che è appagante, a differenza dei casi indicati da Hilts, non c'è nessuna richiesta di soldi extra per finte tragedie familiari o nessuna richiesta che possa presupporre un tentativo di avere sempre di più o di legare/intrappolare in qualche modo l'uomo, ma si instaura un rapporto di amicizia, in questo caso di che si tratta?
 
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Ciao Hilts, posso chiederti quanto durano mediamente (a te e alle persone che conosci)queste..."influenze" (pochi mesi,un anno...più anni) e mediamente a che esborso di denaro si arriva nel complesso?? Ho scritto MEDIAMENTE. Se vuoi rispondere, tu o altri..
 
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Shrike

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Considerando che in genere il doping chimico dell'innamoramento dura 1,5/2 anni e che in questa situazione l'uomo si trova proprio a in questa situazione, direi che dopo due anni si sveglia e diventa consapevolmente fesso.
 
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"Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno."
È la frase che campeggia su ogni pacchetto di sigarette, sigari o tabacco. È vera, comprovata e riconosciuta valida da chiunque in possesso delle proprie capacità mentali.
Credete che abbia salvato la vita a qualche fumatore o che abbia fatto desistere qualcuno dall' iniziare questo stupido vizio?
Lo stesso vale per l' ottimo compendio redatto da Hilts. Inizi a comprendere solo dopo aver sbattuto la testa, quando già grondi sangue. In bocca al lupo a chi ci sta passando o ci passerà in una situazione di questo tipo.
 
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@satiro
Beh dai... non è la stessa cosa.
Sul pacchetto non ci sono scritte le varie sintomatologie che dovrebbero farti scattare l'allerta per un possibile problema.
C'è solo scritto che fa male a questo, a quello e quell'altro.
Hilts ha messo a disposizione una cassetta medica con tanto di avvertenze e controindicazioni, di modo che, anche chi manifesta i primi sintomi, può sempre disporre dell'antibiotico giusto in base allo stadio del virus.

Detto così è come dire : che cazzo l'hai scritto a fare, tanto non serve...
 
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tra il Tevere e i loft.
Circa un mese fa una mia fidelizzata colombiana qui in zona, mi ha detto che sono il "suo fidanzato".

Io, ho risposto un po' spaesato così su due piedi :".fidanzato? "

Lei :"si se non mi lasci.. sei il mio fidanzato..":scratch_one-s_head:

Ma le verso sempre i 70 euro ad ogni incontro, né mi fa o promette qualche trattamento speciale ..ne le chiedo qualcosa di diverso dal solito..:scratch_one-s_head: ne sono incontri diversi da come erano all'inizio.

È' tutto come era esattamente al primo incontro.:unknw:

Sarà stato un "appellativo premio" che si raggiunge all' Xesimo incontro, tipo bambolina o pesce rosso al tiro a segno delle giostre.

Per questo che amo le pay.
 
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satiro

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Si, per carità, si tratta di una cassetta per il pronto soccorso molto ben fornita e potenzialmente salvavita. Tuttavia se ti manca l' esperienza e non sai come si usa anche un defibrillatore nulla può contro l' arresto cardiaco.

P. S.
Una precisazione: non ritengo inutile il lavoro del 3d starter, al contrario. Quello su cui volevo mettere l' accento è un altro concetto. Riportare la propria esperienza serve, ma solo sbagliando in prima persona si acquisisce una consapevolezza tale da consentire di fiutare il "pericolo". E a volte nemmeno tale consapevolezza tiene al riparo da errori...
 
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Esattamente, a volte l'esperienza è solo la consapevolezza che si commetteranno gli stessi errori.

@Petra: confermo per esperienza personale che per smaltire una grossa "influenza da PAY" ci vogliono un paio di anni.
 
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Come ogni forma di dipendenza non è l'oggetto della dipendenza che mi preoccupa ma la dipendenza in sé. È come cercare di guarire da una malattia curando i sintomi e non le cause.
Nel caso specifico non è mai stata la singola pay il problema ma il fatto di dover andare a pay.
In effetti la casistica sopra citata è molto simile, se non identica, a tutti quei casi di dipendenza affettiva che nella maggior parte dei casi vengono confusi con l'innamoramento.
Poi se uno si innamora di una pay, di una pay stronza o semplicemente di una stronza è un problema talmente personale che risulta paradossale fare l'analisi e l'identikit della stronza di turno.
 
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Shrike

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Fin da quando inizia a girare il testosterone l'uomo cerca il sesso da una ragazza.
Sovente capita che la ragazza gliela fa "annusare" per giorni, mesi, anni, finchè non decide LEI che il maschio è cotto al punto giusto e cede o sparisce.
Nel sesso a pagamento succede esattamente l'opposto, con una modica cifra in denaro, il testosterone con sembianze umanoidi, riesce ad avere subito il "trofeo".
Ma poi... o fa collezione di trofei o decide che oltre al trofeo vuole anche fare tutta la gara.
Ecco che in questa ultima situazione ritorna in ballo LEI che decide il tipo di competizione e quanto durerà.
Questo per dire che trovo inutile ostinarsi a dividere donne pay e non, sono sempre loro che hanno il potere decisionale, sono predatrici anche se si fingono prede.
L'uomo invece è ancora nella fase embrionale dello sviluppo di una consapevolezza evoluta...pertanto, come dice Satiro, a nulla serve il defibrillatore se non lo sai usare.
 
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C'è un aspetto sul quale mi piacerebbe conoscere il parere di qualche ragazza che ci legge.

Premesso che sono stato vittima di una giocherellona con grandi doti di recitazione ( ed altrettante doti fisiche), la tipa prima mi ha fatto cadere nella sua trappola, ma dopo lunga frequentazione il rapporto si è evoluto in una profonda confidenza, nell'ambito della quale lei mi raccontava degli altri "fidanzati".

Ebbene, quando la accusavo di prendersi gioco degli uomini lei mi diceva: guarda che non sono solo io che gioco, anche gli uomini giocano, e molti sono cattivi.

Cosa ne pensate ragazze dei PUNTERS giocherelloni?
 
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Grazie a questo 3d, che in realtà stavo cercando (...ma l'amore ogni tanto vince...) mi sono dato una defibrillata. Sono, perché non è ancora finita, al secondo anno di frequentazione di una non prof :lol: che prenderà almeno 10 cazzi al giorno quando va bene. Ha messo in pratica diversi punti di quanto elencato da Hilts e mi ci sono riconosciuto come un... fesso? pirla? coglione!
La scintilla che ha fatto scoccare il vaso è stata, oltre ad altri sospetti, trovare nel cassetto della lingerie la corrispondenza amorosa con il suo pappone, che lei dichiarava di aver addirittura denunciato per sfruttamento. In quel momento mi è crollato il castello di carte che mi ero fatto fare. E cigliegina sulla torta, durante quello stesso incontro il pappine sbaglia l'orario, perché aveva già contato i 60 minuti della tariffa piena e si è presentato alla porta. Lei salta giù dal letto mentre era alla pecora e corre in entrata e gli dice... ma è arrivato ai 15! Poi quando torna da me ha la faccia tosta di dire: "era una mia amica che mi doveva portare...". Insomma mi sto togliendo un oggetto penetrante dal culo.
Grazie a tutti.
 
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C'è un aspetto sul quale mi piacerebbe conoscere il parere di qualche ragazza che ci legge.

Premesso che sono stato vittima di una giocherellona con grandi doti di recitazione ( ed altrettante doti fisiche), la tipa prima mi ha fatto cadere nella sua trappola, ma dopo lunga frequentazione il rapporto si è evoluto in una profonda confidenza, nell'ambito della quale lei mi raccontava degli altri "fidanzati".

Ebbene, quando la accusavo di prendersi gioco degli uomini lei mi diceva: guarda che non sono solo io che gioco, anche gli uomini giocano, e molti sono cattivi.

Cosa ne pensate ragazze dei PUNTERS giocherelloni?

...che quando il gioco si fa duro, i duri (o le dure) cominciano a giocare!!!
Scherzi a parte, IO proprio non posso esprimere pareri in questo topic. Farei la parte della pecorina gettata in un branco di lupi e, FRANCAMENTE, non ci tengo.
 
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Trovo il resoconto di Hits molto ben fatto. Un annetto fa mi sono salvato subito dopo la "mossa del telefono". Lei ha mentito e ciò, per fortuna, ha fatto crollare il castello di carte prima che fosse troppo tardi. Mi ha salvato l'insofferenza alla menzogna che, evidentemente, per me, fa parte di quel bagaglio di esperienza di cui parlava Satiro.
Però ciò di cui stiamo parlando è stato altrove definito, ed ampiamente trattato come GFE tossico; diversissimo è il caso prospettato da Tillo che è quello dell'escort realmente innamorata che, parafrasando Oblomov, si può trovare di fronte un punter, un punter stronzo, o semplicemente uno stronzo.
 
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