Storia Cinese
Do Chinese Washing Machines Dream of Electric Sweet Kisses ?
(parafrasi da Philip K. Dick “Do Androids Dream of Electric Sheep ?”
«Oggi tu no pagare, gratis, tu miglior cliente, tu piace molto Hǎi yún». Giulio era davvero stupito. Non aveva alcuna logica. Altre volte gli aveva detto la stessa frase : «Tu miglior cliente» e lui aveva pensato che alludesse al fatto che pagava XY€, quando era certo che altri pagassero XX o ancora meno. Si chiese perché Hǎi yún non lo volesse far pagare: non era giovane e certamente non aveva un grosso uccello, non poteva andarci che una volta alla settimana o ogni due settimane e non poteva farle dei regali, e certo lei lo sapeva. Giulio pensò anche che, data la sua età, Hǎi yún volesse, in un certo qual modo, proporsi come “badante”, data la sua età non più giovanissima.
Certo, un paio di settimane prima era stato da lei e c'era una sua amica. Chiese di lei e l'amica le telefonò. Era al supermercato e disse che sarebbe tornata subito. Intanto si fece massaggiare dall'amica. Dopo poco Hǎi yún arrivò tutta sorridente e gli chiese se gli piaceva il suo vestito. Giulio rispose di sì.
Ma cosa voleva da lui questa “lavatrice”, “cassettone” “buona per una svuotata” “succhiacazzi” ?Perché non stava al suo posto ? Telefonata, pagamento, chiavata, saluti.
Ma Giulio era certo che“buona per una svuotata” la “lavatrice”, la “svuota palle”, tanto per usare alcuni degli epiteti che molti sul forum usano parlando delle donne come lei, cinesi, aveva un cuore che batte, un sorriso e degli occhi bellissimi e che le faceva piacere che lui andasse a trovarla. Pensò che si sentisse sola e che volesse un po' di compagnia, un po' di amicizia, di affetto e aveva cercato un contatto con il solo modo che conosceva, dato che non parlava l'italiano, con una persona che era sempre stata gentile con lei. Aveva offerto il suo corpo. E qualcosa di più.
Ma non si era arrivati a questo in un batter d'occhio. A Giulio piaceva baciarla ed essere da lei baciato. Gli piaceva abbracciarla ed essere da lei abbracciato.
Gli veniva in mente quello che diceva W. Blake :
“And there is a Smile of Smiles*
In which these two Smiles meet*»
e pensava che quello era «un abbraccio degli abbracci, che tutti gli abbracci comprende» o anche “un bacio dei baci che tutti i baci comprende”.
I rapporti sessuali erano lunghi, lunghissimi e pieni di attenzione e tenerezza. Giulio non scopava quasi mai prendendola da dietro perché gli piacevano i suoi occhi, baciare le sue guance bianche, baciarla sulla spalla morbida e liscia. Qualche volta doveva arginarla, Hǎi yún gli mordeva la lingua e lui temeva che gliela facesse sanguinare. Con Hǎi yún riusciva a fare un piacevole gioco erotico, sia con lei sopra sia con lei sotto, il gioco delle contrazioni. Giulio si concentrava e poi faceva dilatare un poco il glande mentre lei contraeva la fica. Si era spiegato a gesti simulando una contrazione congiungendo l'indice e il pollice e Hǎi yún aveva capito subito ed eseguito : riuscivano a fare questo giochetto anche trenta o quaranta volte di seguito, davvero soddisfacente per Giulio che aveva sempre mirato al controllo per poter soddisfare mogli ed amanti particolarmente esigenti. Quando la montava aveva cura di metterle un cuscino sotto il culo e la penetrava lentamente, sempre con un gioco di contrazioni, da entrambe le parti. Dopo questo Hǎi yún gli chiedeva “Culo ? Oppure “Bocca ?, insomma voleva esser certa di soddisfare tutti i suoi desideri. E poi gli diceva sempre : “Se te piace, me piace”. Giulio ripeteva la stessa frase ma si rendeva conto che era tempo sprecato, anche se era certo che raggiungesse l'orgasmo. Hǎi yún era sempre diretta soddisfare il suo piacere. Lo massaggiava e gli piaceva davvero molto. Da parte sua cercava di fare lo stesso con molta delicatezza e a lei piacevano le sue carezze. Una volta, con l'aiuto del traduttore, Hǎi yún gli aveva detto «Mi piace la tua dolcezza».
Dopo l' episodio descritto all'inizio (Tu non paghi) Giulio aveva preparato una lettera, con l'aiuto di Google traduttore, nella quale le spiegava qualche cosa su di sé ma si era accorto subito che non era necessaria. Per Hǎi yún era già tutto chiaro così. Stupidità maschile: Giulio tendeva a dare troppa importanza alla sua persona.
Purtroppo la conversazione era ridotta a zero. Ma sembrava proprio che non fosse necessario, avevano creato un collegamento, un contatto fisico che non aveva necessità di parole. Ma Giulio credeva che non fosse solo un contatto fisico. Sono ormai diversi mesi che Giulio la frequenta e paga una volta su due e Hǎi yún accetta solo dopo molte insistenze. Le sue prestazioni sono sempre magistrali. E' bravissima sia con la fica, sia con il culo, sia con la bocca. Ma quello che gli piaceva di più era baciarla sugli occhi, sul nasino cinese e sussurrarle qualche parola dolce all'orecchio.
Non era la prima volta che a Giulio capitava di instaurare un rapporto cordiale con una esercente, gli era capitato con una dominicana e una venezuelana. : anche con loro pagava ma certo non pagava per quello che ricevevo, per tempo e qualità. Ma con loro parlava, c'era conversazione. Qui non c'era conversazione, qualche frase con Google traduttore e basta.
Con il mese di Agosto i loro contatti si sono diradati per gli impegni familiari di Giulio. Ma le telefonava e riuscivano a parlare anche due o tre minuti. Giulio aveva provato a imparare qualche parola in cinese ma sbagliava completamente gli accenti e il tono. Era per lui seducente il modo nel quale Hǎi yún esprimeva il suo disappunto con un movimento del capo e con una interiezione tutta cinese.
Alla fine fu chiesto a Giulio di rispondere alla domanda posta all'inizio “Do Chinese Washing Machines Dream of Electric Sweet Kisses ? e di rispondere anche ad una seconda domanda “Does Italian Cynical Punter Giulio Dream of Hǎi yún's Sweet Kisses ?” ma lui non volle rispondere.
Buon ferragosto ai pochi che saranno riusciti a leggere questa storia fino in fondo.
Ho scelto il nome Hǎi yún perché vuole dire “Mare Nuvole”.