unpoditutto ha scritto:Il mio intervento non riguardava solo le trans, ma era un discorso più esteso e generalizzato che comprendeva anche le discriminazioni verso le persone cosiddette diverse in quanto portatori di handycap o semplicemente perchè non rispondenti a certi canoni e stereotipi di bellezza e perfezione fisica. Avevo risposto più che altro ad un msg di zaroby, quotandolo.
Non cambia di una virgola il significato del mio intervento.
Torno a ripetere, trent’anni fa l'italiano medio era più conformista e accettava il "diverso" molto meno di adesso. Nonostante il '68 con la sua spinta egualitaria fosse già un ricordo, negli anni 80 eravamo conciati molto peggio di come lo siamo ora.
Quel movimento culturale denominato appunto '68 (guarda caso negli anni '60 le lotte per il riconoscimento dei diritti civili delle minoranze in USA culminarono proprio con il '68) avrebbe dovuto portare una notevole trasformazione nel modo di pensare dell'individuo. Ed invece c'erano operai che di giorno scendevano in piazza a manifestare con i studenti e la sera tornavano a casa e, da "buoni" padri di famiglia, menavano la figlia solo perchè si azzardava a chiedere di uscire con la minigonna. (Che tra l'altro era di moda ormai da alcuni anni.) Ho conosciuto studenti che si erano battuti in piazza contro l'autorità e la polizia che, diventati professori, erano quanto di più intollerante potesse esistere verso qualsiasi tentativo di critica della società, sopratutto da parte dei loro studenti.
Qualcuno si ricorderà o ne avrà sentito parlare di "Lotta Continua" nata appunto alla fine del '69.
Un consiiglio per i più giovani: andate a vedere chi erano i leader di quel movimento che (forse) era quello che più si proponeva di rappresentare le aspettative di libertà, giustizia e uguaglianza delle classi più deboli. Avrete delle sorprese nel vedere che fine hanno fatto e cosa raccontano oggi molti di quei leader.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lotta_Continua
Dal mio punto di vista, quindi, siamo migliorati e siamo più tolleranti.
Non è certo merito dei politici né dei leader di certi movimenti (leader poi diventati anche politici) se siamo cambiati, ma bisogna prendere atto che stampa e televisione negli anni ’80 hanno svolto un ruolo molto importante. Ruolo poi proseguito da internet.
Al contrario di quello che sta accadendo adesso, fosse anche solo per questioni commerciali, la TV di allora ha avuto un effetto di trasformazione dirompente nelle teste degli italiani. (Oggi invece tende a conformarle)
Anche le tette e i culi sono stati determinanti.
Lo so che qualcuno storcerà il naso!
Rimane il fatto che ci facesse sentire straordinariamente liberi (noi 20/30enni) vedere nella televisione italiana una tetta, mentre i 40enni (o ultra) correvano a spegnerla in presenza dei più giovani e poi si alzavano di notte per andare a vedere lo spogliarello di Carmen Russo su A3 Lombardia… CHE TEMPI!
( E quanto sono andato OT!)