La sottile differenza...

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Ho gia raccontato di aver avuto modo anni fa di fare 4 passi in centro con una porno-star(?) e le conseguenze del caso
Provo quindi a parlare con dal basso della mia minima esperienza e non per qualche like o incontrare il favore di altri
Non credo che il vero problema sia se l'attrice (ma anche l'attore!) si prostituisca o no in un film. E nememno le conseguenze giuridiche di leggi mal fatte
Ma l'immagine che le attribuiamo noi, che è proprio quella che a sua volta genera una "scala sociale" con i conseguenti pregiudizi

Siamo noi che discriminiamo esclusivamente chi lo fa "ufficialmente", creando delle categorie, anzi delle caste, a cui attrubuiamo un diverso valore sociale
La pornostar non si prostituisce, l'assistente sessuale fa solo del bene, a sto punto restano solo le altre, le puttane
Con questa mentalità cosa può cambiare "socialmente" con la riapertura dei casini?
Ci sarà sempre la paria nel casino da 30€, la vamp che ne chiede 500 e quella che ha il suo giro vip privato e generoso
E la gente come tali continuerà a valutarle e trattarle, senza mai domandarsi che persona c'è dietro
Ma il problema esiste da sempre. Ogni cultura lo ha affrontato a modo suo.
Noi abbiamo decine di migliaia di prostiture di tutti i Paesi: come vogliamo viverla?

Ha ragione Alycia: una persona va valutata per quello che è e magari anche per il perchè è quello che è. Non con il pregiudizio.
Ognuno di noi ha diritto alla sua via di fuga quando sarà il suo momento se lo vorrà e se lo merita.
I marchi per fortuna sono stati aboliti tanti anni fa
 
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Stai tranquillo; i like (come ha spiegato anche TBG quando l'ha implementati) non sono oggetti da collezione; servono a chi li esprime (a chi mette il like) che può così evitare di scrivere esplicitamente il suo pensiero ed intasare la discussione.
Mi hai fatto venire in mente (a dir la verità l'ho in mente da tempo ma è giunta l'occasione di raccontarla) una conversazione con il mio (ex) capo.
Alex (nome di copertura del capo) sosteneva che la prostituzione è un lavoro come un altro ma è penalizzato dalla rinuncia l'onorabilità. Io, per dimostrargli che il rapporto tra prostituzione e disonore è un fatto culturale e sostanzialmente di pregiudizio gli feci presente che per esempio in Thailandia lo si considera un lavoro oppure, eventualmente un lavoretto se praticata occasionalmente e che le famiglie di ragazze che si prostituiscono regolarmente se ne vantano, perché le loro figlie oltre alla bellezza hanno evidentemente delle qualità sia nel saper soddisfare gli uomini sia nel sapersi confrontare con parecchi tipi di persone, che è una dote notevole. A questo punto Alex fece uno pseudoragionamento che probabilmente dimenticherò solo qualndo l'Alzheimer avrà la meglio su di me (credo verso mercoledì se non peggioro):
Alex: Però rimane che è una cosa umiliante.
Alex: Ah no, ma non c'è l'umiliazione.
Alex: Eh no, se è normale, se tutti lo considerano normale, non è umiliante.
Alex: E' una faccenda di cultura, è un pregiudizio.

Noi abbiamo migliaia di prostitute di tutti i paesi perché ne abbiamo bisogno. Ma secondo voi dobbiamo ancora credere a lungo che gli stranieri ci vengano a rubare il lavoro? Gli stranieri vengono a prestare il lavoro agli italiani che ne necessitano e non vogliono farlo; non discutiamo su questa affermazione che può anche essere semplicistica come l'ho esposta ma per la prostituzione è vera. Le italiane l'hanno d'oro? Se gliela tocchi piangono? Bene, ci sono donne di altri paesi che sono in grado di farlo, che se la sentono, che hanno altre qualità perché dobbiamo ammettere, almeno dinanzi all'evidenza, che ci vogliono delle qualità! Perciò lo fanno loro, da molti paesi (trovatemene una peruviana, vi prego, vi sarò grato tutta la vita).
Loro hanno bisogno di benessere, noi abbiamo bisogno di attenzioni. Le rumene sono tutte puttane? Benvenute le rumene! Se sanno farlo e se la sentono hanno una marcia in più.
Vogliamo renderci conto che è un lavoro difficile? Che siamo sempre quì a lamentarci di quella che non ci soddisfa, che recensiamo proprio per questo? Perchè è difficile.
Una persona va valutata per quello che è e anche per quello che fa. Ma quello che una persona fa va valutato con obiettività.

Ho provato, all'inizio della discussione a far notare che parlare delle prostitute esaurisce solo metà dell'argomento prostituzione (le transessuali gentilmente scelgano di stare di quì o di là ma certo che mi sono ricordato di loro). Io ho scelto altri lavori (questo è il quarto che faccio regolarmente e con continuità) perché non credo di avere le doti necessarie e lo sento come una piccola sconfitta perché penso che mi sarebbe piaciuto.
Ora metto un piede all'intervento per far vedere che è in topic.
Una differenza tra pornografia e prostituzione è che la prostituzione è praticata da ambo i sessi per il sesso opposto (ho deciso che le trans sono donne e basta, perché si rivolgono a pubblico maschile), la pornografia, con eccezioni che si contano sulle dita di una mano (amelica), è destinata ad un pubblico maschile. Se volete votete contestarmi questa affermazione perché non riesco a trovare il nome della psicologa che pubblicò un testo, che ho letto, su questo. Ho già evidenziato che esistono anche gli gigolò ma man gnan caghè.
 
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Ricominciamo da dove tutto ebbe inizio... questa la domanda con cui viene aperto il thread:

... fra una ragazza che recita in film pornografici ( compresi tutti i video presenti sui vari siti di video porno) e una ragazza che fa la puttana?
Entrambe per lavoro fanno sesso per denaro, perché dunque l'attrice fa un lavoro considerato legale e la puttana no (in Italia) ? Potrei aggiungere anche il lavoro della terapista sessuale, professione presente nei paesi nordici, dove anche in questo caso é legale e riconosciuto dallo stato.
Mi piacerebbe avere la vostra opinione in merito (differenza - legalità)

Sostanzialmente sono due quesiti.
Primo:

La sottile differenza fra una ragazza che recita in film pornografici e una ragazza che fa la puttana?


Tralasciando la cosa ovvia inserita nella stessa domanda da Shrike
Entrambe per lavoro fanno sesso per denaro
, proviamo a capire le differenze tecniche, non tanto sottili, sia durante l'iniziazione sia durante l'atto pratico; Qui, a parer mio, c'è poco spazio per opinioni e considerazioni.

L'aspirante attrice, prima di cominciare la carriera, deve presentarsi, sottoporsi e superare uno o più provini, durante i quali non solo si verificano le capacità "artistiche" della ragazza ma si valuta anche la sua telegenicità e fotogenicità e il suo grado di maialagine. Una volta assunta, l'attrice, prima di girare una scena, passa dal "trucco e parrucco" e dai costumisti che la preparano adeguatamente al tema del film. Prima del ciak le vengono fatte tutte le raccomandazioni da parte del regista su come muoversi, cosa mettere in evidenza, quali posizioni assumere e con quale sequenza, quando guardare in camera, quali battute dire e come le deve dire etc. Per alcuni film più impegnativi devono studiare un copione che non si limita a mugolii e sgridazzate di routine. Durante lo svolgimento delle riprese, l'atto sessuale non avviene in modo "normale", l'attrice viene interrotta più volte, le scene ripetute e i partner/attori cambiati, tanto che per una scena completa a volte sono necessari più giorni di riprese.
Essendo un'attrice, quando non lavora deve mantenere il suo status quo, quindi quando si fa vedere pubblicamente deve essere sicura che la si riconosca e per tal motivo cerca di catturare l'attenzione con atteggiamenti e abbigliamento adeguato al suo scopo.

L'aspirante escort, prima di cominciare il meretricio, deve preoccuparsi di fare la conoscenza e stringere un accordo con un buon grafico, un fotografo e un web designer che le curino in modo adeguato la sua immagine; dovrebbe preoccuparsi anche di aggraziarsi altri tipi di conoscenze che le possano fornire un'ancora di sicurezza in casi di situazioni pericolose derivanti dall'attività. Deve essere sempre fornita dei materiali di consumo e di tutto il necessaire che garantisca una calda e comoda accoglienza al cliente. Deve preoccuparsi di prenotare per tempo l'abitazione/albergo meta dei tours, (nel caso essa decidesse di farli) crearsi un software-portfolio clienti distinto per località e fare una stima delle pretese economiche per i servizi che intende offrire. Potrebbe ovviare a gran parte di queste cose se decidesse di affiliarsi a un'agenzia.
Una volta diventata escort, deve solo attendere le chiamate dei clienti e per quello che riguarda l'atto pratico .. bhé, conosciamo bene il modus operandi, non è necessario ricordarlo. Quando poi la escort non lavora, di fatto è una ragazza come tante altre, quindi, quando si trova in luoghi/situazioni di pubblico dominio, deve assumere comportamenti e abbigliamento tali che le assicurino il più possibile l'anonimato.

Secondo:

perché l'attrice fa un lavoro considerato legale e la puttana no (in Italia) ?

In nessuna parte del globo lo status di attrice può essere considerato illegale, neanche nel caso di scene pornografiche; sono persone che hanno regolare contratto e pagano le tasse in base al loro reddito esattamente come avviene per qualsiasi altra attività legale. In alcuni Stati può essere bandita la diffusione di film pornografici, ma sostanzialmente non riguarda chi gira quelle scene ma chi le diffonde.

Come mai la prostituzione in Italia non è legale? .. si faccia avanti chi ha una risposta a questa domanda, si finirebbe col dire quello che si dice da tempo QUI , in realtà bisognerebbe chiederlo al legislatore di competenza.

Sulla terapista sessuale non mi pronuncio .. non ne conosco le caratteristiche.
 
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Shrike

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@L3onardo : mi fa piacere che tu abbia ripreso il mio post iniziale analizzando dal punto di vista "tecnico" le due professioni e le differenze mantenendo il presupposto che fanno sesso (sicuramente con modalità molto diverse) dietro compenso.

La seconda domanda sulla legalità era in realtà una domanda retorica dato che tutti sappiamo bene come funzionano le "cose" in Italia, ma anche una provocazione per verificare in che posizione sociale mettiamo le due professioniste del sesso (o tre : della terapista sessuale si conosce poco dato che in Italia ufficialmente non esiste... In realtà è la prostituta che ne fa le veci ).

È fuori di dubbio che la prostituta é sempre stata relegata ai margini della società e disprezzata come ha spiegato sinteticamente Lore.

In questo ambito, in questo forum, leggo di persone che si accodano alla massa lasciando le prostitute ai margini, altri che invece le vedono in modo diverso e migliore. Io sono uno di questi ultimi, e anche se non hanno colmato il vuoto che pensavo erroneamente potessero in qualche modo riempire, le ho però rivalutate allo stesso piano di una qualsiasi professione che ha come scopo dare piacere psicofisico. Ecco... la mia curiosità primaria era verificare, con la mia sottile provocazione, dove collocate le prostitute nella vostra personale scala sociale e professionale. E non è un mera aduazione, solo che nella vita si può cambiare opinione nonostante preconcetti e pregiudizi indotti.
 
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chissà se dovessero "legalizzarla" e invece di chiamarla prostituta, per es.....la chiamassero operatrice sessuale, quale sarebbe la sottile differenza?
persona che opera nell'esercizio sessuale con attitudine umana...chissà.

chissa' se sarebbe sufficiente per eliminarne il pregiudizio...
leox
 
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io non ho ancora capito quale sarebbe questo "pregiudizio".

intanto smentirei che le attrici siano tutte ben viste da tutti.. lo sono le star che arrivano a fare anche altro in tv.
le attrici da youporn sono ritenute in genere universalmente delle semplici vacche.
Analogamente, chi si prostituisce ma giunge in tv (tipo la trans turca Efe Bal) viene "rispettata" come una porno diva..
penso quindi siano altri i fattori che fanno ritenere una operatrice del sesso una persona rispettabile o una sfigata..
 
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Certo che il significato della parola attore si sta ampliando; così come quello del verbo recitare, perché forse prendere una ceppa in culo in un gonzo significa interpretare la parte di una che prende una ceppa in culo.
Amen.
Capita frequentemente che il vocabolario corrente riservi qualche meravigliosa conferma, perché si sa, il linguaggio riflette una realtà condivisa, un comune modo di intendere le cose, lo stato dell'arte della nostra cultura azzarderei, ed infatti tutti noi quando vediamo in un porno una che prende una ceppa in culo ed inarca un sopracciglio intuiamo senza patemi che quella stia recitando.
E così, a proposito di pornografia, può perfino capitare in altri ambiti di ascoltare una certa Milly Carlucci che parlando di sé stessa dica: "Noi artisti..." Pornografia pura.
Comunque, tempo al tempo; nell'arco di qualche anno l'ingoio diventerà massima espressione di creatività.
 
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Certo che il significato della parola attore si sta ampliando; così come quello del verbo recitare, perché forse prendere una ceppa in culo in un gonzo significa interpretare la parte di una che prende una ceppa in culo.
Amen.
Capita frequentemente che il vocabolario corrente riservi qualche meravigliosa conferma, perché si sa, il linguaggio riflette una realtà condivisa, un comune modo di intendere le cose, lo stato dell'arte della nostra cultura azzarderei, ed infatti tutti noi quando vediamo in un porno una che prende una ceppa in culo ed inarca un sopracciglio intuiamo senza patemi che quella stia recitando.
E così, a proposito di pornografia, può perfino capitare in altri ambiti di ascoltare una certa Milly Carlucci che parlando di sé stessa dica: "Noi artisti..." Pornografia pura.
Comunque, tempo al tempo; nell'arco di qualche anno l'ingoio diventerà massima espressione di creatività.

Ehm oblo... Milly D'Abbraccio!
 
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Oblo... sono attori (porno) in quanto sono gli "interpreti di un filmato oggettivamente girato". Ciò li rende attori, e non la qualità o difficoltà del recitato. Così come un attore dilettante è comunque un attore nel momento in cui recita una scena.
Sicuramente poi la scena di prendere un cazzo in culo da Rocco e da Pontello lo faceva meglio la bonanima della Pozzi (in "Fantasica Moana") di quanto avrebbe fatto elizabeth Teylor, credo.
 
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@Curioso no no, proprio la Carlucci. Intersezioni pericolose :pardon:

@Joe è vero tecnicamente sono attrici (porno) che "recitano" in un film (porno). Forse qualche anno fa le avremmo chiamate in un modo diverso :scratch_one-s_head:
 
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Un'atra definizione che meriterebbe d'essere approfondita è "prostituzione".
Ci si prostituisce quando si concedono prestazioni sessuali a pagamento. Se si vuol giocare con le parole lo si può fare, ma "concedere prestazoni" significa che chi prende i soldi fa del sesso e fa godere colui che paga, che per altro paga proprio per quello.
Chi viceversa fa sesso e viene pagato non da colui che sta scopando ma da altre figure (regista, guardone, o chi vipare), oppure nn viene pagato affatto non si sta prostituendo.
Anni fa mi scopavo una ragazzina di milano (appena maggiorenne) conosciuta in chat (la chat si chiamava c6). Lei era amante dei culturisti e dei bocchini. Io non ero "culturista" ma avevo un fisico della madonna (36yo) che mi fece entrare nelle sue grazie. Mi confesso' che il suo record furono 10 pompe con ingoio in un giorno a 10 ragazzi diversi tra amici e conoscenti. Si prostituiva? no. Era semplicemtne una troia, un'adorabile troietta.
Questo per dire che la prostituta non è una che viene etichettata così per dispetto o per mancanza di rispetto, ma semplicemente perchè fa marchette. Altre donne che usano il sesso in altra maniera potrebbero essere anche più estreme, ma se non prendono soldi dal tizio che le scopa non si stanno "prostituendo", fanno altro e infatti sono anche giuridicamente inquandrate in atra mianiera.
 
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MrJoe quindi una moglie che tradisce il marito e recita la parte della brava moglie è una attrice?

ps: ovviamente è una provocazione :punish:
 
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Ci si prostituisce quando si concedono prestazioni sessuali a pagamento. Se si vuol giocare con le parole lo si può fare, ma "concedere prestazoni" significa che chi prende i soldi fa del sesso e fa godere colui che paga, che per altro paga proprio per quello.
Chi viceversa fa sesso e viene pagato non da colui che sta scopando ma da altre figure (regista, guardone, o chi vipare), oppure nn viene pagato affatto non si sta prostituendo.
Sembra il "Paradosso Ghedini", quella famosa teoria dell'utilizzatore finale.
:prankster2:
 
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Forse ho capito. Se io carico due prostitute per strada, le porto in hotel. Mi siedo sulla poltrona e pago entrambe per fare porcate mentre io le guardo, loro smettono di essere prostitute diventando attrici perché l'utilizzatore finale non è colui che subisce la prestazione. Sarà ma come la si volta e la si gira io continuo a non vedere differenze tra una prostituta e una "attrice" porno.
 
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Un'atra definizione che meriterebbe d'essere approfondita è "prostituzione".
Ci si prostituisce quando si concedono prestazioni sessuali a pagamento. Se si vuol giocare con le parole lo si può fare, ma "concedere prestazoni" significa che chi prende i soldi fa del sesso e fa godere colui che paga, che per altro paga proprio per quello.
Chi viceversa fa sesso e viene pagato non da colui che sta scopando ma da altre figure (regista, guardone, o chi vipare), oppure nn viene pagato affatto non si sta prostituendo.

La definizione del dizionario recita : Prostituzione
Attività abituale e professionale di chi offre prestazioni sessuali a scopo di lucro. Per cui non dice ASSOLUTAMENTE che chi paga deve esserne il fruitore. Chiunque faccia soldi facendo prestazioni sessuali é dunque una prostituta/o compreso quindi chi fa film porno. In questa categoria rientrano anche le pseudo massaggiatrici che si " limitano" a masturbare i clienti, ma masturbare é una prestazione sessuale per cui sono prostitute anche loro.

Non mi pare ci sia molto da giocare con le parole, se poi tu vuoi riscrivere il dizionario italiano é un altro paio di maniche...
 
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La definizione del dizionario recita : Prostituzione

Diciamo che il dizionario Treccani che hai consultato fonisce una definizione piuttosto democratica, perché:

Wikizionario:
attività che consiste nel offrire prestazione sessuali in cambio di denaro

Garzanti linghuistica:
attività di chi dà prestazioni sessuali in cambio di denaro o di altro compenso

Grande Dizionario Italiano di GABRIELLI ALDO (Hoepli)
Attività di chi prostituisce il proprio corpo
che quindi rimanda a Prostituire:
Fare mercato di cose o valori ritenuti connessi alla dignità, alla moralità e alla libertà dell'uomo, e quindi non mercificabili
 
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Shrike

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Giusto per chiarire: se una persona fa sesso per puro piacere, per esibizionismo, per amore ma non percepisce denaro per tale prestazione ( esempio una persona che fa sesso in film ma li fa per puro filantropico esibizionismo e non percepisce denaro in cambio) non è una prostituta, ne consegue che se per esempio una moglie tradisce il marito senza percepire nulla in cambio di tale prestazione sessuale, il marito tradito non ha alcun diritto di apostrofare sua moglie come "troia, puttana" e quindi potrebbe anche beccarsi, oltre alle corna, pure una denuncia per diffamazione :sarcastic_hand:

N. B. Troia, puttana sono sinonimi di prostituta / meretrice
 
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La cosa interessante di questi topic non è tanto "come le giudica la società", ma "come le giudichiamo noi", punter o potenziali punter.
Figuriamoci gli altri!

La porno-star(?) spesso proviene dalla prostituzione o da mondi collegati (night, ecc) e/o ricade nella prostituzione (loft o escort), come la mia amica: basta vedere le rece visto che molti non vedono l'ora di trombarsi la pornoattrice.
Ma c'è anche chi, smessi i panni di pornoattrice, tende a rifarsi una vita normale: ricorderete il caso della nota star che tornò a fare l'infermiera e di quanto i giornali, anche più "seri", ci ricamarono su con le loro pruderie da 4 soldi per vendere 2 copie in più a casalinghe frustrate e uomini senza coglioni

Ci fu il caso dell'insegnante che, facendosi riprendere gratis in situazioni porno-pornosoft, per fatti suoi e nella sua vita privata, perse il posto per colpa di altri che pubblicarono i video.
In un paese normale la colpa è di chi pubblica, non di chi fa (la famosa privacy, che va a farsi fottere)

Personalmente giudico una donna "puttana" (e come tale la tratto) per come si comporta cone me PRIMA e DOPO il rapporto, non perchè me la da per soldi (è la sua professione e in fondo sono io che gliela chiedo)
Misura che adotto ancor di più con le free, che ben sappiamo essere più puttane delle puttane, solo che spesso non hanno le palle per chiedere 50€

Mi sposerei una pornostar (che, a mio parere, resta una prostituta) una loft o una lapperina? Al 99% no!
Ma non per il mestiere che hanno fatto, quanto per ciò che rimane loro addosso, psicologicamente parlando
Ma se fossi certo che ha superato certe problematiche, forse è meglio una ex pay che una finta free
 
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fabxpiace

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Domanda marzulliana: quindi se io mi faccio una pornostar, sono un pornopunter? :sarcastic_hand:

Solo se fingi di venire :on_the_quiet:


Bella questa discussione; dove si disquisisce su un terreno impervio tra morale, costume e pure una punta di "interpretazione" linguistica.

Mi sposerei una pornostar (che, a mio parere, resta una prostituta) una loft o una lapperina? Al 99% no!
Ma non per il mestiere che hanno fatto, quanto per ciò che rimane loro addosso, psicologicamente parlando
Ma se fossi certo che ha superato certe problematiche, forse è meglio una ex pay che una finta free

La chiosa finale è da standing ovation!!
 
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