L'ANGOLO DELLA POESIA...

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LA PUTTANA SINCERA
Io pulenta? Ma llei me maravijjo!
Io sò ppulita com’un armellino.
Guardi cquà sta camiscia ch’è de lino
si ppe bbianchezza nun svergogna un gijjo!
Da sí cche cquarc’uscello io me lo pijjo
io nun ho avuto mai sto contentino,
perché accenno ogni sabbito er lumino
avanti a la Madon-der-bon-conzijjo.
Senta, nun fò ppe ddillo, ma un testone
lei nu l’impiega male, nu l’impiega,
e ppò rringrazzià Ccristo in ginocchione.
Lei sta cosa che cqui nun me la nega,
che invesce de bbuttalli a ttordinone
tre ggiuli è mmejj’assai si sse li frega.

Giuseppe Gioacchino Belli
28 gennaio 1832
.
Versione.
La puttana sincera.
Io non ho la gonorrea, mi meraviglio di lei: sono pulita come un ermellino. Guardi questa camicia, che è di lino, se per biancore non fa vergognare un giglio. Da quando piglio qualche uccello, non ho mai avuto questo regalo, perché accendo ogni sabato un lumino alla Madonna del Buon Consiglio. Senta, non fo per dirle, ma un testone [moneta di tre paoli] lei non l’impiega male davvero, e può ringraziare Cristo in ginocchio. Lei non mi può negare che invece di buttarli a Tor di Nona [un teatro dove si davano cattive opere], tre giuli è molto meglio se se li frega [gioco di parole per: li usa per fregare, cioè scopare].
 
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“E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti,
e i giorni pieni,
e i giorni noiosi, e i giorni detestabili,
e i giorni straordinari,
tutti così piacevoli e così deludenti
perché noi siamo tutti così simili
e così diversi.”

C. Bukowski
 
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Laila Biali - Nature Boy featuring George Koller on sitar

http://www.youtube.com/watch?v=R6HQ_B3vlAk


Se io capissi
quel che vuole dire
- non vederti più -
credo che la mia vita
qui - finirebbe.

Ma per me la terra
è soltanto la zolla che calpesto
e l'altra
che calpesti tu:
il resto
è aria
in cui - zattere sciolte - navighiamo
a incontrarci.

Nel cielo limpido infatti
sorgono a volte piccole nubi,
fili di lana
o piume - distanti -
e chi guarda di lì a pochi istanti
vede una nuvola sola
che si allontana.

Antonia Pozzi (17 settembre 1933)


Lei, è sepolta a Pasturo nella Valsassina, lontano da Milano, perchè anche nella morte diede scandalo.
E' un bellissimo posto, dove la ricordano ancora con amore.
Se ci passate, andate a trovarla.


Ilchaos
 
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Hawkeye

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E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti,
e i giorni pieni, e i giorni noiosi,
e i giorni detestabili, e i giorni straordinari,
E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti,
e i giorni pieni,
e i giorni noiosi, e i giorni detestabili,
e i giorni straordinari,
tutti così piacevoli e così deludenti
perché noi siamo tutti così simili
e così diversi.


C. Bukowski

tutti così piacevoli e così deludenti
C. Bu
perché noi siamo tutti così simili
e così diversi.


C. Bukowski

Franceschina, ti sei solo sbagliata o vuoi farci i dispetti? :rofl:
 
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Nell'ombelico, a metà strada tra il tuo cuore e la
quote_icon.png
Originariamente Scritto da Francesca
E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti,
e i giorni pieni, e i giorni noiosi,
e i giorni detestabili, e i giorni straordinari,
E in qualche modo riuscirai a superare i giorni vuoti,
e i giorni pieni,
e i giorni noiosi, e i giorni detestabili,
e i giorni straordinari,
tutti così piacevoli e così deludenti
perché noi siamo tutti così simili
e così diversi.


C. Bukowski

tutti così piacevoli e così deludenti
C. Bu
perché noi siamo tutti così simili
e così diversi.


C. Bukowski




Franceschina, ti sei solo sbagliata o vuoi farci i dispetti? :rofl:

... a dire la verità c'è il trucco... è scritto in bianco, basta cliccarci sopra evidenziandolo per scoprire che casotto aveva fatto "Franceschina"! :lol:
 
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sul lago
a volte vorrei poter morire ..... morire oggi stesso
per rinascere domani
avere un'altra occasione .... una sola
per potermi dissetare ancora una volta con le tue lacrime
per potermi sfamare dei tuoi sorrisi
per poter riprendere quella caduta infinita nel profondo dei tuoi occhi
che per me ... lo sai .... il fondo non ce l'hanno
voglio tornare a scaldarmi con quello che eravamo
voglio sentire il suono della tua voce oramai flebile nella mia mente ma frastornante nel mio cuore
voglio respirare con te .... per te .... di te !
non c'e' utilita' nei miei occhi ... se non ti possono vedere .
le mie mani hanno perso il loro scopo .... se non possono sfiorarti .
non ha senso che il mio cuore batta se tu non sei qui ad ascoltarlo .
vorrei morire ......... a volte .
 
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[h=1]Musica e poesia al femminile [/h]

Mood indigo - nina simone
http://www.youtube.com/watch?v=Ynvq9Wtxnxg

Non ti domando

Non ti domando sicurezze, mai
con te ho pensato a un amore routine.
Se torni, quando torni per favore
non dirmelo. Son queste le cose
che non voglio sapere, che so.
Tu bada a non farmi promesse
io a non chiederne.


Fedele al primo

Visitando una mostra canina
d'un cucciolo mi innamorai, un alano
che vendevano a prezzo di affezione.
Ma non lo volli. Gli uomini, tu sai,
li puoi sostituire.
Un cane
mai.


Lei è Daria Menicanti (1913-1995)

"Mai ti perdoneranno il tuo non fare
comunella con gli altri, il tuo non essergli
uguale. E questo soprattutto: amare
più che gli uomini la verità"



Ilchaos

 
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VIVERE UNA SOLA VITA

in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.




BELLEZZA NERA

Amo il tuo sguardo di fiera
E la tua bocca dal gusto di mango
Rama Kam
Il tuo corpo è pepe nero
Che attizza il desiderio
Rama Kam
Al tuo passaggio
La pantera è gelosa
Del caldo ritmo del tuo fianco
Rama Kam
Quando danzi nel chiaror delle notti
Il tam-tam
Rama Kam
Ansima sotto l’uragano Dyunung del griot
E quando ami
Quando ami Rama Kam
E’ il tornado che s’abbatte
E tuona
E colmo mi lascia del respiro di te
Rama Kam.

Ndjock Ngana
- Poeta camerunense
 
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Donne intelligenti... (e uomini)

Bill Evans & Tony Bennett - Some Other Time
[url]http://www.youtube.com/watch?v=zBrOkNg2iNI[/URL]


Chiudi gli occhi amore, lascia che io ti faccia
cieca. Ti hanno insegnato solo a leggere
problemi sulla superficie delle cose, e
algebra negli occhi degli uomini accesi
dal desiderio: in dio vedi un geometra
che interseca i suoi cerchi, per
confonderci.

Vorrei baciarti sugli occhi sino a baciarti
cieca. Se io potessi - se qualcuno potesse...
Allora forse nel buio troveresti quello che vuoi:
la soluzione che è sempre troppo profonda per la
mente, fusa nel sangue:
che io sono il cervo, e tu la cerva
tenera.

Ora basta indagare intorno a me! Vuoi che ti
odi? Sono un caleidoscopio, io, che tu agiti
e agiti, e non da mai l'immagine
giusta? Sono condannato a penetrarti
in un lungo coito di parole, io? Ora
basta. Non c'è speranza tra le tue
cosce, lontano, lontano, dallo scrutare
del tuo sguardo?

D.H. LAWRENCE (These clever Women)



Se si potesse per un attimo accantonare,
quello che ci divide (uomini-donne), evitare
stupidi luoghi comuni e inutili parole che poi
è difficile dimenticare...

La vità è così breve,
e oggi c'è un bellissimo sole.


IlChaos
 
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Silenzio e pace...

Sigur Rós - Ekki múkk
http://www.youtube.com/watch?v=2cAxLZpelmQ&feature=branded

Ha smesso di nevicare.
L'aria è ancora carica di una strana elettricità che non mi da pace.
Il sentiero e il bosco intorno a me si animano di tanti rumori, lo scricchiolio della neve che si sfarina sotto le mie ruote e
di quella che sfrigolando cade dai rami degli alberi.

Sono arrivato sulla cima della montagna, aspiro il profumo acidulo degli aghi di pino in decomposizione.
Accovacciato accarezzo la neve e la mia inquietudine per ammansirla e farmela amica.


Ho la testa così piena di ricordi, di volti, di versi.
Eppure so che poi una volta a casa, davanti al foglio bianco verrò colto ancora da una pigra amnesia, come quando ero bambino e davanti alle mie avventure estive tra stalle e boschi, la mia testa si riempiva di così tante emozioni e parole, chel'unica cosa che riuscivo a fare era rimanere in silenzio, un silenzio che già mi faceva intuire la vita e il dolore dei grandi.


Osservo sotto di me il silenzio della valle rivestita di bianco.
Un silenzio carico di parole non dette, e penso che solo poche settimane fa, tutto era verde e brulicante di vita con gli uccelli che si preparavano per la grande avventura. Ora il cielo è così azzurro, freddo e silenzioso che sento distintamente il mio cuore stanco battere forte lì dove ieri potevo sentire il rumore del picchio.


E' un silenzio di piante che si preparano al lungo inverno, con le ultime foglie che sembrano fare l'appello tra i rami, chiamandosi per nome nell'illusione di poter continuare a vivere. E' un silenzio di contadini che attendono il risveglio della terra, è il disegno di un bambino che con gessetti colorati e puntigliosa precisione separa il bianco delle cime delle montagne dall'azzurro carico del cielo.

Silenzio e pace. Pace per chi resta e per chi se né andato.
Che poi spesso, tutta la nostra vita non è altro che il folle prepararsi per tempo a fermarsi.

Mi alzo in piedi sfidando il vento freddo del Nord che mi brucia la carne e fa sciogliere gli occhi.
Offro la mia pena e tutta la mia imperfezione di uomo a questo silenzio.

Offro il mio silenzio a questa mia ipotesi di Amore malato,
ma ancora nelle profondità vivo,
tenero e pulsante...


IlChaos



 
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Non nascondere il segreto del tuo cuore
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi cosi' gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascoltera',
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra i sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna
il segreto del tuo cuore.

- Tagore -
 
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"Un parere in merito alla pornografia" di Wislawa Szymborska

Non c'è dissolutezza peggiore del pensare.

Questa licenza si moltiplica come gramigna
su un'aiuola per le margheritine.
Nulla è sacro per quelli che pensano.
Chiamare audacemente le cose per nome,
analisi spinte, sintesi impudiche,
caccia selvaggia e sregolata al fatto nudo,
palpeggiamento lascivo di temi scabrosi,
fregola di opinioni - ecco quel che gli piace.
In pieno giorno o a notte fonda si uniscono in coppie, triangoli e cerchi.
Poco importa il sesso e l'età dei partners.
I loro occhi brillano, gli ardono le guance.
L'amico travia l'amico.
Figlie snaturate corrompono il padre.
Il fratello fa il ruffiano per la sorella minore.
Preferiscono i frutti
dell'albero vietato della conoscenza
alle natiche rosee dei rotocalchi,
a tutta questa pornografia in definitiva ingenua.
I libri che li divertono non sono illustrati.
Il loro unico svago - certe frasi
segnate con l'unghia o la matita.
E' spaventoso in quali posizioni,
con quale sfrenata semplicità
l'intelletto riesca a fecondare l'intelletto.
Posizioni sconosciute perfino al Kamasutra.
Durante questi convegni solo il tè va in calore.
La gente siede sulle sedie, muove le labbra.
Ognuno accavalla le gambe per conto proprio.
Un piede tocca così il pavimento,
l'altro ciondola libero nell'aria.
Solo ogni tanto qualcuno si alza,
va alla finestra
e attraverso una fessura delle tende
scruta furtivo in strada.
 
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[h=1]Era una sera come questa...[/h]Porcupine Tree - Arriving Somewhere But Not Here
http://www.youtube.com/watch?v=KOFvMHEQLEA

-------------------------------

Ricordi? Era una sera come questa, con quest'aria fredda che scende dalle montagne portando con se il profumo di neve fresca e quella luce strana. Quanto tempo è passato, due anni ormai.
Un tuo breve messaggio. Poche parole e l'urgenza lacerante di vederti.

La bugia che muove le mie labbra. Il mio sguardo fisso in un punto sopra la sua spalla. Il rito della cena consumata in fretta silenziosamente, esco dalla doccia e mi guardo allo specchio.

Chi sono io? Chi sono veramente?
Dal giorno in cui ti ho incontrata sono bastate poche parole per riconoscerci tra tanti. Non ti avevo toccata né posseduta, ma ti avevo riconosciuta e in te avevo visto per la prima volta me stesso.

Cresce in me l'ansia dei tuoi ricordi più segreti e dolorosi, la tua pelle bianca, gli occhi di un colore grigio indefinito. Indefinito come il tuo corpo che cambia ogni volta forma angolazione e colore seguendo le mie voglie più perverse.

Sono perduto mi ripeto! La mia vita passata mi appare ormai del tutto insignificante. Mi sento precipitare in un abisso senza fine. Perdo l'equilibrio costretto ad appoggiarmi al grande armadio della camera da letto.
Respiro con forza. Lei non ha visto, ed ora lentamente riprendo il controllo di me stesso. Le mie mani sanno cosa fare, si muovono ora nuovamente sicure, su abiti da indossare, piccole asole da riempire e nodi di cravatta da stringere.

Sono pronto ora....
Ancora una volta va in scena la mia piccola recita.
Mi accompagni alla porta dicendomi di non fare tardi, non riesco quasi a sentirti mentre ti sfioro le labbra.
Sono già lontano.
Sono già con lei...

Il telefono che vibra, un luogo noto appare sul piccolo schermo illuminato. Spingo il piede sullacceleratore, come sempre sei in ritardo, il fumo azzurrino di una sigaretta mi avvolge nel buio dell'auto ferma in quel parcheggio.

Sei vestita di bianco, i capelli raccolti in quel modo che sai non piacermi. Mi basta osservare il tuo volto mentre ti avvicini, per capire che sei uscita di corsa, forse non sei neanche rientrata a casa.
Da lui. Da lui...

E' un desiderio caldo e liquido quello che mi cresce dentro e mi soffoca, ora che sei seduta vicino a me. Vorrei stringerti così forte da riuscire a estirpare quel dolore dal tuo corpo e farlo mio per sempre.
Sono quasi sicuro che potrei sopravvivere. Forse dopo averti liberata, potrei riprendere la mia vita di sempre e continuare a non vivere come prima di averti incontrato.

E invece non riesco quasi a parlare e a toccarti. Sono i nostri corpi che sanno quale medicina occorre loro per non impazzire, ti sdrai sul letto in quella camera d'albergo in penombra e apri le braccia come su una croce.
La gonna bianca leggermente sollevata lascia scoperto il tuo sesso da bambina, mi sdraio in silenzio sopra di te, appoggio la mia testa sulla tua spalla e rimaniamo così senza parlare per un tempo indefinito.

Sono le tue mani, le tue labbra e la tua lingua a risvegliare in noi la memoria di quell'antico e sempre nuovo rituale, quella furia disperata, quel desiderio di possesso che fa mordere, stringere e lacerare le carni.

Dopo, solo dopo che i nostri corpi si saranno arresi a quel doloroso piacere, verrà il momento delle parole, delle carezze, delle vacue promesse di non rivedersi.

E il momento dell'addio, laviamo i nostri corpi accuratamente e separatamente, per poter rinnovare la finzione e nascondere al mondo quello che ora sappiamo
La consapevolezza di non essere soli,
di essere ancora vivi.

Lentamente..., nel tempo, mi hai passato il tuo veleno,
ed io l'ho fatto mio, con gratitudine.
Oggi è l'unico segno tangibile rimasto della tua presenza.

Del ricordo di quei giorni
in cui mi hai fatto nascere...


IlChaos
 
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Una domenica senza te...

J. Strauss - Fruhlingsstimmen Valzer op 410
http://www.youtube.com/watch?v=mqFAHBfSsGg


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Il gatto allunga le sue zampette sulla mia faccia. Ha fame e vuole andarsene a spasso. Mi alzo guardo l'ora..., sono solo le sette del mattino, riempio la sua ciotola di biscottini, e intanto preparo il caffè ed il tavolo per la colazione.
Guardo fuori dalla finestra nel giardino, la giornata si preannuncia bellissima ma fa un freddo cane e c'è vento. Le montagne dietro casa, quelle su cui tra poco mi arrampicherò luccicano di neve al primo sole del mattino.

Entro nel bagno, quello che sta a nord proprio sotto la montagna, apro del tutto la finestra e lascio entrare l'aria fredda che sa ancora di castagne e di bosco. Mi spoglio completamente guardandomi allo specchio, ho la barba lunga, penso..., quando torno l'accorcio. Mi peso, azz..., ho appena smesso di fumare e già ho preso tre chili.

Inizia lentamente e meticolosamente quasi come se fosse un rito la vestizione. Sono fermo da quasi tre settimane, regolo il cardiofrequenzimetro, non voglio esagerare, percorro mentalmente il percorso che ho deciso di fare...

E' qualche settimana che non passo da quella salita dove tutte le domeniche fuori dalla chiesetta, mi aspetta l'Alberto per incitarmi e correre qualche metro al mio fianco, estate e inverno sempre vestito uguale, con quei suoi occhi scuri dal taglio orientale dolcissimi e furbi. Devo ricordarmi di mettermi in tasca qualche barretta al cioccolato di quelle di cui è così goloso...

Sono pronto o quasi. Esco silenziosamente attento a non fare rumore. Un controllo rapido alla mia mtbk, accendo il telefono e seleziono la musica che accompagnerà le mie prime pedalate e i miei pensieri...

Ho già voglia di primavera,
di valzer...
e di Te.


IlChaos

 
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Glenda Cherubino

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...il poeta sensibile della vita, che sfiora tutto poichè tutto gli "appartiene".
Beh Buon 2013 IlChaos
 
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...il poeta sensibile della vita, che sfiora tutto poichè tutto gli "appartiene".
Beh Buon 2013 IlChaos

Grazie Alycia
bellissime parole, per me, le tue...
Ma siamo tutti un po' speciali,
solo che a volte ce lo dimentichiamo... :)

Una serena notte
sogni d'oro e...

un bacio :)


Questa notte sono già due... :)
 
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[h=1]Ti chiesi... (ich fragte dich...)[/h]Miles Davis - Smoke gets in your eyes
http://www.youtube.com/watch?v=NBQkHTPV_C8&feature=related


Ti chiesi perchè mai posi il tuo occhio,
di buon grado nel mio,
come una stella vivida nel cielo,
in un oscuro flutto.

Tu mi guardasti a lungo,
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
poi mi dicesti con tenerezza:
Ti voglio bene perche sei tanto triste...

H. Hesse



e... una serena notte :)
 
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Non è presuntuoso pensare
di aver attirato l’attenzione
di un dio? Forse nessuno si
interessa alla nostra storia
e lo stato sconnesso in cui versa
e sembra che voglia concludersi, compete solo noi.
Ma finire nella dimenticanza,
nell’appiattimento più totale
non ci piace e così inventiamo
l’odio di un nume che illumini
almeno l’ignominia
con cui l’abbiamo seguita.
Questa punizione è sicuramente abbastanza.

Remo Pagnanelli (1955-1987)
 
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