L'ANGOLO DELLA POESIA...

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Probabilmente è stata già postata ma a me piace moltissimo...

A Zacinto


Né più mai toccherò le sacre sponde
Ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
Del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
Col suo primo sorriso, onde non tacque
Le tue limpide nubi e le tue fronde
L'inclito verso di colui che l'acque
Cantò fatali, ed il diverso esiglio
Per cui bello di fama e di sventura
Baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il,canto avrai del figlio,
O materna mia terra; a noi prescrisse
Il fato illacrimata sepoltura.

(Ugo Foscolo)
 
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Serata romna - Verso le Terme di Cara-
calla - Sesso, consolazione della miseria - Il
mio desiderio di ricchezza - Trionfo della notte

P.P.
 
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A me

In questo mondo colpevole, che solo compra e disprezza,
il più colpevole son io, inaridito dall' amarezza.

P.P.
 
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E quanto amo stagione quanto amo i tuoi suoni
I frutti che cadono e che nessuno raccoglie
Il vento e la foresta che piangono
Tutte le loro lacrime d’autunno foglia a foglia
Le foglie
Pestate
Un treno
Che passa
La vita
Che va.

(Guillame Apollinaire)
 
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Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.

(Vincenzo Cardarelli)
 
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Se torna il sole, se discende la sera,
se la notte ha un sapore di notti future,
se un pomeriggio di pioggia sembra tornare
da tempi troppo amati e mai avuti del tutto,
io non sono più felice, nè di goderne nè di soffrirne:
non sento più, davanti a me, tutta la vita...
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo:
ore e ore di solitudine sono il solo modo
perchè si formi qualcosa, che è forza, abbandono,
vizio, libertà, per dare stile al caos.
Io tempo ormai ne ho poco: per colpa della morte
che viene avanti, al tramonto della gioventù.
Ma per colpa anche di questo nostro mondo umano,
che ai poveri toglie il pane, ai poeti la pace.

Pierpaolo Pasolini
 
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Glenda Cherubino

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Vieni qui, piccola mia.
Ti hanno lasciato ancora da sola, ma tu devi stare tranquilla, adesso non è più come allora. Sei grande, bambina, nessuna promessa non mantenuta può farti crollare, nessun uomo nero può più farti del male.
Adesso sai che il dolore esiste, lo conosci, lo puoi superare.
Ti vedo rannicchiata in un angolo di vita, lo sguardo basso, il volto sprofondato tra le ginocchia, la mente assorta a cercare di nuovo un senso. Non c’è un senso.
Le persone agiscono, feriscono. Il più delle volte, anche senza volerlo. Non lo sanno gli altri che basta poco per farti soffrire, non lo sanno che ci vuole un attimo per farti tremare. E anche se tu gliel'hai detto, non ci crede la gente, la gente crede soltanto a quello che vede.
Ascolta, bambina, non ho mai visto nessuno amare come fai tu. Nessuno, davvero. Non prendertela se lo stesso amore non ti ritorna, il bene è difficile da coltivare.
Molto più semplice alimentare l’invidia, la menzogna, la cattiveria. L’amore richiede troppo coraggio. Guardarsi dentro, ascoltarsi, perdonarsi continuamente. Fa paura l’amore, troppo perfetto perché la gente gli creda.
Ma tu no, piccola mia, tu all'amore c’hai sempre creduto e non devi cambiare.
Non lo fare soltanto perché di nuovo qualcuno è venuto a farti del male.
Adesso non sai, ma sono le bambine capricciose come te che cambiano le cose davvero.
Non c’è magia che non nasca dalla determinazione dell’amore.
Continua.
Nulla è più sacro di un cuore maltrattato che non smette di donarsi.
S.S.
 
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In viaggio....
Vieni qui, piccola mia.
Ti hanno lasciato ancora da sola, ma tu devi stare tranquilla, adesso non è più come allora. Sei grande, bambina, nessuna promessa non mantenuta può farti crollare, nessun uomo nero può più farti del male.
Adesso sai che il dolore esiste, lo conosci, lo puoi superare.
Ti vedo rannicchiata in un angolo di vita, lo sguardo basso, il volto sprofondato tra le ginocchia, la mente assorta a cercare di nuovo un senso. Non c’è un senso.
Le persone agiscono, feriscono. Il più delle volte, anche senza volerlo. Non lo sanno gli altri che basta poco per farti soffrire, non lo sanno che ci vuole un attimo per farti tremare. E anche se tu gliel'hai detto, non ci crede la gente, la gente crede soltanto a quello che vede.
Ascolta, bambina, non ho mai visto nessuno amare come fai tu. Nessuno, davvero. Non prendertela se lo stesso amore non ti ritorna, il bene è difficile da coltivare.
Molto più semplice alimentare l’invidia, la menzogna, la cattiveria. L’amore richiede troppo coraggio. Guardarsi dentro, ascoltarsi, perdonarsi continuamente. Fa paura l’amore, troppo perfetto perché la gente gli creda.
Ma tu no, piccola mia, tu all'amore c’hai sempre creduto e non devi cambiare.
Non lo fare soltanto perché di nuovo qualcuno è venuto a farti del male.
Adesso non sai, ma sono le bambine capricciose come te che cambiano le cose davvero.
Non c’è magia che non nasca dalla determinazione dell’amore.
Continua.

Nulla è più sacro di un cuore maltrattato che non smette di donarsi.
S.S.
Che tristezza, in fondo che meraviglia di parole Nulla è più sacro di un cuore maltrattato che non smette di donarsi. Mi commuovi amica...

 
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Il mare dinverno è solo un film in bianco e nero visto alla tv
e verso linterno qualche nuvola del cielo che si butta giù
sabbia bagnata, una lettera che il vento sta portando via
punti invisibili rincorsi dai cani, stanche parabole di vecchi gabbiani
e io che rimango qui sola a cercare un caffè

Il mare dinverno è un concetto che il pensiero non considera
è poco moderno è qualcosa che nessuno mai desidera
alberghi chiusi manifesti già sbiaditi di pubblicità
macchine tracciano solchi su strade dove la pioggia destate non cade
e io che non riesco nemmeno a parlare con me.

Mare mare, qui non viene mai nessuno a trascinarmi via
mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia
mare mare, non ti posso guardare così perché
questo vento agita anche me, questo vento agita anche me.

Passerà il freddo e la spiaggia lentamente si colorerà
la radio e i giornali e una musica banale si diffonderà
nuove avventure discoteche illuminate piene di bugie
ma verso sera uno strano concerto e un ombrellone che rimane aperto
mi tuffo perplessa in momenti vissuti di già...
Loredana Bertè & Enrico Ruggeri

 
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Poesia di Pier Paolo Pasolini
Mi alzo con le palpebre infuocate

Mi alzo con le palpebre infuocate.
La fanciullezza smorta nella barba
cresciuta nel sonno, nella carne
smagrita, si fissa con la luce
fusa nei miei occhi riarsi.
Finisco così nel buio incendio
di una giovinezza frastornata
dall’eternità; così mi brucio, è inutile
pensando – essere altrimenti, imporre
limiti al disordine: mi trascina
sempre più frusto, con un viso secco
nella sua infanzia, verso un quieto e folle
ordine, il peso del mio giorno perso
in mute ore di gaiezza, in muti
istanti di terrore…

da Le poesie​
 
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Novembre

Gemmea l'aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro senti nel cuore...

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
vuoto il cielo, e cavo al piè sonante sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile.
È l'estate, fredda, dei morti.


Giovanni Pascoli
 
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Glenda Cherubino

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Qualche volta, di notte,
quest’oscurità,
questo silenzio, mi pesano.
È la pace che mi fa paura,
temo la pace più di qualunque altra cosa.
Mi sembra che sia soltanto un’apparenza
e che nasconda l’inferno.
Pensa a cosa vedranno i miei figli domani.
Il mondo sarà meraviglioso, dicono.
Ma da che punto di vista,
se basta uno squillo di telefono
ad annunciare la fine di tutto?
Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni,
oltre i sentimenti,
nell’armonia che c’è nell’opera d’arte riuscita,
in quell’ordine incantato.
Dovremmo riuscire ad amarci tanto
da vivere fuori dal tempo.
Distaccati. Distaccati.

(Federico Fellini, La dolce vita)

https://www.youtube.com/watch?v=-0q5IW8xkdY
 
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Bologna
Singhiozzi lunghi
dai violini
dell’autunno
mordono il cuore
con monotono
languore.
Ecco ansimando
e smorto, quando
suona l’ora,
io mi ricordo
gli antichi giorni
e piango;
e me ne vado
nel vento ingrato
che mi porta
di qua e di là
come fa la
foglia morta.

Paul Verlaine
Violini d'autunno
 
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Sicilia
Ed ecco arriva il giovanotto foruncoloso,
impiegato d'una piccola agenzia di locazione, sguardo ardito,
uno di bassa estrazione a cui la sicurezza s'addice
come un cilindro a un villano arricchito.
L'istante è ora propizio, come bene indovina,
il pasto è ormai finito, e lei è annoiata e stanca,
lui cerca d’ impegnarla alle carezze
non respinte, seppure non bramate.
Eccitato e deciso, ecco muove all'attacco;
le mani che la esplorano non incontrano resistenza;
la sua vanità non esige intesa,
interpreta l'indifferenza come buona accoglienza.
(E io Tiresia ho presofferto tutto
tutto ciò che si compie su questo divano o letto;
io che a Tebe sedei sotto le mura
e camminai nella profondità dei morti.)
Accorda un bacio finale di accondiscendenza,
e brancola verso l'uscita, trovando le scale non illuminate…

Lei si volta e si guarda allo specchio un momento,
a stento ricordandosi dell'amante appena uscito;
il suo cervello lascia che un pensiero formato solo a metà trascorra:
‘Bene, anche questa è andata: lieta che sia finita.’

Thomas Stearns Eliot. Tratto dalla poesia 'Il sermone del fuoco' (da 'La terra desolata')
 
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Glenda Cherubino

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Diversità.

Tutti parlano
nessuno ha coraggio.
Considerazioni di animi buoni
fatti di pregevoli consigli,
di buone intenzioni.
Impegno, impegno...
è la parola in burocratese
che funge da salva condotto...
Nessuno potrà fermarla
contestarle la sua falsità.
Si pone prepotentemente
nelle chiese,
nei salotti,
nei conti di associazioni
apparentemente benevoli,
caritatevoli.
Sveglia, la deformità fa paura.
L'essere diverso fa terrore.
L'uomo perfetto...
Oh animo sensibile,
quanti e quanti
si nascondono.
Oh pietà umana
perchè esisti?
che animo vigliacco.
Ti contrapponi alla dignità,
senza ritegno,
senza rimorsi.
Il tutto si confronta
con il contrario di tutto.
La diversità da che cosa?
Quale corretto termine
può ostacolare
la parola diversità?
Uguale?
Uguali a chi?
Lottiamo per essere noi stessi,
diversi l'uno dall'altro,
per distinguerci,
come i colori dell'arcobaleno.
Non potremo mai raggiungere
la bellezza della natura
ne rifiutiamo il paragone.
La natura offre diversità
che non potremo mai comprendere.
Siamo veramente diversi.
Diversi da ciò che non comprendiamo.
Diversi dai diversi.

https://www.youtube.com/watch?v=saDjNndz_y8


 
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Bologna
Nascondi le cose lontane,
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da' lampi notturni e da' crolli,
d'aeree frane!

Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe
di valerïane.

Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che danno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.

Nascondi le cose lontane
Che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...

Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.

Nebbia, Giovanni Pascoli
 
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Portami il girasole

Portami il girasole ch'io lo trapianti
nel mio terreno bruciato dal salino,
e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti
del cielo l'ansietà del suo volto giallino.
Tendono alla chiarità le cose oscure,
si esauriscono i corpi in un fluire
di tinte: queste in musiche.
Svanire è dunque la ventura delle venture.

Eugenio Montale
 
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