- Espulso
- #2.981
Dal racconto...se leggi lui dice che ha optato per il tavolo dietro a luiRagazze, ma chi vi dice che quella abbia fatto apposta a sedersi dove si è seduta?
Io non so che ristoranti frequientate e in quale città ma nella mia e anche in tante altre dove sono stato, anche all’estero, ti siedi dove c’è e, sostanzialmente, dove ti mettono. Anche perché, a meno di non arrivare pochi minuti dopo l’orario di apertura, di solito ma maggioranza dei posti, anzi la totalità, sono occupati e devi pure aspettare, a meno di non aver prenotato. E poi, pure se hai prenotato, a maggior ragione ti hanno preparato un tavolo probabilmente dove han scelto loro insieme a quelli che ti metteranno di fianco. E loro, dei clienti, sanno solo che sperino che ordinino tanto e che paghino sull’unghia.
Per il resto io sono tendenzialmente d’accordo sul fatto che le prime a non voler noie in pubblico siano le esercenti per prime.
Però mi lascia stupito un’affermazione che è stata scritta e quindi chiedo: ma voi come fate a riconoscere uno squilibrato al primo colpo? Perché io, a parte rari, lampanti casi, non ci riesco.
Ti cito il pezzo
L'altra sera invece io ero già seduto al tavolo, la pay arriva con un'amica e mi gira un pò intorno per cercare il tavolo giusto che è proprio quello alle mie spalle. Lei vede me ed io no.