Tronco volutamente un tuo discorso più ampio per esporre un concetto che ho appreso dal Marchese Lafayette, con il quale poco prima avevi un simpatico animato confronto.
Vediamo se sono capace di esporlo senza travisarlo, sicuro che se dovessi commettere qualche errore la penna del Marchese si calerebbe impietosa come una scure.
Le piranha vanno avanti: vanno avanti nel senso che permangono nella loro condizione di grettezza e meschinità, che non si elevano mai ad una forma più aulica, sono condannate a non migliorare mai sé stesse, procedono per inerzia nella melma in cui sguazzano e la meta, per loro, non è mai felice. La totale assenza di consapevolezza, la mancanza di capacità di auto critica, unitamente alla presunzione, all’egoismo ed all’eccessiva sicurezza in sé stesse, alle frequenti tendenze autolesioniste ed autodistruttive, fanno sì che tali abominevoli creature non subiscano mai una naturale evoluzione. Ecco cosa penso io quando leggo “vanno avanti”.
ps per esperienza personale, del tutto soggettiva, i confronti nati in un clima di apparente ostilità e conflitto, sono sempre evoluti nelle più epiche trombate di cui abbia memoria. Per tale motivo è mia abitudine socchiudere sempre le porte e mai sbatterle del tutto, soprattutto se non necessario. Mi rendo conto che questa mia ultima osservazione può essere più o meno condivisibile. (My 2 cents)