Quel giorno stavo andando a puttane OTR, tanto per non cambiare. Era una fredda, ma soprattutto piovosissima giornata di merda. Quella in cui vai a puttane solo se l'impellenza è allo stremo.
Ero accostato, un filo di finestrino aperto per garantire il ricambio d'aria, in attesa che a distanza tornasse una qualche otr (chissà chi era) che volevo trombare.
Strada di merda, limite dei 70, nessuno che vada sotto i 100. La pioggia diminuisce un poco, mi sembra di sentire un qualche verso. Un miagolio? Più che altro uno strillo....
Scendo, e sul ciglio, semicoperto dalle erbacce, un peloso microscopico miagola come un disperato. Avevo gatti già da oltre dieci anni, stimo che è veramente piccolo, al massimo due mesi. E' evidente che richiama la madre, come mi è altrettanto evidente che una mamma gatta che non torna dai cuccioli sentendo un richiamo simile , non lo fa per un solo motivo: l'hanno investita da qualche parte.
Mi carico in auto questo cosino che trasuda acqua, mi entra tranquillamente nel palmo della mano.
Da quel giorno sono trascorsi diciassette anni. Una sola volta è uscito sul terrazzo, riuscendo a cadere dal balcone. Non ne ha più voluto sapere del mondo di fuori.(Ovvio poi che i nostri singoli casi personali non fanno statistica)
E stato sterilizzato, come tutti i maschi (e parte delle femmine) della cinquantina di gatti che ho avuto da quando esisto. Si diverte alla grande, l'unica cosa che non sopporta, è quando arriva uno di quei mocciosetti piccoli (come lo era lui), che pensano solo a rincorrere le mosche ed a giocare con la sua coda
Sta morendo, grave insufficienza renale. In questi giorni dormo meno di 5 ore a notte, perchè fare la flebo è un'operazione lenta e durante la quale non puoi allontanarti.
Si, è vero che, potendo scegliere, i gatti amano fare quel cazzo che gli pare, incluso lo stare alternativamente all'aperto ed al chiuso, ma non se ne può fare una regola universalmente valida. Di quella cinquantina, ne ho avuti due che stavano anche all'esterno. Un giovane maschio (ex randagio), che entrava ed usciva, e fu investito la primissima volta che mise la zampa fuori dal cancello. E poi, più di recente, una femmina (ex randagia), che non ne voleva sapere che le si avvicinasse qualcuno a meno di un metro. Ricordo il suo sguardo quando mi 'presentò' il suo giovane spasimante, un maschio orientativamente tra uno e due anni. Lei non ne aveva ancora compiuto uno, quando una mattina li trovai entrambi spiaccicati sull'asfalto.
Farli vivere dentro, fuori, dentro e fuori, è il risultato di un bilanciamento di opportunità e limitazioni, affidato alla coscienza di ciascuno.
P.s.: sono contento che tu creda in Dio, siamo in due. Prescindendo da Gen 1,28 , e condividendo che, come in ogni categoria, anche tra i veterinari si aggirano individui loschi e profittatori, il mio è un mio vecchio amico d'infanzia: per pagarlo devo nascondere i soldi di soppiatto nel suo studio, e farglielo sapere dopo. Come ho già detto, io e lui abbiamo sempre condiviso l'opportunità della sterilizzazione: magari poi con calma ti faccio avere i riferimenti di qualche studio più scientifico, devo rileggere qualche libro a casa.
P.p.s:
Ti ringrazio, mi hai ricordato che devo ancora recensire una pay femmina ex uomo che ho trombato tempo fa.
E' vero, a volte noi uomini facciamo cose aberranti, davvero contro natura e contro il progetto di Dio. E' per questo che, nel lungo termine, gli insetti ci sopravviveranno di sicuro, come specie.
Su cosa sia aberrante al cospetto di Dio nutro una serie di dubbi, ma sarei propenso a non farvi rientrare una castrazione felina.
P.p.p.s: a volte nutrire dei dubbi sulle proprie indubitabili certezze, è un bel modo di progredire.
Sai chi è stato a dire che:
?
P.p.p.p.s: caxxo, siamo del tutto OT!!!!! In me, indomito, alberga sempre un mod... :sarcastic_hand:
