Premesso che hi fatto le stesse considerazioni di HardDuro e Faone, ho deciso di incontrarla stamattina e sentire cosa aveva da dire.
Ho preso le dovute precauzioni.
Ci siamo incontrati in un bar del centro, in una saletta da tè alle nove.
Ho appoggiato il cell. sul tavolo, cosa che non l'ha stupita essendo una mia abitudine, quello che non poteva sapere è che poco prima avevo attivato il registratore vocale e con 32 Gb di memoria non avevo certo problemi di spazio.
Ordiniamo due caffé e le chiedo il perché di quell'incontro, cosa avesse di tanto importante da dirmi.
"È da tempo che cerco di farti capire che mi interssi... mi sei sempre piaciuto... ma in quest'ultimo anno il mio interesse è più particolare, tu però niente, non te ne sei mai accorto, o hai fatto finta di niente, non so. Ma sabato sera credo di essre stata chiara..."
Devo stare attento alle risposte visto che sto registrando la conversazione.
"No, prima non me ne sono mai accorto, non sono il tipo che va in cerca di avventure, quindi non presto attenzione ai comportamenti di chi incontro... certo sabato me ne sono dovuto accorgere per forza, ti mancava solo di saltarmi addosso davanti a tutti e tra l'altro hai corso un bel rischio..."
Decido di essere ancora più chiaro...
"Il casino dell'anno scorso non ti è bastato? Guarda che ti è andata bene, conoscendo Sandro (il suo compagno, fratello della mia convivente) mi sono stupito della sua reazione, anzi sarebbe meglio dire non-reazione... per di più l'hai cornificato con un'amico, marito di una tua amica... l'hai fatta piuttosto grossa... e sai benissimo che anche se nessuno della famiglia si è intromesso, tutti sanno benissimo cos'è successo"
"Lo so... ma il mio errore è stato solo di essermi fatta beccare... cosa dovevo fare? Lo sai no che vita faccio con lui...?
Se non è al lavoro è sul divano, non si esce mai, tolto quindici giorni di vacanza all'anno per il resto è essere come in clausura, e al mare è uguale, cambia il panorama ma il tipo di vita è sempre lo stesso, nessun aiuto in casa o con il bambino... ma che vita è...? Dimmelo tu...! Non sa neanche se esisto; si ricorda di me un paio di volte al mese quando va bene e quando deve "svuotarsi", non una carezza, un'attenzione...
Due colpi e via, una volta che si è soddisfatto lui, che gliene frega della sottoscritta? Devo continuare a chiudermi in bagno e soddisfarmi da sola? Ho solo 38 anni, dono giovane e ho voglia di vivere... e il fatto che Sandro abbia 6 anni più di me non vuol dire niente... non ha mica 70 anni, e poi c'è gente che a quell'età è più viva di lui... tu ne hai 52 e sei più giovanile, più dinamico!"
Era proprio esplosa, uno sfogo in piena regola, aveva pure gli occhi lucidi...
"Sara lo capisco, hai ragione però..." mi interrompe
"Però cosa? Guarda che lo so benissimo che tu e Anna (la mia compagna) non avete nessun tipo di rapporto da almeno 5 anni...! È vero nessuno si intromette, fanno finta di niente, ma sotto sotto, sanno tutto di tutti e parlano di tutti, cosa credi... Pensavo che proprio per questo tu mi potessi capire..."
"Non ho detto che non ti capisco, anzi, non immagini cosa significhi per me questa astinenza forzata, però non è così che si risolvono i problemi... A questo punto sarebbe meglio che ognuno di voi due se ne vada per la sua strada... non avete neppure la seccatura di dovervi separare. Tu lavori, lui pure, vi mettete d'accordo per quanto riguarda il bambino e la finite lì..."
"Hai ragione, ma è un discorso lungo che non ho voglia di fare adesso, ora è ben altro quello che mi interessa..."
"E cosa ti interessa? Il sottoscritto perché è in astinenza da quasi 6 anni e chissà come dev'essere carico? È questo che pensi?"
"È vero, ho pensato anche a questo, non lo nego... ma non solo però... tu sei un uomo dolce, attento, sensibile, premuroso con tutti e sicuramente attento non solo al tuo piacere... e non dire che non è vero, me lo ha Anna parecchio tempo fa, quando le cose tra voi erano normali... che scema, avere uno come te vicino e trattarlo così... io ho bisogno di questo, almeno una volta... è un chiodo fisso, non faccio che pensarci...
Io e te a letto insieme, almeno una volta..."
"Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Non te ne frega niente di Sandro... ok... passi, sono problemi vostri e non voglio giudicare, ma non hai rispetto neppure per Anna che è sempre stata tua amica, né degli altri... toglitelo dalla testa... e poi che senso ha? Tra 3/4 mesi sei punto e a capo, o pensi di poterti costruire una vita parallela e fare uno squillo quando ti viene voglia? Fai pure Sara, ma non con me, scordatelo, toglitelo propriio dalla testa... non esiste proprio... che giudizio hai di me, ma di te stessa anche..."
'Una volta sola Daniele... e poi sarà come se non fosse accaduto nulla... ti prego..."
"Sara, basta così... finiamola qui... chiudiamo 'sto discorso..."
"Ma, però..."
"Discorso chiuso... voglio anche dimenticare quello che hai detto... non voglio più sentire niente di tutto questo... sono stato chiaro?
"Va bene, come vuoi... scusami"
Resta in silenzio e io con la scusa di avvisare un cliente che sarei arrivato in ritardo, preNdo ill cellulare e spengo il registratore.
Mi sono più che tutelato da eventual suoi colpi di testa, che comunque sono certo non farebbe.
Sto per alzarmi e vedo che ha gli occhi lucidi e sta cercando i fazzoletti nella borsetta...
"Tutto bene Sara...?
E scoppia a piangere, mentre gli altri clienti del bar iniziano a guardarci straniti.
"Cosa c'è adesso... dai stai tranquilla per favore..."
"È che non ce la faccio più... lo so non vuoi parlarne, ma io non è che giro l'interruttore e chiuso, cancello i pensieri, magari funzionasse così..."
"Senti... scusami se sono stato rigido, però adesso cerca di tranquillizzarti... pensa al lavoro e al tuo bimbo...ok?"
Mi sono fatto portare un altro caffé, lo so sarà ridicolo, ma il caffé mi calma e mi rilassa... lei ha voluto un bicchiere d'acqua
Poi siamo usciti, e l'ho accompagnata alla vicina metropolitana.
"Promettimi almeno che ci pensi... non ti chiedo altro..." mi ha sussurrato salutandomi...
Le ho fatto mezzo sorriso e mi sono diretto alla macchina.
Quando sono andato in ufficio, ho scaricato sul mio pc l'audio che ho registrato al bar. Registrazione perfetta e nitida.
Forse sono stato troppo rigido e qualche balla gliel'ho dovuta raccontare... ho dovuto lasciarle credere che sono ancora in astinenza da tutto quel tempo... Per forza, mica potevo dirle, che ho i miei giri e che vado con le pay...
Spero abbia capito, che si tranquillizzi, e trovi una soluzione ai suoi problemi... in un certo senso mi spiace per la situazione che sta vivendo e mi fa anche un po' pena...
C'è solo quella sua ultima frase che avrei oreferito non sentire... spero la dimentichi.