L'isola... (non quella dei famosi...)
Ieri sera la pioggia mi aveva proprio stracciato le balle, metti poi che in questi giorni le balle mi girano come un elicottero... di dormire, tanto per cambiare, non se ne parlava... sono uscito a farmi due passi... la pioggia non era insistente, qualche goccia ogni tanto si posava sul mio viso... fredda, fastidiosa, irritante... dietro un'angolo mi trovo davanti una ragazza... capisco subito che è un'anima persa nella notte... come me... mi avvicino a lei, non so neanche io perchè... mi chiede una sigaretta, gliela offro e la faccio accendere... mi guarda, in silenzio... la scruto un attimo... e comincio a parlare, serenamente... le chiedo da dove viene... da un'isola, non capisco bene dov'è... forse in america latina o in asia o chissà dove... mentre parliamo iniziamo a camminare, la pioggia finalmente ci da una pausa... la temperatura diventa più mite... l'unico rumore oltre ai nostri passi e alle nostre parole è il silenzio di una notte che stranamente ora mi sembra amica... i pensieri di questi giorni lentamente si allontanano, perdono la loro consistenza come le poche gocce d'acqua che ancora cadono nelle pozzanghere... seguono lo stesso destino dei cerchi che si creano ogni volta che una goccia cade in acqua... cerchi sempre piu grandi, sempre più lontani, sempre più inconsistenti... si perdono all'infinito... lei mi prende per mano, mi invita a chiudere gli occhi... lo faccio, che cosa ho da perdere in fondo... sento i piedi umidi, liberi... la sabbia sotto i piedi... una carezza sul volto mi invita a riaprire gli occhi... una spiaggia... è notte, il cielo è sereno, la luna con i suoi deboli raggi dona colori tenui all'ambiente in cui mi trovo... il mare è argenteo, mi giro verso di lei e la guardo senza parlare... inutile farle domande... perchè dovrei chiederle spiegazioni... stò così bene ora... sorride, sa quello che ho per la testa... continuiamo la nostra passeggiata, ora in silenzio... la risacca del mare, il profumo di sale che una leggera brezza ci propone dolcemente... le piccole onde che ritmicamente bagnano i nostri piedi... l'acqua non è fredda... anzi... la luce della luna illumina i suoi occhi, il suo volto brilla in un sorriso dolce... con tenerezza mi aiuta a togliere i vestiti ed io faccio lo stesso con lei... entriamo in acqua... lentamente... l'acqua bagna i nostri corpi... è come un velo sulla pelle, liscio, setoso... il suo corpo tra le mie braccia, la stringo a me... l'eccitazione sale dentro di me lenta... non è furiosa... anzi... i suoi baci sono dolci e contrastano con il sapore del suo corpo, reso salato dall'acqua... le labbra si cercano, la sua lingua è golosa, non ha il sapore del peccato... anzi... il suo corpo è sinuoso e le mie mani lo percorrono per scoprirne ogni piccolo dettaglio... la sua mano dietro la mia nuca mi invita al contatto con il suo volto... gli occhi si cercano... tutti i miei sensi "parlano" con lei, ma in silenzio... facciamo l'amore... si l'amore... non sesso... in quell'angolo di paradiso me lo posso permettere... me lo voglio permettere... i primi raggi di sole ci trovano abbracciati sulla spiaggia... ancora nudi... carezzano dolcemente i nostri corpi... i nostri corpi... non hanno mai smesso di cercarsi... non hanno mai smesso... un velo di sabbia fine e leggera ci ricopre come una coperta di seta... è impalpabile... le luci dell'alba danno colori smaglianti a tutto quello che ci circonda... ci alziamo... la prendo per mano e ricominciamo a camminare... poco lontano c'è un piccolo chiosco fatto con la legna del posto... non è lavorato... la natura degli alberi con cui è fatto è rimasta intatta... abbiamo fame... la signora che lo gestisce ha un bel sorriso... sereno... senza chiederle nulla ci porge due scodelle ricolme di frutta... sa di cosa abbiamo bisogno... è buona... comincia a venire qualcuno... la gente del posto ha l'aria serena... come la signora... sembra che nessuno abbia problemi... e credo sia così... nessuna agitazione, sono calmi, tranquilli... facciamo quattro chiacchiere... parlano dell'isola... sempre con il sorriso che disegna i loro volti... un sorriso leggero... lo stesso che ho io... lo stesso che ha lei... ci sdraiamo pigramente al sole... che è mite... non scotta... una leggera brezza carezza, ancora una volta, i nostri corpi... la risacca del mare è musica... la sua mano nella mia... finalmente posso dormire... si ora ho sonno...
... oggi rimango lì... domani... domani pure...
Livio