Ma davvero ci chiamiamo tutti MARCO???

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Io in effetti uso o Marco o Luca, ma semplicemente perché il mio vero nome mi fa schifo e non lo direi nemmeno a pagamento se nn ne fossi costretto...
In effetti ti vedo pronto anche a scrivere qualche recensione a prescindere del nome con cui ti presenti agli incontri....
 
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È che non frequento pay di solito, ma free oppure pay semiprof e quindi senza annunci, ergo, nn recensibili... raccatto su BK...
 
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Beh ragazzi, io devo dissentire, in realtà il mio nome di fantasia è Sergio, ( come si evince dal nickname ). Ma ormai sono talmente abituato ad usarlo, lo uso nei social, negli incontri clandestini, che quasi mi sono convinto di chiamarmi realmente Sergio e quello registrato all’anagrafe è stato solo un errore ????
 
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“Se ti togli le mutande davanti ad uno sconosciuto, allora hai il diritto di sapere chi è!”

…recita una fornitrice. Per carità, il discorso non fa una piega e anche a me, un diffidente malpensante, quasi verrebbe la voglia di dare il mio codice fiscale e l’indirizzo di residenza alla pay. Per farla sentire più a suo agio, per tranquillizzarla e consentirle di scopare meglio, per dimostrarle che non sono il potenziale maniaco che inconsciamente teme e che al massimo mi accontento di una pigiatina di cui a lei, nella moltitudine, non rimarrà nemmeno un vago ricordo, figuriamoci danni o traumi che dir si voglia. BUT…BUT le cose non stanno propriamente così, o almeno questo può essere un punto di vista, o volendo un pretesto legittimo con il quale ti senta di carpire informazioni con le quali colmare un senso di disparità. Un cliente più o meno ha riferimenti della pay, il loft se é stanziale, il numero business ecc. Una pay invece brancola nel buio. Se si aggiunge una personalità forte tendente alla mania di controllo, magari anche un po’ autoritaria, perché no, ecco motivata l’esigenza di giocare a carte scoperte, di rivelare la propria identità. So che il Marchese @Lafayette ne trarrà spunto per un suo nuovo episodio, magari facendomi passare per paranoico, ma vi invito alla riflessione e cerco di dissuadervi dal fare cazzate inutili delle quali potreste pentirvi. Togliersi la maschera, rivelare il proprio vero nome, magari aggiungerci il cognome, la professione, il domicilio possono servire a creare maggiore confidenza ma anche a mettervi una museruola. È offrire un coltello dalla parte del manico ad una persona con la quale si intrattiene un rapporto così mutevole e che potenzialmente potrebbe degenerare. Anche a livello inconsapevole cambierebbe il modo di porsi alla fornitrice, che non sarà mai brusco e prevaricatore, ma si perderebbe la nonchalance di mandarla anche a fanculo all’occorrenza. Sapere che può in qualche modo fare leva sulla riservatezza sensibilizza il cliente ad andarci cauto in determinate circostanze e ad essere accondiscendente per eventuali richieste. Un rapporto impostato con questi presupposti è compromesso in partenza fosse anche solo per la perdita di quella sorta di distanza e di soggezione che non deve mai mancare tra chi paga e chi fornisce del tempo dietro compenso. Non dico di farne la regola, ma badate bene con chi vi sputtanate e fino a che punto vi conviene.​
 
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Io la penso esattamente come Submale. Se il rapporto con una donna ,diciamo,non completamente free,diventa "in chiaro" ,ci si perde la spontaneita',la liberta' di comportamento(anche di mandarla affanculo all'occorrenza,of course),perche' inevitabilmente,e posso testimoniare "a ragion veduta" e per esperienza personale,anche i rapporti piu' durevoli e sinceri con le migliori delle no-prof o fidelizzate di lungo corso,possono all'improvviso (e in genere per i soliti motivi sordidamente pecuniari)trasformarsi in velenose antipatie che potrebbero dar adito a vendette tanto piu' vigliacchine quanto piu' era stretto ed intimo il legame.
Io ad esempio continuo da lustri e lustri ad usare quasi esclusivamente il mio nick storico ,Mario,anche con le super-fidelizzate e free che frequento da anni ed anni,anche con quelle che ,per circostanze imprevedibili e inevitabili da parte mia,mi hanno sgamato e hanno capito chi sono e piu' o meno dove abito......eppure continuano a chiamarmi Mario,anche se almeno con un paio di loro parliamo tranquillamente e rilassatamente delle nostre situazioni famigliari,problemi con amiche (loro)e moglie e figli(io).Pero' e' capitato alcune volte che ,incontrandoci casualmente,accompagnati dai rispettivi boy-friend(loro) e moglie(io),mi si rivolgessero con un sonoro"Ciao Mario",che mi ha costretto ad improvvisare storie e giustificazioni strampalate con la mia consorte.Poi mi hanno spiegato che volevano farmi spaventare,o prendermi in giro.A riprova di quanto asserito all'inizio.
 
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Antonio.... sembra anche riscuotere un certo successo, forse un nome rassicurante, per ora non lo cambio.
 
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...Perso nella Toscana
Come nomi strani conosco un Venceslao, un Newton, un Rubio, un Eidio, un Gualtierluigi ed un Uvio, chissa che nome usano loro se e quando vanno a zoccole. Per me dicono: Chiamami Coso e fanno prima!
 
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Io ho solo 4 esperienze Escort ma sinceramente nessuna mi ha mai chiesto il nome...sono quello delle 14 o delle 18. È una cosa che mi ha stupito, non tanto perché alle ragazze gli dovremmo interessare come mi chiamo ma per fidelizzare uno pulito e tranquillo. Invece è la dimostrazione che a loro non interessa molto chi hanno davanti e non sono poi così "furbe" da ingraziarselo. Se leggessero i nostri commenti, tipo innamorarsi di una escort, capirebbero che non tutti vanno da loro solo per sesso.
 
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Mah alla fine credo che a parte rarissimi casi nè il punter nè la pay diano il loro vero nome, a meno che non ci sia un rapporto di confidenza costruito nel tempo, personalmente uso sempre lo stesso nome(che non è Marco) in modo da essere un minimo riconoscibile se ci vado più volte e per non farle fare casino tra i vari punter.
Mi metto nei loro panni, fossi una pay preferirei avere segnato "Marco alle 14x30min" "Giacomo alle 17x1h" ecc... piuttosto che "Quello delle 14" "Quello delle 17" per non far casino ecco?
D'altronde preferisco che le pay abbiano un nome, seppur inventato, in modo da non doverle chiamare tutte "tesoro" o "bella", per cui di mio la prima cosa che faccio è presentarmi con il mio "nome da punter", sperando di non venir chiamato "Ammore" o tessssssoro"?
 
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Io ho solo 4 esperienze Escort ma sinceramente nessuna mi ha mai chiesto il nome...sono quello delle 14 o delle 18. È una cosa che mi ha stupito, non tanto perché alle ragazze gli dovremmo interessare come mi chiamo ma per fidelizzare uno pulito e tranquillo. Invece è la dimostrazione che a loro non interessa molto chi hanno davanti e non sono poi così "furbe" da ingraziarselo. Se leggessero i nostri commenti, tipo innamorarsi di una escort, capirebbero che non tutti vanno da loro solo per sesso.

... non sono completamente d’accordo, credo che una che lavori regolarmente in un posto sia ben interessata a ingraziarsi il buon cliente locale.
A loro del nostro nome, reale o fittizio non interessa un gran che, tanto se vogliono salvare il numero - non tutte lo fanno ma per la stanziale è consueto - ci mettono sull’agenda con nickname o acronimi spesso legati alla primissima impressione che hanno avuto incontrandoci.
Quindi esiste: quello alto col naso storto, quello basso coi piedi grandi, quello con l’alito di cipolla,...
 
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A volte do il mio nome vero, a volte uno fittizio (sempre lo stesso).
Mi è successo che tornando da una girl per la seconda volta - anche a distanza di diversi mesi - mi salutano per nome (vero o fittizio come sia).
Per alcune ragazze è un'abitudine memorizzare i numeri dei clienti sul cell di lavoro - e il nome viene memorizzato anche
 
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Alcune il mio nome fittizio se lo ricordano, lo apprezzo parecchio, lo trovo un segno di professionalità e un plus importante se sei una pay che vuol fidelizzare il cliente.
 
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Per alcune ragazze è un'abitudine memorizzare i numeri dei clienti sul cell di lavoro - e il nome viene memorizzato anche

… ma non mi pare una cosa così strabiliante.
Io in Agenda del cellulare ho memorizzato il gommista, i colleghi, la pasta fresca, ristorante,…….e tutti i contatti che mi possono far comodo.
Poi se il gommista si spaccia pet Pasquale, ma si chiama Amadeo, l’avrò salvato come Pasquale, ma alla fine poco m’importa basta che lavori bene e sia onesto.
Per analogia sulle signorine, se cliente pulito, affidabile e paga il nome è un mero dettaglio.

??
 
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