Mantova

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e osservazioni cliniche originariamente realizzate da Morris, che per primo diede a questa condizione il nome di “Sindrome di Femminilizzazione testicolare” (ora sostituito dal più appropriato termine “Sindrome di Insensibilità agli Androgeni”) erano le seguenti:

Fenotipo (aspetto del corpo) femminile

Seno sviluppato con capezzoli poco sviluppati

Scarsa o inesistente peluria pubica e ascellare

Genitali esterni femminili

Vagina cieca

Genitali interni appena accennati o assenti

Gonadi consistenti istologicamente in testicoli interni

Le gonadi producono androgeni ed estrogeni

Aumento di gonadotropine

Nella forma completa (CAIS) così come in quella parziale (PAIS) non ci sono ovaie, né utero, né tube di Falloppio; la vagina è a fondo cieco e talvolta è corta o quasi inesistente. Alla pubertà avviene lo sviluppo femminile del corpo, però non compaiono le mestruazioni e non è possibile la gravidanza.

Alcune ragazze con AIS possono avere una certa quantità di peluria (AIS grado 6), ma normalmente essa è assente (Grado 7) perché la sua crescita dipende dagli androgeni.

I capezzoli sono poco sviluppati e di colore chiaro. Può essere necessario ampliare la vagina per permettere i rapporti sessuali (vedi Ipoplasia vaginale)
 
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IL TRISTE RACCONTO DI UNA RAGAZZA AFFETTA DALLA " PARTIAL ANDROGEN INSENSITIVITY SYNDROME(AIS)":

Mi ricordo che avevo 4 o 5 anni, feci un viaggio a Roma con mia nonna, per fare
una visita in ospedale: un grande e famoso ospedale.
Quella visita durò una settimana. Feci molta resistenza, quando vollero farmi
l’iniezione per l’anestesia (ben 2 infermieri e mio padre mi tennero ferma). Dopo
feci un giro a Roma.
A 11 anni stessa solfa, per “un’appendicite” dicevano. Alla fine, dopo aver tolto il
catetere vidi che mi mancava qualcosa, là dove usciva la pipì; qualcosa che era
cambiata nel tempo. Inoltre dovevo iniziare a prendere una pillola 3 volte al giorno
e non dire a nessuno dell’operazione. In seguito andai altre volte a Roma per visite
di controllo dal chirurgo e dal pediatra; ma vedendomi allo specchio, che strano:
una appendicite tirata fuori da una cicatrice di 20 cm nel basso ventre sopra il
pube; oramai incominciavo a capire che mi mancava del tutto il clitoride, che prima
avevo.
Intanto crescevo in altezza, ma con le forme femminili, ancora, solo appena
accentuate.
Così fino a 26 anni.
Fino a 26 anni sapevo di aver subito l’ovariectomia per cisti ovariche: maligne,
che avevano cercato di salvare qualcosa (ma era molto difficile che avessero potuto
riprendere a funzionare), ma per tutti gli altri era stata una brutta appendicite “
perché non avrebbero “capito”. Chiesi se non c’era nient’altro che dovessi sapere o
fare . Risposta : NO.
A 26 anni provai a avere un rapporto sentimentale, ma non fisico: c’era qualcosa
che me lo impediva. Cosa non so, ma un dito là mi dava fastidio, anche psichico.
Feci una, la prima visita ginecologica senza la compagnia dei genitori.
Ecco la realtà: non avevo la vagina e non mi avevano mai detto la verità, solo
“pietose” bugie per loro, per il mio bene.
Venne mio padre (vi risparmio la penosa scena tra il melodrammatico e la farsa:
ottenuto il mio perdono tutto tornò come prima) ammise che ero stata operata per
Pseudoermafroditismo maschile (diagnosticato già a 4 anni), ma che era stato
consigliato di negare sempre e tutto con me, dai “Professori” di Roma. Mio
padre aveva dovuto sopportare la vergogna e la paura di avere una figlia come
me (vergogna se parenti e amici avessero saputo) e di non sapere cosa dire, cosa
dirmi.
“Professori” che avrebbero dovuto sorvegliare la mia crescita fino alla maggior età e
a completare l’opera, ma che si “dimenticarono” di ricordare a mio padre la plastica
per realizzare la neo vagina.
 
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QUESTE RAGAZZE SI MERITANO RISPETTO PRIMA DI TUTTO.L'AIS è uno fra i numerosi "Disordini della Differenziazione Sessuale" (DSD) Può essere considerato una forma intersessuale in quanto c'è un disaccordo tra il sesso genetico e la formazione dei genitali esterni.

Questa condizione tuttavia è differente dalla transessualità.

Le affette da questa sindrome sono dal punto di vista anatomico, psicologico, legale e sociale delle donne.

Queste donne sono quindi alle prese con il dispiacere di non potere avere figli.

L'AIS è una condizione poco frequente e perciò è inclusa nella lista delle Malattie Rare del Ministero della Sanità.

La condizione di "Malattia Rara" .DSD a la vecchia denominazione "Pseudoermafroditismi"
 
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[fake] Carmen - Mantova - Bakecaincontrii

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Spero di avere fatto cosa gradita.
un saluto a tutti
 
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Verona o giù di li
Sono curioso! La siura mette annunci e ogni giorno tra l'altro li vedo puntuali e belli freschi, chiamo da una settimana e mai risponde. Ma che senso ha?
 
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intervistata in serata ( erano le 20.00) quindi entro l'"orario" di ricevimento, mi ha detto che era già impegnata per la serata, ma mi ha detto che domani ( sabato ) sarebbe stata da mezzogiorno fino a sera. Vedo se mi va e se riusciamo a timbrarla ( naturalmente seguirà la recensione)
 
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