fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Feticismo_(sessualità)
Per feticismo si intende la parafilia consistente nello spostamento della meta sessuale
dalla persona viva nella sua interezza a un suo sostituto; ciò che la sostituisce può essere
o una parte del corpo stesso, o una qualità, o un indumento, o qualsiasi altro oggetto inanimato.
In sostanza, quindi, il feticista è colui che prova attrazione sessuale per qualcosa che fuoriesce
dai canoni della sessualità tradizionale che presuppone i genitali quali oggetti libidici primari.
Il feticismo è normalmente caratterizzato da una supervalutazione psicologica dell'oggetto
sessuale che si estende a ogni cosa a esso associato.
Un certo grado di feticismo rientra abitualmente nell'ambito della sessualità normale,
specialmente quando il desiderio di intrattenere un rapporto sessuale con la persona amata
non è immediatamente esaudibile (così, ad esempio, chi si trova lontano dalla persona amata
può assurgere a feticcio un indumento intimo di colei/colui).
La condizione diventa patologica solo quando il feticcio arriva a sostituirsi completamente al coito,
o a maggior ragione, quando esso si distacca da qualsiasi determinata persona e diventa per sé
solo l'oggetto sessuale.
La preferenza dettata dai gusti personali, invece, per quanto apparentemente bizzarra o inconsueta,
nel caso di una relazione sessuale, non toglie al soggetto la consapevolezza che si sta relazionando
con una persona e quindi non toglie nel soggetto la sensibilità, l'empatia, la comunicazione con
l'altra persona.
Il feticismo è largamente prevalente negli uomini rispetto alle donne. Dopo un lungo studio sulle fantasie
erotiche e sul comportamento sessuale, lo psichiatra Robert Stoller concluse che per gli uomini
"feticizzare è normale": essi risultano molto più propensi ad associare una certa carica erotica a una
particolare zona prediletta del corpo della donna.
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... detto questo ..... una vodka! Nasdrovie
